Utente:Pequod76/sandbox/Portale/Prodromi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il Paleolitico superiore modifica

Per comprendere il contesto ambientale che rese possibile il progressivo diffondersi della specie Homo sapiens sapiens sulla Terra è necessario considerare il periodo dell'ultima glaciazione, quella di Würm, che inizia circa 80.000 anni fa, ai tempi dell'uomo di Neandertal e dell'industria litica mousteriana, e dura fino a circa il 9000 a.C., con un ultimo inasprimento a partire da 30.000 anni fa, quando prende piede fra gli umani l'arte figurativa.

All'epoca della glaciazione di Würm e in particolare nella sua seconda metà, l'uomo si è già sparso in tutto il pianeta: nelle Americhe si trova negli attuali Yukon, Nuovo Messico (cultura di Clovis), Perù (grotta del Guitarrero), Brasile (Toca do Boqueirão da Pedra Furada); in Africa è nei pressi del Capo di Buona Speranza (cultura di Stillbay), nell'attuale Angola, alle Cascate Kalambo (tra Tanzania e Zambia), in Marocco (Grotte di Taforalt e La Mouillah, nei pressi di Orano); nella Mezzaluna Fertile e in tutta l'Europa; in India (Renigunta); in Asia, ad ovest del lago Bajkal e nei pressi del fiume Enisej (cultura di Afontova Gora); in tutto il Giappone; a Giava (Ngangdong) e in Australia.

Il pianeta è battuto da venti freddi e scarsa è la vegetazione: dominano tundra e steppa, ma numerose sono le aree riparate e i fondovalli favorevolmente esposti. Nella buona stagione, i clan si suddividono i compiti, ma la predazione si fonda su risorse effimere, quali possono essere un guado o un qualunque luogo che gli animali prediligono per l'accoppiamento o che sia intercettato da un asse di migrazioni. I siti umani si moltiplicano, le culture materiali si differenziano reciprocamente e in rapporto al passato. Certi elementi, come la caccia di animali di piccolo taglio e il perfezionamento della tecnologia dell'arco fanno pensare ad una certa pressione demografica. 12.000 anni fa, in Europa occidentale, il clima migliora, aumentano le precipitazioni e gli ecosistemi ne risultano stravolti: le grandi aree aperte vengono delimitate dai boschi, favorendo lo sviluppo di nuclei umani più contenuti e dinamici. La caccia è meno produttiva che in passato e viene integrata da conigli, da lumache e dal raccolto di leguminose. Si entra nel Mesolitico (in Europa si svolge tra il 7500 e il 5000 a.C.).

Il favore del clima e il diffondersi di una savana alberata premia la Cultura natufiana (Levante). Si sviluppano i primi villaggi. L'equilibrio dei rapporti di forza si fonda soprattutto sulla dinamica demografica. Nell'8000 a.C. si ha un primo tentativo, che però non avrà seguito, di fabbricazione della ceramica (Mureybet, in Siria). Nel 5500 a.C., sulle coste del Mediterraneo occidentale si assiste ai primi tentativi di allevamento.