Cervo (torrente)

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Cervo
Stato{{{nazione}}}
Divisione 1Bandiera dell'Italia Italia:
  Piemonte
Lunghezza65,482[1] km
Portata media(foce) 21,9[2] m³/s
Bacino idrografico1,024 [2] km²
NasceLago della Vecchia - Alpi biellesi (BI)
SfociaSesia presso Caresanablot (VC)

Il Cervo (in piemontese Sarv o Serv) è un torrente del Piemonte lungo circa 65 km, principale tributario del fiume Sesia. Attraversa le province di Biella e Vercelli. Il perimetro del suo bacino è di 152 km,[2] e il tratto montano del torrente bagna la Comunità Montana Valle Cervo.

Corso del torrente

File:DSCF7839.JPG
Ponte sul Cervo nei pressi di Piedicavallo.

Nasce sulle Alpi biellesi dal Lago della Vecchia e scorre impetuoso bagnando i numerosi comuni della valle omonima. In questo tratto riceve modesti affluenti: Mologna, Irogna, Chiobbia, Lu Rialet, Bruma e Nelva. In prossimità del confine tra Tollegno e Biella confluisce in sponda destra orografica il torrente Oropa; il Cervo attraversa quindi la parte est del capoluogo all'altezza del quartiere di Chiavazza.
Qui la valle si allarga in maniera tale che il torrente rallenta il suo impeto distendendosi in ampi greti ciottolosi e devia al tempo stesso il proprio orientamento decisamente verso est. Giunto presso la cittadina di Cossato riceve poi le acque dello Strona di Mosso, proveniente da sinistra, e incrementa visibilmente la propria portata. Nella zona della confluenza l'erosione ha scavato caratteristiche formazioni note come canyon di sabbia nei depositi di sabbia compatta e rossiccia attraversati dagli alvei dei due torrenti. Questi depositi sabbiosi vengono poi scavati in alcuni punti dall'azione erosiva dei ciottoli trasportati dalla corrente che produce marmitte di sabbia, analoghe come meccanismo di formazione alle marmitte dei giganti presenti nei torrneti di montagna. [4]
Superato Castelletto Cervo riceve l'apporto idrico dell'Ostola ed entra nella piana vercellese e nell'omonima provincia raccogliendo dopo poco anche le acque del Guarabione; in questa zona il corso del Cervo si dirige verso sud-est, un orientamento che manterrà fino alla confluenza con il Sesia. In territorio vercellese il torrente si arricchisce notevolmente del contributo di numerosi corsi d'acqua minori, rogge e canali e viene scavalcato dal Canale Cavour e dall'Autostrada A4. Nei pressi di Collobiano giungono gli apporti idrici più importanti: da sinistra i torrenti Rovasenda e Marchiazza e soprattutto da destra l'Elvo, suo principale tributario, tant'è che la sua portata media in questo tratto diviene superiore a quella di molti fiumi italiani. Di qui si avvia pigramente verso la confluenza con il Sesia, al quale fornisce un notevole contributo idrico, confluenza che avviene a quota 132 m s.l.m. al confine tra i comuni di Caresanablot e di Vercelli. [3]

Affluenti principali

Il torrente Cervo a Biella

In sinistra orografica:

In destra orografica:

  • Irogna: nasce tra il Monte Cresto e il Monte Pietra Bianca e confluisce nel Cervo 1 km ad ovest di Piedicavallo
  • Pragnetta: nasce a nord della Punta Gran Gabe e, dopo aver bagnato il Vallone della Gragliasca, sfocia nel Cervo a Rosazza
  • Oropa;
  • Roggia Drumma e Roggia Ottina: raccolgono le acque provenienti dalle baragge di Candelo e di Benna e scendono poi verso sud-est con alvei semi-naturali caratterizzati da una arginatura quasi continua. In comune di Buronzo questi due corsi d'acqua di uniscono tra loro e, dopo poco, vanno a confluire nel Cervo.
  • Elvo.[3]

Regime

La zona dei canyon di sabbia

Nonostante la notevole portata perenne presso la foce (c.ca 22 m3/s), il Cervo è un corso d'acqua a regime spiccatamente torrentizio, con piene tardo- primaverili (causate dallo scioglimento delle nevi sulle Alpi e Prealpi Biellesi) e soprattutto autunnali dovute alla piogge, che possono anche risultare talvolta disastrose (come avvenuto nel 1968 e nel 2002).
In estate invece è soggetto a magre notevoli, presentando anche alcuni lunghi tratti in secca a causa del pesante sfruttamento delle sue acque.

Stato ambientale e pesca

La composizione dell'ittiofauna del Cervo sui presenta alterata rispetto a quella teorica a causa di varie attività antropiche dalle quali derivano prelievi idrici e alterazioni bio-chimiche delle sue acque. Nella porzione del torrente a monte di Biella esistono comunque popolazioni di trota fario, sia pure di modesta entità, mentre a valle del capoluogo provinciale il Cervo è popolato principalmente da vaironi, alborelle e cavedani.
Lo stato ambientale delle acque (indice SACA) è stato classificato al 2002 dalla Regione Piemonte come BUONO fino a Passobreve (Sagliano Micca) e SUFFICIENTE da Biella alla confluenza con il Sesia; questo decadimento qualitativo è dovuto agli impatti antropici sopra ricordati.[2]
Il Cervo è classificato come corso d'acqua di categoria "A" (per la presenza di salmonidi) dalle origini fino a Biella (Alta Valle Cervo), e di categoria "B" (ciprinidi) per il rimanente tratto nella piana vercellese.

Note

Il Cervo dal ponte di Quinto Vercellese
  1. ^ Sito dell'Autorità di bacino del fiume Po
  2. ^ a b c d Piano di tutela delle acque (AI 18 - Cervo); Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - 2007 (on-line in formato pdf) Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "reg" è stato definito più volte con contenuti diversi
  3. ^ a b c Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  4. ^ Pagina on-line sui canyon e le marmitte di sabbia

Voci correlate

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