Arkham

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Arkham
luogo fittizio
Creazione
IdeatoreHoward Phillips Lovecraft
ApparizioniCiclo di Cthulhu
Caratteristiche immaginarie
TipoCittà
StatoMassachusetts

Arkham è un'immaginaria città del Massachusetts inventata dallo scrittore Howard Phillips Lovecraft ispirandosi a Salem. Viene citata nei suoi racconti e in quelli dei suoi epigoni. È sede della Miskatonic University, spesso centro nevralgico di molti dei racconti di Lovecraft.

Caratterizzazione[modifica | modifica wikitesto]

La posizione precisa di Arkham è sconosciuta, anche se probabilmente sorge non lontano dalle cittadine di Innsmouth e Dunwich. Ad ogni modo, dai racconti di Lovecraft si evince che si trova a nord di Boston, probabilmente nella contea di Essex.

Le principali caratteristiche di Arkham sono i tetti a mansarda delle sue abitazioni e l'insieme di oscure leggende che la circondano da secoli. Episodi come le misteriose sparizioni di bambini (presumibilmente assassinati in sacrifici rituali) e altri terribili avvenimenti sono accettati come parte della vita quotidiana dai cittadini di Arkham.

Il quotidiano più importante della città è l'Arkham Advertiser, distribuito anche nella vicina Dunwich. Fino al 1880, questo giornale era noto come Arkham Gazette.

La reale posizione di Arkham è stata a lungo oggetto di dibattito. Ad ogni modo è evidente che Lovecraft, nell'ideare questa città, pensò a Salem, famosa in tutti gli Stati Uniti per la caccia alle streghe del 1691.

Il manicomio di Arkham appare per la prima volta nel racconto La cosa sulla soglia e potrebbe essere stato ispirato dalla casa di cura chiamata "Danvers State Insane Asylum" di Danvers.[senza fonte] Il manicomio appare anche nei racconti Il modello di Pickman e La maschera di Innsmouth.

Apparizioni[modifica | modifica wikitesto]

Nelle opere di Lovecraft[modifica | modifica wikitesto]

Arkham viene citata per la prima volta nel racconto breve Un'illustrazione e una vecchia casa (1920). Arkham appare altresì:

In altre opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

Arkham appare anche nei racconti dei Miti di Cthulhu di autori successivi alla morte di Lovecraft. Tra di loro:

  • Bloch, Robert. "The Creeper in the Crypt" (1937)
  • Brennen, Joseph Payne. "Forringer's Fortune" (1975)
  • Brunner, John. "Concerning the Forthcoming Inexpensive Paperback Translation of the Necronomicon of Abdul Alhazred" (1992)
  • Campbell, Ramsey
    • "The Tomb Herd" (1986)
    • "The Tower from Yuggoth" (1986)
  • Jens, Tina L. "In His Daughter's Darkling Womb" (1997)
  • Lumley, Brian. The Transition of Titus Crow (1975)
  • Price, Robert M. "Wilbur Whateley Waiting" (1987)
  • Shea, Michael. The Color out of Time (1984)
  • Smith, Clark Ashton. "Sono una strega" (19??)
  • Thompson, C. Hall. "The Will of Claude Ashur" (1947)
  • Wilson, F. Paul. "The Barrens" (1990)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri luoghi di finzione ideati da Howard Phillips Lovecraft:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]