Lingua polaba

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Polabo
slüvensťĕ, vensťĕ
Parlato inAttuale Germania settentrionale (Brandeburgo, Meclemburgo-Pomerania Occidentale e Sassonia-Anhalt)
Periodoestinta nel XVIII secolo
Locutori
Classificaestinta
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave occidentali
   Lingue lechitiche
    Lingue lechitiche occidentali
     Lingua polaba
Codici di classificazione
ISO 639-3pox (EN)
Glottologpola1255 (EN)
Estratto in lingua
Il Padre Nostro
Aita nos, tâ toi jis wâ nebesai
Sjętü wordoj tüji jaimą
Tüji rik komaj
Tüja wüľa mo są ťüńot kok wâ nebesai tok no zemi
Nosę wisedanesnę sťaibę doj nam dâns
A wütâdoj nam nose greche
Kok moi wütâdojeme nosim gresnarem
Ni bringoj nos wâ warsükongę
Toi losoj nos wüt wisokag chaudag.
Pritü tüje ją tü ťenądztwü un müc un câst, warchni Büzac, nekąda in nekędisa.
Amen

Il termine polabo indica un insieme di lingue slave tra loro affini, parlate anticamente nell'attuale Germania settentrionale ed estintesi nel XVIII secolo. Alcuni studiosi le considerano un unico idioma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Queste lingue erano parlate dalle popolazioni slave dei Polabi che abitavano un tempo nei territori compresi tra il basso Oder e il basso Elba, nel ventunesimo secolo facenti parte dei länder tedeschi del Brandeburgo, del Meclemburgo-Pomerania Occidentale e della Sassonia-Anhalt. L'etimologia del termine polabo deriva dal nome slavo del fiume Elba (cfr. polacco Łaba e ceco Labe).

Nel corso del tempo, in questi territori ebbe luogo un sensibile processo di germanizzazione. Le lingue polabe vennero soppiantate dal basso-tedesco e scomparvero definitivamente nel XVIII secolo.

Classificazione e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le lingue polabe appartengono al gruppo delle lingue slave, sottogruppo delle lingue slave occidentali, gruppo delle lingue lechitiche insieme al polacco e alle lingue pomerane (casciubo e slovinzio), con cui condividono diverse caratteristiche fonetiche, come la conservazione delle vocali nasali. Erano scritte con l'alfabeto latino. Si sono conservati pochissimi testi in polabo, soprattutto frammenti e glosse con traduzione in tedesco e francese.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85103978 · GND (DE4120313-6 · BNF (FRcb119669570 (data) · J9U (ENHE987007560749705171
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