Wattasidi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sultanato Wattaside
Sultanato Wattaside – Bandiera
Sultanato Wattaside - Localizzazione
Sultanato Wattaside - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoSultanato Wattaside
Nome ufficialeالوطاسيون
Lingue ufficialiarabo
Lingue parlatearabo, berbero
CapitaleFès
Politica
Forma di StatoSultanato
Forma di governoSultanato
Nascita1472 con Abu Abd Allah al-Shaykh Muhammad ibn Yahya
Fine1554 con Ali Abu Hassun
Territorio e popolazione
Bacino geograficoMarocco
Economia
ValutaDīnār
Religione e società
Religioni preminentiIslam sunnita, Ebraismo
Religione di StatoIslam sunnita
Evoluzione storica
Preceduto daSultanato Merinide
Succeduto daSultanato Sadiano

I Wattasidi (in arabo الوطاسيون?, al-Waṭṭāsiyyūn) furono una dinastia berbera che regnò sul Marocco tra il XV e il XVI secolo.

Esattamente come i loro predecessori Merinidi (a cui usurparono il trono) erano di etnia berbera zanata. I Merinidi e i Wattasidi erano due famiglie legate tra loro, difatti molti sultani merinidi nominarono loro visir membri della famiglia wattaside.
Gli Wattasidi presero il potere dopo che l'ultimo sultano merinide Abu Muhammad Abd al-Haqq II (che aveva massacrato diversi membri della famiglia wattaside) venne ucciso durante una rivolta popolare scaturita nella città di Fès nel 1465. La rivolta era scoppiata perché il sultano merinide aveva nominato come visir Haron ben Batash, un ebreo.

Muhammad al-Shaykh al-Wattasi fu il primo sultano wattaside, ma controllò solo la parte settentrionale del Marocco: il sud era suddiviso in diversi principati.
I Wattasidi persero definitivamente il potere nel 1554, dopo la battaglia di Tadla: nella battaglia furono sconfitti dalla dinastia Sa'diana, che successivamente prese il potere in tutto il Marocco.

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Il Marocco tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo era in crisi sotto il profilo politico, sociale, economico e culturale. La crescita della popolazione era stagnante ed i tradizionali redditizi commerci con l'Africa subsahariana erano fermi.

In una simile condizione di stallo, approfittando inoltre dell'instabilità politica, i portoghesi occupano i principali porti marocchini. Allo stesso periodo le città erano impoverite e risentivano di un certo declino culturale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Marocco era in queste condizioni critiche quando la dinastia berbera degli Wattasidi assunse il potere. Mentre i governanti precedenti, i Merinidi, respinsero efficacemente le invasioni portoghesi e spagnole e aiutarono il Sultanato di Granada a sopravvivere alla Reconquista, i Wattasidi presero il potere attraverso manovre politiche. Quando i Merinidi divennero consapevoli della cospirazione wattaside, li massacrarono, lasciando in vita solo Abu Abd Allah al-Shaykh Muhammad ibn Yahya. Egli fondò il Regno di Fès.

I governanti wattasidi non riuscirono a proteggere il Marocco dalle incursioni straniere, quindi i Portoghesi aumentarono la loro presenza sulla costa africana. Il figlio di Muhammad al-Shaykh al-Wattasi, Muhammad al-Burtughali, tentò di conquistare Assilah e Tangeri nel 1508, 1511 e 1515, ma fallì.

Nel sud, sorse una nuova dinastia: i Sa'diani, che presero Marrakesh nel 1524 e ne fecero la loro capitale. I Sa'diani nel 1537 sconfissero i Portoghesi e riconquistarono Agadir, in questo modo divennero sempre più popolari. Il popolo tendeva a considerare i Sa'diani come eroi, rendendo più facile per loro la riconquista delle roccaforti portoghesi sulla costa, tra Tangeri, Ceuta e Mazagan.

I Sa'diani dichiararono guerra ai Wattasidi, che furono costretti a cedere loro il potere nella seconda metà del XVI secolo. Nel 1554, dopo che tutte le città in mano ai Wattasidi si arresero, il sultano wattaside Ali Abu Hassun riuscì a riprendere Fès per qualche tempo; i Sa'diani risolsero rapidamente la questione sconfiggendolo e uccidendolo, gli ultimi membri della dinastia wattaside cercarono di fuggire dal Marocco via mare: anche loro però perirono, uccisi da pirati.

I Wattasidi non riuscirono a fare molto per migliorare le condizioni generali del Marocco dopo la Reconquista della Spagna. Fu necessario attendere la dinastia Sa'diana per poter ristabilire l'ordine e frenare le mire espansionistiche dei regni della penisola iberica.

Durante il periodo di governo di questa dinastia in Marocco si riversarono decine di migliaia di ebrei sefarditi e moriscos musulmani in fuga dalla Spagna e dal Portogallo.

La dinastia[modifica | modifica wikitesto]

Visir wattasidi[modifica | modifica wikitesto]

Sultani wattasidi[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85145769 · J9U (ENHE987007553506905171