1ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Slavjansk"

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1ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Slavjansk"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione1 гв. омсбр
Attiva2014–presente
NazioneBandiera della Russia Russia
In precedenza:
Bandiera della RP di Doneck RP di Doneck (2014–2022)
ServizioForze Terrestri Russe
In precedenza:
Milizia Popolare del Donbass (2014)
Milizia Popolare di Doneck (2014–2022)
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGKal'mius'ke
EquipaggiamentoBMP-1
BMP-2
BTR-80
MottoCoraggio e Onore (Мужество и Честь)
Battaglie/guerreGuerra del Donbass
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine della Repubblica Popolare di Doneck
Onori di battagliaSlavjansk
Reparti dipendenti
Battaglione Viking
Comandanti
Degni di notaIgor' Girkin
Oleg Mitjaev
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La 1ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata delle guardie "Slavjansk" (in russo 1-я отдельная гвардейская мотострелковая Славянская бригада?, 1-ja otdel'naja gvardejskaja motostrelkovaja Slavjanskaja brigada, unità militare 08801) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata all'8ª Armata combinata del Distretto militare meridionale e con base a Kal'mius'ke.

Venne originariamente costituita nel 2014, all'inizio della guerra del Donbass, come reparto della milizia delle forze separatiste reclutate dalla Repubblica Popolare di Doneck. Dopo l'inizio della guerra su larga scala tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022 le formazioni militari separatiste del Donbass, compresa la 1ª Brigata fucilieri motorizzata, sono state organicamente inserite nell'esercito regolare russo. Le milizie del Donbass hanno tuttavia mantenuto la loro denominazione originaria e il loro reclutamento locale. La brigata ha combattuto prima sul fronte di Mariupol e poi nella battaglia di Avdiïvka, dove ha avuto modo di distinguersi particolarmente.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Guerra del Donbass[modifica | modifica wikitesto]

Miliziani della Brigata Slavjansk a Semenivka, 2014

Dopo l'inizio della guerra del Donbass nella primavera 2014 a seguito dell'insurrezione delle forze filorusse separatiste contro il nuovo governo ucraino uscito dalla rivoluzione di Maidan, i capi del movimento indipendentista hanno costituito una serie di reparti di milizie volontarie in grado, con il sostegno della Russia, di affrontare l'esercito regolare ucraino. Nel novembre 2014 nella città di Torez è stata quindi costituita la 1ª Brigata fucilieri motorizzata, sulla base di precedenti unità di milizie reclutate da Igor Girkin. Questi reparti erano stati schierati a Slavjansk, dove avevano combattuto fino alla ritirata e all'evacuazione della città da parte delle milizie del Donbass nel luglio 2014, sotto la pressione della controffensiva dell'esercito ucraino.[1]

A partire dal 2015, per tutto il periodo di relativa tregua delle operazioni militari, la brigata è stata schierata sulla linea del fronte a protezione della città di Donec'k e ha partecipato alla lunga serie di scaramucce e scontri a bassa intensità che sono proseguiti praticamente senza interruzione anche durante il periodo in cui erano teoricamente in vigore gli accordi di Minsk.[2]

Invasione russa dell'Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Con la drammatica svolta dell'invasione russa su larga scala dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022, la brigata "Slavjansk" ha iniziato, insieme ad altre unità di milizie del Donbass, le operazioni offensive per cercare di liberare il territorio dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck ancora occupato dall'esercito ucraino, in collaborazione con l'esercito regolare russo che però in questa fase iniziale delle operazioni è avanzato soprattutto dalla Crimea, verso Melitopol e Cherson, e dal confine settentrionale russo-ucraino, in direzione di Kiev.

Miliziani della 1ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Slavjansk" della Repubblica Popolare di Doneck espongono la loro bandiera di combattimento dopo la conquista dell'area "Zenit" durante la fase finale della battaglia di Avdiïvka.

I reparti di milizie del Donbass hanno combattuto quindi quasi da soli attaccando in direzione di Mariupol' per accerchiare l'importante città industriale e collegarsi con le forze russe provenienti dalla Crimea.[3] In particolare la 1ª Brigata fucilieri motorizzata è avanzata nell'area di Volnovacha, occupando tre villaggi nel primo giorno di guerra.[4] Fra l'ultima settimana di febbraio e la prima di marzo la brigata ha preso parte all'aspra e prolungata battaglia di Volnovacha che si è conclusa con il successo dei miliziani; quindi alcuni reparti hanno proseguito verso sud e hanno combattuto nella periferia e nell'ampio centro urbano di Mariupol', strenuamente difesa dalla forze ucraine accerchiate.[5] I reparti di milizie del Donbass hanno partecipato con un ruolo importante alla logorante battaglia di Mariupol', che è terminata solo nella terza settimana di maggio 2022.[6]

Dopo la conclusione della battaglia di Mariupol' la 1ª Brigata fucilieri motorizzata è stata schierata al completo nel difficile settore fortificato di Avdiïvka, dove gli scontri si sono succeduti per mesi con un costante logoramento ma senza risultati tattici di rilievo. Alla fine del 2022 tutte le milizie del Donbass sono state integrate organicamente nell'esercito regolare russo, venendo subordinate all'8ª Armata combinata. Per ripianare le perdite subite in combattimento la brigata ha ricevuto rinforzi, costituiti dal 1439º Reggimento fucilieri motorizzato, formato con personale reclutato dalla regione di Irkutsk in Siberia in seguito alla mobilitazione parziale indetta in Russia nel settembre 2022. La brigata è stata anche rinforzata con armamenti pesanti di artiglieria e mezzi corazzati. Sembra tuttavia che i nuovi soldati mobilitati abbiano mostrato scarso addestramento e basso morale e che si siano evidenziate notevole carenze di armamento ed equipaggiamento; i mobilitati avrebbero subito forti perdite e rivolto lamentele e critiche direttamente ai massimi dirigenti russi.[7][8][9]

Nonostante queste difficoltà la 1ª Brigata fucilieri motorizzata ha continuato a combattere nel settore meridionale del saliente fortificato di Avdiïvka, guadagnando lentamente terreno nel corso del 2023, pur a costo di pesanti perdite.[10] Per il valore e la resistenza dimostrata, il 13 novembre è stata insignita dell'Ordine della Repubblica di Doneck da parte di Denis Pušilin.[11] A partire da ottobre 2023 la brigata ha preso parte, sempre schierata nel settore meridionale dell'area fortificata, alla fase decisiva della battaglia di Avdiïvka; i miliziani hanno raggiunto importanti successi nel settore di Opytne e del cosiddetto "ristorante", causando il primo cedimento delle difese ucraine. All'inizio di febbraio 2024 la situazione ha avuto finalmente una svolta favorevole per i russi, e i reparti della brigata sono riusciti per primi a superare le linee nemiche ed a accerchiare e conquistare il cosiddetto settore "Zenit", il bastione meridionale dell'area fortificata ucraina.[12] Dopo aver completato entro il 15 febbraio 2024 l'occupazione dell'area "Zenit", nei giorni seguenti la brigata ha conquistato anche i quartieri "Čeburaška" e "Vinogradniki-2", nella periferia sud-occidentale della città, mentre altri reparti di miliziani hanno sgomberato le aree meridionali e sud-orientali di Avdiïvka. Sembra che, in questa fase dei combattimenti, alcuni soldati della 1ª Brigata fucilieri motorizzata abbiano fucilato sommariamente alcuni prigionieri ucraini appartenenti alla 110ª Brigata meccanizzata.[13] La battaglia di Avdiïvka si è conclusa ufficialmente il 17 febbraio 2024 con la caduta della città, dell'area industriale e di tutte le fortificazioni. Nel corso di quattro mesi di combattimenti l'unità avrebbe subito perdite pari a oltre il 55% degli effettivi.[14][15]

Per il suo comportamento in battaglia ad Avdiïvka e i risultati raggiunti, la 1ª Brigata fucilieri motorizzata è stata tra le unità dell'esercito russo segnalate e ringraziate pubblicamente dal comandante in capo supremo, il presidente Vladimir Putin, con un messaggio indirizzato al comandante del Distretto militare centrale, generale Andrej Mordvičev.[16] Dopo la vittoria la brigata è avanzata verso ovest insieme alle altre unità russe e nel mese di marzo 2024 ha ottenuto nuovi successi, occupando il villaggio di Sjeverne e poi, dopo una violenta battaglia, anche il villaggio di Tonenke, aprendo una breccia nella nuova linea difensiva ucraina.[17]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[18]
  • 1º Battaglione fucilieri motorizzato "Viking"
  • 2º Battaglione fucilieri motorizzato "Semenivskij"
  • 3º Battaglione fucilieri motorizzato
  • Battaglione corazzato (T-72B e T-64BV)
  • Gruppo d'artiglieria
  • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (ZU-23 e 9K38 Igla)
  • Compagnia ricognizione
  • Compagnia genio
  • Compagnia comunicazioni
  • Compagnia logistica
  • Compagnia manutenzione
  • Compagnia medica
  • Plotone cecchini

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (UK) Затриманий на Донбасі російський найманець закликав співвітчизників повертатися додому [Un mercenario russo detenuto nel Donbass ha invitato i suoi connazionali a tornare a casa], in UNIAN, 11 luglio 2016.
  2. ^ (RU) Sasha Yurchuk, Первая Славянская бригада «армии ДНР» на передовой - фотоальбом [Prima brigata Slavjansk dell'"esercito DPR" in prima linea - album fotografico], in Пресса Украины, 10 settembre 2015 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2015).
  3. ^ Steinmann 2023, pp 89-90
  4. ^ (RU) ДНР взяла под контроль населенные пункты Николаевка, Новогнатовка и Богдановка [La DNR prese il controllo degli insediamenti di Nikolaevka, Novognatovka e Bogdanovka], in TASS, 25 febbraio 2022.
  5. ^ Steinmann 2023, pp 94-95, 106-107, 140-142
  6. ^ Steinmann 2023, pp 220 e 268
  7. ^ (EN) David Axe, ‘Unjustified Losses.’ A Regiment Of Demoralized Russian Draftees Begs Vladimir Putin For Mercy—But Putin Isn’t Listening., in Forbes, 7 marzo 2023.
  8. ^ (RU) Полк неподготовленных мобилизованных из Иркутской области почти полностью уничтожен [Un reggimento di mobilitati non addestrati dalla regione di Irkutsk fu quasi completamente distrutto], in Radio Free Europe, 3 marzo 2023.
  9. ^ (RU) "Шли по еще теплым телам". Полк из обращавшихся к Путину мобилизованных разбит [“Abbiamo camminato su corpi ancora caldi.” Il reggimento dei mobilitati che si è rivolto a Putin è stato sconfitto], in Radio Free Europe, 3 marzo 2023.
  10. ^ (EN) Russia's war on Ukraine. Daily Snapshot. 04.07.2023, su cdsdailybrief.substack.com, 4 luglio 2023.
  11. ^ (RU) Денис Пушилин вручил орден Республики Славянской бригаде [Denis Pushilin ha consegnato l'Ordine della Repubblica alla Brigata Slava], su denis-pushilin.ru, 14 novembre 2023.
  12. ^ Kanal13, Russians, who captured "Zenit" support point in south of Avdeyevka, raised Russian flag, su YouTube, 16 febbraio 2024.
  13. ^ (EN) John Hardie, Battle of Avdiivka: A Preliminary Analysis, su longwarjournal.org, 22 marzo 2024.
  14. ^ WarTranslated (Dmitri), Uhh some painful doomposting from rus volunteer Murz, he found out the numbers of irreversible losses in Avdiivka and it's not making him happy., su Twitter, 18 febbraio 2024.
  15. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 17 February 2024: Mopping Up, su xxtomcooperxx.substack.com, 17 febbraio 2024.
  16. ^ (RU) Андрею Мордвичеву, генерал-полковнику [Andrey Mordvichev, colonnello generale], su kremlin.ru, 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2024).
  17. ^ SnowStorm, Russian Flag Over Tonenke And Orlivka. SU57 Is Waiting For F16. MIlitarySummary 2024.3.2, su YouTube, 2 marzo 2024.
  18. ^ Russian Military Forces. Map by David Batashvili, su google.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]