205ª Brigata fucilieri motorizzata "Cosacca"

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205ª Brigata fucilieri motorizzata "Cosacca"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione205 омсбр
Attiva1995 - oggi
NazioneBandiera della Russia Russia
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGBudënnovsk
EquipaggiamentoMT-LB
BTR-80
BRDM-2
Motto"Se non noi, allora chi?" ("Если не мы, то кто?")
Battaglie/guerrePrima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Guerra russo-georgiana
Guerra civile siriana
Invasione russa dell'Ucraina
Onori di battagliaCosacca
Parte di
Forze terrestri russe
Comandanti
Degni di notaAleksandr Lapin
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La 205ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata "Cosacca" (in russo 205-я отдельная мотострелковая казачья бригада?, 205-ja otdel'naja motostrelkovaja kazač'ja brigada, unità militare 74814) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata alla 49ª Armata combinata del Distretto militare meridionale e con base a Budënnovsk.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La brigata è stata fondata il 1 maggio 1995 a Groznyj, nel corso della prima guerra cecena, a partire da battaglioni e compagnie provenienti dalla 167ª e 131ª Brigata fucilieri motorizzata e dal 723º Reggimento della 16ª Divisione corazzata delle guardie.[1] È stata immediatamente coinvolta nel conflitto, combattendo in Cecenia fino al novembre 1996.[2] In seguito l'ufficiale politico della brigata Vjačeslav Izmailov avrebbe descritto la sua unità come "marmaglia mal addestrata" capace soltanto di "riempire la Cecenia di cadaveri". La reputazione della brigata era tale che durante la guerra era soprannominata "Duecento ubriachi" (in russo Двести пьяная?, Dvesti p'janaja) per la somiglianza fra la parola russa per "ubriaco" e quella per "quinta" dalla sua numerazione.[3] La brigata ha svolto un importante ruolo durante la battaglia di Groznyj del 1996, formando tre distaccamenti per riconquistare la città dopo l'occupazione di diverse posizioni da parte dei ceceni. Durante l'assalto al quartiere governativo nella notte fra il 7 e l'8 agosto i reparti russi sono caduti in molteplici imboscate, subendo gravi perdite anche a causa del fuoco amico, fra cui anche due comandanti di battaglione e un loro vice. Successivamente la brigata è riuscita ad occupare il quartiere ed allestire una difesa a 360 gradi.[4]

Dopo il termine della guerra la brigata è stata ritirata presso Budënnovsk, sua attuale sede, a poca distanza dal confine ceceno. Qui i soldati non hanno trovato caserme e sono stati costretti a dormire nelle tende da campo. Il basso morale dell'unità ha portato a numerosi episodi di ubriachezza, indisciplina e corruzione.[5] La disciplina era applicata severamente, con un comandante di battaglione che rinchiudeva i soldati abitualmente assenti senza permesso in una stanza e li picchiava personalmente. Entro il 1999 la situazione è gradualmente migliorata, grazie all'arrivo di nuovi ufficiali e al congedo dei militari a contratto che avevano combattuto durante la prima guerra cecena.[3]

Il 23 settembre 1998 la brigata è stata insignita del titolo di "Cosacca", e i suoi battaglioni sono stati dedicati rispettivamente ai Cosacchi del Don (1387º), del Kuban' (1393º), del Terek (1394º) e di Astrachan' (28º corazzato).[1] La brigata ha stabilito stretti rapporti con i Cosacchi registrati della Federazione Russa nei primi anni 2000, e oltre 1350 cosacchi hanno servito nell'unità.[6]

Nel 1999 la brigata è stata coinvolta nella seconda guerra cecena, contrastando le incursioni dei miliziani ceceni nel Daghestan fra agosto e settembre. In seguito all'ingresso dell'esercito russo in Cecenia ha combattuto fino alla conquista di Groznyj nel gennaio 2000.[7]

La brigata ha preso parte alla guerra russo-georgiana del 2008. Nel 2009 è stata standardizzata e i suoi battaglioni hanno perso le loro designazioni. In seguito alla reintroduzione della coscrizione in Cecenia nel 2014 molti ceceni hanno prestato servizio nella brigata, dove si sono verificate tensioni etniche fra il personale russo e i coscritti del Caucaso settentrionale. In particolare sono state riportate discriminazioni nei confronti dei ceceni a causa del crescente etnonazionalismo russo e dell'attitudine anti-cecena dell'ufficiale politico della brigata.[8]

Elementi della brigata hanno preso parte all'intervento russo nella guerra civile siriana, dove il capo di stato maggiore di un battaglione, capitano Nikolaj Afanasov, è stato ucciso da un colpo di mortaio il 10 luglio 2017 mentre prestava servizio come consigliere militare presso le forze armate siriane nel Governatorato di Hama.[9]

A partire dal 24 febbraio 2022 la brigata è stata impiegata durante l'invasione russa dell'Ucraina, prendendo parte agli scontri nella regione di Zaporižžja e alla battaglia di Mariupol'.[10] Dopo la caduta della città è stata trasferita nella parte settentrionale della regione di Cherson, dove alla fine di giugno è stata respinta dai contrattacchi della 63ª Brigata meccanizzata ucraina.[11] Il 30 agosto un bombardamento di artiglieria ucraino ha colpito il centro comunicazioni della brigata, uccidendo 12 militari fra cui il vice comandante, tenente colonnello Ahmed Tokbaev.[12] In seguito alla controffensiva nell'Ucraina meridionale, durante la quale fra settembre e ottobre ha subito gravi perdite ad opera della 128ª Brigata d'assalto da montagna, si è ritirata oltre la sponda sinistra del Dnepr all'inizio di novembre.[13][14] Durante questi combattimenti l'8 ottobre è stato ucciso da un cecchino il comandante della brigata, colonnello Jeduard Šandura.[15] In seguito è stata schierata nell'area di Nova Kachovka, dove è rimasta di stanza anche nel corso dell'anno successivo.[16] A giugno 2023 i comandanti del 1º Battaglione, che controllava il settore meridionale della centrale idroelettrica di Kachovka, sono stati accusati di essere responsabili della distruzione della diga e della conseguente disastrosa inondazione a valle dell'omonimo bacino idrico.[17][18] Ad agosto la brigata ha subito numerose perdite a causa dalle incursioni condotte delle forze ucraine nei pressi del villaggio Kozaži Laheri.[19][20]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[21]
  • 1º Battaglione fucilieri motorizzato
  • 2º Battaglione fucilieri motorizzato
  • 3º Battaglione fucilieri motorizzato
  • Battaglione corazzato (T-72B3)
  • Gruppo d'artiglieria
    • Batteria controllo e ricognizione di artiglieria
    • 1º Battaglione artiglieria semovente (2S3 Akatsiya)
    • 2º Battaglione artiglieria semovente (2S3 Akatsiya)
    • Battaglione artiglieria lanciarazzi (BM-21 Grad)
    • Battaglione artiglieria controcarri (MT-12 Rapira)
  • Gruppo difesa aerea
  • Battaglione ricognizione
  • Battaglione genio
  • Battaglione comunicazioni
  • Battaglione manutenzione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia comando
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia UAV
  • Compagnia difesa NBC
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior generale Valerij Nazarov (1995-1997)
  • Colonnello Sergej Mišanin (1997-1998)
  • Maggior generale Sergej Derepko (1998-2000)
  • Maggior generale Sergej Tulin (2000-2002)
  • Maggior generale Sergej Istrakov (2002-2003)
  • Maggior generale Aleksandr Lapin (2004-2006)
  • Maggior generale Konstantin Kastornov (2006-2008)
  • Maggior generale Grigorij Tjurin (2008-2011)
  • Maggior generale Andrej Ivanaev (2011-2012)
  • Maggior generale Vladimir Donskich (2012-2015)
  • Maggior generale Oleg Cokov (2015-2018)
  • Colonnello Nikolaj Lega (2018-2019)
  • Colonnello Dmitrij Ovčarov (2019-2021)
  • Colonnello Jeduard Šandura (2021-2022) [15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (RU) ДЕНЬ ОСНОВАНИЯ БРИГАДЫ [GIORNO DI FONDAZIONE DELLA BRIGATA], su terkv.ru, 4 maggio 2018.
  2. ^ (RU) БОЕВОЙ ПУТЬ ВОЙСКОВОЙ ЧАСТИ 74814 (МОТОСТРЕЛКОВЫЕ ВОЙСКА) [PERCORSO DI BATTAGLIA DELL'UNITÀ MILITARE 74814 (TRUPPE MOTORIZZATE)], su admins.maykop.ru (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2009).
  3. ^ a b (RU) Elizaveta Maetnaja, БЛОК-ПОСТ [BLOCCO-POST], in Московский Комсомолец, 31 maggio 1999.
  4. ^ 205-я мотострелковая бригада [205ª brigata di fucilieri motorizzati], su topwar.ru, 10 giugno 2013.
  5. ^ (EN) Michael Specter, Forgotten Victim of Chechnya: Russian Army, in The New York Times, 19 gennaio 1997.
  6. ^ (RU) 205 ОМСБр [205 OMSBr], su museum.26209s007.edusite.ru.
  7. ^ (RU) День 205-й ОМСБр (02.05.1995) [Giornata della 205ª Brigata Fucilieri Motorizzati (02/05/1995)], su 37kp.ru.
  8. ^ (EN) Valery Dzutsati, Chechen Conscripts and Their Russian Commanders—Irreconcilable Differences?, in Jamestown Foundation, 25 febbraio 2015.
  9. ^ (RU) Anna Zhurakovskaja, «Пока есть войны, уходят лучшие». Как простились с капитаном Афанасовым ["Finché ci sono guerre, i migliori se ne vanno." Come abbiamo salutato il capitano Afanasov], in Аргументы и факты в Оренбурге, 14 luglio 2017.
  10. ^ (UK) ОПЕРАТИВНА ІНФОРМАЦІЯ МІНОБОРОНИ СТАНОМ НА 06.00 03.03.2022 ЩОДО РОСІЙСЬКОГО ВТОРГНЕННЯ. [INFORMAZIONI OPERATIVE DEL MINISTERO DELLA DIFESA ALLE 06:00 DEL 03/03/2022 RIGUARDANTI L'INVASIONE RUSSA.], su koda.gov.ua, 3 marzo 2022.
  11. ^ Jomini of the West, 11/ Odesa-Kherson OD., su Twitter, 28 giugno 2022.
  12. ^ (EN) Ahmed Tokbaev, su topcargo200.com.
  13. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 4 October 2022: Kherson, su xxtomcooperxx.substack.com, 4 ottobre 2022.
  14. ^ (EN) Tom Cooper, BTW, in the area where some say that 'at least a part' of the 128th was deployed - which is…, su xxtomcooperxx.substack.com, 3 settembre 2022.
  15. ^ a b (EN) Eduard Shandura, su topcargo200.com.
  16. ^ Jomini of the West, 7/ Kherson OD., su Twitter, 1º febbraio 2023.
  17. ^ (EN) Dinara Khalilova, Official: Kakhovka dam was blown up by Russia's 205th Motorized Rifle Brigade, in The Kyiv Independent, 6 giugno 2023.
  18. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 7 June 2023: Putin’s бардак, su xxtomcooperxx.substack.com, 7 giugno 2023.
  19. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 26 August 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 26 agosto 2023.
  20. ^ OSINT (Uri), There is a bit of drama developing on the left bank of Kherson. It appears of units of the Russian 205th Motorized Rifle Brigade is trapped or encircled on the island in the Kozachi Laheri AO and the Russian command stopped an attempt to rescue them., su Twitter, 25 agosto 2023.
  21. ^ (EN) Russian Army: Military units (Locations, equipment and re-armaments), su russiadefence.net.

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