Piccole ancelle del Sacro Cuore

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Le Piccole ancelle del Sacro Cuore sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio. Le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla P.A.S.C.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata il 9 agosto 1915 a Città di Castello dal vescovo Carlo Liviero (1866-1932) per i figli dei richiamati nella prima guerra mondiale; ha come scopo l'educazione della gioventù (in scuole e laboratori) e l'assistenza agli anziani e ai malati: l'istituto ottenne l'approvazione diocesana il 16 novembre 1916 e ricevette il pontificio decreto di lode il 17 maggio 1938.[2]

La preparazione alla vita religiosa delle prime aspiranti venne inizialmente curata da Luigia Cunial, delle Suore serve di Maria riparatrici, ma la guida della Congregazione venne presto affidata a Geltrude Billi, proveniente dalle suore Oblate di San Francesco di Sales.[2]

Il fondatore è stato beatificato a Città di Castello nel corso di una solenne celebrazione presieduta dal cardinale José Saraiva Martins, delegato da papa Benedetto XVI, il 27 maggio 2007.[3].

Cronotassi delle superiore generali[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1915 al 1932, anno della morte, la Congregazione è guidata personalmente dal fondatore.

  • Madre Geltrude Billi, 1934-1946
  • Madre Cristina Menchi, 1946-1961
  • Madre Giuseppina Bioli, 1961-1967
  • Madre Cristina Menchi, 1967-1970 (Fu eletta per ulteriore mandato con dispensa papale alla regola della congregazione)
  • Madre Callista Massi, 1970-1988
  • Madre Raffaella Bibi, 1988-2000
  • Madre Consolata Tamai, 2000-2012
  • Madre Maria Imelda Rizzato, eletta dal Capitolo Generale del 2012

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Piccole Ancelle del Sacro Cuore gestiscono scuole, centri di accoglienza per minori e donne in difficoltà, colonie montane e marine e case di riposo per anziani.

Oltre che in Italia (24 case), le Piccole Ancelle vivono e operano in Albania (2 case), in Ecuador (2 case), in Kenya (5 case), in Svizzera (1 casa), in Uganda (1 casa); fino al 2010 una Piccola Ancella del Sacro Cuore è stata presente in Afghanistan, nell'ambito di una iniziativa intercongregazionale;[4] la sede generalizia è in via Pineta Sacchetti a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2008 l'istituto contava 264 religiose in 35 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1640.
  2. ^ a b G. Rocca, DIP, vol. VI (1980), col. 1586.
  3. ^ Celebrazioni del Sommo Pontefice: beati, su vatican.va. URL consultato il 23-9-2010.
  4. ^ P.A.S.C. - Dove, su piccoleancelledelsacrocuore.net. URL consultato il 23-9-2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
  • Camillo Berliocchi, Credere per Amare, Città di Castello(PG), 2003 (Petruzzi Editore).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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