Forze armate della Federazione Russa
Forze armate della Federazione Russa | |
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(RU) Вооружённые силы Российской Федерации | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1992 - oggi |
Nazione | ![]() |
Tipo | forze armate |
Dimensione | 850.000 in servizio attivo (2022)[1] 250.000 come riserva militare[2] |
Quartier generale | Mosca |
Battaglie/guerre | Prima guerra cecena Crisi della Crimea (1992-1994) Seconda guerra cecena Guerra in Georgia Guerra civile siriana Occupazione russa della Crimea Guerra del Donbass Invasione russa dell'Ucraina del 2022 |
Forze armate dipendenti | |
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Comandanti | |
Comandante in capo | Presidente Vladimir Putin |
Ministro della difesa | Generale d'armata Sergej Kužugetovič Šojgu |
Capo dello Stato Maggiore generale | Generale d'armata Valerij Vasil'evič Gerasimov |
Simboli | |
Stendardo | ![]() recto ![]() verso
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Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Le Forze armate della Federazione Russa (in russo: Вооружённые силы Российской Федерации?, traslitterato: Vooružënnye sily Rossijskoj Federacii) sono costituite dall'insieme dei corpi delle Forze terrestri, Forze Aerospaziali, Forze missilistiche strategiche, dalle Truppe aviotrasportate e dalla Marina militare.
Istituite nel 1992, hanno rilevato la maggior parte dell'eredità materiale e giuridica delle Forze armate sovietiche.
Considerate al secondo posto tra le forze armate di maggior rilievo al mondo dopo quelle degli Stati Uniti,[3] al 2020 conta circa 900.000 effettivi, che giungono a circa 2.000.000 includendo i riservisti.
Il Comandante in capo è il Presidente della Federazione Russa, carica ricoperta, al 2022, da Vladimir Putin. Al 2021, la carica di Ministro della difesa è ricoperta dal generale d'armata Sergej Šojgu mentre la carica di Capo di Stato maggiore generale è ricoperta dal generale Valerij Gerasimov.
Il fucile d'ordinanza è l'AK-74M, anche se a partire dal 2017 ne è stata pianificata la sostituzione con gli AK-12[4] ed AK-15.[5]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]
Attuata la terza fase del piano di riforma voluto dalla presidenza della federazione, inizia la consegna seriale di numerosi sistemi d'arma.
In seguito ai fatti del 2014 nella penisola di Crimea, tali consegne subiscono un rallentamento dovuto all'applicazione di sanzioni economiche da parte della comunità internazionale relative alla fornitura di apparecchiature elettroniche, propulsori ed ulteriori componenti di fabbricazione estera.[6] Viene avviato a livello federale, il programma di sostituzione di tali componentistiche con equivalenti di fabbricazione domestica.
Il 1º ottobre 2015, è dato avvio alle operazioni russe in territorio siriano a supporto del governo di Damasco contro lo Stato Islamico e nel corso delle quali prendono parte tutti i corpi delle forze armate.
Nel 2017, il porto siriano di Tartus viene ceduto in leasing alla Federazione Russa per 49 anni e per il suo ampliamento ed adeguamento sono stanziati fino a 500 milioni di dollari.[7] Allo stesso modo, anche la base aerea di Khmeimm, quartier generale del distaccamento delle forze aeree russe in Siria, viene ceduta in leasing per 49 anni ed ulteriormente ingrandita e riequipaggiata negli anni successivi fino a renderla idonea per i velivoli dell'aviazione a lungo raggio.[8][9][10]
Nel 2019 viene conseguito, come preventivato, un tasso di modernizzazione dei sistemi d'arma consegnati alle truppe non inferiore al 70%.
Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2020 sono pubblicati nuovi piani di espansione dell'influenza russa nel continente africano. La Russia ha raggiunto accordi per l'apertura di basi militari russe all'interno dei confini dei seguenti paesi: Sudan, Eritrea, Madagascar, Egitto, Repubblica Centrafricana, Mozambico.[11]
A seguito dell'aumento della pressione politico-militare sui confini occidentali, aumenta il ritmo di ammodernamento dell'equipaggiamento delle truppe. L'attenzione è maggiormente rivolta al riarmo delle truppe dedite alla difesa aerea ed antimissile (in particolare anti-balistica) nei cui ranghi è stata dichiarata dal dicastero russo la volontà di raggiungere, tra il 2025-27, un tasso di modernizzazione dei sistemi d'arma non inferiore all'80%.[12]
Nel 2021 in occasione della pubblicazione del rapporto di fine anno delle performance conseguite, il ministro della difesa ha dichiarato che il tasso di ammodernamento delle forze armate si attesta al 71,2% mentre nelle forze nucleari strategiche è pari all'89%.[13] Il tasso di prontezza al combattimento dei mezzi e dei sistemi d'arma è mantenuto al 95% in tutti i corpi delle forze armate.[13]
Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]
Il ruolo dello Stato Maggiore (STAVKA) è ridotto a reparto del Ministero per la Pianificazione Strategica, sebbene il Ministro stia guadagnando Autorità di comando. Il ministero della difesa ha il ruolo di amministrazione centrale dell'apparato militare.
I posti di comando per lo Stato Maggiore e il Presidente, secondo Globalsecurity.org sono Čechov/Šarapovo approssimativamente a 80 chilometri a sud di Mosca, Čaadaevka Penza vicino a Voronovo a Mosca, una base a Lipeck e il monte Jamantav negli Urali. I posti di comando per il comando nazionale delle Forze Strategiche Missilistiche sono a Kuncevo a Mosca (primario) e nel monte Kosvinskij negli Urali (alternativo). Molti dei bunker di Mosca sono collegati tra loro dalla linea speciale numero 2 della metropolitana di Mosca.
Le forze armate russe sono suddivise come segue: Esercito, Marina militare e Forze Aerospaziali le quali comprendono pure la difesa aerea e l'Aeronautica Militare. Esistono anche due servizi indipendenti: Forze Missilistiche Strategiche, Forze Militari e le truppe aerotrasportate e le Forze Ausiliarie di Supporto che comprendono la sanità militare, il vettovagliamento e il genio ferrovieri. Le Forze della Difesa Aerea, in precedenza indipendenti e note come Vojska PVO sono state unificate con l'aeronautica militare nel 1998, il 1º agosto 2015 le forze spaziali sono state unificate con l'aeronautica.[14]

Distretto militare occidentale
Distretto militare meridionale
Distretto militare settentrionale
Distretto militare centrale
Distretto militare orientale
Esercito[modifica | modifica wikitesto]

Le forze dell'esercito sono composte da 774.500 soldati e 45.000 mezzi corazzati o blindati (2012). Il quartier generale è a Mosca. Attualmente risultano suddivise in sei distretti militari.
- Distretto militare occidentale: quartier generale a San Pietroburgo. Il nome "Leningrado" è stato mantenuto in onore del milione e mezzo di caduti durante l'assedio tedesco della città nel 1941-1944. Vi militano oltre 34.000 soldati e circa 300 carri armati, inquadrati in una divisione paracadutisti e una decina di brigate (due di artiglieria, due motorizzate, una missilistica, quattro della difesa aerea ed una di forze speciali).
- Distretto militare meridionale: quartier generale a Rostov. L'unità principale del distretto è la 58ª Armata. In totale, i militari del distretto sono oltre 100.000, con circa 2.800 tra carri armati e mezzi blindati. Tali forze sono inquadrate in quattro divisioni (una di paracadutisti e tre motorizzate) e dieci brigate (due di artiglieria, due motorizzate, due missilistiche, tre della difesa aerea ed una di forze speciali), oltre a varie unità minori. Gran parte di queste unità ha preso parte alla guerra in Cecenia.
- Distretto militare settentrionale: quartier generale a Severomorsk. Il comando strategico congiunto della flotta settentrionale è stato istituito il 1º dicembre 2014 quando è stato separato dal distretto militare occidentale, inizialmente come unico comando militare congiunto della Russia a dare maggiore autonomia alla flotta del nord della marina russa.[15] Il comando militare ha ricevuto lo status di distretto militare il 1º gennaio 2021, secondo un decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin il 5 giugno 2020.[16] Il decreto ha istituito la Flotta del Nord come una "formazione territoriale congiunta" delle forze armate russe, che svolge le funzioni di distretto militare. Di conseguenza, le Oblast' di Arkhangelsk e Murmansk, la Repubblica di Komi e l'Okrug autonomo di Nenets furono rimossi dall'area di responsabilità del distretto militare occidentale e posti sotto la flotta settentrionale.[17]
- Distretto militare centrale: quartier generale ad Ekaterinburg. L'unità principale del distretto è la 2ª Armata. In totale, le forze del distretto ammontano ad oltre 30.000 soldati e circa 1.200 tra carri armati e mezzi blindati. Tali forze sono inquadrate in tre divisioni (due motorizzate ed una corazzata), nove brigate (tre di artiglieria, una motorizzata, una di paracadutisti, due missilistiche, una della difesa aerea ed una di forze speciali) ed in altre unità minori. Anche in questo caso, molte unità hanno preso parte al conflitto ceceno.
- Distretto militare orientale: quartier generale a Chabarovsk. Le unità principali sono la 5ª e la 35ª Armata. Risulta dotata di oltre 4.500 carri armati.
Marina Militare[modifica | modifica wikitesto]

La Marina militare risulta suddivisa in quattro flotte ed una flottiglia. Composta da circa 160.000 uomini (2000), con circa 850 navi (incluse quelle d'appoggio).
- Flotta del Baltico (quartier generale a Baltijsk nell'enclave dell'Oblast di Kaliningrad).
- Comprende mezzi di superficie e subacquei, con base principale a Kaliningrad, difesa da una brigata di fanteria di marina; basi secondarie Kronstadt, la storica base navale vicino a San Pietroburgo, e Baltijsk.
- Flotta del Nord (quartier generale a Severomorsk).
- Basata sui vari porti del Mar Bianco, tra cui Murmansk e Severodvinsk. Un'altra importante infrastruttura basata nell'interno della penisola di Kola è la stazione radio ELF (Extremely low frequency) Zevs (Zeus), che trasmette segnali in codice per i SSBN, visto che i suoi segnali possono arrivare alla profondità di 200-300 metri. Comprende una nutrita flotta di superficie, tra cui l'incrociatore da battaglia a propulsione nucleare Piotr Veliki (Pietro il Grande) della classe Kirov e la portaerei Admiral Kutznezov, l'unica in dotazione alla marina Russa. Inoltre, comprende anche una quindicina di sottomarini nucleari d'attacco (SSN) delle classi Akula, Victor III, Sierra, cinque sottomarini convenzionali Kilo, oltre ad un paio di SSGN della classe Oscar II (alla quale apparteneva il Kursk). Vi sono anche una decina di sottomarini lanciamissili balistici delle classi Delta III e IV e Typhoon. Dipendono dalla Flotta del Nord anche alcuni reggimenti dell'Aviazione di Marina, dotati di Tupolev Tu-22M Backfire, di Tupolev Tu-16 Badger nelle versioni antinave (radiati o prossimi alla radiazione) e jammer (guerra elettronica, oltre che di ricognitori strategici Tupolev Tu-95 e Ilyushin Il-38 May antisommergibile, basati sugli aeroporti intorno a Murmansk, tra cui Umbozero e Babozero. Si tratta di una delle due principali flotte della marina russa (l'altra è quella del Pacifico).
- Flotta del Pacifico (quartier generale a Vladivostok).
- Ha come altro porto importante Petropavlovsk-Kamčatskij. Comprende mezzi di superficie e sottomarini, tra i quali quattro SSBN Delta III, vari sottomarini nucleari d'attacco classe Akula (anche dotati di missili da crociera), ed SSGN della classe Oscar II. Inoltre, è previsto che l'incrociatore da battaglia missilistico Admiral Nakhimov (appartenente alla classe Kirov), attualmente in fase di aggiornamento e riparazione a Severodvinsk, sia assegnato alla Flotta del Pacifico. In effetti, le enormi distanze non permettono una agevole gestione della flotta del Pacifico, e si è parlato anche di un suo scioglimento in passato.
- Flotta del Mar Nero (quartier generale a Sebastopoli). Nel 2005 il governo ucraino ha firmato un accordo per l'affitto alla Russia di aree per l'installazione di basi militari nella vicinanza di Sebastopoli (Sevastopol') (attualmente unica città al mondo ad essere sede di due flotte militari di due Paesi diversi) con durata fino al 2017. In tutti i modi, una nuova base navale è in costruzione a Novorossik. In seguito alla spartizione della vecchia flotta sovietica del 1997 tra Russia ed Ucraina, ha subito un notevole ridimensionamento dal punto di vista numerico.
- Flottiglia del Caspio (quartier generale ad Astrachan'). Composta da neanche un centinaio di unità (comprese quelle per compiti di appoggio), è in fase di riequipaggiamento. Non vi sono sottomarini.
Vi è anche la Regione Speciale di Kaliningrad, alle dipendenze del comandante della Flotta del Baltico che ha un quartier generale per le forze di terra precedentemente noto come 11ª Armata Guardie, con una divisione di fucilieri meccanizzata, una brigata di fucilieri meccanizzata e un reggimento di aviazione da caccia basato su Sukhoi Su-27 Flanker ed altre forze. La Federazione russa dispone inoltre anche della Guardia Costiera.
Alle dipendenze della marina russa vi è anche l'aviazione di marina (Aviacija Voenno-Morskogo Flota) ed il Corpo della Fanteria di Marina.
Aeronautica Militare[modifica | modifica wikitesto]


Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica in quindici Repubbliche nel 1991, gli uomini ed i mezzi facenti parte dell'Aviazione Militare sono stati suddivisi tra i nuovi Stati. La Russia ha ricevuto la maggioranza di queste forze, approssimativamente il 40% del materiale ed il 65% del personale. Al momento il comandante in capo dell'Aeronautica Militare Russa è il Generale Aleksander Zelin. Con le truppe antiaeree conta all'incirca 185.000 uomini.
Secondo il sito russo warfare.ru le forze aeree possono contare su più di 4.000 mezzi, tra bombardieri, caccia ed elicotteri.
Per quanto riguarda l'organizzazione, il quartier generale è a Mosca. In generale, l'aviazione russa risulta divisa in nove armate.
Sei di queste corrispondono, dal punto di vista operativo, ai Distretti Militari. Nello specifico:
- Distretto Militare del Caucaso Settentrionale: 4ª Armata aerea, con quartier generale a Rostov;
- Distretto Militare Volga-Urali: 5ª Armata aerea, con quartier generale ad Ekaterinburg;
- Distretto Militare di Leningrado: 6ª Armata aerea, con quartier generale a San Pietroburgo:
- Distretto Militare dell'Estremo Oriente: 11ª Armata aerea, con quartier generale a Chabarovsk;
- Distretto Militare Siberiano: 14ª Armata aerea, con quartier generale a Čita;
- Distretto Militare di Mosca: 16ª Armata aerea, con quartier generale a Kubinka;
Le restanti tre, invece, hanno compiti operativi più “specifici”.
- 61ª Armata aerea da trasporto: con quartier generale a Mosca, è equipaggiata principalmente con aerei cargo Il-76. Si occupa del trasporto strategico nell'ambito delle forze aeree della Federazione Russa.
- 37ª Armata aerea strategica: con quartier generale ad Engels, questa unità raggruppa tutti i bombardieri strategici della VVS.
- Forza aerea C3: con quartier generale a Mosca, comprende unità sperimentali, si occupa del trasporto presidenziale (o comunque di alte personalità) e raggruppa gli aerei radar A50 (equivalenti russi degli AWACS).
Corpi militari indipendenti[modifica | modifica wikitesto]
- Raketnye vojska strategičeskogo naznačenija (Ракетные войска стратегического назначения), Forze Missilistiche Strategiche
- Vozdušno-desantnye vojska (Воздушно-десантные войска), Truppe Aviotrasportate
- Kosmičeskie vojska (Космические войска), Forze Spaziali
Altri corpi[modifica | modifica wikitesto]
Altre corpi militari non alle dipendenze del Ministro della Difesa includono:
- L'FSB, il Servizio federale di sicurezza interna erede del KGB, (per la sicurezza esterna l'erede del KGB è l'SVR) ha alle proprie dipendenze anche la Guardia di Frontiera (Pograničnaja Služba Rossii) .
- i servizio di informazione e sicurezza militare GRU.
- la Guardia Nazionale della Federazione Russa: formata sulla base delle Truppe Interne, posta alle dirette dipendenze del Presidente della Federazione e indipendente dalle forze armate.
- il Servizio di Protezione Federale
- L'Agenzia Federale di Comunicazioni ed Informazione
- i Servizi di Sicurezza presidenziali.
Le spese militari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 le spese per la difesa ammontavano a 573 miliardi di rubli, oltre il 3% del PIL. Nel 2006 la spesa è aumentata a 666 miliardi di rubli, equivalenti a circa 24,9 miliardi di dollari, mentre fonti governative hanno dichiarato una spesa di circa 32 miliardi di dollari per il 2007. Secondo diverse fonti di stampa, attualmente il governo russo ha avviato un piano di ammodernamento delle forze armate con un budget stimato in più di 200 miliardi di dollari dal 2006 fino al 2015. Dopo un'esponenziale e continuo aumento del budget delle Forze Armate della Federazione Russa tra il 2008 e il 2016, nel 2017 si è verificata una sensibile riduzione del 17% (del 20% se si tiene conto di fenomeni macroeconomici come inflazione e fluttuazione del cambio). Questa controtendenza è da attribuirsi agli effetti delle sanzioni internazionali durante la crisi ucraina e alla diminuzione del prezzo del petrolio, asset estremamente rilevante nella composizione del PIL.[19] La Federazione Russa cede in tal modo il terzo posto nella lista degli stati per spesa militare all'Arabia Saudita. Tuttavia, sebbene il recente programma di modernizzazione decennale 2017-2027 (in sostituzione del precedente 2007-2027) preveda una sostanziale stabilità delle spese militari in rubli (19 trilioni di rubli, analogamente al decennio precedente), la svalutazione della valuta della Federazione (19 trilioni di rubli valevano circa 600 miliardi di USD all'avvio del decennio precedente, contro il cambio a circa 300 miliardi USD di quello in corso) permette di prospettare un piano decennale sicuramente meno ambizioso, concentrato nella modernizzazione di armamenti già sviluppati, nel miglioramento delle capacità di comando e controllo, nella standardizzazione di sistemi d'arma esistenti e nella ricerca e sviluppo.[20]
Impiego nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2018 risultavano forze militari russe nei seguenti Paesi:[22]
Bielorussia - stazione radar di Hantsavichy [23], il centro di comunicazione navale di Vilejka e un centro di addestramento congiunto dell'aviazione e della difesa aerea vicino a Baranavicy[24].
Kazakistan - Poligono militare per missili antibalistici di Sary Shaghan[25] e il cosmodromo di Bajkonur.
Kirghizistan - Base aerea di Kant, il 338º centro di comunicazione navale e il 954º poligono di prova siluri e una stazione sismografica.
Siria - Base navale a Tartus, Base aerea di Khmeimim, Base aerea di Tiyas e la base aerea di Shayrat.[26][27]
Tagikistan - 201ª base militare e la stazione di sorveglianza spaziale Okno.
Armenia - 102ª base militare a Gyumri e la 3624ª base aerea all'aeroporto Erebuni vicino a Erevan.
A cui si aggiungono questi stati non riconosciuti internazionalmente (tranne dalla Russia) dove sono presenti forze armate russe:
Abkhasia (de iure
Georgia) - 7ª base militare[28]
Ossezia del Sud (de iure
Georgia) - 4ª base militare[28]
Transnistria (de iure
Moldavia) - La Russia mantiene un gruppo operativo di forze nella regione separatista della Transnistria in Moldavia per scopi di mantenimento della pace e per sorvegliare un deposito di munizioni a Cobasna.[29]
Repubblica autonoma di Crimea (de iure
Ucraina) -Base navale di Sebastopoli della flotta del Mar Nero, in Crimea, affittata dalla Russia prima dell'annessione della Crimea alla Federazione Russa nel 2014. Nel luglio 2015, il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha affermato che la Crimea era stata completamente integrata nella Russia, quindi la base di Sebastopoli non è più classificata dalla Russia come oltremare. Tuttavia, questo è contestato, la risoluzione 68/262 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha respinto l'annessione della Crimea da parte della Russia; La Russia si è difesa affermando di sostenere l'esito del referendum sullo status della Crimea del 2014, in cui la maggioranza ha votato per ricongiungersi alla Russia.[30]Nel 2016 c'erano almeno 18 strutture militari russe in Crimea.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ https://www.globalfirepower.com/country-military-strength-detail.php?country_id=russia
- ^ Dati dal sito globalfirepower.com
- ^ Al netto del potenziale nucleare. (EN) Russia Military Strenght, su globalfirepower.com. URL consultato il 23 maggio 2014.
- ^ Forse le due nuove ordinanza russe di Claudio Bigatti, da armietiro.it, 15 marzo 2017
- ^ La Russia manda in pensione l'AK-74 di Tiziano Ciocchetti, da difesaonline.it 27 giugno 2017
- ^ EU Sanctions Map, su www.sanctionsmap.eu. URL consultato il 27 agosto 2022.
- ^ Henry Foy, Russia to invest $500m in Syrian port of Tartus, in Financial Times, 17 dicembre 2019. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ (EN) Syria agrees to let Russia expand Hmeimim air base, in Reuters, 19 agosto 2020. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ (EN) The Moscow Times, Russia Extends Syrian Airbase Lease by 49 Years, su The Moscow Times, 27 luglio 2017. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ RID Rivista Italiana Difesa, su rid.it. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ (EN) Russian military expands in Africa by building bases in six countries, su SOFREP, 10 agosto 2020. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ Russian Army to Get 200 Aircraft, 26 S-350 & S-400 Missile Systems to Counter 'Western' Threats, su defenseworld.net. URL consultato il 1º gennaio 2022.
- ^ a b Глава Минобороны РФ подвел итоги 2021 года, su Военное.РФ. URL consultato il 23 gennaio 2022.
- ^ La nuova forza aerospaziale russa (VKS) di Maurizio Sparacino, da analisidifesa.it, 29 agosto 2015
- ^ (EN) Zachary Keck, Russia to Establish Arctic Military Command, su thediplomat.com. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ ЦАМТО / Новости / Северный флот станет пятым военным округом России с 2021 года, su armstrade.org. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ (RU) Северный флот России получил статус военного округа, su Interfax.ru. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Russia Military Expenditure, su tradingeconomics.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
- ^ Ivana Kottasová, Russian military spending drops for first time in 20 years, su CNNMoney, 2 maggio 2018. URL consultato il 29 gennaio 2019.
- ^ Chatam House Royal Institute of International Affairs, Richard Connolly, Mathieu Boulègue, Russia’s New State Armament Programme Implications for the Russian Armed Forces and Military Capabilities to 2027, in Richard Connolly and Mathieu Boulègue Russia and Eurasia Programme | May 2018, May 2018.
- ^ (EN) Russian Military Forces: Interactive Map, su GFSIS. URL consultato il 29 gennaio 2019.
- ^ Interactive: Russia's foreign military bases, su aljazeera.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
- ^ (EN) Russia's military compared to the U.S. across the world, su Newsweek, 3 giugno 2018. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ Russian Su-30SM planes arrive in Belarus for establishment of joint Air training center, su TASS. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ Sean O'Connor, Russian/Soviet Anti-Ballistic Missile Systems, APA-TR-2009-1203, Air Power Australia, 12 dicembre 2009, pp. 1–1. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ Russian Military Forces: Interactive Map, su gfsis.org.ge.
- ^ (EN) Russia Expands Second Syrian Base, su RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ a b Ruslan Pukhov, David M. Glantz e T︠S︡entr analiza strategiĭ i tekhnologiĭ, The tanks of August, Centre for Analysis of Strategies and Technologies, 2010, ISBN 978-5-9902320-1-3, OCLC 701244500. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ Prime Minister of Moldova calls for withdrawal of Russian troops from Transnistria, su TASS. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ (EN) Backing Ukraine’s territorial integrity, UN Assembly declares Crimea referendum invalid, su UN News, 27 marzo 2014. URL consultato il 9 agosto 2022.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Ministro della difesa della Federazione russa
- Capo di Stato maggiore generale delle Forze armate russe
- Servizio Federale delle Truppe Ferroviarie russe
- Specnaz
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) La pagina della Russia su globalsecurity.org, su globalsecurity.org.
- (EN) The Russian Military, su cfr.org. URL consultato il 6 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
- (EN) Russian Ministry of Defense, su eng.mil.ru.
- (EN) Russia's Military Analysis, su warfare.be.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305079513 |
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