Black Night

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Disambiguazione – Se stai cercando la canzone omonima degli Stratovarius, vedi Black Night (Stratovarius).
Black Night
singolo discografico
ArtistaDeep Purple
Pubblicazione5 giugno 1970
Dischi1
Tracce2
GenereHard rock
EtichettaHarvest Records (UK)

Warner Bros. Records (USA)

ProduttoreDeep Purple
RegistrazioneDe Lane Lea Music Centre, Londra, Inghilterra
Formati7 pollici
Deep Purple - cronologia
Singolo precedente
(1969)
Singolo successivo
(1971)

Black Night è un singolo del gruppo hard rock Deep Purple, pubblicato nel 1970.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Edizione UK[modifica | modifica wikitesto]

Lato A

  1. Black Night – 2:58 (Ritchie Blackmore, Ian Gillan, Roger Glover, Jon Lord, Ian Paice)

Lato B

  1. Speed King – 5:30 (Ritchie Blackmore, Ian Gillan, Roger Glover, John Lord, Ian Paice)

Edizione USA[modifica | modifica wikitesto]

Lato A

  1. Black Night – 2:58 (Ritchie Blackmore, Ian Gillan, Roger Glover, Jon Lord, Ian Paice)

Lato B

  1. Into The Fire – 3:35 (Ritchie Blackmore, Ian Gillan, Roger Glover, Jon Lord, Ian Paice)

I brani[modifica | modifica wikitesto]

Black Night

Il brano, dopo la pubblicazione in singolo, nel 1995 venne incluso nella versione del 25º anniversario del album Deep Purple in Rock.

Della canzone furono fatte molte cover nel corso degli anni da diversi artisti: tra cui Bruce Dickinson, Bad Manners, Pat Travers, il gruppo The Fall, Vic Reeves. È stata reinterpretata anche in versione death metal dal gruppo statunitense dei Deicide nell'album The Stench of Redemption del 2006.

Quando l'album In Rock fu completato, la EMI propose alla band di fare un singolo per la sua promozione. Secondo i ricordi di Roger Glover[1], dopo aver trascorso circa sei ore negli Studi De Lane Lea senza trovare l'ispirazione, il gruppo andò a bere in un pub nelle vicinanze dove consumò forti quantità di alcool. Rientrati in studio Ritchie Blackmore cominciò a suonare il riff, basato su una canzone di Ricky Nelson[1]. Ian Gillan e Glover ne scrissero il testo e, successivamente, il cantante ha dichiarato di non avere ancora capito quale ne sia il significato almeno secondo le loro intenzioni iniziali[1].

Influenze[modifica | modifica wikitesto]

Il riff portante della canzone è fortemente ispirato alla versione di Ricky Nelson del celebre pezzo "Summertime". Il giro di basso del pezzo di Nelson nel 1962 è pressoché identico al riff scritto da Blackmore nel 1970.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo raggiunse la prima posizione nella classifica svizzera, la seconda in quella inglese, tedesca e norvegese, la quarta in quella austriaca e l'ottava in quella olandese.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c dagli extra del dvd Deep Purple - Machine Head, Classic Albums, 2002 Eagle Vision.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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