North American FJ Fury: differenze tra le versioni

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Leo Pasini ha spostato la pagina North American FJ Fury a North American FJ-1 Fury: Voce relativa alla versione "-1" del velivolo North American FJ Fury. Ampio progetto di creazione di voci, come specificato in Discussioni progetto:aviazione.
 
Nuova voce: aereo militare North American FJ Fury (ex pagina di redirect): pagina quadro per il velivolo, rimanda alle sottopagine relative alle singole varianti di produzione.
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{{Infobox aeromobile
#RINVIA [[North American FJ-1 Fury]]
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome=North American FJ Fury
|Immagine=Fj-3m northamerican fury vmf235 sep57 paxrvr.jpg
|Didascalia=Quattro FJ-3 del Fighter Squadron VMF-235
|Link=
|Titolo=
|Fonte=
<!-- Descrizione -->
|Tipo= [[Aereo da caccia|caccia]] [[aereo imbarcato|imbarcato]]
|Equipaggio= 1
|Progettista=
|Costruttore= {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[North American Aviation]]
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|Data_primo_volo= [[27 novembre]] [[1946]]
|Data_entrata_in_servizio= ottobre [[1947]]
|Data_ritiro_dal_servizio=
|Utilizzatore_principale= {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Navy|US Navy]]<br/>{{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Marine Corps |USMC]]
|Altri_utilizzatori=
|Esemplari= 1&nbsp;148<ref name=usw>{{cita web|autore= |url=http://www.uswarplanes.net/f86f100.html |titolo=F-86 / F-100 |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.uswarplanes.net/ |opera=US Warplanes |data= }}</ref>
|Costo_unitario=
|Sviluppato_dal=
|Altre_varianti= [[North American F-86 Sabre]]
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche=North American FJ-3 Fury line drawings.png
|Lunghezza= 11,45 [[metro|m]] (37 [[piede (unità di misura)|ft]] 7 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare= 11,31 m (37 ft 2 in)
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|Diametro_fusoliera=
|Freccia_alare= 35 [[Grado d'arco|°]]
|Altezza= 4,16 m (13 ft 8 in)
|Superficie_alare= 28,08 [[metro quadro|m²]] (302 [[piede quadro|ft²]])
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<!-- Propulsione -->
|Motore= un [[turbogetto]]<br/>[[Wright J65]]-W-2
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|Spinta= 7&nbsp;720 [[libbra forza|lbf]]) (34,20 [[Newton (unità di misura)|kN]]
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max= 1&nbsp;000 [[Chilometro orario|km/h]] (625 [[miglio orario|mph]], 545 [[nodo (unità di misura)|kt]])
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|Velocità_crociera=
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|Decollo=
|Atterraggio=
|Autonomia= 1&nbsp;595 [[Chilometro|km]]<br/>(990 [[miglio (unità di misura)|mi]], 860 [[miglio nautico|nm]]), con serbatoi ausiliari
|Raggio_azione=
|Tangenza= 14&nbsp;900 m (49&nbsp;000 ft)
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici=
|Cannoni= quattro [[calibro (arma)|calibro]] 20 mm
|Bombe=
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|Piloni=
|Impieghi_sperimentali=
|Record=
|Altro_campo=
|Altro=
|Note= Dimensioni, pesi, propulsore, prestazioni ed armamento riferiti alla versione '''FJ-3'''
|Ref= ''Dati tratti da "Naval Sabres: FJ-3 Fury" in "www.vectorsite.net"''<ref name=vs>{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m2 |titolo=Naval Sabres: FJ-3 Fury |accesso=4 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>.
}}

Il '''North American FJ Fury''' fu un [[aereo da caccia]] realizzato nella seconda metà degli [[anni 1940|anni quaranta]] dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[North American Aviation]].

Frutto di un progetto realizzato autonomamente, almeno inizialmente identificato con la designazione di fabbrica '''RD 1265''', fu il primo [[aereo a reazione]] ed il primo caccia [[aereo imbarcato|imbarcato]] costruito dall'azienda di [[Inglewood]], così come fu il primo aviogetto a prestare servizio operativo nei reparti della [[United States Navy]].

Realizzato in quattro versioni principali, venne prodotto tra il [[1946]] ed il [[1956]] per un totale di 1&nbsp;148 esemplari (tra [[prototipo|prototipi]] e macchine di serie) che prestarono servizio nell'United States Navy e nell'[[United States Marine Corps]]; alcuni esemplari vennero impiegati nel corso della [[guerra del Vietnam]]. Gli ultimi esemplari prestarono servizio nell'US Navy fino al [[1965]].

== Storia del progetto ==
Quando divenne chiaro che la propulsione a getto sarebbe stato il futuro degli aerei da combattimento ad elevate prestazioni la North American Aircraft, forte della propria esperienza nel campo dei velivoli da caccia, decise di presentare alle autorità statunitensi un proprio progetto in merito che, nel corso degli ultimi mesi del [[1944]], fu posto all'attenzione dell'US Navy<ref name=gg1/>. Poco tempo dopo (il [[1° gennaio]] [[1945]] secondo alcune fonti<ref name=gg1/>, nel maggio dello stesso anno secondo altri<ref>{{cita libro|cognome=Sharpe |nome=Michael |coautori= |titolo=Aerei da attacco e intercettori |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |lingua= |pagine=218 |volume= |capitolo=North American FJ-1 Fury |id= ISBN 978-88-7944-923-6 |cid=Sharpe }}</ref>) la società californiana ricevette un ordine per 100 esemplari del velivolo: internamente all'azienda identificato con la sigla '''NA-134''', il nuovo progetto ricevette (in ossequio al vigente sistema di [[designazione degli aerei degli Stati Uniti d'America|desginazione]]) la codifica '''FJ''', unitamente al nome '''Fury''' (in [[lingua inglese]], furia).

=== FJ-1 ===
{{vedi anche|North American FJ-1 Fury}}
Portato in volo sul finire del [[1946]], il [[prototipo]] XJF-1 era caratterizzato dall'ala dritta e dalla [[fusoliera]] realizzata intorno al [[turbogetto]] General Electric (GE) TG-180 che sviluppava una [[forza]] pari a 16,7 [[Newton (unità di misura)|kN]]. Consegnato ai reparti nel [[1948]] risultò fin da subito una macchina superata dalle rapide evoluzioni che la tecnologia conosceva in quel periodo<ref name=gg1/>; l'ordine venne ridotto a soli 30 esemplari e (come i contemporanei [[McDonnell FH Phantom]] e [[Vought F6U Pirate]]) servì all'US Navy soprattutto al fine di maturare esperienze, nel campo degli aviogetti imbarcati, che trovarono pratica applicazione nei modelli successivi<ref>{{cita web|url=http://www.boeing.com/history/bna/fj.htm |titolo=North American Aviation FJ Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.boeing.com |opera=The Boeing Company |data=}}</ref>.

=== FJ-2 e FJ-3 ===
{{vedi anche|North American FJ-2/-3 Fury}}
Lo sviluppo successivo dovette aspettare diverso tempo prima di vedere la luce: l'US Navy, infatti, si mostrò estremamente cauta nell'adottare velivoli con ala a freccia per i propri reparti, ma le prime risultanze della [[guerra di Corea]] evidenziarono le difficoltà dei caccia all'epoca in servizio (principalmente i [[Grumman F9F Panther]]) a contrastare i più moderni jet [[Unione Sovietica|Sovietici]] (in particolare i [[Mikoyan-Gurevich MiG-15|MiG-15]])<ref name=gg2>{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m1 |titolo=Naval Sabres: FJ-2 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>.

La soluzione che si ritenne opportuno percorrere era quella di adattare all'impiego dalle [[portaerei]] lo sviluppo "terrestre" del progetto del Fury, l'[[North American F-86 Sabre|F-86 Sabre]], dotato di ali a freccia, all'epoca sviluppato fino alla versione F-86E. Vennero quindi rapidamente ordinati tre prototipi di F-86E modificati: due dotati di [[gancio di coda]] e [[carrello d'atterraggio]] modificato per agevolare le operazioni di [[atterraggio#Appontaggio|appontaggio]], ma disrmati (identificati con la sigla '''XJF-2''') ed uno dotato di armamento, ma non adatto alle operazioni dal ponte delle portaerei ('''XJF-2B''')<ref name=gg2/>. Quest'ultimo esemplare fu il primo a volare, il [[27 dicembre]] del [[1951]].

Dopo un intenso programma di prove, il progetto venne accettato e (sul finire del [[1952]]) le autorità avanzarono un ordine per 300 esemplari del nuovo velivolo che, pur in presenza di modifiche considerevoli (tra le quali l'impiego del più potente motore [[General Electric J47]]), venne identificato come seconda versione del Fury (secondo alcuni al fine di agevolare l'approvazione degli stanziamenti di bilancio<ref name=gg2/>). La sospensione delle ostilità in Corea comportò la riduzione a 200 unità dell'ordine precedentemente firmato<ref name=gg2/><ref>{{cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |lingua= |pagine=92-3 |volume=6 |capitolo=North American FJ Fury |id= |cid=Angelucci, Matricardi }}</ref>. Le consegne ai reparti ebbero inizio alla fine del [[1953]] e furono completate nel settembre del [[1954]]<ref name=gg2/>.

Già nel corso del 1952, però, la North American cominciò a lavorare su una versione migliorata del Fury, dotata di un motore che sviluppava ancora maggior forza (in questo caso il [[Wright J65]], copia prodotta su [[licenza (economia)|licenza]] del [[Regno Unito|britannico]] [[Armstrong Siddeley Sapphire]]) e che richiedeva l'aumento delle dimensioni della presa d'aria frontale. Per il resto la nuova versione ('''FJ-3''') del Fury incorporava modifiche di dettaglio rispetto alla precedente. Ne furono prodotti 538 esemplari, consegnati fra il 1954 e la fine del [[1956]]<ref name=gg3>{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m2 |titolo=Naval Sabres: FJ-3 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>.

=== FJ-4 ===
{{vedi anche|North American FJ-4 Fury}}
Ancora una volta la più recente versione del Fury vide la luce quando ancora quella precedente non era stata consegnata ai reparti: al fine di garantire maggior autonomia operativa al proprio caccia, la North American rivoluzionò drasticamente la cellula del Fury consentendo di incrementare del 50% la capacità dei serbatoi di carburante ed effettuando un lavoro di affinamento [[aerodinamica|aerodinamico]] alle ali ed ai [[piano orizzontale (aeronautica)|piani di coda]]. Ne risultò una macchina che, sebbene di maggiori dimensioni, di maggior peso al decollo ed a parità di propulsore, eguagliava o migliorava le prestazioni della versione precedente<ref name=gg4>{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m3 |titolo=Naval Sabres: FJ-4 Fury |accesso=4 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>.

Il prototipo dell<nowiki>'</nowiki>'''FJ-4''' venne portato in volo per la prima volta il [[28 ottobre]] 1954 e tra il [[1956]] ed il [[1958]] ne furono realizzati 372 esemplari, 222 dei quali nella variante '''FJ-4B''' specificamente destinata al ruolo di [[cacciabombardiere]]<ref name=gg4/>.

== Tecnica ==
Il North American FJ Fury mantenne nel corso completo del proprio sviluppo la configurazione monomotore con ala bassa ed [[impennaggio|impennaggi]] di tipo classico con [[carrello d'atterraggio]] di tipo triciclo anteriore.

La fusoliera presentava la presa d'aria frontale ed il motore era disposto posteriormente alla [[cabina di pilotaggio]]; l'[[ugello di scarico]] era disposto nella sezione terminale della fusoliera, al di sotto degli impennaggi.

Come detto il motore impiegato differì per ciascuna delle singole versioni dell'aviogetto, consentendo un costante incremento della forza sviluppata con il risultato di mantenere prestazioni adeguate pur in presenza di valori di peso al decollo in progressiva crescita.

Anche l'armamento venne costantemente aggiornato passando dalle sei mitragliatrici [[calibro (arma)|calibro]] [[12,7 × 99 mm NATO|0.50 in]] dell'FJ-1, ai quattro cannoni calibro 20 mm dell'FJ-2 per finire all'impiego di [[missile aria-aria|missili aria-aria]] introdotti nella versione FJ-3M. Discorso a parte riguarda la versione FJ-4B che, destinata al ruolo di cacciabombardiere, prevedeva l'impiego di [[missile aria-terra|missili aria-terra]] [[AGM-12 Bullpup]] o di [[bomba aeronautica|bombe]] (ivi comprese [[bomba atomica|armi nucleari]]).

''Anche in questo caso, per maggiori dettagli si rimanda alle voci inerenti le singole versioni, come già indicate''.

== Impiego operativo ==
''La carriera operativa del Fury fu estremamente diversa a seconda delle singole versioni; nel rimandare alle singole pagine (più sopra indicate) di seguito si riportano gli aspetti principali per ciascuna di esse''.

I trenta esemplari di serie dell'FJ-1 vennero impiegati da un singolo reparto dell'US Navy, il ''Fighter Squadron 51'' (VF-51), tra il 1958 ed il 1959. Imbarcati sulla {{nave|USS|Boxer|CV-21|6}} vennero successivamente rimpiazzati dai [[Grumman F9F Panther]] e passati a compiti di riserva<ref name=gg1/>.

La versione FJ-2 trovò impiego prevalente nell'US Marine Corps ed in reparti basati sulla terraferma, in quanto l'US Navy non si rivelò particolarmente soddisfatta dell'impiego del velivolo dalle portaerei, preferendo l'impiego dei [[Grumman F9F Cougar]]<ref name=gg2/>. Le consegne, iniziate a partire dalla fine del 1953, non consentirono l'impiego del Fury nel corso della [[guerra di Corea]].

Gli FJ-3 vennero consegnati tra il 1954 ed il 1956; i 538 esemplari equipaggiarono reparti sia dei Marines che della Marina (in questo caso divennero operativi in 12 reparti di volo<ref name=gg1/>).

Anche la versione FJ-4 venne impiegata in prevalenza nei reparti dei Marines mentre la versione FJ-4B, con le sue capacità di attacco con bombe nucleari, vide l'impiego in dieci reparti della Marina e tre dei Marines. Allo scoppio della [[guerra del Vietnam]] solo questi ultimi impiegavano nei propri reparti imbarcati i Fury<ref name=avle>{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/north-american-fj-fury.php |titolo=North American FJ Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=fr |editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php |opera=avionslegendaires.net |data= }}</ref>; le fonti reperite<ref name=gg4/> indicano una sola missione di attacco (sul territorio del [[Laos]]) che vide uno dei velivoli impegnati rientrare alla base severamente danneggiato e successivamente radiato a causa dei danni subiti<ref name=gg4/>.

== Versioni ==
''I dati sulle versioni sono tratti da "US Warplanes.net"''<ref name=usw/>, ''tranne dove diveramente indicato''.

* '''XFJ-1''': tre prototipi, recanti identificativo di fabbrica '''NA-134''', dotati di turbogetto General Electric TG-180 che in un secondo momento avrebbe acquisito la denominazione di Allison J35<ref name=gg1>{{cita web|autore=Greg Goebel|url=http://www.vectorsite.net/avf86_1.html |titolo=F-86A Through F-86D |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>;
* '''FJ-1''': prima serie di trenta velivoli, con sigla interna '''NA-141''' ed ala dritta, realizzati a partire dal 1946;
* '''XFJ-2''': due prototipi, codice di fabbrica '''NA-179''', dotati di ala a freccia e motore General Electric J47<ref name=gg2>{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m1 |titolo=Naval Sabres: FJ-2 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}</ref>, portati in volo nel 1952;
* '''FJ-2''': serie di duecento esemplari ('''NA-181''') realizzati tra il 1952 ed il 1954 (un ordine per altri 227 velivoli venne cancellato);
* '''XFJ-2B''': prototipo per una versione [[cacciabombardiere]] ('''NA-185''') realizzato nel 1951. Non ebbe alcun seguito di produzione in serie;
* '''XFJ-3''': prototipo per una nuova versione da caccia, realizzato mediante la modifica di un FJ-2 (indicato come '''NA-196'''), che venne dotato di motore Wright J65-W-2<ref name=gg3/>;
* '''FJ-3''': terza versione di serie che venne realizzata in due diversi lotti tra loro diversi in dettagli non significativi per un totale di 458 esemplari (389 velivoli '''NA-194''' e 69 della serie '''NA-215'''); il motore installato era il Wright J65-W-4<ref name=gg3/>. In seguito all'unificazione dei sistemi di designazione dei velivoli, avvenuta nel corso del 1962, questi esemplari vennero successivamente identificati come '''F-1C''';
** '''FJ-3D''': un esemplare trasformato in piattaforma di controllo per il missile [[RGM-6 Regulus]]<ref name=gg3/>. Ridesignato '''DF-1C''';
** '''FJ-3D2''': conversioni (in numero non precisato) di esemplari della serie FJ-3 in piattaforme di controllo per bersagli comandati a distanza<ref name=gg3/>. La designazione divenne, a partire dal 1962, '''DF-1D'''
* '''FJ-3M''': lotto di ottanta velivoli della serie FJ-3 (serie NA-215) modificati nell'armamento: potevano alloggiare, in piloni subalari (uno per semiala), due missili [[AIM-9 Sidewinder|Sidewinder]]<ref name=gg3/>. Dal 1962 divennero '''MF-1C''';
* '''XFJ-4''': due prototipi della quarta versione di serie ('''NA-208'''). Rispetto alla versione precedente presentavano modifiche sostanziali alla fusoliera ed alle ali ed il motore Wright J65-W-16A<ref name=gg4/>
* '''FJ-4''': ultima versione per un velivolo da caccia ('''NA-209'''). Prevedeva una sostanziale riprogettazione della fusoliera (che poteva alloggiare il 50% di carburante in più rispetto alla precedente), delle ali e dei piani di coda; venne realizzata in 150 esemplari. Tutti i quattro piloni alari erano stati adattati per ospitare i missili Sidewinder. Versione ridenominata in '''F-1E''' dal 1962;
** '''YFJ-4''': denominazione assegnata ad un singolo velivolo (della serie FJ-4) modificato ed impiegato per lo svolgimento di test (divenne '''YF-1E''');
** '''FJ-4F''': cinque esemplari di FJ-4 modificati con l'installazione di un [[motore a razzo]] ausiliario;
* '''FJ-4B''': versione cacciabombardiere. Furono costruiti complessivamente 222 velivoli (71 della serie NA-209 e 151 della serie '''NA-244''') che montavano 6 piloni alari (anziché 4) ed erano dotati di freni aerodinamici; mediante l'ausilio di un sistema '''LABS''' (acronimo di ''Low-Altitude Bombing System'') i Fury di questa versione potevano impiegare [[bomba atomica|armi nucleari]] in missioni di [[bombardamento in cabrata]]<ref name=gg4/>. Tra le armi che potevano essere impiegate, il [[missile aria-terra]] [[AGM-12 Bullpup]]: nei sei piloni subalari erano alloggiati cinque missili e la centralina di controllo<ref name=gg4/>. Dopo il 1962 i velivoli di questa versione vennero ridenominati '''AF-1E'''.
** '''YFJ-4B''': velivoli (numero non specificato) della serie FJ-4B impiegati in test (ridenominati '''YAF-1E''').

== Utilizzatori ==
;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
*[[United States Marine Corps]]

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |lingua= |pagine=92-3 |volume=6 |capitolo=North American FJ Fury |id= |cid=Angelucci, Matricardi }}
*{{cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1983 |lingua= |pagine=34 |volume=11 |capitolo=North American FJ-1 Fury |id= |cid=Boroli, Boroli }}
*{{cita libro|cognome=Sharpe |nome=Michael |coautori= |titolo=Aerei da attacco e intercettori |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |lingua= |pagine=218 |volume= |capitolo=North American FJ-1 Fury |id= ISBN 978-88-7944-923-6 |cid=Sharpe }}
*{{cita libro|cognome=Sharpe |nome=Michael |coautori= |titolo=Aerei da attacco e intercettori |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |lingua= |pagine=221 |volume= |capitolo=North American FJ-3M Fury |id= ISBN 978-88-7944-923-6 |cid=SharpeA }}
*{{cita libro|cognome=Taylor |nome=John W.R. |coautori= |titolo=Jane's All the World's Aircraft 1965-1966 |editore=McGraw-Hill Book Company |città=New York |anno=1967 |lingua=inglese |pagine= |volume= |capitolo= |id=ISBN 0-7106-1377-6 |cid=Taylor }}
*{{cita libro|cognome=Wagner |nome=Ray |coautori= |titolo=The North American Sabre |editore=Macdonald |città=Londra |anno=1963 |lingua=inglese |pagine= |volume= |capitolo= |id=No ISBN |cid=Wagner }}
*{{cita libro|cognome=Winchester |nome=Jim |coautori= |titolo=Military Aircraft of the Cold War |editore=Grange Books plc |città=Londra |anno=2006 |lingua=inglese |pagine= |volume= |capitolo=North American FJ Fury |id=ISBN 1-84013-929-3 |cid=Winchester }}

== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=FJ Fury}}

== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m1 |titolo=Naval Sabres: FJ-2 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}
*{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m2 |titolo=Naval Sabres: FJ-3 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}
*{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.vectorsite.net/avf86_3.html#m3 |titolo=Naval Sabres: FJ-4 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.vectorsite.net |opera=Greg Goebel in the public domain |data= 1 agosto 2008 }}
*{{cita web||autore=Maksim Starostin |url=http://www.aviastar.org/air/usa/na_fury.php |titolo=North American FJ-2, -3, -4 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html |opera=Virtual Aircraft Museum |data= }}
*{{cita web|autore=John Voss |url=http://1000aircraftphotos.com/Contributions/VossJohn/7783.htm |titolo=North American NA-181 FJ-2 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://1000aircraftphotos.com |opera=1000aircraftphotos.com |data=30 aprile 2008}}
*{{cita web|autore=Ron Dupas |url=http://1000aircraftphotos.com/APS/3182.htm |titolo=North American NA-194 FJ-3 Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://1000aircraftphotos.com |opera=1000aircraftphotos.com |data=6 gennaio 2004}}
*{{cita web|url=http://www.nasm.si.edu/collections/artifact.cfm?id=A19731221000 |titolo=North American FJ-1 "Fury" |accesso=3 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.nasm.si.edu/ |opera=Smithsonian National Air and Space Museum |data=}}
*{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/north-american-fj-fury.php |titolo=North American FJ Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=fr |editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php |opera=avionslegendaires.net |data= }}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fighter/fj2.html |titolo=North American FJ-2(4) Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru |opera=Уголок неба |data= |cid=www.airwar.ru}}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fighter/fj3m.html |titolo=North American FJ-3M Fury |accesso=3 marzo 2012 |lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru |opera=Уголок неба |data= |cid=www.airwar.ru}}

{{North American Aviation aircraft}}
{{Portale|Aviazione|Guerra}}

[[Categoria:Aerei militari statunitensi]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1946 al 1960]]

[[en:North American FJ Fury]]

Versione delle 17:03, 10 mar 2012

North American FJ Fury
Quattro FJ-3 del Fighter Squadron VMF-235
Descrizione
Tipocaccia imbarcato
Equipaggio1
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti North American Aviation
Data primo volo27 novembre 1946
Data entrata in servizioottobre 1947
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti US Navy
Bandiera degli Stati Uniti USMC
Esemplari1 148[1]
Altre variantiNorth American F-86 Sabre
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza11,45 m (37 ft 7 in)
Apertura alare11,31 m (37 ft 2 in)
Freccia alare35 °
Altezza4,16 m (13 ft 8 in)
Superficie alare28,08 (302 ft²)
Peso a vuoto5 535 kg (12 200 lb)
Peso carico8 525 kg (17 200 lb)
Propulsione
Motoreun turbogetto
Wright J65-W-2
Spinta7 720 lbf) (34,20 kN
Prestazioni
Velocità max1 000 km/h (625 mph, 545 kt)
Autonomia1 595 km
(990 mi, 860 nm), con serbatoi ausiliari
Tangenza14 900 m (49 000 ft)
Armamento
Cannoniquattro calibro 20 mm
NoteDimensioni, pesi, propulsore, prestazioni ed armamento riferiti alla versione FJ-3

Dati tratti da "Naval Sabres: FJ-3 Fury" in "www.vectorsite.net"[2].

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Il North American FJ Fury fu un aereo da caccia realizzato nella seconda metà degli anni quaranta dall'azienda statunitense North American Aviation.

Frutto di un progetto realizzato autonomamente, almeno inizialmente identificato con la designazione di fabbrica RD 1265, fu il primo aereo a reazione ed il primo caccia imbarcato costruito dall'azienda di Inglewood, così come fu il primo aviogetto a prestare servizio operativo nei reparti della United States Navy.

Realizzato in quattro versioni principali, venne prodotto tra il 1946 ed il 1956 per un totale di 1 148 esemplari (tra prototipi e macchine di serie) che prestarono servizio nell'United States Navy e nell'United States Marine Corps; alcuni esemplari vennero impiegati nel corso della guerra del Vietnam. Gli ultimi esemplari prestarono servizio nell'US Navy fino al 1965.

Storia del progetto

Quando divenne chiaro che la propulsione a getto sarebbe stato il futuro degli aerei da combattimento ad elevate prestazioni la North American Aircraft, forte della propria esperienza nel campo dei velivoli da caccia, decise di presentare alle autorità statunitensi un proprio progetto in merito che, nel corso degli ultimi mesi del 1944, fu posto all'attenzione dell'US Navy[3]. Poco tempo dopo (il 1° gennaio 1945 secondo alcune fonti[3], nel maggio dello stesso anno secondo altri[4]) la società californiana ricevette un ordine per 100 esemplari del velivolo: internamente all'azienda identificato con la sigla NA-134, il nuovo progetto ricevette (in ossequio al vigente sistema di desginazione) la codifica FJ, unitamente al nome Fury (in lingua inglese, furia).

FJ-1

Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-1 Fury.

Portato in volo sul finire del 1946, il prototipo XJF-1 era caratterizzato dall'ala dritta e dalla fusoliera realizzata intorno al turbogetto General Electric (GE) TG-180 che sviluppava una forza pari a 16,7 kN. Consegnato ai reparti nel 1948 risultò fin da subito una macchina superata dalle rapide evoluzioni che la tecnologia conosceva in quel periodo[3]; l'ordine venne ridotto a soli 30 esemplari e (come i contemporanei McDonnell FH Phantom e Vought F6U Pirate) servì all'US Navy soprattutto al fine di maturare esperienze, nel campo degli aviogetti imbarcati, che trovarono pratica applicazione nei modelli successivi[5].

FJ-2 e FJ-3

Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-2/-3 Fury.

Lo sviluppo successivo dovette aspettare diverso tempo prima di vedere la luce: l'US Navy, infatti, si mostrò estremamente cauta nell'adottare velivoli con ala a freccia per i propri reparti, ma le prime risultanze della guerra di Corea evidenziarono le difficoltà dei caccia all'epoca in servizio (principalmente i Grumman F9F Panther) a contrastare i più moderni jet Sovietici (in particolare i MiG-15)[6].

La soluzione che si ritenne opportuno percorrere era quella di adattare all'impiego dalle portaerei lo sviluppo "terrestre" del progetto del Fury, l'F-86 Sabre, dotato di ali a freccia, all'epoca sviluppato fino alla versione F-86E. Vennero quindi rapidamente ordinati tre prototipi di F-86E modificati: due dotati di gancio di coda e carrello d'atterraggio modificato per agevolare le operazioni di appontaggio, ma disrmati (identificati con la sigla XJF-2) ed uno dotato di armamento, ma non adatto alle operazioni dal ponte delle portaerei (XJF-2B)[6]. Quest'ultimo esemplare fu il primo a volare, il 27 dicembre del 1951.

Dopo un intenso programma di prove, il progetto venne accettato e (sul finire del 1952) le autorità avanzarono un ordine per 300 esemplari del nuovo velivolo che, pur in presenza di modifiche considerevoli (tra le quali l'impiego del più potente motore General Electric J47), venne identificato come seconda versione del Fury (secondo alcuni al fine di agevolare l'approvazione degli stanziamenti di bilancio[6]). La sospensione delle ostilità in Corea comportò la riduzione a 200 unità dell'ordine precedentemente firmato[6][7]. Le consegne ai reparti ebbero inizio alla fine del 1953 e furono completate nel settembre del 1954[6].

Già nel corso del 1952, però, la North American cominciò a lavorare su una versione migliorata del Fury, dotata di un motore che sviluppava ancora maggior forza (in questo caso il Wright J65, copia prodotta su licenza del britannico Armstrong Siddeley Sapphire) e che richiedeva l'aumento delle dimensioni della presa d'aria frontale. Per il resto la nuova versione (FJ-3) del Fury incorporava modifiche di dettaglio rispetto alla precedente. Ne furono prodotti 538 esemplari, consegnati fra il 1954 e la fine del 1956[8].

FJ-4

Lo stesso argomento in dettaglio: North American FJ-4 Fury.

Ancora una volta la più recente versione del Fury vide la luce quando ancora quella precedente non era stata consegnata ai reparti: al fine di garantire maggior autonomia operativa al proprio caccia, la North American rivoluzionò drasticamente la cellula del Fury consentendo di incrementare del 50% la capacità dei serbatoi di carburante ed effettuando un lavoro di affinamento aerodinamico alle ali ed ai piani di coda. Ne risultò una macchina che, sebbene di maggiori dimensioni, di maggior peso al decollo ed a parità di propulsore, eguagliava o migliorava le prestazioni della versione precedente[9].

Il prototipo dell'FJ-4 venne portato in volo per la prima volta il 28 ottobre 1954 e tra il 1956 ed il 1958 ne furono realizzati 372 esemplari, 222 dei quali nella variante FJ-4B specificamente destinata al ruolo di cacciabombardiere[9].

Tecnica

Il North American FJ Fury mantenne nel corso completo del proprio sviluppo la configurazione monomotore con ala bassa ed impennaggi di tipo classico con carrello d'atterraggio di tipo triciclo anteriore.

La fusoliera presentava la presa d'aria frontale ed il motore era disposto posteriormente alla cabina di pilotaggio; l'ugello di scarico era disposto nella sezione terminale della fusoliera, al di sotto degli impennaggi.

Come detto il motore impiegato differì per ciascuna delle singole versioni dell'aviogetto, consentendo un costante incremento della forza sviluppata con il risultato di mantenere prestazioni adeguate pur in presenza di valori di peso al decollo in progressiva crescita.

Anche l'armamento venne costantemente aggiornato passando dalle sei mitragliatrici calibro 0.50 in dell'FJ-1, ai quattro cannoni calibro 20 mm dell'FJ-2 per finire all'impiego di missili aria-aria introdotti nella versione FJ-3M. Discorso a parte riguarda la versione FJ-4B che, destinata al ruolo di cacciabombardiere, prevedeva l'impiego di missili aria-terra AGM-12 Bullpup o di bombe (ivi comprese armi nucleari).

Anche in questo caso, per maggiori dettagli si rimanda alle voci inerenti le singole versioni, come già indicate.

Impiego operativo

La carriera operativa del Fury fu estremamente diversa a seconda delle singole versioni; nel rimandare alle singole pagine (più sopra indicate) di seguito si riportano gli aspetti principali per ciascuna di esse.

I trenta esemplari di serie dell'FJ-1 vennero impiegati da un singolo reparto dell'US Navy, il Fighter Squadron 51 (VF-51), tra il 1958 ed il 1959. Imbarcati sulla USS Boxer vennero successivamente rimpiazzati dai Grumman F9F Panther e passati a compiti di riserva[3].

La versione FJ-2 trovò impiego prevalente nell'US Marine Corps ed in reparti basati sulla terraferma, in quanto l'US Navy non si rivelò particolarmente soddisfatta dell'impiego del velivolo dalle portaerei, preferendo l'impiego dei Grumman F9F Cougar[6]. Le consegne, iniziate a partire dalla fine del 1953, non consentirono l'impiego del Fury nel corso della guerra di Corea.

Gli FJ-3 vennero consegnati tra il 1954 ed il 1956; i 538 esemplari equipaggiarono reparti sia dei Marines che della Marina (in questo caso divennero operativi in 12 reparti di volo[3]).

Anche la versione FJ-4 venne impiegata in prevalenza nei reparti dei Marines mentre la versione FJ-4B, con le sue capacità di attacco con bombe nucleari, vide l'impiego in dieci reparti della Marina e tre dei Marines. Allo scoppio della guerra del Vietnam solo questi ultimi impiegavano nei propri reparti imbarcati i Fury[10]; le fonti reperite[9] indicano una sola missione di attacco (sul territorio del Laos) che vide uno dei velivoli impegnati rientrare alla base severamente danneggiato e successivamente radiato a causa dei danni subiti[9].

Versioni

I dati sulle versioni sono tratti da "US Warplanes.net"[1], tranne dove diveramente indicato.

  • XFJ-1: tre prototipi, recanti identificativo di fabbrica NA-134, dotati di turbogetto General Electric TG-180 che in un secondo momento avrebbe acquisito la denominazione di Allison J35[3];
  • FJ-1: prima serie di trenta velivoli, con sigla interna NA-141 ed ala dritta, realizzati a partire dal 1946;
  • XFJ-2: due prototipi, codice di fabbrica NA-179, dotati di ala a freccia e motore General Electric J47[6], portati in volo nel 1952;
  • FJ-2: serie di duecento esemplari (NA-181) realizzati tra il 1952 ed il 1954 (un ordine per altri 227 velivoli venne cancellato);
  • XFJ-2B: prototipo per una versione cacciabombardiere (NA-185) realizzato nel 1951. Non ebbe alcun seguito di produzione in serie;
  • XFJ-3: prototipo per una nuova versione da caccia, realizzato mediante la modifica di un FJ-2 (indicato come NA-196), che venne dotato di motore Wright J65-W-2[8];
  • FJ-3: terza versione di serie che venne realizzata in due diversi lotti tra loro diversi in dettagli non significativi per un totale di 458 esemplari (389 velivoli NA-194 e 69 della serie NA-215); il motore installato era il Wright J65-W-4[8]. In seguito all'unificazione dei sistemi di designazione dei velivoli, avvenuta nel corso del 1962, questi esemplari vennero successivamente identificati come F-1C;
    • FJ-3D: un esemplare trasformato in piattaforma di controllo per il missile RGM-6 Regulus[8]. Ridesignato DF-1C;
    • FJ-3D2: conversioni (in numero non precisato) di esemplari della serie FJ-3 in piattaforme di controllo per bersagli comandati a distanza[8]. La designazione divenne, a partire dal 1962, DF-1D
  • FJ-3M: lotto di ottanta velivoli della serie FJ-3 (serie NA-215) modificati nell'armamento: potevano alloggiare, in piloni subalari (uno per semiala), due missili Sidewinder[8]. Dal 1962 divennero MF-1C;
  • XFJ-4: due prototipi della quarta versione di serie (NA-208). Rispetto alla versione precedente presentavano modifiche sostanziali alla fusoliera ed alle ali ed il motore Wright J65-W-16A[9]
  • FJ-4: ultima versione per un velivolo da caccia (NA-209). Prevedeva una sostanziale riprogettazione della fusoliera (che poteva alloggiare il 50% di carburante in più rispetto alla precedente), delle ali e dei piani di coda; venne realizzata in 150 esemplari. Tutti i quattro piloni alari erano stati adattati per ospitare i missili Sidewinder. Versione ridenominata in F-1E dal 1962;
    • YFJ-4: denominazione assegnata ad un singolo velivolo (della serie FJ-4) modificato ed impiegato per lo svolgimento di test (divenne YF-1E);
    • FJ-4F: cinque esemplari di FJ-4 modificati con l'installazione di un motore a razzo ausiliario;
  • FJ-4B: versione cacciabombardiere. Furono costruiti complessivamente 222 velivoli (71 della serie NA-209 e 151 della serie NA-244) che montavano 6 piloni alari (anziché 4) ed erano dotati di freni aerodinamici; mediante l'ausilio di un sistema LABS (acronimo di Low-Altitude Bombing System) i Fury di questa versione potevano impiegare armi nucleari in missioni di bombardamento in cabrata[9]. Tra le armi che potevano essere impiegate, il missile aria-terra AGM-12 Bullpup: nei sei piloni subalari erano alloggiati cinque missili e la centralina di controllo[9]. Dopo il 1962 i velivoli di questa versione vennero ridenominati AF-1E.
    • YFJ-4B: velivoli (numero non specificato) della serie FJ-4B impiegati in test (ridenominati YAF-1E).

Utilizzatori

Stati Uniti

Note

  1. ^ a b (EN) F-86 / F-100, in US Warplanes, http://www.uswarplanes.net/. URL consultato il 3 marzo 2012.
  2. ^ (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-3 Fury, in Greg Goebel in the public domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  3. ^ a b c d e f (EN) Greg Goebel, F-86A Through F-86D, in Greg Goebel in the public domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  4. ^ Michael Sharpe, North American FJ-1 Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 218, ISBN 978-88-7944-923-6.
  5. ^ (EN) North American Aviation FJ Fury, in The Boeing Company, http://www.boeing.com. URL consultato il 3 marzo 2012.
  6. ^ a b c d e f g (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-2 Fury, in Greg Goebel in the public domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  7. ^ Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, North American FJ Fury, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 6, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 92-3.
  8. ^ a b c d e f (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-3 Fury, in Greg Goebel in the public domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 3 marzo 2012.
  9. ^ a b c d e f g (EN) Greg Goebel, Naval Sabres: FJ-4 Fury, in Greg Goebel in the public domain, http://www.vectorsite.net, 1º agosto 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  10. ^ (FR) Gaëtan Pichon, North American FJ Fury, in avionslegendaires.net, http://www.avionslegendaires.net/index.php. URL consultato il 3 marzo 2012.

Bibliografia

  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, North American FJ Fury, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 6, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 92-3.
  • Achille Boroli, Adolfo Boroli, North American FJ-1 Fury, in L'Aviazione, vol. 11, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p. 34.
  • Michael Sharpe, North American FJ-1 Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 218, ISBN 978-88-7944-923-6.
  • Michael Sharpe, North American FJ-3M Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 221, ISBN 978-88-7944-923-6.
  • (EN) John W.R. Taylor, Jane's All the World's Aircraft 1965-1966, New York, McGraw-Hill Book Company, 1967, ISBN 0-7106-1377-6.
  • (EN) Ray Wagner, The North American Sabre, Londra, Macdonald, 1963, No ISBN.
  • (EN) Jim Winchester, North American FJ Fury, in Military Aircraft of the Cold War, Londra, Grange Books plc, 2006, ISBN 1-84013-929-3.

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