Carlo Liviero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carlo Liviero
vescovo della Chiesa cattolica
In caritate Christi
 
Incarichi ricopertiVescovo di Città di Castello (1910-1932)
 
Nato29 maggio 1866 a Vicenza
Ordinato presbitero22 dicembre 1888
Nominato vescovo8 gennaio 1910 da papa Pio X
Consacrato vescovo6 marzo 1910 dal vescovo Luigi Pellizzo (poi arcivescovo)
Deceduto7 luglio 1932 (66 anni) a Fano
 
Beato Carlo Liviero

Vescovo e fondatore della congregazione delle Piccole ancelle del Sacro Cuore

 
NascitaVicenza, 29 maggio 1866
MorteFano, 7 luglio 1932 (66 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione27 maggio 2007 da papa Benedetto XVI
Ricorrenza30 maggio

Carlo Liviero (Vicenza, 29 maggio 1866Fano, 7 luglio 1932) è stato un vescovo cattolico italiano, vescovo di Città di Castello e fondatore della congregazione delle Piccole ancelle del Sacro Cuore; è stato proclamato beato da papa Benedetto XVI nel 2007.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote dal 1888, svolse il suo ministero come parroco a Gallio (VI), paese nell'altopiano dei Sette Comuni, e poi ad Agna, nella bassa pianura padana.

Il 6 gennaio 1910 fu eletto vescovo di Città di Castello da papa Pio X; ricevette la consacrazione episcopale dal vescovo Luigi Pellizzo. Fece il suo ingresso in diocesi il 28 giugno seguente. Un mese dopo il suo arrivo, (luglio 1910), fondò il settimanale diocesano Voce di popolo. Fondò quindi una scuola elementare (1912), una tipografia vescovile (1912), una sala cinematografica (1912) e un "Pensionato Sacro Cuore" per studenti (1915), in seguito una "Libreria Sacro Cuore" e una biblioteca itinerante (1919).

All'inizio del primo conflitto mondiale fondò la "Pia Opera del Sacro Cuore di Gesù" per gli orfani di guerra e i bambini abbandonati (luglio 1915) e, per gestire l'opera, istituì la Congregazione delle "Piccole Ancelle del Sacro Cuore" (agosto 1915). In seguito fondò per loro a Pesaro la "Colonia marina Sacro Cuore" (1925). Molte di queste istituzioni sono tuttora esistenti. Coinvolto in un incidente automobilistico il 24 giugno 1932 a Fano, appena passato il ponte sul Torrente Arzilla, mentre si recava a Pesaro, morì il 7 luglio 1932 presso l'Ospedale "Santa Croce" di Fano, ove fu ricoverato per le gravi lesioni subite. Fu sepolto nel cimitero di Città di Castello, ma nel 1933 i suoi resti furono traslati nella cripta della cattedrale.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vescovo a parlare della possibilità di promuovere una causa per la beatificazione è mons. Pompeo Ghezzi, che come vescovo di Sansepolcro aveva collaborato con mons. Liviero e che nel 1956 sollecita in tal senso la superiora generale delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Nel 1959, il vescovo tifernate mons. Luigi Cicuttini promuove una raccolta di testimonianze e nel 1974 viene presentato al vescovo mons. Cesare Pagani il supplex libellus per l'inizio della causa, che nel 1976 riceve il nulla osta del papa. Tra 1977 e 1982 svolge la sua indagine il tribunale diocesano. Nel 2000 il papa riconosce le virtù eroiche del Liviero. Il 16 dicembre 2006, infine, Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a pubblicare il decreto con il quale si riconosce un miracolo attribuito all'intercessione di Carlo Liviero e relativo alla guarigione di Domenica Mariotti, avvenuta nel 1983. La donna aveva contratto l'infezione tetanica ed era entrata in coma irreversibile con complicanze broncopolmonari, epatiche, metaboliche ed emolitiche. Le Piccole Ancelle che erano a Force cominciarono a pregare il Servo di Dio e due giorni dopo le condizioni della Mariotti cominciano a migliorare.

Il rito di beatificazione, presieduto dal cardinale José Saraiva Martins, fu celebrato il 27 maggio 2007 nella piazza del duomo di Città di Castello.

La memoria liturgica è il 30 maggio, (giorno del battesimo, nel 1866), come disposto nel decreto pontificio di beatificazione il 24 maggio 2007.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Camillo Berliocchi, Credere per Amare, Città di Castello, Petruzzi Editore, 2003

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Città di Castello Successore
Aristide Golfieri 1910 - 1932 Pompeo Ghezzi
(amministratore apostolico)
Controllo di autoritàVIAF (EN300216677 · ISNI (EN0000 0004 0352 1936 · SBN CUBV079382 · BAV 495/46839 · LCCN (ENno2013043115 · GND (DE1036506894 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013043115