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Leena Alam (Persiano: لينا علم, nata a Kabul, Afghanistan) è un’attrice afghana di film, televisione e teatro. Ha partecipato in film come Kabuli Kid, Black Kite, Loori, A Letter to the President and Hassan.

E’ generalmente conosciuta per aver lavorato in film e in programmi televisivi che

parlano di matrimoni infantili, disparità di genere, diritti delle donne e conflitti sociali.

E’ anche conosciuta come “Shereen dell’ Afghanistan” (شیرین افغانستان) dopo aver partecipato a un programma femminista drammatico per abbattere i taboo, Shereen (شیرین), la prima in questo campo ad averlo fatto in Afghanistan, diretto da Ghafar Azad e prodotto Kaboora e Tolo TV. Shereen è stata nominata per la Migliore Mini-Serie drammatica a fianco di The Night Manager, Mr. Robot e Deutschland 83 e Leena Alam è stata nominata come migliore attrice al Seoul International Drama Awards 2016.

Nel 1991, Alam e la sua famiglia si trasferiscono negli Stati Uniti d’America a causa della guerra civile nel suo paese natale. La sua carriera da attrice cinematografica è cominciata nel 1998.

Nel 2021, è stata nominata come una delle 100 Women della BBC’s.[2]

Film and modeling career[modifica | modifica wikitesto]

All’inizio della sua carriera, Alam lavorò come modella e prese parte a competizioni di danza. Nel 1994 partecipò a Mr and Miss San Francisco India Pageant, organizzato da Rennu Dhillon, conquistò il pubblico con una performance di danza di un minuto e mezzo e fu premiata come vincitrice di miglior talento. Il suo primo film è stato Promise of Love, prodotto da Tarin Films. Ma è stato In Foreign Land, diretto da Hafiz Asefi, che è stato pubblicato per la prima volta nel 1998.

In In Foreign Land Leena interpreta una ragazza indiana che è andata negli Stati Uniti per studiare ma che era anche devota alle sue tradizioni e ai suoi valori. Durante il casting per questo film Alam incontrò Salaam Sangi, che diventerà il suo mentore. In Loori, prodotto da Saeed Orokzai, interpreta una ragazza Afghana traumatizzata da una lesione cerebrale che le ha fatto dimenticare il suo passato. Alam ha ammesso che questo film - scritto appositamente per lei da Hamid Naweed, un poeta, scrittore e pittore - è uno dei suoi preferiti.

Nel 2007, Alam torna a Kabul e partecipa con Hadji Gul al film Kabuli Kid, un drama afghano-francese prodotto da Fidélité Films e diretto da Barmak Akram. Nel 2013, appare nel film afghano-iraniano Soil and Coral, prodotto da Parween Hussaini e diretto da Masoud Atyabi. Sempre nel 2013, interpreta uno dei ruoli principali nella seconda stagione della famosa serie TV Our Street, diretta da Mirwais Rekab. Nel 2014, appare in Darya's Message, prodotto da Axobarax Films (diretto da Homayoun Karimpour) e Black Kite di Tarique Qayumi. Il film fu velocemente registrato in Afghanistan, cambiando frequentemente location per impedire ai Talebani di riconoscere che c’erano delle riprese in corso. Nello stesso anno, Alam partecipa a Sheeren, un film sulla lotta di una donna potente, un dramma televisivo femminista tabù-smashing diretto da Ghafar Azad e prodotto da Kaboora/Tolo. Nel 2016 interpreta un ruolo principale nel film A Letter to the President, diretto da Roya Sadat.

Ha preso parte anche ad alcuni cortometraggi per aiutare dei giovani produttori in Afghanistan, partecipando ai corti di Siyar Noorzad Moving in a Circle e Live in Grave di Lal Alizada, The Unknown di Ghafar Faizyar, Qamar di Nima Latifi e In Parentheses diretto da Ghafar Azad.

Alam è stata un membro della giuria al Negah-e-No Film Festival nel 2014 e nel 2015. Inoltre è stata membro della giuria all’Afghanistan Human Right Film Festival 2015, al Sama International Film Festival a Stoccolma, Svezia 2016, al 8th National Theater Festival Afghanistan 2014, all’Adelaide Film Festival, Australia 2017 e all’Imagine India International Film festival 2020 e 2021 Madrid, Spagna.

Ha partecipato anche a video musicali per Shafiq Mureed, Arash Barez e Kerry Coulshed.

Sullo storico stage di The Monastery Ruin (Stiftsruine) nel 68th Bad Hersfelder Festspiele 2018, Assia, Germania, Leena interpreta Solveig in Peer Gynt, prodotto dal drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, diretto dal direttore di teatro e professore tedesco Robert Schuster all’Accademia di Arti Drammatiche Ernst Busch a Berlino.

Human rights activism[modifica | modifica wikitesto]

Alam was named peace ambassador of the UNAMA United Nations Assistance Mission in Afghanistan UNAMA in 2009.[1]

Forty days after Farkhunda, a 27-year-old Afghan woman falsely accused of burning a copy of the Quran, was publicly beaten and burnt to death[2] on 19 March 2015, Alam joined activists in Kabul to stage a re-enactment of the killing.[1] She played the role of Farkhunda. The New York Times reported:

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Awards[modifica | modifica wikitesto]

  • Best Actress – Kabul International Film Festival, Afghanistan 2008
  • Best Actress – Tolo Film Festival, Afghanistan 2009
  • Best Actress – Afghanistan Human Rights Film Festival, Afghanistan 2013
  • Best Actress – Negah-e-No Film Festival, Afghanistan 2014
  • Honorary Award – Herat International Women's Film Festival, Afghanistan 2014
  • Best Actress – Negah-e-No Film Festival, Afghanistan 2015
  • Best Actress – Mehrgan International Film Festival, Afghanistan 2015
  • Best Actress – Herat-International Women's Film Festival, Afghanistan 2015
  • Best Actress – Nomination, Seoul International Drama Awards, South Korea 2016
  • Honorary Award – Contribution to Afghan Cinema - The Sama International Film Festival in Stockholm, Sweden 2017
  • Best Actress – Nomination, Malaysia International Film Festival (Golden Global Awards) Malaysia 2018
  • Best Actress – Sinema Zetu International Film Festival (SZIFF) Tanzania 2019[3][4]
  • Best Actress – Lajward National Film Festival جشنواره ملی فلم لاجورد Afghanistan 2020[5]
  • In 2021 she was named as one on the BBC's 100 Women.[1]

References[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) BBC 100 Women 2021: Who is on the list this year?, in BBC News, 7 dicembre 2021.
  2. ^ Joseph Goldstein, A Day After a Killing, Afghans React in Horror, but Some Show Approval, 20 marzo 2015, p. A6.
  3. ^ Afghan actress won 'Best Actress' award, in The Frontier Post. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  4. ^ Humira Saqib, Leena Alam Bags 'Best Actress' Award In Tanzania, su afghanwomennews.com, 25 febbraio 2019. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  5. ^ Mohammad Haroon Alim, Lajward Film Festival Ends: Afghan Film, in Khaama Press. URL consultato il 18 ottobre 2021.

External links[modifica | modifica wikitesto]