Obodriti

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Territorio degli Obodriti verso l'anno 1000

Gli Obodriti od Obotriti (ted. Abodriten o Abotriten o Obotriten) erano un gruppo di tribù slave appartenenti alla stirpe dei Venedi che abitavano nel medioevo gli attuali Meclemburgo ed Holstein.

Nell'VIII secolo furono alleati di Carlo Magno nella sua lotta contro i Sassoni e grazie a questo acquisirono una posizione prevalente nella regione. Furono poi combattuti dai successori di Carlo Magno e sottomessi da Ottone I. Ribellatisi nel 983, insieme ai Veleti, loro tradizionali nemici, si affrancarono per un breve periodo dalla dominazione germanica. Furono sottomessi nuovamente all'impero germanico nel 1147 da Enrico il Leone che successivamente uccise il loro sovrano Niklot. Il figlio maggiore di Niklot, Pribislavo, recuperò il titolo di principe di Meclemburgo nel 1167, come vassallo dei Sassoni. La dinastia dei duchi di Meclemburgo discendente da Pribislavo si estinse nel 1918.

Le principali città degli Obodriti furono: Reric, fiorente porto e centro commerciale del mar Baltico, Liubice (oggi Lubecca), alla confluenza del Schwartau nel Trave, castello di Meclemburgo che fu sede dei regnanti al tempo della dinastia dei Naconidi.

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcuni studiosi il nome "Obrodita" significa "discendente degli Obodri", "dei molto vigili".[1]

Gli Obodriti si incontrano nelle fonti storiche per la prima volta negli Annales Regni Francorum dell'anno 789, in cui vengono chiamati Abotriti.[2] In seguito negli stessi annali i riferimenti sono fatti ad Abodriti. Anche Eginardo nella Vita et gesta Caroli Magni fa riferimento al popolo degli Abodtiti.[3] Il nome Obodtriti (Obodritos) compare nelle opere di Adamo di Brema, Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum,[4] mentre Helmold di Bosau nella Chronica Slavorum li chiama Obotriti.[5]

Nella Descriptio civitatum et regionum ad septentrionalem plagam Danubii del Geografo bavarese vengono chiamati Nortabtrezi, indicando anche che essi dispongono di 53 città ciascuna comandata da un suo duces[6]

Infine Adamo di Brema, nella sua Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum li chiama anche Reregi[7] per indicare la provenienza dalla loro principale città Reric.

Tribù[modifica | modifica wikitesto]

Le principali tribù che componevano gli Obodrtiti erano quattro:[8]

Altre tribù associate agli Obodriti erano:[8]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Massima estensione del regno degli Obodriti sotto Drasco (804-810)
Stemma del Ducato di Meclemburgo in cui il toro nero ricorda lo stemma dei primi principi obodriti

Fra il VII e l'VIII secolo gruppi slavi provenienti da est emigrarono sulle coste del Mar Baltico spingendosi poi verso l'interno. Gli Obodriti si insediarono nella vasta area fra l'Elba e l'Oder, nel territorio del Meclemburgo e l'Holstein orientale.

I primi principi dell'etnia sono rintracciabili già verso la fine dell'VIII secolo. Il primo Samtherrscher obodrita di cui si hanno notizie storiche fu Witzan († 795), contemporaneo e alleato di Carlo Magno nella guerra dei Franchi contro i Sassoni, alleati dei Veleti.

Nel 798 ebbe luogo la decisiva battaglia di Sventanafeld il cui esito fu loro favorevole agli Obodriti che ottennero in ricompensa parte dei territori prima appartenenti ai Sassoni.

Nell'808 la città capoluogo Reric fu distrutta dal re danese Godfred. Dall'810 i Sassoni si posero al sicuro dalle incursioni obodrite dietro il Limes Saxoniae, una linea di confine di difficile attraversamento costituita da foreste quasi impenetrabili. Dall'819 vi fu la prima fortificazione con Liubice, alla confluenza del Schwartau nel Trave.

L'imperatore Ottone I, nel 955, mosse guerra agli Obodriti e li sconfisse sul fiume Raxa. Essi vennero così sottomessi ed il loro territorio costituì la marca dei Billunghi. Già trent'anni dopo, nel 983 ebbe inizio la prima grande rivolta slava contro i Franchi. Essi riuscirono così a liberarsi temporaneamente dal dominio tedesco.

Nel 1043 il naconide Godescalco divenne duca degli Obodriti. In appoggio ad Adalberto di Brema si preoccupò di costituire uno stato cristiano-slavo dell'Elba secondo il modello polacco. Dopo la caduta di Adalberto, avvenuta nel 1066, Godescalco fu ucciso e Kruto gli subentrò al comando. Egli attaccò la fortezza di Hammaburg[9] e la distrusse.[10]

Nel 1090 il figlio di Godescalco, Enrico, uccise il nemico Kruto con l'aiuto dei Danesi e nel 1093, dopo la battaglia di Schmilau, divenne duca degli Obodriti. Alla sua morte, avvenuta nel 1127, il regno crollò, dopo che il cognato Canuto Lavard fu ucciso nel 1131.

Poco dopo subentrò il duca sassone Enrico il Leone, che nel 1147 con la Crociata dei Venedi sottomise gran parte del territorio degli Obodriti.

Seguì nel 1160 una guerra condotta da Danesi e Sassoni contro gli Obodriti, nel corso della quale perì il principe obodrita Niklot (regnante nel periodo 1131-1160). Pribislavo, uno dei figli di Niklot, ricevette in feudo nel 1167, dopo la sua sottomissione, l'eredità del padre, inclusa quella a suo tempo conquistata da Enrico il Leone. Egli fu il capostipite dei futuri duchi del Meclemburgo.

Re obodriti[modifica | modifica wikitesto]

Il principe obodrita Niklot (1090-1160): statua del Castello di Schwerin dal 1855
Lo stesso argomento in dettaglio: Re obodriti e Famiglia reale obodrita.
Re Obodrita Durata del regno Note
Vislav 664-700
Aribert I 700-724
Aribert II 724-747
Witzan 747-795 Primo Samtherrscher obodrita di cui si hanno notizie storiche
Drasco 795-810 Figlio di Witzan
Sclaomir 810-819 Fratello di Godoslav e Drasco, figlio di Witzan
Ceadrag 819-dopo 826 Figlio di Drasco
Goztomuizli dopo 826-844 Figlio di Drasco
Tabomuizli 844-862 Probabilmente figlio di Goztomuizli
Mstivoj I 862-869 Nel periodo indicato il territorio degli Obodriti fu considerato parte del regno danese e nelle fonti storiche non compaiono indicazioni sui regnanti
Aribert III 869-888
Vislav III 888-934
Nakon 955-965/967 Considerato il fondatore della dinastia Naconide, era fratello di Stoignew
Mstivoj II 965/967-986 Naconide, figlio di Nakon
Mečidrag 986-995
Mstislav 995-1019 Naconide, figlio di Mstivoj II
Pribignev (detto anche Uto) 1019-1028 Naconide, figlio di Mstislaw
Ratibor 1028-1043 principe dei Polabi reggente degli Obodtriti fra la morte di Pribignew e l'ascesa di Godescalco
Godescalco 1043-1066 Naconide, figlio di Uto
Budivoj 1066-1071 Naconide, primogenito di Godescalco
Cruto 1066-1093 Nobile dei Wagri. Salì al potere alla morte di Godescalco
Enrico dell'Antica Lubecca 1093-1127 Naconide, secondo figlio di Godescalco. Prese il potere dopo l'uccisione di Cruto. Ultimo della stirpe Naconide a reggere il trono degli Obodriti
Canuto Lavard 1129-1131 Principe danese, fu posto sul regno degli Obodriti dall'imperatore Lotario II
Niklot 1131-1160 Di origini sconosciute venne sconfitto e ucciso da Enrico il Leone nel 1160
Vratislavo 1160-1164 Figlio di Niklot, penultimo re obodrita
Pribislavo 1160/1164-1167 Figlio di Niklot, ultimo re obodrita e fondatore del Casato di Meclemburgo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paul Kühnel, Die slavischen Ortsnamen in Meklenburg, in: Jahrbücher des Vereins für Mecklenburgische Geschichte und Altertumskunde, Band 46, 1881, S. 3-168. (Digitalisat Archiviato il 10 febbraio 2012 in Internet Archive.)
  2. ^ Annales Regni Francorum, [789] DCCLXXXVIIII ...nec non et Abotriti, quorum princeps fuit Witzan. ....
  3. ^ (LA) Vita et gesta Caroli Magni, su thelatinlibrary.com, The Latin Library, Cap. 15.
  4. ^ (LA) Adamo di Brema, Gesta Hammaburgensis Pontificum Liber I, su la.wikisource.org, Wikisource, Capitulum 5.
  5. ^ Chronica Slavorum [collegamento interrotto], su dmgh.de, Monumenta Germaniae Historica, pag. 651 ... Obotriti, gens Slavorum....
  6. ^ Geografo bavarese, Descriptio civitatum et regionum ad septentrionalem plagam Danubii, Wikisource, (1) Isti sunt qui propinquiores resident finibus Danaorum, quos vocant Nortabtrezi....
  7. ^ Adamo di Brema, Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum, Liber II, Capitulum 18
  8. ^ a b (DE) Joachim Herrmann, Die Slawen in Deutschland: Geschichte und Kultur der slawischen Stämme westlich von Oder und Neisse vom 6. bis 12. Jahrhundert, Akademie-Verlag, 1985, pp. 7-8.
  9. ^ Hammaburg Historie in der ZEIT 2005/27
  10. ^ Da Hammaburg proviene il nome di Hamburg, cioè Amburgo, essendo questa fortezza sita ove oggi sorge la città nota anseatica

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Donat, Die Mecklenburg vor 1000 Jahren. Zur historischen Situation in der Mecklenburg und bei den Obodriten während der 2. Hälfte des 10. Jahrhunderts. in: Wolf Karge u.a. (Hrsgg.), Ein Jahrtausend Mecklenburg und Vorpommern. Biographie einer norddeutschen Region in Einzeldarstellungen, Rostock 1995, 10-15
  • Peter Donat,Archäologische Beiträge zur obodritischen Geschichte und Kultur im 12. Jahrhundert. in: Mecklenburgische Jahrbücher 113 (1998), 125-138
  • Michael Müller-Wille, Slawische Besiedlung im obodritischen Herrschaftsbereich. Neuere Beiträge der Archäologie, Onomastik, Dendrochronologie und Paläobotanik. in: P. Ettel u.a. (Hrsg.), Interdisziplinäre Beiträge zur Siedlungsarchäologie. Gedenkschrift für Walter Janssen, (=Studia honoraria 17), Rahden i.Westf. 2002, 243–253
  • Michael Müller-Wille, Zwischen Kieler Förde und Wismarbucht. Archäologie der Obodriten vom späten 7. bis zur Mitte des 12. Jahrhunderts in: Bericht der Römisch-Germanischen Kommission 83, 2002, 243-264
  • Robert Bohn, Geschichte Schleswig-Holsteins, Verlag C.H. Beck, München, 2006, ISBN 978-3-406-50891-2
  • (DE) Wolfgang H. Fritze, Probleme der abodritischen Stammes- und Reichsverfassung und ihrer Entwicklung vom Stammesstaat zum Herrschaftsstaat (PDF), in Herbert Ludat (a cura di), Siedlung und Verfassung der Slawen zwischen Elbe, Saale und Oder, Wilhelm Schmitz, Giessen, 1960.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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