Trithemis annulata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Obelisco violetto
Maschio di Trithemis annulata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Palaeoptera
Ordine Odonata
Sottordine Anisoptera
Famiglia Libellulidae
Sottofamiglia Trithemistinae
Genere Trithemis
Specie T. annulata
Nomenclatura binomiale
Trithemis annulata
(Palisot de Beauvois, 1807)

L'obelisco violetto (Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1807)) è una libellula della famiglia Libellulidae.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Trithemis annulata ha una lunghezza media di 3,2-3,8 cm e una apertura alare di circa 6 cm.[3][4][5]
I maschi hanno una livrea rosso-purpurea tendente al violetto, con capo e addome più rossastri e venulazione alare rossa con pterostigmi rosso-brunastri. Le femmine esibiscono una colorazione bruno-chiara e venulazione alare giallastra. In entrambi i sessi è presente una macchia arancione alla base delle ali.[6]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Come in molte specie di libellule, il maschio staziona in prossimità dell'acqua in attesa di una femmina. Dopo averla individuata, la afferra per la nuca tramite le appendici poste al termine dell'addome e la induce a curvare la propria estremità addominale raggiungendo gli organi riproduttori del maschio, ricevendo così lo sperma. La femmina depone le uova in acqua, ambiente in cui avviene lo sviluppo delle larve.[4][5]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le larve di Trithemis annulata sono dei voraci predatori, che catturano le loro prede grazie ad estroflessioni dell'apparato boccale dotate di uncini terminali. Anche gli adulti sono dei temibili predatori, dotati di una vista acuta che gli consente di individuare le prede, che vengono spesso catturate in volo grazie alla particolare conformazione a cestello delle zampe.[4][5]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie molto comune in Africa, nella penisola Arabica e nel bacino del Mediterraneo.[1]

Nelle ultime decadi il suo areale si è progressivamente espanso verso l'Europa sud-occidentale raggiungendo la penisola Iberica[7], la Francia [8], l'Italia e la penisola Balcanica[9]. Recentemente è stata segnalata anche a Fuerteventura (isole Canarie).[9]
In Italia è segnalata in tutta la penisola, con l'eccezione del Molise, e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna).[6]

Frequenta le acque ferme di stagni, laghi, fiumare e canali, dal livello del mare alle quote collinari.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Boudot, J.-P., Clausnitzer, V., Ferreira, S., Suhling, F., Dijkstra, K.-D.B., Schneider, W. & Samraoui, B. 2013, Trithemis annulata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Trithemis annulata, in World Odonata List. URL consultato l'8 luglio 2016.
  3. ^ (EN) Dijkstra K-D.B., Field Guide to the Dragonflies of Britain and Europe, British Wildlife Publishing, Dorset, UK, 2006.
  4. ^ a b c (EN) Picker, M., Griffiths, C. and Weaving, A., Field Guide to Insects of South Africa, Struik Publishers, Cape Town, 2004.
  5. ^ a b c (EN) Samways, M.J., Dragonflies and Damselflies of South Africa, Pensoft Publishers, 2008.
  6. ^ a b c Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1805), su Odonata.it, Società Italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule. URL consultato il 12 luglio 2016.
  7. ^ (ES) Ferreras Romero M., Un odonato nuevo para la fauna ibérica, Trithemis annulata (Palisot de Beauvais, 1805) (Anisoptera, Libellulidae), in Boletín de la Asociación española de Entomología, vol. 4, 1981, pp. 191-193.
  8. ^ (FR) Grand D., Sur Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1805) en France continentale et en Espagne du nord-est (Odonata, Anisoptera, Libellulidae), in Martinia, vol. 10, 1994, pp. 65-71.
  9. ^ a b (EN) Boudot J.P. et al., Atlas of the Odonata of the Mediterrenean and North Africa, in Libellula, Supplement 9, 2009, pp. 1-256.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi