Tramezzino

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Tramezzino
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
Diffusionenazionale
Dettagli
Categoriapiatto unico
Ingredienti principalipancarré e vari ripieni
Nel luglio 1936, il giornale La Cucina Italiana scrive la prima ricetta ufficiale del tramezzino.

Il tramezzino è un panino triangolare o rettangolare costituito da due fette di pancarré - alle quali spesso si è tolta la crosta - farcite con salumi, formaggio, verdure o altro; le sue origini sono torinesi[1] e la ricetta più comune lo prevede freddo, ma esiste anche la variante scaldata.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine tramezzino fu coniato da Gabriele D'Annunzio, che lo creò per sostituire la parola inglese sandwich.[3] Si tratta del diminutivo di tramezzo, inteso come momento a metà strada tra la colazione e il pranzo[4], nel quale consumare uno spuntino o merenda[1] quale il tramezzino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tramezzini al salame Milano in vendita a Vienna
Tramezzini scaldati

La paternità del tramezzino si deve ad Angela Demichelis e al marito Onorino Nebiolo, di origine torinese e di ritorno dall’America. I due decisero di acquistare il Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino nel 1925,[5][6] a quel tempo in vendita,[7] introducendo al suo interno il piatto in versione italiana del suo parente inglese, il piccolo tea sandwich fatto per essere consumato in un paio di bocconi all'ora del .[8]

Nel luglio 1936, il giornale La Cucina Italiana scrive la prima ricetta ufficiale del tramezzino.

Anche a Venezia inizia ad assumere una tale importanza da diffondersi in tutti i bar più chic del centro con il nome dialettale “el tramesin”, diventando protagonista negli aperitivi mattutini e pomeridiani.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il tramezzino è composto da pane morbido al latte senza crosta a forma triangolare, farcito abbondantemente nel centro. La vera peculiarità di questa specialità italiana è data dall’umidità del pane, che gli viene conferita dalla presenza della maionese e a Venezia anche dal clima umido della città. Ciò rende il pane particolarmente morbido.

Tra i ripieni più diffusi vi sono:

Le varianti sono infinite, infatti negli ultimi anni stanno facendo la loro comparsa abbinamenti più moderni come la fusione di salmone e avocado ed il tramezzino sta assumendo anche forme diverse, tra cui la versione arrotolata.

Ciò che è certo è che la maggior parte delle varianti prevedono la presenza di maionese.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Alessandro Coppo, I miei Tramezzini: e i segreti della nostra cucina, Panda Edizioni, 2016. URL consultato il 26 aprile 2017.
  2. ^ Tramezzini, su ricette.giallozafferano.it. URL consultato il 26 aprile 2017.
  3. ^ I grandi imprenditori del XIX secolo: centocinquant'anni di storia di Italia, di scoperte, di invenzioni, di impresa, di lavoro, Italo Scalera, CEDAM, 2011, pagina 406; vedi google books
  4. ^ Maddalena Santeroni e Donatella Miliani, La cuoca di d'Annunzio: i biglietti del Vate a “Suor Intingola”, Utet Libri, 2015. URL consultato il 26 aprile 2017.
  5. ^ Il tramezzino è nato da Mulassano, in La Stampa, 5 agosto 2008. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2016).
  6. ^ Rocco Moliterni, Qui è nato il tramezzino e si sente, in La Stampa, 4 novembre 2013. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  7. ^ Caffè Mulassano, dov’è nato il tramezzino, su tastingtheworld.it.
  8. ^ Anche stasera, Alberto Mattioli; edizioni Mondadori,2012
  9. ^ Tramezzino veneziano, su magazine.lorenzovinci.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]