Coordinate: 41°51′02″N 12°24′42″E

Corviale: differenze tra le versioni

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Versione delle 20:09, 30 apr 2019

Disambiguazione – Se stai cercando la zona urbanistica, vedi Corviale (zona di Roma).
Edificio ERP
Nuovo Corviale
Serpentone
File:Corviale III.jpg
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
LocalitàRoma
Indirizzovia Poggio Verde, via Ettore Ferrari, via Marino Mazzacurati e via dei Sampieri
Coordinate41°51′02″N 12°24′42″E
Informazioni generali
Condizionioriginale
Costruzione1975 - 1984
Usocivile
Realizzazione
Costo94.862.730.513 £
ArchitettoMario Fiorentino (coordinatore generale)
Federico Gorio
Piero Maria Lugli
Giulio Sterbini
Michele Valori
IngegnereRiccardo Morandi
AppaltatoreGruppo Fiorentino
CostruttoreManfredi Costruzioni, Salice II, Co.Ge.Co.
ProprietarioIstituto Autonomo Case Popolari

Corviale, o più correttamente "Nuovo Corviale" (detto "il Serpentone" per via della sua lunghezza), è un complesso residenziale di Roma (piano di zona 61), situato nei pressi della via Portuense, lungo via Ettore Ferrari, via Poggio Verde, via Marino Mazzacurati e via dei Sampieri, nel suburbio Gianicolense.

Prende il nome dalla zona urbanistica nella quale è stato costruito.

Gli edifici

File:CORVIALE3.jpg
L'edificio nel 1988

Di proprietà dell'ATER del Comune di Roma ex "Istituto Autonomo Case Popolari", tra le più controverse opere architettoniche realizzate nell'Italia post-bellica, è stato progettato a partire dal 1972 da un team di architetti coordinati da Mario Fiorentino e composto da Federico Gorio, Piero Maria Lugli, Giulio Sterbini e Michele Valori.

Doveva rappresentare un modello di sviluppo abitativo in netto distacco dallo sviluppo urbanistico di Roma iniziato negli anni sessanta con il boom edilizio che si tradusse nella nascita di interi quartieri completamente privi di servizi, chiamati "quartieri dormitorio".

I lavori, affidati ad un'unica impresa edile, si arrestarono per il fallimento della stessa impresa quando solo la parte residenziale era stata ultimata. Le prime abitazioni furono consegnate nell'ottobre 1982, ma già qualche mese dopo avvennero le prime occupazioni abusive da parte di circa settecento famiglie, che continuarono per tutti gli anni '80 e '90. Costituito da due stecche, una verticale ed una più piccola e bassa orizzontale, conta un totale di 1200 appartamenti[senza fonte].

Anni di occupazione e totale abbandono hanno ridotto l'edificio in condizioni di degrado e fatiscenza, anche se nel 2009 è diventato oggetto di un tentativo di riqualificazione che interessa pure il territorio circostante.

La parte centrale, o "spina servizi", che si trova tra le due stecche, è stata completata e accoglie alcuni uffici del Municipio XI, un centro per il disagio mentale della ASL Roma D, il Gruppo XV dei vigili urbani, un centro culturale e artistico "Il Mitreo" e, conteneva, un farmer market. Inoltre, negli spazi della spina centrale hanno trovato sede un gruppo di artigiani sfrattati dalle botteghe del centro storico.

All'interno del palazzo sono presenti l'incubatore d'impresa del Comune di Roma, un ambulatorio ASL, un centro anziani, un supermercato, varie cooperative e attività sociali e imprenditoriali.

Caratteristiche

File:CORVIALE2.jpg
Corviale ingresso 1988

«In questo senso, però, va sventato subito l'equivoco che il Corviale sia qualcosa come un'unità di abitazione. Corviale si pone proprio al contrario dell'unità di abitazione, che è stato pensato come elemento ripetitivo, come un elemento che viene studiato nella sua complessità e funzionalità e può essere ripetuto. Il Corviale nasce come un unicum per quel sito e per questa città di Roma.[1]

La sua morfologia si deve alle architetture monumentali di Roma ed è sbagliato il riferimento con i progetti di Le Corbusier per l'Unitè d'habitation di Marsiglia e di Berlino[1]»

Il complesso è formato da tre corpi: il principale, lungo 960 metri, alto 37, per 11 piani e diviso in sei lotti, con all'interno ballatoi, cortili e spazi comuni; il secondo, posto sul lato ovest e parallelamente al primo, lungo anch'esso 960 metri, alto 11, diviso in sei lotti di 3 e 5 piani, collegato al primo corpo da cinque ponti posti ai cinque assi di accesso; il terzo, separato e posto sul lato est del principale, è ruotato di 45 gradi rispetto a questo ed è lungo 253,4 metri, con un'altezza variabile tra i 19 e i 23 metri, per 3/5 piani.[2]

Corviale via Poggio verde 1988

All'interno dei cortili si trova, per tutta la lunghezza, un'altra fila di abitazioni ("case basse") di due o tre piani che si affacciano sui cortili e sulla campagna retrostante. È interamente costituito di setti in cemento armato. Ospita ben 1200 appartamenti di diverse dimensioni, più una innumerevole serie di abitazioni sorte abusivamente negli spazi comuni e in quella che doveva essere una galleria dei negozi al 4º piano.

Nel progetto iniziale il palazzo era diviso in sei lotti: ognuno doveva essere dotato di sala condominiale per le attività comuni. Inoltre, erano previsti una sala per le riunioni, un anfiteatro all'aperto (realizzato), scuole, laboratori artigianali e un piano, il quarto, dedicato agli esercizi commerciali.

Poco distante dal terminale del terzo corpo, sul luogo dove sorgeva un'area verde, è stato completato, nel 2005, il centro commerciale "Casetta Mattei", già presente nel progetto originale.[3]

Riqualificazione

Il 4 dicembre 2015 è stato proclamato il progetto vincitore del concorso internazionale "Rigenerare Corviale"[4] coordinato da Laura Peretti dello Studio Insito.

Corviale nella cultura di massa

Corviale, il 26 agosto 1988

Cinema

Note

  1. ^ a b Salvatore D'Agostino e Isidoro Pennisi, Mario Fiorentino: Corviale un edificio romano.
  2. ^ ArchiDiAP, Consani, Quartiere di Corviale.
  3. ^ corviale.it, Il Centro Commerciale Casetta Mattei.
  4. ^ ATER, Rigenerare Corviale.
  5. ^ Katharina Copony, Il Palazzo, su Culture Unplugged, 2006.
  6. ^ Et in terra pax - MYmovies

Bibliografia

  • Roma: le periferie, in Casabella, n. 438, Rozzano, Editoriale Domus, luglio-agosto 1978.
  • Domus, n. 617, Rozzano, Editoriale Domus, maggio 1981.
  • Nicoletta Campanella, Roma: nuovo corviale. Miti, utopie, valutazioni, collana Romasocietà, Roma, Bulzoni Editore, 1995, ISBN 978-88-7119-871-2.
  • Mario Fiorentino, Complesso residenziale pubblico al Corviale, Roma, Italia, in Zodiac, n. 16, Milano, Editrice Abitare Segesta, 1996, pp. 114-119, ISSN 0394-9230 (WC · ACNP).
  • Flaminia Gennari, Bartolomeo Pietromarchi (a cura di), Immaginare Corviale. Pratiche ed estetiche per la città contemporanea, Fondazione Adriano Olivetti, Bruno Mondadori, 2005.
  • Anna Del Monaco (a cura di), Corviale Accomplished. Function and Disfunction of Social Housing. Research directed by Lucio Barbera and Richard Plunz, Roma, Casa Editrice La Sapienza, 2009, ISBN 978-88-95814-21-6.
  • Otto Hainzl, Corviale, Heidelberg, Kehrer Verlag, 2015, ISBN 978-3-86828-596-3.
  • Luca Monica (a cura di), Gallaratese Corviale Zen. I confini della città moderna: grandi architetture residenziali. Disegni di progetto degli studi Aymonino, Fiorentino, Gregotti, Parma, Festival Architettura, 2008, ISBN 978-88-89739-09-9.
  • Piero Ostilio Rossi, Roma. Guida all'architettura moderna. 1909-2000, 3ª ed., Roma, Laterza, 2000, pp. 321–323, ISBN 978-88-420-6072-7.

Voci correlate

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