Toast Records

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Toast
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà in accomandita semplice
Fondazione1985 a Torino
Fondata daCarla Celsa e Giulio Tedeschi
Sede principaleTorino
SettoreMusicale
Sito webwww.toastit.com

La Toast Records è una casa discografica italiana, associata ad AudioCoop.

Ha sede nel quartiere Cit Turin, a Torino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Statuto
Manuel Agnelli, Afterhours
Debora Petrina
Cristiano Godano, Marlene Kuntz

La Toast Records, fondata da Giulio Tedeschi[1], nasce a Torino nella primavera del 1985 (dalle ceneri della Meccano Records) per diffondere, promuovere e produrre musica popolare contemporanea italiana.

Nel corso degli anni ha pubblicato materiale sonoro esclusivamente italiano, spaziando tra molteplici generi: rock, beat, psichedelia, demenziale, folk, new wave.

Nel catalogo della label torinese (prodotti e/o distribuiti): Statuto, Afterhours, Massimiliano Casacci (più noto come Max Casacci, futuro chitarrista dei Subsonica), Yo Yo Mundi, Marlene Kuntz, Figli di Guttuso, Powerillusi, Manuel Agnelli, No Strange, Barbieri, Paul Chain, Gang, Officine Aurora, Trenincorsa, Marcello Capra, Fleurs du Mal, Francesco Scalabrino, Jambalaya.

Toast Records & Spittle[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1986 al 1988 Toast Records collabora con la toscana Spittle di Massimo Currò per coprodurre e distribuire alcuni titoli del nuovo rock italiano, tra cui: Tantra dei THELEMA (LP, 1986), Ash grove primroses di Lenan Sidhe (Mini LP, 1986), Neon Sister Shadow (Mix, 1986), Not Moving Black'n'Wild (Mini LP, 1986), Not Moving Sinnerman (LP, 1986), Not Moving Jesus Loves his Children (Mili LP, 1987), Sandro Oliva & The Blue Pampurio's Aria Malsana (LP, 1987).

Bom Shankar Evento[modifica | modifica wikitesto]

Domenica 20 marzo 1988, in un asilo semi-abbandonato in zona La Loggia (nella campagna circostante Torino), viene organizzato dalla Toast Records il Bom Shankar Evento, un free festival privato che dura dall'alba al tramonto. Per l'occasione vengono coinvolti i 4 progetti più significativi dell'area tardo psichedelica italiana dell'epoca. Tutti legati a Toast Records: No Strange (da Torino), Peter Sellers and the Hollywood Party (da Milano), Afterhours(da Milano), Vegetable Men (da Pescara). Pubblico composto da pochissimi, selezionati, invitati. Due roadies per i lavori di fatica. Immagini ufficiali curate dal rock fotografo Massimo Setteducati. I live vengono registrati da uno studio mobile "pilotato" da Massimiliano Casacci[2]. Una parte di questo materiale verrà poi edito sulla compilation Oracolo.

Un assaggio di Toast[modifica | modifica wikitesto]

Nell'autunno del 1988 la Toast Records, con la collaborazione delle Edizioni Progetto di Vercelli, pubblica Un assaggio di Toast, mini-album fotografico che raccoglie alcune decine di scatti in bianco & nero del torinese Massimo Setteducati. Protagonisti dei ritratti, svariati artisti legati all'epoca alla Toast, tra cui: Statuto, Afterhours, Vegetable Men, Powerillusi, Difference, Peter Sellers and The Hollywood Party, No Strange. Introduzione firmata da Giulio Tedeschi.

Moska Records[modifica | modifica wikitesto]

Nell'arco dei decenni Toast Records ha creato e supportato alcune etichette parallele. La più nota e attiva di esse fu la ternana Moska Records, coordinata localmente da Fabio Scipioni, che oltre alla distribuzione si dedicò alla produzione della punk band Warhead pubblicando nell'86 il mini-album "The Black Radio", nel 1987 il 45 giri "X Mas Bop" con la partecipazione straordinaria di Paul Chain e l'anno dopo il sette pollici "One more time in the jail"

Punto Zero (audiorivista)[modifica | modifica wikitesto]

«L'essenza di Punto credo risieda nel suo aspetto atemporale, documento sonoro dell'Italia canzonettara che vive ai margini e che cerca disperatamente di farsi notare»

«Raccogliere e non spezzare il filo della memoria. È questa la molla principale che ha fatto scattare quel monumentale archivio di musica rock italiana - aggiungeremo altra o alternativa, anche se sappiamo bene quanto questo termine sia poco significante per l'ideatore di un progetto del genere - che si è rivelato, uscita dopo uscita, Punto Zero. Un'audio rivista sorta all'alba dei novanta, praticamente un unicum in Italia»

25 numeri tra il 1990 ed 1995 (rivista + album in vinile).Tra i quasi 100 progetti musicali pubblicati: Statuto (P.Z 1), Afterhours, Max Casacci (Punto Zero 2), No Strange (Punto Zero 3), Paul Chain (Punto Zero 5/6), Starfuckers (Punto Zero 7), Pankow (Punto Zero 8), Marlene Kuntz (Punto Zero 9/10), Incontrollabili Serpenti (Punto Zero 11/12), Klasse Kriminale (Punto Zero 13/14), ACTH, Kenze Neke (Punto Zero 15), Gang (Punto Zero 16/17), Fleurs du Mal (Punto Zero 21/22/23).

In allegato a Punto Zero 13/14 il pieghevole: Toccatevi l'amore è cieco (prima, unica e brevissima storia del rock in Italia 1958-1993) di Giulio Tedeschi. Suddiviso in 5 brevi capitoli (1958/1969 - 1970/1975 - 1976/1979 - 1980/1992 - 1993) ripercorre telegraficamente i fatti salienti del rock italiano sino al 1993. In quarta di copertina, particolare del racconto a fumetti Morning Glory di Stefano Tamburini a cui è dedicato il lavoro.

Buone Nuove Dal Suono[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 per celebrare i 30 anni di attività di Toast Records, vieni distribuito in tiratura limitata un tributo alla label intitolato "Buon Nuove Dal Suono". Il mini libro raccoglie gli interventi di svariati musicisti, produttori e giornalisti del settore musicale, tra cui: Max Casacci, Michael Pergolani, Vittore Baroni, Federico Guglielmi, Gianni Maroccolo, Vito Vita (autore della postfazione[3])[4]

Premio Toast[modifica | modifica wikitesto]

«Si tratta di concedere credibilità a situazioni spesso di nicchia, eppure preziose nel creare e ricercare attraverso suono e musicalità, senza il condizionamento, la centralità, spesso la "zavorra" della parola e del cantato"»

Ideato nell'autunno del 2001 da Giulio Tedeschi e promosso dalla Toast Records con l'iniziale e determinante appoggio del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) il Premio Toast è rivolto a tutti i musicisti, gruppi e progetti che esprimono la loro creatività attraverso la pura espressione strumentale. Tra i premiati, Max Casacci, Slivovitz, Ciccio Merolla.

Wanted Primo Maggio[modifica | modifica wikitesto]

Wanted Primo Maggio, progettato da Toast Records nel 2011 per festeggiare in musica la Festa dei Lavoratori, è un Festival Contest che annualmente, dopo un tour italiano, si conclude a Torino con un concertone che raccoglie ad Hiroshima Mon Amour sia giovani musicisti che band indipendenti. Negli ultimi anni all'evento si è aggiunto anche un reading di nuova poesia italiana.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Simone Stopponi (sommelier professionista, musicista, giornalista part-time) sul periodico Rockit Mag accosta la Toast Records al noto vino piemontese Barbera, chiudendo il suo articolo descrivendo la label torinese come: «[...] duratura, integra e genuina, perfetta da abbinare a quel vino rosso rubino brillante, dai sentori di frutta [...]»[5].

Altri critici musicali hanno così definito la Toast Records:

«Piccola e volenterosa etichetta indipendente divenuta con il passare degli anni un marchio riconosciuto su scala nazionale»

«Indipendente fino all'osso»

«L'etichetta simbolo del rock indipendente»

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 febbraio 2005 a Bologna, Giordano Sangiorgi, durante l'assemblea di AudioCoop (coordinamento delle Etichette indipendenti italiane) riconosce alla Toast Records una targa che celebra i 20 anni di attività della label torinese.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

LP[modifica | modifica wikitesto]

Anno Interprete Titoli
1985 No Strange No Strange
1985 Party Kidz Shock Treatment
1986 Carl Lee & The Rhythm Rebels Carl Lee & The Rhythm Rebels
1986 Screaming Floor Village And Woodlands
1986 The Act Dreams aren't useful
1987 No Strange L'universo
1988 Afterhours All the Good Children Go to Hell
1988 Statuto Vacanze
1989 No Strange, Afterhours, Massimiliano Casacci, Vegetable Men, Peter Sellers, Ghigo Agosti e altri Oracolo
1988 Screaming Floor Bridge Of Ashes
1989 Vegetable Men It's time to change
1989 Statuto Senza di lei
1993 Incontrollabili Serpenti Incontrollabili serpenti
1993 Barbieri Mondi diversi
1994 Fleurs du Mal Indian-world

7"[modifica | modifica wikitesto]

Anno Interprete Titoli
1986 No Strange Fiori risplendenti/White bird
1987 Gli Avvoltoi Questa notte/Un uomo rispettabile/Era un beatnick
1988 Vegetable Men Van Gogh's blues blu bus/It's a reflex
1988 Afterhours My bit boy/To win or to destroy
1991 Figli di Guttuso Il sesso del dj/Extranea/Animali
1993 Eridania Na storia da conté/Fin ch'a tomba il cel

CD[modifica | modifica wikitesto]

Anno Interprete Titoli
1995 Fleurs du Mal 3
1998 No Strange Medusa
1998 Marcello Capra Danzarella
1999 Steve Sperguenzie & the Incredible Lysergic Ants 5 Investigators
1999 Gianni Milano Uomo Nudo
2000 OfficineAurora Appunti per una nuova vita
2002 Karmablue Erratico Estatico
2004 Roulette Cinese Che fine ha fatto Baby Love
2007 Trenincorsa La Danza dei sogni
2008 Francesco Scalabrino Cattivi Pensieri
2009 Jambalaya Quando vola lo struzzo
2009 Lef Mostri
2013 Lef Doppelganger
2015 Subà 22:22
2016 Luigi Tempera Up and Down

Special Edition CD[modifica | modifica wikitesto]

Anno Interprete Titolo Formato Note
2003 Subsonica, Afterhours, Nada, Claudio Rocchi ecc. Radio pirata CD/album con MEI 2003
2003 Statuto, Fiamma, Nobraino, Reggae Ambassadors, ecc. Mei Day CD/album (ad uso promozionale) con MEI 2003
2006 Mistertokio La Radio CD/singolo (ad uso promozionale) con MEI 2006
2010 Jambalaya, Debora Petrina, Sara Loreni, Angelica Lubian, ecc. Il premio dei premi CD/album (ad uso promozionale) con MEI 2010

Produzioni Virtuali[modifica | modifica wikitesto]

Svariate le produzioni che vengono proposte e distribuite esclusivamente in rete. Tra queste: Ema Olly "Icarus" (Ep, 2015), OfficineAurora "Anna in piano sequenza" (Ep, 2017), The Five Faces "Tempi modesti" (Ep, 2017) e la compilation "Purgatorio Rock" (Album, 2018).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Giulio Tedeschi, su Discogs, Zink Media.
  2. ^ "È di quegli anni (fine '80) la mia collaborazione con la Toast Records di Torino. Giulio Tedeschi, deux ex machina della situazione, mi propose alcuni lavori per band underground legate al circuito indie rock, diciamo ... floreale. Seguii, in particolare, le riprese sonore e i mix di un'intera giornata di registrazione, dove, in uno spazio prove parrocchiale – Giulio se ne inventava di robe strane per fare quadrare i conti - si alternarono band come No Strange, Vegetable Men, Peter Sellers & The Hollywood Party, e una nuova formazione milanese, molto interessante, capitanata da un cantante con una voce potente e graffiante: cantavano in inglese e si chiamavano Afterhours" da una intervista a Massimiliano Casacci, raccolta da Edo Rossi e pubblicata su Percorsi musicali indipendenti (Chinaski Edizioni, Genova, 2009, pagg. 98)
  3. ^ http://www.taurinews.it/intervista-a-giulio-tedeschi-guru-della-scena-musicale-italiana-per-i-30-anni-della-toast-records/
  4. ^ http://www.toastit.com/buone-nuove-dal-suono-toast-records-19852015-in-distribuzione/
  5. ^ Rockit Mag n.19, giugno 2003

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV (a cura di Riccardo Bertoncelli) Enciclopedia Rock Anni '80, Arcana Editrice. Milano, 1989, pag. 824
  • AA.VV (a cura di Progetto Musica) Musica a Torino, EDT, Torino, 1991, pagg. 8-15-16-20-45-48
  • Andrea Tinti "Punto Zero Story" in Rockerilla n.142, giugno 1992, pag. 75
  • Alberto Campo Nuovo? Rock?! Italiano, Giunti, Firenze, 1996, pag. 22
  • John Vignola "Punto Zero, la discoteca di Babele" in Rockerilla n. 206, ottobre 1997, pag. 74
  • AA.VV (a cura di Lodovico Ellena) Storia della musica psichedelica italiana, Menhir Libri, Vercelli, 1998, pagg. 29-31-107-126-128-129-130-131-132-133
  • Daniel Marcoccia "La Grande Famiglia" Rocksound (Speciale Italia), estate 1999, pagg. 56-57 (intervista collettiva alla Toast Records, con la partecipazione del label manager Giulio Tedeschi e di alcuni musicisti dell'etichetta)
  • Gianni Milano - Ermetico volto votato al sogno - Quaderni di Cantarena 2002), pag. 23
  • Simone Stopponi "Rock-eat" - Rockit Mag n. 19 (giugno 2003), pag. 23
  • Paolo Ferrari - Anomalia Subsonica - Giunti Editore (Firenze, 2003), pag. 14
  • Arturo Compagnoni Italia '80. Il Rock indipendente italiano negli anni ottanta, Edizioni Apache, Pavia, 2004, pagg. 20-23-27-28-42-48-49
  • Loris Furlan "Premio Toast per proposte strumentali" in Il Mucchio n.590, 7/13 settembre 2004, pag. II, inserto "Fuori dal Mucchio"
  • John Vignola Il libretto mosso del MEI, Zona Editrice, Arezzo, 2006, pagg. 15-25-28-31-34-135-136
  • AA.VV (a cura di Gianluca Testani) Enciclopedia del rock italiano, Arcana Libri, Milano, 2006, pagg. 27-28-29-102-136-156-158-159-231-288-313-314-317-318-323-345-372-375
  • AA.VV (a cura di Enrico de Angelis, Federico Guglielmi, Giordano Sangiorgi) Indypendenti d'Italia, Zona Editrice, Arezzo, 2007, pagg 3-57-58-105
  • Paolo Ferrari "Una notte Toast e in rap a San Salvario" in Torino Sette, 9 novembre 2008, pag. 14
  • Federico Guglielmi, Elea Raugei Afterhours. Hai paura del buio, Stemax Coop, Roma, 2009, pagg. 2-10
  • Edo Rossi Percorsi musicali indipendenti, Chinaski Edizioni, Genova, 2009, pagg. 98-99-138
  • Italo Rizzo Musica Leggera n.12, agosto/settembre 2010, pagg. 68/69
  • Gabriele Baroni "Non solo new-wave. Come gli anni '80 hanno copiato i Sixties" in Alias, 30 ottobre 2010, pag. 16
  • Antonio Bacciocchi - "La ribellione elegante" - Volo Libero Edizioni (Milano, 2014), pagg. 28-29-94-105

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]