Yahya ibn Muhammad

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Yaḥyā ibn Muḥammad (in arabo يحيى بن محمد?; ... – 864) fu il quinto sultano della dinastia degli Idrisidi, figlio di Muḥammad ibn Idrīs, regnò sul Maghreb al-Aqsa (l'attuale Marocco) dall'848, anno della morte del fratello ʿAlī Ḥaydara, all'864, anno della sua morte [1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo regno relativamente pacifico vide l'arrivo a Fez di numerosi esuli provenienti da al-Andalus e dall'Ifriqiya.

Nel 859 partì la costruzione dell'Università al-Qarawiyyin e della Moschea al-Andalus.

Un racconto che testimonia le buone relazioni tra musulmani ed ebrei in epoca idriside dice che nell'860 il sultano Yaḥyā si innamorò di un'ebrea di Fez e la seguì in un mikveh del quartiere ebraico, dove la ragazza era andata per la tevilah, tentando di rapirla. Anche se era la persona più potente del regno, il suo reato contro la comunità ebraica causò una violenta rivolta in tutta la città, sia tra gli ebrei sia tra i musulmani.[2]

Morì nel 864, all'età di circa 35 anni. Gli succedette al trono il figlio Yaḥyā ibn Yaḥyā.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Werner Diem, Marco Schöller, The Living and the Dead in Islam: Epitaphs in context, p. 196.
  2. ^ https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/vjw/Fez.html p. 196.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie