37ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Budapest-Cosacchi del Don-E. A. Ščadenko"

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37ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Budapest-Cosacchi del Don-E. A. Ščadenko"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione37 гв. омсбр
Attiva1942 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1942 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1992 - oggi)
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGKjachta
EquipaggiamentoBMP-2
MT-LB
BTR-80
BRDM-2
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Guerra del Donbass
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine della Bandiera rossa
Ordine della Stella Rossa
Onori di battagliaBudapest
Cosacchi del Don
Parte di
Forze terrestri russe
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La 37ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata delle guardie "Budapest-Cosacchi del Don-E. A. Ščadenko" (in russo 37-я отдельная гвардейская мотострелковая Будапештская Донская казачья бригада имени Е. А. Щаденко?, 37-ja otdel'naja gvardejskaja motostrelkovaja Budapeštskaja Donskaja kazač'ja brigada imeni E. A. Ščadenko, unità militare 69647) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata alla 36ª Armata combinata del Distretto militare orientale e con base a Kjachta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della brigata risalgono al 5º Corpo di cavalleria delle guardie "Cosacchi del Don", costituito il 19 novembre 1942 a partire dall'11ª e 12ª Divisione di cavalleria delle guardie e dalla 63ª Divisione di cavalleria, unità che avevano già combattuto nella battaglia del Caucaso durante i mesi precedenti. Il corpo venne schierato in battaglia per la prima volta all'inizio di dicembre nei pressi di Mozdok, combattendo nei ranghi del Fronte del Caucaso settentrionale fino a maggio 1943.[1] Fra settembre e novembre prese parte allo sfondamento della linea fortificata tedesca lungo il fiume Mius, conquistando Volnovacha, Huljajpole, Melitopol' e Kachovka. Nel gennaio 1944 fu trasferito alle dipendenze del 2º Fronte ucraino, con il quale partecipò alla battaglia di Korsun'. Per il coraggio dimostrato durante i combattimenti presso Zvenyhorodka, il 13 febbraio venne insignito dell'Ordine della Bandiera Rossa. Fra marzo e aprile prese parte all'offensiva Uman'-Botoșani.[1] Durante la successiva offensiva Iași-Kišinëv il corpo formò un gruppo meccanizzato di cavalleria insieme al 23º Corpo corazzato, con il quale avanzò sul fianco destro del fronte assicurando il successo del gruppo d'assalto. Riassegnato al 3º Fronte ucraino, a partire da ottobre venne impiegato durante la battaglia di Debrecen. In seguito combatté nell'assedio di Budapest, contribuendo alla distruzione delle forze dell'Asse accerchiate e ottenendo per questo il titolo onorifico di "Budapest" il 5 aprile 1945.[1] Il corpo compì le sue ultime azioni durante l'offensiva di Vienna, terminando quindi la seconda guerra mondiale in territorio austriaco.

Alla fine del 1945 il corpo venne ritirato dal Gruppo di Forze del Sud, inizialmente a Ploiești e successivamente a Novočerkassk, dove nel maggio 1946 fu riorganizzato nella 5ª Divisione di cavalleria delle guardie. Il 6 settembre 1951 l'unità venne intitolata a Efim Ščadenko, colonnello generale e comandante di cavalleria dell'Armata Rossa. Il 18 novembre 1954 la divisione venne nuovamente riorganizzata, diventando la 18ª Divisione corazzata pesante delle guardie.[2] Il 5 marzo 1962 l'unità venne convertita a una divisione corazzata regolare. Fra l'1 e il 2 giugno 1962 venne coinvolta nel massacro di Novočerkassk, la soppressione di una protesta causata dalla scarsità di cibo.[3] L'11 gennaio 1965 fu ribattezzata 5ª Divisione corazzata delle guardie e trasferita presso l'attuale sede di Kjachta. Il 22 febbraio 1968 venne insignita dell'Ordine della Stella Rossa.[2]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

Ereditata dalla Russia in seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, il 1º giugno 2009 la divisione è stata riorganizzata nella 37ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie.

Elementi della brigata sono stati schierati in territorio ucraino durante la guerra del Donbass, combattendo nella battaglia di Debal'ceve nel febbraio 2015.[4] In seguito ha operato anche presso Horlivka e Jenakijeve.[5] Nel corso degli anni 2010 nella brigata si è registrato un gran numero di incidenti e morti, fra cui una recluta travolta da un camion Kamaz durante un'esercitazione, due pestaggi da parte di superiori, suicidi e sparatorie accidentali.[6] I coscritti, perlopiù locali originari della Buriazia, si sono più volte lamentati riguardo alle estorsioni precedenti la smobilitazione e alla mancanza di vestiti e cure mediche adeguate.[7]

A partire dal 24 febbraio 2022 la brigata è stata impiegata nell'invasione russa dell'Ucraina, prendendo parte all'offensiva su Kiev con due gruppi tattici di battaglione.[8][9] A marzo il comandante della brigata, colonnello Jurij Medvedev, è stato evacuato dopo essere stato investito dalle sue stesse truppe a causa delle lamentele dovute al tasso di perdite pari al 50% subito durante la battaglia di Makariv.[10] Medvedev è successivamente morto in ospedale in Bielorussia per le ferite riportate.[11] Durante questi scontri ha anche perso la vita Bato Basanov, artigliere della prima compagnia del battaglione corazzato della brigata e campione del mondo di tank biathlon che si era esibito davanti a Šojgu e Gerasimov nel 2021.[12] Elementi della brigata sono stati accusati di aver commesso crimini di guerra durante l'occupazione del villaggio di Motyžyn, vicino Buča.[13]

Dopo il fallimento dell'offensiva e il conseguente ritiro delle forze russe dall'Ucraina settentrionale, alla fine di aprile la brigata è stata trasferita in Donbass.[14] Qui ha preso parte ai combattimenti nell'area di Izjum fra maggio e giugno. A settembre è stata investita dalla controffensiva ucraina nella regione di Charkiv, venendo costretta a ritirarsi a est del fiume Oskol.[15] Il 27 dicembre 2022 un attacco missilistico ucraino ha ucciso il comandante e il vice comandante della brigata, colonnello Marat Gadžibalaev e tenente colonnello Aleksandr Iščenko, insieme ad altri 10 alti ufficiali di diverse unità.[16][17][18] Ricostituita grazie alla mobilitazione parziale indetta in Russia, all'inizio del 2023 è stata schierata nel settore di Vuhledar.[19] In seguito all'inizio della controffensiva ucraina dell'estate 2023 la brigata è stata impiegata nelle battaglie lungo l'asse di Velyka Novosilka.[20] Ad agosto ha preso parte alla strenua difesa del villaggio di Urožajne a supporto della 60ª e della 136ª Brigata fucilieri motorizzata, dovendo abbandonarlo a causa delle perdite subite per mano dei marines ucraini.[21][22][23][24] Nei mesi successivi, con l'arresto della spinta ucraina, la brigata è rimasta schierata nell'area di Kermenčyk.[25] A marzo 2024, insieme alla 5ª Brigata corazzata e supportata da elementi della 60ª Brigata e della 127ª Divisione fucilieri motorizzata, ha attaccato le posizioni ucraine in direzione di Staromajors'ke.[26]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[27]
  • 1º Battaglione fucilieri motorizzato
  • 2º Battaglione fucilieri motorizzato
  • 3º Battaglione fucilieri motorizzato
  • Battaglione corazzato (T-72B3)
  • Gruppo artiglieria
    • Batteria controllo e ricognizione di artiglieria
    • 1º Battaglione artiglieria semovente (2S3 Akatsiya)
    • 2º Battaglione artiglieria semovente (2S3 Akatsiya)
    • Battaglione artiglieria lanciarazzi (9K51M Tornado-G)
    • Battaglione artiglieria controcarri (MT-12 Rapira)
  • Gruppo difesa aerea
    • Plotone controllo e ricognizione radar
    • Battaglione missilistico contraereo delle guardie (Osa-AKM)
    • Battaglione artiglieria missilistica contraerei (9K35 Strela-10 e ZSU-23-4 Shilka)
  • Battaglione genio
  • Battaglione ricognizione
  • Battaglione comunicazioni
  • Battaglione manutenzione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia comando
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia UAV
  • Compagnia difesa NBC
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (RU) I. N. Rodionov, Будапештский кавелерийский корпус [Corpo di cavalleria di Budapest], in Военная энциклопедия в 8 томах [Enciclopedia militare in 8 volumi], vol. 1, Mosca, Voenizdat, 1997, p. 604, ISBN 5-203-01655-0.
  2. ^ a b (EN) Michael Holm, 5th Guards Donskaya Budapeshtskaya Red Banner order of the Red Star Tank Division imeni E.A. Shchadenko, su ww2.dk.
  3. ^ (EN) Samuel H. Baron, Bloody Saturday in the Soviet Union: Novocherkassk, 1962, Stanford, Stanford University Press, 2001, p. 72, ISBN 9780804740937.
  4. ^ Igor Sutyagin, Russian Forces in Ukraine (PDF), in Royal United Services Institute, marzo 2015, p. 3 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
  5. ^ (UK) В штабі АТО провели брифінг для іноземної преси з виїздом на передову (фото) [Il quartier generale dell'ATO ha tenuto un briefing per la stampa estera con visita in prima linea (foto)], in InformNapalm, 15 marzo 2015.
  6. ^ (RU) В бурятской части на границе с Монголией нашли мертвым контрактника [Un soldato a contratto è stato trovato morto nella zona dei Buriati al confine con la Mongolia], in Novaja Gazeta, 11 novembre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2019).
  7. ^ (RU) Eduard Akopyan, "Услышьте голоса и мольбы тех, кто еще жив" ["Ascoltate le voci e le suppliche di coloro che sono ancora vivi"], in Radio Free Europe, 16 maggio 2018.
  8. ^ (EN) The paratroopers defeated a detachment of the 37th Separate Guards Motor Rifle Brigade of Russia, in Мілітарний, 15 marzo 2022.
  9. ^ Jomini of the West, 5/ Kyiv Front., su Twitter, 28 marzo 2022.
  10. ^ a b (EN) Western official: Russian tank commander run over and killed by his own angry troops, in The Times of Israel, 26 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Dan Sabbagh, Mutinous Russian troops ran over their own commander, say western officials, in The Guardian, 25 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Will Stewart, Russian 'hero' who won tank war game killed in Ukraine as 'real war' proves 'different', in Daily Mirror, 7 maggio 2022.
  13. ^ (FR) Crimes de guerre : le visage des bourreaux, in France 2, 23 giugno 2022.
  14. ^ (RU) На Украине ламы из Бурятии провели молебен для военных [In Ucraina, i lama della Buriazia hanno tenuto un servizio di preghiera per i militari], in Байкал Daily, 21 aprile 2022.
  15. ^ War Archive, Kharkiv Counteroffensive 2022 - Animated Analysis, su YouTube, 27 dicembre 2023.
  16. ^ KIU ✪ Russian Officers killed in Ukraine, Colonel Гаджибалаев Марат Мугулович (Gadzhibalaev Marat Mugulovich), commander of the 39th Separate Motor Rifle Brigade, was killed in Ukraine on 27 December., su Twitter, 2 gennaio 2023.
  17. ^ a b (EN) Marat Gadzhibalaev, su topcargo200.com, 27 dicembre 2022.
  18. ^ (EN) Alexander Ishchenko, su topcargo200.com.
  19. ^ Режим Б, Артиллерия 37-ой бригады работает на Угледаре. Январь 2023 г. [L'artiglieria della 37a brigata sta lavorando su Vugledar. Gennaio 2023], su Telegram, 1º febbraio 2023.
  20. ^ (EN) Russia's war on Ukraine. Daily Snapshot. 25.06.2023, su cdsdailybrief.substack.com, 26 giugno 2023.
  21. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 6 August 2023: Robotyne, su xxtomcooperxx.substack.com, 6 agosto 2023.
  22. ^ (EN) David Axe, Ukrainian Tanks Are In Urozhaine—And Inching Toward Mariupol, in Forbes, 11 agosto 2023.
  23. ^ Rob Lee, Interesting post from the Voyenny Osvedomitel channel. They say the 40th and 155th Naval Infantry Brigades are attached to the 36th and 29th CAAs. They blame the 37th MRB for failures in Novodonetske and Urozhaine, and the 2 CAAs for failures in Vuhledar., su Twitter, 14 agosto 2023.
  24. ^ 37th Separate Motor Rifle Brigade, su ukr.warspotting.net.
  25. ^ John, Video footage obtained as a result of aerial reconnaissance from the 58th MIB. The video shows AFU tankers repelling an offensive and destroying Russian 37th GMRB equipment 47.750850, 36.911850 West of Novodonetskoye, Donetsk reg., su Twitter, 16 novembre 2023.
  26. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, March 16, 2024, su understandingwar.org, 16 marzo 2024.
  27. ^ (RU) Восточный военный округ (ВВО) [Distretto Militare Orientale (VVO)], su milkavkaz.com, 6 giugno 2017. URL consultato il 30 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2021).

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