200ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Pečenga"

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200ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Pečenga"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione200 гв. омсбр
Attiva1941 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1941 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - oggi)
Servizio Voenno-morskoj flot
  • Truppe costiere
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGPečenga
EquipaggiamentoMT-LB
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Guerra del Donbass
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine di Kutuzov
Onori di battagliaPečenga
Parte di
Forze terrestri russe
Comandanti
Comandante attualeColonnello Denis Kurilo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 200ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata delle guardie "Pečenga" (in russo 200-я отдельная гвардейская мотострелковая Печенгская бригада?, 200-ja otdel'naja gvardejskaja motostrelkovaja Pečengskaja brigada, unità militare 08275) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata al 14º Corpo d'armata del Distretto militare settentrionale e con base a Pečenga.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della brigata risalgono 67ª Brigata fucilieri di marina dell'Armata Rossa, creata nell'oblast' di Kujbyšev nell'ottobre 1941 da marinai provenienti dalla Flotta del Pacifico. Inquadrata nel Fronte Careliano, venne schierata in prima linea nella regione di Louchskij il 2 aprile 1942 per prendere parte all'operazione Kestenga, la quale si concluse con un fallimento per i sovietici. La brigata venne quindi ritirata nelle retrovie, dove operò come riserva strategica per circa un anno. Questa brigata fece da base per la seconda formazione della 45ª Divisione fucilieri, ricostituita il 20 aprile 1943 in Carelia dopo che la prima venne promossa a 74ª Divisione fucilieri delle guardie nel gennaio 1943. Dall'ex 2º Battaglione della 67ª Brigata venne creato il 61º Reggimento fucilieri, che in futuro sarebbe diventato l'attuale 61ª Brigata fanteria di marina.[1] La nuova divisione fu impiegata in battaglia per la prima volta il 9 agosto, e il 7 settembre fu schierata in prima linea dove condusse operazioni difensive contro la 7. Infanterie-Division e la 6. SS-Gebirgs-Division "Nord". Nel settembre 1944 passò all'offensiva, occupando diversi villaggi della Finlandia. A ottobre venne trasferita a Murmansk, da dove prese parte all'offensiva di Petsamo-Kirkenes. In seguito alla conquista di Petsamo (Pečenga in russo) avvenuta il 15 ottobre, la divisione venne intitolata alla città. Dopo aver raggiunto Kirkenes, l'unità rimase di stanza in Norvegia fino al termine della seconda guerra mondiale, per poi venire ritirata nell'oblast' di Murmansk.[2]

Il 4 giugno 1957 venne riorganizzata come 131ª Divisione fucilieri motorizzata. Il 22 febbraio 1968, in occasione del suo 25º anniversario, venne insignita dell'Ordine di Kutuzov di II Classe.[3]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

Addestramento al combattimento nell'artico della brigata, marzo 2012

Ereditata dalla Russia dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, il 1 dicembre 1997 dalla divisione venne formata l'attuale 200ª Brigata. Nel 2006 venne pianificata la transizione del personale dell'unità da soldati di leva a kontraktniki (in russo контрактник?, militari professionisti a contratto). Nel 2011 divenne la prima delle due nuove brigate artiche dell'esercito russo, seguita nel 2014 dall'80ª Brigata fucilieri motorizzata artica.[4] Durante questa riorganizzazione ci furono diversi problemi di disciplina, tra cui un omicidio, fra i militari della brigata.[5] Nel 2012 fu trasferita alle dipendenze delle truppe costiere della Flotta del Nord.[6]

Guerra del Donbass[modifica | modifica wikitesto]

Ufficialmente la Russia nega il coinvolgimento delle proprie forze armate nel conflitto, tuttavia fonti aperte dimostrano che nel 2014 la brigata è stata coinvolta nella guerra del Donbass, dove elementi dell'unità hanno preso parte alla battaglia dell'aeroporto di Luhans'k.[7][8] Nell'ottobre del 2014 il comandante del plotone anticarro del 1º Battaglione motorizzato è stato ucciso in azione nella regione di Luhans'k, ricevendo il titolo di Eroe della Federazione Russa alla memoria.[9] Nel gennaio 2015 reparti di artiglieria semovente della brigata hanno preso parte alla battaglia di Debal'ceve.[10]

Nell'aprile 2017 la brigata è entrata a far parte del neocostituito 14º Corpo d'armata insieme all'80ª Brigata fucilieri motorizzata artica.[11]

Alla fine di gennaio 2022 la brigata è stata trasferita da Pečenga presso un centro di addestramento nella regione di Kursk, per prendere parte a quelle che il Ministero della difesa russo ha descritto come esercitazioni militari.[12] Il 19 febbraio si è spostata a Belgorod, dove è rimasta fino alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina.[13]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 febbraio 2022 la brigata ha attraversato il confine ucraino, prendendo parte alle operazioni offensive nell'area di Charkiv. Una colonna di oltre 100 veicoli diretti verso la città è stata intercettata e distrutta dalla 93ª Brigata meccanizzata dell'esercito ucraino già nei primi giorni di guerra.[14] Le fonti pro-ucraine hanno riportato l'uccisione in battaglia del comandante del 382º Battaglione artiglieria lanciarazzi, tenente colonnello Dinar Khametov.[15] Le unità di artiglieria della brigata hanno subito pesanti perdite, con molti mezzi catturati dagli ucraini.[16] All'inizio di marzo il comandante della brigata, colonnello Denis Kurilo, è rimasto gravemente ferito e costretto ad abbandonare il campo.[17] Il governatore dell'oblast' di Murmansk annunciava regolarmente le morti dei membri di spicco della brigata, soprattutto ufficiali.[18] Fra questi spiccano i comandanti del 382º Battaglione artiglieria lanciarazzi e del 226º Battaglione missilistico contraereo, i tenenti colonnello Pavel Gareev e Dinar Chametov, uccisi in azione il 14 e il 23 marzo.[19][20] A maggio un contrattacco di un ricostituito gruppo tattico di battaglione della brigata contro posizioni tenute dalla 110ª Brigata di difesa territoriale è riuscito a fermare temporaneamente la controffensiva ucraina nella regione di Charkiv.[21][22] Tuttavia è stato stimato che entro giugno meno di 900 soldati erano sopravvissuti, rispetto a una forza iniziale compresa fra i 1400 e i 1600 uomini.[17]

Al fine di ripianare le perdite, a luglio è stato inviato in Ucraina un nuovo BTG composto da riservisti, truppe costiere e marinai con scarso addestramento.[23] La brigata è stata investita nel settembre 2022 dalla controffensiva ucraina nella regione di Charkiv, durante la quale alcuni reparti hanno cercato di ricatturare lo snodo di Kup"jans'k ma sono stati accerchiati da unità della 92ª Brigata meccanizzata e costretti a ritirarsi dopo aver subito grosse perdite.[24] Questi contrattacchi sono stati condotti da un BTG della brigata rinforzato da elementi della 55ª Brigata fucilieri motorizzata da montagna.[25] Entro dicembre 2022 la brigata aveva subito perdite visivamente confermate per almeno il 40% dei suoi veicoli, risultando sostanzialmente "spazzata via" secondo quanto riportato dal comandante della 92ª Brigata ucraina.[26][27] Ricostituita per la terza volta con personale mobilitato, a febbraio 2023 si trovava ancora a nord di Kup"jans'k,[28] mentre a marzo è stata impiegata in combattimento contro posizioni ucraine a est di Avdiïvka.[29] Ritirata dalla prima linea all'inizio di aprile, è stata quindi trasferita nell'area di Bachmut, venendo schierata sul fianco destro della città.[30][31]

Il 27 aprile 2023 è stata insignita del titolo di unità delle guardie per decreto del presidente della Federazione Russa.[32] A luglio ha difeso il saliente a nord di Bachmut, scontrandosi con la 57ª Brigata motorizzata ucraina.[33] A partire da febbraio 2024 è tornata all'offensiva in direzione di Časiv Jar, attaccando da nordest ma senza ottenere successi.[34][35]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[36]
  • 583º Battaglione fucilieri motorizzato delle guardie "Jaroslav"
  • 658º Battaglione fucilieri motorizzato
  • 664º Battaglione fucilieri motorizzato "Kirkenes"
  • 60º Battaglione corazzato delle guardie "Fokšani-Gdansk" (T-80BVM)
  • Gruppo artiglieria
  • Gruppo difesa aerea
  • 274º Battaglione genio delle guardie
  • Battaglione ricognizione
  • Battaglione comunicazioni
  • Battaglione manutenzione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia comando
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia UAV
  • Compagnia difesa NBC
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Pavel S"edin (1943-1944)
  • Colonnello Aleksandr Michajlov (1944)
  • Maggior generale Il'ja Panin (1944-1946)
  • Colonnello Fëdor Litvinov (1946-1947)
  • Maggior generale Vasilij Burmasov (1947-1952)
  • Maggior generale Taras Gorobec (1952-1953)
  • Maggior generale Timofej Dudorov (1953-1956)

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Vitalij Razgonov (2009-2011)
  • Colonnello Oleg Cekov (2011-2014)
  • Colonnnello Denis Kurilo (2022-in carica)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Sergei Vasiliev, ПО ДОЛГУ «ЧЕРНОГО БЕРЕТА» [SUL DOVERE DEL "BERRETTO NERO"], su old.redstar.ru, 6 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2017).
  2. ^ (RU) 200-я Печенгская ордена Кутузова 2-й степени отдельная мотострелковая бригада (пгт Печенга Мурманской области) [200ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata Pechenga Ordine di Kutuzov di 2° grado (villaggio di Pechenga, regione di Murmansk)], su lexicon.dobrohot.org.
  3. ^ (EN) Michael Holm, 131st Pechengskaya order of Kutuzov Motorised Rifle Division, su ww2.dk.
  4. ^ (EN) Trude Pettersen, Russia's Arctic force may include paratroopers, in Barents Observer, 11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2012).
  5. ^ (EN) Another Trouble Brigade, in Russian Defense Policy, 8 aprile 2011.
  6. ^ (EN) Trude Pettersen, Motorized infantry brigade to Northern Fleet, in Barents Observer, 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2017).
  7. ^ (EN) Askai707, Russia's 200th Motorized Infantry Brigade in the Donbass, su Bellingcat, 16 gennaio 2016.
  8. ^ (EN) Askai707, Russia's 200th Motorized Infantry Brigade in the Donbass: The Tell-Tale Tanks, su Bellingcat, 4 luglio 2016.
  9. ^ (EN) Askai707, Russia’s 200th Motorized Infantry Brigade in the Donbass: The Hero of Russia, su Bellingcat, 21 giugno 2016.
  10. ^ (RU) 200-я мотострелковая бригада ВС РФ на Донбассе ч.2/2 [200ª brigata di fucilieri motorizzati delle forze armate RF nel Donbass, parte 2/2], su LiveJournal, 3 giugno 2016.
  11. ^ (RU) 14-й армейский корпус сформирован на Северном флоте для действий в условиях арктических широт [Il 14º Corpo d'Armata fu formato nella Flotta del Nord per operazioni alle latitudini artiche], in Interfax, 22 aprile 2017.
  12. ^ (EN) Jessica Edwards, Russia added 7k troops near Ukraine border, says US official, in Military Times, 17 febbraio 2022.
  13. ^ (EN) Atle Staalesen, Hundreds of Russian Arctic troops believed to be involved in war crimes in Ukraine, in The Barents Observer, 2 marzo 2022.
  14. ^ (EN) Fierce street battles as Russian troops enter Ukraine’s 2nd-largest city Kharkiv, in The Times of Israel, 27 febbraio 2022.
  15. ^ (EN) Ukrainian Military Liquidated Commanders Of Russian Army Paratrooper Battalion And Artillery Battalion 34, su Charter 97, 9 aprile 2022.
  16. ^ (EN) Ukrainian Fighters Capture Equipment Of Russian 200th Motorized Rifle Brigade Near Kharkiv, su Charter 97, 6 marzo 2022.
  17. ^ a b (EN) Greg Miller, Mary Ilyushina, Catherine Belton, Isabelle Khurshudyan e Paul Sonne, ‘Wiped out’: War in Ukraine has decimated a once feared Russian brigade, in The Washington Post, 16 dicembre 2022.
  18. ^ (EN) Thomas Nilsen, Hundreds of Arctic troops killed, says Ukrainian adviser, in The Barents Observer, 26 marzo 2022.
  19. ^ (EN) Pavel Gareev, su topcargo200.com.
  20. ^ (EN) Dinar Khametov, su topcargo200.com.
  21. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 20–21 May 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 21 maggio 2022.
  22. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 25 May 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 25 maggio 2022.
  23. ^ (EN) Thomas Nilsen, 200th Motorized Rifle Brigade sends mixed volunteer battalion to Ukraine war, in The Barents Observer, 4 luglio 2022.
  24. ^ (EN) Russian Troops Encircled When Trying To Recapture Kupyansk 5, su Charter 97, 28 settembre 2022.
  25. ^ Rob Lee, Censor Net says that Ukraine's 92nd Mechanized Brigade repelled a series of counterattacks over the past week from a BTG from the 200th Motorized Rifle Brigade, CTG from the 55th Motorized Rifle Brigade, the Baikal battalion from Buryatia, and Rusich., su Twitter, 7 ottobre 2022.
  26. ^ Confirmed losses, su ukr.warspotting.net.
  27. ^ (EN) Jake Epstein, An elite Russian military brigade was basically 'wiped out,' taking so many losses in Ukraine that it will 'take years to rebuild,' report says, in Business Insider, 16 dicembre 2022.
  28. ^ Jomini of the West, 3/ Luhansk OD., su Twitter, 1º febbraio 2023.
  29. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, April 23, 2023 (PDF), su understandingwar.org, 23 aprile 2023.
  30. ^ Martin Tuitero, 13. Lancet, Referencia "200 Brig Fusileros Motorizados, Flota del Norte", tercera o cuarta reconstrucción, "flancos de Bakhmut"., su Twitter, 27 maggio 2023.
  31. ^ Martinn, 5/ Front Bachmucki., su Twitter, 15 giugno 2023.
  32. ^ (RU) Указ Президента Российской Федерации от 27.04.2023 № 312 [Decreto del Presidente della Federazione Russa del 27.04.2023 n. 312], su publication.pravo.gov.ru, 27 aprile 2023.
  33. ^ (EN) CDS Daily Brief. 11.07.2023, su cdsdailybrief.substack.com, 11 luglio 2023.
  34. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 21 February 2024, su xxtomcooperxx.substack.com, 21 febbraio 2024.
  35. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, April 13, 2024, su understandingwar.org, 13 aprile 2024.
  36. ^ (EN) Lester W. Grau e Charles K. Bartles, The Russian Way of War: Force Structure, Tactics, and Modernization of the Russian Ground Forces (PDF), Fort Leavenworth, Foreign Military Studies Office, 2016, p. 31.

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