Lingua croata molisana: differenze tra le versioni

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*[http://www.uni-konstanz.de/FuF/Philo/Sprachwiss/slavistik/acqua/versioni_eI.htm Libri elettronici sullo slavo molisano (download)] pubblicati all'università di Costanza
*[http://www.uni-konstanz.de/FuF/Philo/Sprachwiss/slavistik/acqua/versioni_eI.htm Libri elettronici sullo slavo molisano (download)] pubblicati all'università di Costanza
*[[http://www.matis.hr]] Hrvatska Matica Iseljenika Associazione Croati nel mondo
*[[http://www.matis.hr]] Hrvatska Matica Iseljenika Associazione Croati nel mondo
*[http://utenti.lycos.it/sannitica/ascoli.htm ''Viaggio tra gli albanesi e slavi del Molise'' di Graziadio Isaia Ascoli] Articolo scritto nel 1867 dal pioniere della dialettologia italiana


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Versione delle 10:50, 30 mag 2008

[1]

Croato molisano
Na-našu o Na-našo
Parlato inItalia
Locutori
Totale~3.000
Classificanon in top 100
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Slave
  slave meridionali
   slave meridionali occidentali
    dialetto croato molisano
Statuto ufficiale
Regolato da-
Codici di classificazione
ISO 639-3svm (EN)
Glottologslav1254 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
--

Il croato molisano (denominazione propria naš jezik - la nostra lingua, forma avverbiale na-našu - al modo nostro; altre denominazioni: slavisano - slavo molisano - lo slavo, in croato Moliški Hrvati o Molizanski hrvati) è un idioma slavo minoritario parlato nella regione Molise, in tre comuni della provincia di Campobasso distanti circa 30 chilometri dal Mare Adriatico: Acquaviva Collecroce/Živavoda-Kruč, Montemitro/Mundimitar e San Felice del Molise/Stifilić (Filič) (in passato anche a Palata e a Cerritello/Čirit). Geneticamente il croato molisano appartiene al gruppo dialettale štocavo-icavo (con alcune caratteristiche del čakavo).

Per quanto riguarda la sua origine, gli studiosi hanno formulato le seguenti ipotesi:

  • gli antenati degli odierni Croati (Slavi) molisani siano emigrati verso l'Italia circa 500 anni fa dalla valle del fiume Narenta tra Croazia ed Erzegovina;
  • all'inizio del XVI secolo siano fuggiti dalla Dalmazia e più precisamente dalla foce del Narenta (Reissmüller);
  • i Croati del Molise provengano dai dintorni di Zara (Aranza);
  • i Croati del Molise siano originari dalla regione stocavo-morlacca dell'Istria meridionale (Badurina);
  • i Croati del Molise siano originari dalla regione dell'entroterra da Zara a Sebenico (Hraste);
  • i Croati del Molise siano originari dalla regione attorno al monte Biokovo, nella regione di Zabiokovlje (Muljačić).

Oltre che da documenti storici e dai cognomi ancora presenti nei paesi slavi del Molise, questi dati vengono confermati anche dalle proprietà fonetiche, lessicali e strutturali del croato molisano. Prescindendo dal carattere štokavo-icavo bisogna ricordare per esempio lo sviluppo della -l finale in -a, che si trova appunto in quella presunta zona originaria in opposizione alla conservazione della -l in alcuni dialetti croati o del suo sviluppo in -o in altri dialetti croati; cfr. je nosija 'ha portato' in croato molisano (e in dialetti croati littorali) vs nosio je in croato standard.

La mancanza quasi completa di turchismi nel lessico dello slavo molisano dimostra poi che l'invasione ottomana dei Balcani è il termine ante quem per l'emigrazione. La mancanza della al genitivo plurale sviluppatasi non prima del XVI secolo, così peculiare per esempio per la lingua standard croata, ci fornisce un altro termine ante quem.[2]

Lo slavo (croato) molisano si trova oggi in una situazione di contatto linguistico assoluto, nel senso che tutti i parlanti dominano almeno anche una variante dell'italiano, e mostra influssi di adstrato a tutti i livelli linguistici. Vanno distinti due periodi principali in cui si è esercitato l'influsso romanzo. All'inizio esisteva quasi esclusivamente il contatto con il dialetto italiano molisano, se si prescinde da un certo influsso del napoletano regionale. Circa centocinquanta anni fa si aggiunse il contatto con la lingua standard italiana che prevale ormai da più di cinquanta anni.

Lo slavo molisano è usato normalmente solo in forma orale. Testimonianze letterarie, normalmente piccole raccolte di poesie come quella di Gliosca (2004), sono molto rare. L'unica lingua tetto per questa lingua minoritaria è quella italiana (tetto esterno). La lingua standard croata, non ha nessun ruolo nella comunicazione d'ogni giorno. Al giorno d'oggi lo slavo molisano è ancora linguaggio corrente in due paesi, ad Acquaviva Collecroce (in slavo molisano: Kruč) e a Montemitro (Mundimitar), paese più piccolo ma con comportamento linguistico più conservativo. In un terzo paese, San Felice del Molise (Filič) = croato standard "Štifilić" = Na našu "Stifilić", la lingua minoritaria è quasi scomparsa dal settore pubblico ed è usata in famiglia ormai solo da pochi anziani.

Tenendo conto del suo sviluppo linguistico, indipendente per secoli dal croato, lo slavo molisano (na našu) può essere trattato come sistema autonomo, sia per quanto riguarda la sua grammatica sia per la sua ortografia, basata su una specifica fonetica e fonologia. Con ciò si tiene anche conto del fatto che questa lingua minoritaria è dal punto di vista strutturale per molti aspetti (p. es. il sistema dell'articolo, aspetto verbale flessivo, comparativo, generi, ordine delle parole) più vicina agli idiomi romanzi di contatto dominanti che alle lingue affini dal punto di vista genetico, come per esempio il croato standard.



Grammatica

Il croato molisano utilizza i caratteri latini con l'aggiunta, per alcuni fonemi, di segni diacritici e digrammi. La base della scrittura è la cosiddetta "gajica", introdotta da Ljudevit Gaj in croato nel XIX secolo.


Alfabeto: a, b, c, č, d, dj, dz, dž, e, f, g, h, i, j, k, kj, l, lj, m, n, nj, o, p, r, s, š, t, tj, u, v, z, ž



La lingua croato-molisana (na-našo o na-našu) possiede


* tre generi:

- maschile

- femminile

- neutro


* tre numeri:

- singolare

- plurale

- duale


* sette casi:

- nominativo

- genitivo

- dativo

- accusativo

- vocativo

- locativo

- strumentale


Il neutro è andato perduto nei sostantivi che sono stati assimilati nei maschili.


Il duale si è conservato solo parzialmente, che fa cambiare il caso delle parole espresse a seconda che esse espongano un numero da 2 a 4 oppure da 5 in su, rispettivamente con il genitivo singolare e con il genitivo plurale nei maschili ovvero con il nominativo plurale e con il genitivo plurale nei femminili.


Esempi:


ljud = uomo


Nominativo: ljud

Genitivo: ljuda

Dativo: ljudu

Accusativo: ljud / -a

Vocativo: ljud

Locativo: ljudu

Strumentale: ljudem


hiža = casa


Nominativo: hiža

Genitivo: hiže

Dativo: hiž

Accusativo: hižu

Vocativo: hiža

Locativo: hiž

Strumentale: hižom

Esempio linguistico: Il Padrenostro na-našu (varietà di Acquaviva Collecroce / Kruč)

Tata naš


Tata naš, ka jesi na nebu,<br\>

da bi bija sfe sfeti jima tvoj,<br\>

da bi doša tvoj kraljar,<br\>

da bi sa čila ono ka hoš ti,<br\>

na nebu a zgora sfita.<br\>

Daj nami naš kruh saki dan<br\>

a jam nami naše duge,<br\>

kaka mi hi jamivama drugimi.<br\>

A nomo nasa čit past na tendacijunu,<br\>

ma zdriš nasa do zlo.<br\>

Amen

Esempio linguistico: Il Padrenostro na-našo (varietà di Montemitro / Mundimitar )

Otac naš


Otac naš,

ke jesi na Nebo,

neka se sveti ime Tvoj,

doješ Ti naš kralj,

bide činjena riča Tvoja,

kano na Nebo tako na Zemblj.

Daj nam danas naš kruh sakoga dana,

odjaj nam duge naše,

kako mi hi odjamamo drugimi.

Nemo nas čini past na grihe,

ma zdriši nas do zla.

Semaj bilo.


Note

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  2. ^ Per questi e altri dati linguistici cfr. Rešetar (1997: 31s.).

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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