Umbilicus rupestris

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Umbilicus rupestris
Bocciolo di Umbilicus rupestris
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Sottofamiglia Sempervivoideae
Genere Umbilicus
Specie U. rupestris
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Rosales
Famiglia Crassulaceae
Genere Umbilicus
Specie U. rupestris
Nomenclatura binomiale
Umbilicus rupestris
(Salisb.) Dandy, 1948
Sinonimi

Cotyledon umbilicus L.
Cotyledon umbilicus-veneris Houtt.
Cotyledon umbilicus Britten
Cotyledon umbilicus-veneris L. Umbilicus neglectus
(Cout.) Rothm. & P.Silva
Cotyledon rupestris Salisb.
Umbilicus pendulinus DC.

Nomi comuni

ombelico di Venere

Umbilicus rupestris ((Salisb.) Dandy, 1948), nota comunemente come ombelico di Venere, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, originaria del Bacino del Mediterraneo[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza di Umbilicus rupestris
Dettaglio dell'infiorescenza

Raggiunge un'altezza media di 25 cm. Il fiore pallido a forma di campana, verde-rosa nasce a maggio, e il frutto verde matura in estate.

Il nome scientifico Umbilicus fa riferimento alla forma delle foglie, tondeggiante con una depressione al centro.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La pianta si trova nel sud e nell'ovest d'Europa, crescendo spesso su pareti in ombra o in fessure umide della roccia.

La pianta non è attualmente in pericolo d'estinzione[2]

Uso in medicina[modifica | modifica wikitesto]

Umbilicus rupestris non va confuso con Centella asiatica, usato nella medicina orientale, e appartenente alla stessa Sottoclasse (Rosidae) ma all'Ordine Apiales e non Rosales[non chiaro].

Viene utilizzata nella medicina omeopatica. L'ombelico di Venere è indicato come Cotyledon umbilicus dagli omeopati, dato che era il nome scientifico originario della pianta quando venne sviluppata l'omeopatia.

L'ombelico di Venere si presume essere il "kidneywort " a cui si riferisce Nicholas Culpeper, in English Physician, anche se poteva voler fare riferimento al correlato anemone hepatica. Culpeper usò l'astrologia, piuttosto che la scienza, per classificare le erbe, e come tale non è una fonte affidabile. Egli ha affermato: "il succo deve essere bevuto ed è molto efficace per tutte le infiammazioni, per rinfrescare lo stomaco, il fegato o le viscere: il succo del frutto e delle foglie, applicato esteriormente, guarisce i brufoli, il fuoco di Sant'Antonio ed altre affezioni della pelle. Inoltre aiuta a guarire i reni doloranti, a causa dei calcoli, ma è anche diuretico e aiuta l'eliminazione della renella. Usato come un bagno, o trasformato in un unguento, calma il dolore e le vene emorroidali. Non è meno efficace nel dare sollievo ai dolori della gotta, della sciatica e aiuta nella cura dei noduli al collo o alla gola, chiamati il male dei re. Guarisce i geloni se massaggiati con il succo o unti con un unguento realizzato con le sue foglie. Può essere utilizzato per la cura delle ferite come emostatico, facendole guarire rapidamente."

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

  • La pianta viene talvolta impiegata per alleviare il dolore su graffi della cute applicando la foglia sulla pelle dopo aver rimosso la cuticola superficiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Umbilicus rupestris(Salisb.) Dandy, in The Plant List. URL consultato il 19 maggio 2014.
  2. ^ Lockton, A.J. (2009-12-05). "Umbilicus rupestris". BSBI Species accounts. Botanical Society of Britain and Ireland.

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