Utente:MS.Campanalunga/Sandbox

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Francesco Campanalunga Cappelletti[modifica | modifica wikitesto]

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Francesco Campanalunga Cappelletti (Trani, 11 novembre 1936Las Palmas de Gran Canaria, 8 giugno 2020) è stato un subacqueo italiano naturalizzato spagnolo.

Nelle Isole Canarie è stato il pioniere di questa attività, così come per il recupero di relitti affondati, le riprese televisive subacquee per lavori in immersione, la pulizia delle navi a galla e la pesca sostenibile con tecniche allora innovative. Istruttore di sub e collaudatore di attrezzatura subacquea.






Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Campanalunga Cappelletti è nato l’11 novembre 1936, a Trani, Provincia di Barletta-Andria-Trani, in Italia, da Raffaele Campanalunga ed Elia Cappelletti. È deceduto l' 8 giugno 2020 a Las Palmas de Gran Canaria. Padre di sei figli, sposato con Raffaella Lavagnini Cestari nel 1957, ha un fratello, Luigi (classe 1938) anch'egli sommozzatore. Perse suo padre nel 1943, in un incursione aerea americana in Sicilia, dove era partito come volontario durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante gli anni della sua prima formazione, grazie al suo fisico atletico, entrò a far parte della Associazione Sportiva Libertas - Trani, nelle discipline di arti marziali e pallacanestro. Con la squadra di quest’ultima raggiunse le finali nazionali.

Nel 1952 entrò come volontario nella Marina Militare, diventando palombaro e sommozzatore. Si distinse durante i Campionati Dipartimentali della Marina Militare nella specialità del Triathlon del Mare, classificandosi al Primo posto con la squadra Maridife. Nel 1953, discese con bombole ad aria compressa a una profondità di 115 metri, stabilendo il record mondiale.

Esperto nel maneggio e recupero di esplosivi, nell'uso e collaudo di attrezzatura da palombaro classico con scafandro, di quella da combattimento sviluppata dalla Marina Militare e di quella rigida da sommozzatore di alte profondità modello Galezzi[1]. Durante la sua permanenza nella Marina Militare, divenne Incursore di Marina appartenente al Comsubin (Comando Subacqueo ed Incursori), partecipando con successo ad addestramenti con la Marina Britannica e la Marina Francese. Nel 1957 fu coinvolto nella missione per il recupero del sommozzatore accusato di spionaggio "Lionel Buster Crabb".

Un incidente motociclistico lo costrinse ad interrompere la sua carriera nella Marina Militare alla fine degli anni 50. Superati i postumi dell’incidente, collaborò come palombaro istruttore e collaudatore per la Micoperi. Il suo lavoro lo porterò nel 1961 dapprima a Gekecna in Tunisia, nel Golfo Persico dove fu impegnato nella realizzazione di alcune piattaforme dei pozzi petroliferi, in seguito nel Canale di Suez, per concludere i lavori di un terminal utile alle navi petrolifere.

Fece tappa anche in Normandia, dove parteciperò al recupero delle salme dei caduti in mare durante lo Sbarco in Normandia. Durante una delle  immersioni  di recupero insieme ad altri sommozzatori, vi fu il ritrovamento di una cassaforte contenente 15.000 dollari. Nella certezza di trovarsi dinanzi a moneta falsa stampata durante il periodo della guerra, lii restituirono al mare. Qualche tempo dopo, la conferma e la beffa che si trattavano di dollari autentici.

Nel 1962 il suo arrivo alle Isole Canarie, ove si stabilì definitivamente qualche anno dopo. Il primo importante lavoro lo vide a capo di una squadra di 27 sommozzatori nelle acque antistanti la raffineria di Tenerife. Nel 1965 invece, fu impegnato nella partecipazione diretta dei lavori subacquei effettuati nel Porto di Naos a Lanzarote e nel recupero del peschereccio affondato “Punta Fariones”, sviluppando un sistema di "palloni idrostatici" ed esplosivi, mai usati fino ad allora nelle Isole Canarie.

Nel 1964 divenne Direttore Tecnico dell’impresa Retrasub a Santa Cruz di Tenerife, suoi i primi esperimenti di riprese TV via cavo subacquee ad una profondità di 300 m[2]. Nel 1969 diresse i lavori per il recupero della nave affondata “Reina Mercedes”[3].

Nel 1970 iniziò una nuova collaborazione con l’impresa Consubsa a Las Palmas come Direttore Tecnico e del Personale, con il recupero in mare di ancore, gru e altre parti di natanti.

Alla fine del 1970, con l’arrivo del fratello Luigi dall’Italia, forti della loro esperienza nel campo, fondarono un’impresa in proprio la Fenix Sub.

Nel 1971 il rimorchiatore spagnolo “Cepsa 2” di 435 tonellate, affondò ad una profondità di 64 m nelle acque di Tenerife, dopo una falsa manovra durante l’attracco del translatlantico “Camberra”. L’operazione di recupero, la prima a livello mondiale a quella profondità con l’uso di palloni idrostatici, richiese più di mille ore di immersione, e Campanalunga subì una seria embolia fortunatamente senza conseguenze[4].

Nel 1973 condusse uno studio sul comportamento di tre specie ittiche canarie: Epinephelinae, Anthias anthias e Diplodus cervinus a 25 m di profondità durante una eclissi solare[5].

Altri importanti recuperi nello stesso anno: il peschereccio spagnolo “Portu-Berry”, affondato a 25 m di profondità[6] e parti e oggetti d’interesse storico della nave “Alfonso XII”, affondata nel 1895 a ben 56 m di profondità e a 4000 miglia dalla spiaggia del Burrero di Gran Canaria[7].

Nel 1975 diresse l’operazione di brillamento sottomarino per il recupero dei resti della cannoniera spagnola Uad Kert", affondato nel 1969 nel Puerto de la Luz a Las Palmas[8].

Insieme al suo team di 9 sommozzatori si recò nel luglio del 1976 alle Isole Selvagge (Madeira) incaricato nel recupero di due eliche (più di 6 m di lunghezza e con un peso di 24 tonnellate cadauna) della petroliera libanese “Splendid Breeze”, affondata dopo essersi incagliata in uno sperone del litorale delle isole portoghesi, nel dicembre del 1974[9].

Nel 1977 fece parte del team di sommozzatori diretti da Eduardo Admetlla i Lazaro nella serie “Le nostre isole”, girate nelle Isole Canarie[10] trasmessa da Televisión Española. Durante le riprese della ottava puntata nell'isola di Lanzarote, Campanalunga nel tentativo di bloccare dalla coda uno squalo della specie Squatina Squatina venne azzannato ad una spalla. Riporterà una profonda ferita e lo strappo della muta.

Negli primi anni 80 acquisì la nazionalità spagnola[11] e divenne istruttore della neonata GEO (Unità Speciale d’Intervento) de la Guardia Civil e dei Tercio della Legione con base a Fuerteventura[12].

Fecero seguito operazioni di pesca demersale nelle acque dell’Africa Occidentale con il peschereccio “Punta de Cavio”. Tra il 1982 e 1983 approfondì questo tipo di pesca recandosi in Corea del Sud e Giappone[13].

Questi studi furono orientati allo scopo di creare un’impresa di ciclo completo (pesca, congelamento, elaborazione, conservazione) da sviluppare nelle Isole Canarie. Il progetto fu sottoposto alle autorità canarie nel 1985 con l’interesse del governo della Corea del Sud[14]. Nel 1986 un progetto di prova del Centro di Tecnologia Taliarte, molto simile al suo, venne approvato dal Governo di Canarias.

Tra il 2003 e il 2007 redasse uno studio proposta per il recupero della scogliera La Barra della Playa de Las Canteras a Las Palmas dall’erosione. Lo studio prevedeva l’uso di tetrapodi nel fronte marittimo della scogliera e il dragaggio della spiaggia e della darsena[15].

Continuò attività d’impresario nell'import-export di pesce fino al suo pensionamento.

Nell'agosto del 2019 La Lega Navale Italiana di Trani gli dedicò una conferenza-dibattito dal titolo “Francesco Campanalunga il Re degli Abissi”[16]. Nell'occasione gli sono state conferite le onorificenze di: Socio Onorario della Lega Navale di Trani e di Marinaio D’Onore dall'Associazione Marinai D’Italia di Trani.

Gallery[modifica | modifica wikitesto]

Serie televisive a cui ha partecipato[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo della serie Colore Numero di capitoli Luogo delle riprese Canale televisivo
1977 Le nostre isole Colore 6 Gran Canaria

7 Fuerteventura

8 Lanzarote

9 Tenerife

10 Gomera

11 hierro

12 La Palma

Isole Canarie RTVE

Rassegna stampa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cronicas GC n. 48, dicembre 2019 - gennaio 2020. Estratto pag. 53
  2. ^ Hoja del Lunes de Santa Cruz de Tenerife n. 921, 9 giugno 1969. Estratto pag. 7
  3. ^ El Eco de Canarias, 28 novembre 1969. Estratto pag. 7
  4. ^ La Tarde, 14 agosto 1972. Estratto pag. 10.
  5. ^ La Provincia, 20 luglio 1973. Estratto pag. 11
  6. ^ La Provincia, 29 luglio 1973. Estratto pagg. 41-42
  7. ^ Odiel, 19 aprile 1973. Estratto pag. 2
  8. ^ Diario de Las Palmas, 22 agosto 1975. Estratto pag 5
  9. ^ Diario de Noticias, Funchal, 23 settembre 1976. Estratto
  10. ^ El Eco de Canarias, 22 settembre 1977. Estratto pag. 27
  11. ^ La Provincia, 8 aprile 1980. Estratto pag. 34
  12. ^ Cronicas GC n. 48, dicembre 2019 - gennaio 2020. Estratto pag. 53
  13. ^ Canarias 7, 11 luglio 1983. Estratto pag. 7
  14. ^ Diario de Las Palmas, 14 dicembre 1984. Estratto pag. 11
  15. ^ Cronicas GC n. 48, dicembre 2019 - gennaio 2020. Estratto pag. 53
  16. ^ https://www.traniviva.it/notizie/francesco-campanalunga-il-re-degli-abissi-oggi-incontro-alla-lega-navale-di-trani/