Mu'adh al-Kasasbeh: differenze tra le versioni

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Versione delle 13:04, 8 lug 2015

Template:Avvisounicode Muʿādh Ṣāfī Yūsuf al-Kasāsbeh (Arabo معاذ صافي يوسف الكساسبة; Al-Karak, 29 maggio 1988Al-Raqqa, 2015) è stato un ufficiale giordano, pilota da caccia del 1° Squadrone dell'Aeronautica militare giordana.

Aviatore della Al-Quwwat al-Jawwiyya al-malikiyya al-Urdunniyya, Muʿādh al-Kasāsbeh è stato arso vivo dai terroristi di Dāʿesh (Stato Islamico), che lo avevano catturato in seguito allo schianto del suo F-16 che operava su al-Raqqa il 24 dicembre del 2014.

Mentre effettuava una missione nell'ambito dell'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante il suo caccia precipitò (secondo valutazioni statunitensi e giordane) a causa di un difetto meccanico, anche se Dāʿesh affermò di aver abbattuto l'F-16 con un missile a guida infrarossa.[1]

Dāʿesh prese prigioniero al-Kasāsbeh prima di ucciderlo. Esso condusse negoziati col governo giordano, pretendendo di liberarlo assieme al giornalista giapponese freelance Kenji Goto qualora fosse stata liberata da Amman la terrorista Sagida al-Rishawi, condannata a morte dopo aver contribuito a perpetrare la strage del Radisson Hotel nella capitale giordana.[2]

Il governo di Amman chiese una prova che il suo pilota fosse vivo e in buone condizioni ma, per tutta risposta, il 3 febbraio 2015 Dāʿesh divulgò un video in cui si mostrava al-Kasāsbeh ucciso dalle fiamme in una gabbia nella quale era stato rinchiuso.

Il barbaro assassinio di al-Kasāsbeh provocò fortissima impressione nell'opinione pubblica giordana e fu sentita come un oltraggio alla nazione, alla quale giunsero le espressioni di viva condanna da parte del mondo islamico e occidentale.

Vita personale

Al-Kasāsbeh era uno degli otto figli di un professore.[3][4][5] Musulmano sunnita,[6] Muʿādh faceva parte di una famiglia appartenente alla tribù dei Bararsheh, della Giordania meridionale.[7] Suo zio, Fahd al-Kasāsbeh, fu un Maggior Generale del Regio Esercito Giordano.[8][9] e viveva nel villaggio di ʿAy, sulle montagne di al-Karak (Governatorato di al-Karak, a un centinaio di km a sud di Amman).[7][10]

Carriera

Nel 2009, al-Kasāsbeh ottenne i gradi nell'Accademia dell'aeronautica Re Hussein (nonché Base aerea di Mafraq) e divenne operativo nella Regia Aeronautica militare giordana. Completò il suo addestramento per le tattiche dell'F-16, istruendosi col 120° Flying Squadr della Republic of Korea Air Force, nella Base aerea di Seosan nel quadro del programma di scambio Sud-Corea-Giordania. Nel 2012 fu qualificato come pilota operativo di F-16 e fu assegnato al 1° Squadron nella Base aerea Muwaffaq Salti.[5]

Al tempo della sua cattura, al-Kasāsbeh era un Primo tenente.[8] Ricevette postuma la promozione a Capitano.

Cattura

F-16 giordani, simili a quello su cui volava al-Kasāsbeh, nell'ottobre del 2009

Il jet che al-Kasāsbeh pilotava era un Lockheed Martin F-16, precedentemente impiegato dall'Aeronautica militare belga. Esso cadde, forse per un guasto meccanico o perché abbattuto da un missile, il 24 dicembre 2014 durante una missione di bombardamento su una fabbrica di mattoni, durante l'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante.[11] Il governo giordano parlò di guasto tecnico che avrebbe provocato la sua espulsione dall'abitacolo mentre volava a bassa altitudine, ma Da'esh specificò che era stato il pilota a eiettarsi dall'aereo.[11][12] He ejected and parachuted into a lake near Raqqa, Syria. He was quickly captured by Islamic State militants and pulled from the water.[8][13][14][15] Un pattugliatore lo aveva cercato dopo la sua eiezione, secondo funzionari statunitensi, ma il pilota non aveva potuto sottrarsi alla cattura".[14] Il 30 dicembre 2014, Muʿādh apparve in un'intervista dettagliata della rivista Dabiq di Da'esh.[16][17]

Negoziati ebbero luogo, ma inutilmente, per la sua liberazione. La sua famiglia effettuò per suo conto pressioni sul governo giordano per facilitare il suo rilascio. Inizialmente fu proposto uno scambio tra lui e il giornalista giapponese Kenji Goto, anche lui sequestrato da Da'esh, in cambio di Sagida al-Rishawi, una donna che aveva cercato di farsi esplodere all'interno di un hotel di Amman, poi fatto esplodere dal marito, e che era stata incarcerata in Giordania e condannata a morte.[18] Il governo giordano insisté nel chiedere prove sull'esistenza in vita del suo pilota, prima di procedere allo scambio. Da'esh rifiutò e pubblicò un video della sue esecuzione.[19] Alcuni analisti hanno affermato che l'offerta dello Stato Islamico era in realtà un inganno per beffarsi del governo giordano e del suo intervento nell'ambito della Coalizione, contro Dāʿesh.

Un'operazione militare per liberare al-Kasāsbeh, condotta forse dalle Forze Speciali giordane (in arabo العمليات الخاصة المشتركة الأردنية?, al-ʿAmaliyyāt al-Khāṣṣa al-Mushtaraka al-Urdunniyya), è possibile sia stata tentata il 1° gennaio 2015. Membri del gruppo anti-IS a Raqqa, chiamato proprio "Raqqa", hanno affermato di aver assistito a un bombardamento aereo su Raqqa in una delle più dure azioni ostili della campagna condotta contro Dāʿesh, mentre quattro elicotteri scaricavano soldati con l'uniforme giordana. La missione fallì quando combattenti dello SI dell'area cominciarono a lanciare missili antiaerei sugli elicotteri, obbligandoli al ritiro.[20]

Morte

Nel gennaio del 2015 al-Kasāsbeh fu arso vivo da Dāʿesh col fuoco mentre si trovava rinchiuso in un gabbione.[2][21] La sua morte fu ripresa con un video di 22 minuti, divulgato dalla Al Furqan Media Foundation di Dāʿesh, tramite Twitter.[18][22][23][24]

Alla morte assistettero numerosi uomini armati, ma il video non fu mandato in onda da numerosi media per l'estrema crudeltà delle immagini,[25] mentre Fox News postò il video nella sua interezza sul suo sito web.[26]

Il governo giordano affermò che l'esecuzione era stata perpetrata in realtà il 3 gennaio, e non il 3 febbraio, come pretendeva il video su Twitter. Si è detto, senza possibili conferme, che al-Kasāsbeh era stato privato di cibo e bevande cinque giorni prima della sua uccisione.[27]

Il 25 febbraio 2015, al-l'tisam, uno dei media dell'ISIS, divulgò un altro video con altri particolari dell'esecuzione.[28][29]

Reazione

Il barbaro assassinio di al-Kasāsbeh offese l'amor proprio dell'opinione pubblica giordana, anche di quanti erano ostili alla partecipazione del Regno hascemita alle operazioni della Coalizione contro Dāʿesh, chiedendo un'azione di vendetta appropriata.[30]

Re ʿAbd Allāh II interruppe la sua visita in USA e il governo giordano annunciò che tutti i prigionieri in sua mano, riconosciuti colpevoli di associazione terroristica, sarebbero stati giustiziati nel giro di "poche ore" per vendicare l'assassinio del pilota.[31]

Il 4 febbraio 2015, Sagida al-Rishawi e un altro gihadista, Ziyād Khalaf al-Karbūlī, furono giustiziati per impiccagione nella prigione di Swaqa.[32][33][34]

Il 4 febbraio, la Giordania lanciò la sua offensiva contro Dāʿesh, bombardando le sue posizioni presso Mossul (Iraq), uccidendo 55 combattenti dell'organizzazione terroristica, incluso un comandante veterano.[35] Il giorno seguente, la Giordania condusse una nuova offensiva aerea contro Dāʿesh, i suoi campi di addestramento e i suoi depositi di armi. Secondo fonti statunitensi, gli attacchi di 20 F-16, riforniti in volo e assistiti dagli USA, colpirono l'area di Raqqa (Siria). Al loro ritorno gli aviogetti sorvolarono la casa di al-Kasāsbeh a Karak in segno di omaggio.[36][37] Secondo la radio e la televisione giordane, i piloti avevano scritto dei messaggi sulle bombe che avrebbero sganciato sui loro obiettivi, come "Per voi, nemici dell'Islam", o versetti del Corano.[38][39] In 3 giorni di bombardamento, i cacciabombardieri giordani distrussero 56 obiettivi di Dāʿesh e avrebbero ucciso la cifra non verificabile e improbabile di 7000 combattenti dello Stato Islamico.[40]

Numerosi esponenti religiosi condannarono il crimine contro il pilota giordano, malgrado Dāʿesh pretendesse di aver agito nel rispetto della Shari'a.[41][42]

La branca giordana della Fratellanza Musulmana, il Fronte d'Azione Islamica (in arabo جبهة العمل الإسلامي?, Jabhat al-ʿAmal al-Islāmī), condannò l'omicidio di al-Kasāsbeh, descrivendolo come un "crimine", senza mai fare però menzione dell'ISIS. Il loro leader, Shaykh Ḥammām Saʿīd, in un'intervista del 5 febbraio a Radio Sawa, chiese che la Giordania abbandonasse la Coalizione contro l'ISIS, dicendo: "La Giordania non dovrebbe far parte di una coalizione condotta dagli Stati Uniti".[43]

Note

  1. ^ Profile: IS-held Jordanian pilot Moaz al-Kasasbeh, in BBC News.
  2. ^ a b Jordan committed to anti-IS coalition, despite hostage drama, in Yahoo News, 1º February 2015.
  3. ^ Egypt reviles ISIS killing of Jordanian pilot Al-Kasasbeh – Daily News Egypt, in Daily News Egypt.
  4. ^ Rod Nordland and Ranya Kadri, Jordan Executes Prisoners After ISIS Video of Pilot's Death, 3 February 2015.
  5. ^ a b Profile of a patriotic pilot: Moaz al-Kasasbeh, su english.alarabiya.net, Al Arabiya News, 4 February 2015.
  6. ^ Profile: IS-held Jordanian pilot Moaz al-Kasasbeh, 3 February 2015.
  7. ^ a b IS Hostage Pilot's Brother: 'It's Not Our War', in Sky News.
  8. ^ a b c Tribal Loyalties Drive Jordan's Effort to Free Pilot
  9. ^ Jordan warns Islamic State militants against harming captured pilot, su smh.com.au, www.smh.com.au, 26 December 2014.
  10. ^ Greg Botelho and Jomana Karadsheh, Jordan unleashes wrath on ISIS: 'This is just the beginning', in CNN, 5 February 2015.
  11. ^ a b Jordan pilot ejected over Syria after 'technical failure', su news.yahoo.com, Yahoo.
  12. ^ Profile: IS-held Jordanian pilot Moaz al-Kasasbeh, in BBC News.
  13. ^ Laura Smith-Spark and Michael Martinez, Who was Jordanian pilot Moath al-Kasasbeh, killed by ISIS?, in CNN, 29 January 2015.
  14. ^ a b US moves pilot-rescue teams closer as Coalition steps up war against IS, in arabnews.com.
  15. ^ ISIS terrorists capture Jordan pilot, plane not shot down, in NY Daily News.
  16. ^ http://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2015/02/04/Profile-of-Jordan-s-patriotic-pilot.html
  17. ^ http://www.nbcnews.com/storyline/isis-terror/when-did-jordan-find-out-hostage-pilot-muath-al-kasasbeh-n299896
  18. ^ a b Jordan pilot hostage Moaz al-Kasasbeh 'burned alive', in BBC News.
  19. ^ Jordan confirms death of pilot, says killed January 3, su jordantimes.com, The Jordan Times, 27 January 2015.
  20. ^ Special Forces May Have Tried To Rescue Jordanian Pilot Muath al-Kasaesbeh, in International Business Times, 4 February 2015.
  21. ^ Pilot held by Islamic State puts Jordan's king in a tough spot, in Reuters.
  22. ^ Adam Chandler, Jordan's King Abdullah Vows Revenge for Death of Mouath al-Kasaesbeh, Who Was Burned Alive by ISIS, in The Atlantic, 4 February 2015.
  23. ^ Video claims to show ISIS terrorists burning pilot alive, in AOL.com.
  24. ^ Video: IS verbrandt gevangengenomen Jordaanse piloot levend, su nieuws.thepostonline.nl, The Post Online, 3 February 2015.
  25. ^ Erik Wemple, Islamic State burning video: News organizations describe it, don't show it, su washingtonpost.com, Washington Post, 3 February 2015.
  26. ^ Nicky Woolf, Fox News website embeds unedited Isis video showing brutal murder of Jordanian pilot, su theguardian.com, The Guardian, 4 February 2015.
  27. ^ الطيار الأردني حُرم من الطعام قبل إعدامه بخمسة أيام, in صحيفة عاجل الإلكترونية.
  28. ^ http://jihadology.net/2015/02/25/al-iti%E1%B9%A3am-media-presents-a-new-video-message-from-the-islamic-state-message-to-jordan/
  29. ^ http://stepagency-sy.net/archives/36071
  30. ^ Martin Chulov, Jordanians turn their minds to revenge after Isis killing of pilot, in the Guardian.
  31. ^ John Hall and Tom Wyke and Steph Cockroft for MailOnline and David Williams, Chief Reporter for the Daily Mail, Jordan announces execution of six ISIS prisoners 'within hours' in retaliation after terrorists release lavish video of Jordanian pilot being TORCHED to death in a cage in yet another new low for humanity, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 3 February 2015.
  32. ^ Jordan executes two in response to pilot's slaying. URL consultato il 4 February 2015.
  33. ^ Jordan executes Sajida al-Rishawi after pilot murder, 4 February 2015.
  34. ^ Jordan executes two terrorists after alkasasabeh murder, in MehrNews.
  35. ^ Jordan carries out air strikes in Iraq, killing 55 IS militants, in i24news.
  36. ^ Jordanian fighter jets strike hard at ISIS, pay tribute to murdered pilot, in Fox News.
  37. ^ Jordanian warplanes bomb Isis targets, in The New Zealand Herald.
  38. ^ (AR) بالفيديو.."سيصلى نارا ذات لهب"..آيات قرآنية على صواريخ أردنية لدك داعش |اليوم السابع, su youm7.com. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  39. ^ Jordanian pilots scribble messages for Isis on missiles: 'For you, the enemies of Islam', in International Business Times UK.
  40. ^ http://www.timesofisrael.com/jordan-approximately-7000-is-members-killed-in-strikes/
  41. ^ Even Al-Qaeda condemn murder of Jordanian pilot as 'deviant'... and leading Muslim cleric calls for ISIS militants to be killed, crucified and have limbs 'chopped', in Daily Mail, 4 February 2015.
  42. ^ Scholar Khola Hasan on Murder of Jordanian Pilot Moaz al-Kassasbeh by ISIS
  43. ^ Yoni Ben Menachem, Muslim Brotherhood in Jordan Refuses to Condemn Islamic State for Killing Jordanian Pilot, in Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA).

Voci correlate