Alice Birch

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Alice Birch (10 settembre 1986) è una drammaturga e sceneggiatrice britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 ha fatto il suo esordio come drammaturga con Many Moons al Theatre 503 di Londra, mentre nel 2013 la sua commedia radiofonica Absolutely Delish è stata trasmessa dalla BBC Radio 4.[1][2] Nello stesso anno la sua pièce Little Light ha avuto la sua prima al Latitude Festival.[3] Nel 2014 la Royal Shakespeare Company le ha commissionato il dramma Revolt. She Said. Revolt Again, portata al debutto a Stratford-upon-Avon.[4]

Nel 2015 ha fatto il suo debutto internazionale con il dramma Ophelias Zimmer, esordito a Berlino con la regia di Katie Mitchell; il dramma esplora l'Amleto dal punto di vista di Ofelia.[5] L'anno successivo ha scritto la sceneggiatura di Lady Macbeth, per cui ha vinto il British Independent Film Awards e ha ricevuto una candidatura al BAFTA al miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore.[6] Nel 2017 il suo dramma Anatomy of a Suicide ha avuto la sua prima al Royal Court Theatre, nel 2018 il suo dramma [BLANK] è stato portato in scena dalla Donmar Warehouse e nel 2019 un suo adattamento di Orlando è stato messo in cartellone allo Schaubühne di Berlino con la regia di Katie Mitchell.[7][8][9]

Nel 2020 ha scritto a quattro mani con Sally Rooney la sceneggiatura della serie televisiva Normal People, ottenendo una candidatura al Premio Emmy; l'anno successivo ha firmato la sceneggiatura di Mothering Sunday, che ha avuto la sua prima durante la 74ª edizione del Festival di Cannes.[10][11] Nel 2022 ha sceneggiato un altro adattamento televisivo di un romanzo della Rooney, Conversations with Friends, e curato la sceneggiatura de Il prodigio.[12] Nel 2023 ha scritto un nuovo adattamento de La casa di Bernarda Alba, portato in scena al National Theatre con Harriet Walter e la regia di Rebecca Frecknall.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Many Moons (2011)
  • Little on the Inside (2013)
  • Astronauts (2014)
  • Revolt. She Said. Revolt Again. (2014)
  • Little Light (2015)
  • We Want You to Watch (2015)
  • The Lone Pine Club (2015)
  • Ophelias Zimmer (2015)
  • Anatomia di un suicidio (Anatomy of a Suicide, 2017)
  • La Maladie de la mort (2018)
  • [BLANK] (2019)
  • Outline. Transit. Kudos. (2020)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Many Moons, Theatre503, London, review, su www.telegraph.co.uk. URL consultato il 4 giugno 2022.
  2. ^ (EN) British Comedy Guide, Absolutely Delish Cast and Crew Credits, su British Comedy Guide. URL consultato il 4 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Little Light review – Alice Birch's play tests its performers (and our patience), su the Guardian, 9 febbraio 2015. URL consultato il 4 giugno 2022.
  4. ^ (EN) Alice Birch: ‘I’m interested in whether trauma can be passed on through DNA’, su the Guardian, 4 giugno 2017. URL consultato il 4 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Ophelias Zimmer review – Katie Mitchell brings Hamlet's real ghost into focus, su the Guardian, 18 maggio 2016. URL consultato il 4 giugno 2022.
  6. ^ (EN) Lady Macbeth review – brilliantly chilling subversion of a classic | Peter Bradshaw's film of the week, su the Guardian, 27 aprile 2017. URL consultato il 4 giugno 2022.
  7. ^ (EN) Anatomy of a Suicide review – a startling study of mothers and daughters, su the Guardian, 12 giugno 2017. URL consultato il 4 giugno 2022.
  8. ^ (EN) Alice Birch on her new play, writing Succession and adapting Normal People, su inews.co.uk, 16 ottobre 2019. URL consultato il 4 giugno 2022.
  9. ^ (EN) Laura Cappelle, ‘Orlando’ Awkwardly Transitions to the Stage, in The New York Times, 3 ottobre 2019. URL consultato il 4 giugno 2022.
  10. ^ (EN) BBC reveals stars of its adaptation of Normal People by Sally Rooney, su the Guardian, 30 maggio 2019. URL consultato il 4 giugno 2022.
  11. ^ (EN) Condé Nast, 12 Films to Watch Out for at Cannes, su Vogue, 17 giugno 2021. URL consultato il 4 giugno 2022.
  12. ^ (EN) Conversations With Friends review – TV so slow it must be trolling us, su the Guardian, 15 maggio 2022. URL consultato il 4 giugno 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN173361629 · LCCN (ENno2011113937 · GND (DE1129119432 · BNE (ESXX5736012 (data) · J9U (ENHE987007373080205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011113937