Wikipedia:Oracolo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 493: Riga 493:
Mi potete chiarificare il ruolo, le competenze, le conoscenze necessarie e gli incarichi del direttore artistico nel festival di Sanremo? --[[Speciale:Contributi/151.49.74.192|151.49.74.192]] ([[User talk:151.49.74.192|msg]]) 14:23, 18 gen 2019 (CET)
Mi potete chiarificare il ruolo, le competenze, le conoscenze necessarie e gli incarichi del direttore artistico nel festival di Sanremo? --[[Speciale:Contributi/151.49.74.192|151.49.74.192]] ([[User talk:151.49.74.192|msg]]) 14:23, 18 gen 2019 (CET)
:Dal regolamento ufficiale del festival ([http://www.rai.it/dl/doc/2018/11/19/1542644513050_Regolamento_Sanremo_2019.pdf ]): "Il Direttore Artistico, in accordo con RAI-Direzione di Rai Uno, elabora il progetto di spettacolo, cura la composizione del cast artistico, sceglie ed invita - potendo anche avvalersi della collaborazione della Commissione Musicale e sulla base di insindacabili valutazioni artistiche ed editoriali - gli Artisti in gara, cura i rapporti con le Case discografiche e svolge tutte le attività così come previste dal presente Regolamento"; inoltre: ha potere di valutazione sui testi delle canzoni degli artisti in gara (in particolare circa l'inserimento di parti di testo non in lingua italiana) e sui diversi arrangiamenti; approva l'inserimento di elementi di accompagnamento all'esibizione (balletti, altri musicisti etc etc); partecipa all'attribuzione dei premi "Città di Sanremo"; nei casi di esclusione o defezione di un artista, ha il potere insindacabile di invitare in gara un altro artista con canzone nuova. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 17:29, 18 gen 2019 (CET)
:Dal regolamento ufficiale del festival ([http://www.rai.it/dl/doc/2018/11/19/1542644513050_Regolamento_Sanremo_2019.pdf ]): "Il Direttore Artistico, in accordo con RAI-Direzione di Rai Uno, elabora il progetto di spettacolo, cura la composizione del cast artistico, sceglie ed invita - potendo anche avvalersi della collaborazione della Commissione Musicale e sulla base di insindacabili valutazioni artistiche ed editoriali - gli Artisti in gara, cura i rapporti con le Case discografiche e svolge tutte le attività così come previste dal presente Regolamento"; inoltre: ha potere di valutazione sui testi delle canzoni degli artisti in gara (in particolare circa l'inserimento di parti di testo non in lingua italiana) e sui diversi arrangiamenti; approva l'inserimento di elementi di accompagnamento all'esibizione (balletti, altri musicisti etc etc); partecipa all'attribuzione dei premi "Città di Sanremo"; nei casi di esclusione o defezione di un artista, ha il potere insindacabile di invitare in gara un altro artista con canzone nuova. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 17:29, 18 gen 2019 (CET)
::FYI è Marce79 in evasione. --[[Utente:Vituzzu|Vito]] ([[Discussioni utente:Vituzzu|msg]]) 21:46, 19 gen 2019 (CET)

Versione delle 22:47, 19 gen 2019

Disambiguazione – "WP:O" rimanda qui. Se stai cercando le linee guida sulle pagine orfane, vedi Wikipedia:Pagina orfana.

L'oracolo

Attenzione!!!
  • Se desideri chiedere la creazione di una voce non ancora presente su Wikipedia, vai in Richieste di nuove voci
  • Per far conoscere la tua opinione su Wikipedia vai a Pareri su Wikipedia e Sondaggio su Wikipedia
  • Per interventi utili che riguardano strettamente il progetto (proposte, modifiche, idee...) esiste il Bar di Wikipedia.
  • Se vuoi far conoscere la tua opinione su argomenti politici, sull'attualità o semplicemente farti quattro chiacchiere cerca invece un gruppo di discussione (newsgroup o forum): Internet ne è piena e hai una scelta enorme, però ricorda che Wikipedia non è un forum.

Hai già provato a fare una ricerca...?

 

Cos'è l'Oracolo?
« Ogni uomo è un eroe e un oracolo per qualcuno » (Ralph Waldo Emerson, Letters and Social Aims (1876))
  • Se ci sono informazioni che non riesci a localizzare sull'enciclopedia, o hai domande su contenuti che normalmente potresti trovare su un'enciclopedia ma non trovi su Wikipedia, prova a lasciare un messaggio qui.
  • Non c'è alcuna garanzia che le risposte che ti vengono fornite siano corrette, né che qualcuno ti risponda.
  • Alcune risposte potrebbero essere accompagnate da ironia e voglia di scherzare, che non vanno scambiate per intento apertamente derisorio: qui non morde nessuno.
  • Se in seguito trovi la risposta alla tua domanda qui o in altra sede, per favore aggiungi alle voci relative le informazioni mancanti, aiutando Wikipedia a crescere e diventare sempre più completa.
  • Le risposte alle tue domande vengono scritte in questa pagina, dove resteranno visibili per 30 giorni; in seguito verranno spostate nell'Archivio dell'Oracolo.
  • Per favore, non lasciare il tuo indirizzo e-mail: Wikipedia è pubblicamente consultabile e rischi di ricevere posta indesiderata.
  • Firma sempre i tuoi messaggi con 4 tildi: ~~~~ (vedi anche Aiuto:Firma).


Oppure usa questo link per farlo manualmente.


Perché si scrive Business e non Buisness (i e s invertite)

Se il termine inglese è pronunciato "bisness", si dovrebbe scrivere buisness, similmente a building che si pronuncia "Bilding", la regola dovrebbe essere scrive Bui ---> pronuncia Bi.

Mentre per le regole inglesi Business si dovrebbe pronunciare Biusainess.

quindi perché "bisness" si scrive business e non buisness, e di conseguenza perché Business non si legge biusainess?


--82.50.62.120 (msg) 20:45, 23 nov 2018 (CET)[rispondi]

La mia supposizione è che derivi da "busy", "impegnato", ma qui inteso come "affari". In "build", inoltre, se noti vi sono due vocali consecutive mentre in busi no. --87.20.15.166 (msg) 21:09, 23 nov 2018 (CET)[rispondi]

In realtà quella u in bUsiness non andrebbe letta come una u anglosassone, ma come un dittongo "iu" (praticamente una u con la dieresi come nella parola "Führer"). Questa è una prova decisiva che dimostra quanto la lingua inglese derivi da quella germanica e anche da quella francese (vedi un altro dittongo in "you").--Gybo 95 (msg) 21:47, 23 nov 2018 (CET)[rispondi]
@secondo IP: "supporre" serve a poco, l'etimo basta cercarlo (comunque sì, è correlato a busy). Al @primo IP suggerisco di non stare troppo a scervellarsi sulle regole di pronuncia dei vocaboli inglesi, sono generalmente incoerenti e prive di senso :P --Syrio posso aiutare? 21:53, 23 nov 2018 (CET)[rispondi]
Qui non si fanno supposizioni, si leggono le fonti :). Io lessi. Busy viene dall' old english bysig che si scriveva anche bisig, che vuol dire impegnato mentre build da una radice proto germanica bōþlą o buþlą che vuol dire casa da cui viene anche bold. Build e busy quindi non ci azzeccano.--Pierpao.lo (listening) 22:03, 23 nov 2018 (CET)[rispondi]

Per parecchi termini inglesi non è possibile correlare come è scritto a come si pronuncia. Esempio tipico è "Butcher" (macellaio) pronunciato "buccer" ma scritto come "but" che invece si pronuncia "bat"

E' anche vero che la pronuncia che impariamo a scuola è una brutta copia dell'originale, per cui quando si ascolta un inglese dal vivo si captano meglio i motivi della loro pronuncia (considerato anche che stando con la bocca più socchiusa della nostra, certi suoni escono in maniera differente), ma certo che la lingua inglese è stana assai... --Daniele Pugliesi (msg) 17:30, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Quale olio sul pane?

Olio di semi o olio di oliva? --151.49.77.213 (msg) 21:28, 28 nov 2018 (CET)[rispondi]

Di oliva, meglio se extravergine (e toscano); l'olio di semi va bene per le fritture. --Franz van Lanzee (msg) 23:49, 28 nov 2018 (CET)[rispondi]
Perché toscano? :D --Daniele Pugliesi (msg) 17:26, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Colore dei composti

Gentile Oracolo

Quali sono i fattori ce cartterizzano il colore dei composti/elementi chimici, e che fanno in modo che sali con composizione simile abbiano colori molto diversi? Ci sono tanti esempi, a partire dal sale di cobalto che quando c'è umidità si idrata e passa da blu a rosa, o ai sali di rame che possono andare dal blu, al verde, al giallo, mentre il rame ossidato è nero e quello metallico è color... rame! Grazie buona giornata


--202.87.210.20 (msg) 11:05, 1 dic 2018 (CET)[rispondi]

Sperando di essere utile, dovrebbe essere una questione di elettroni. Perché il colore di un composto SE NON SBAGLIO è dato dal salto che fa l'elettrone o una cosa simile. Mi permetto di pingare [@ Daniele Pugliesi] che lui il chimichese lo sa--93.36.112.158 (msg) 17:52, 4 dic 2018 (CET)[rispondi]
Grazie per il ping. Il colore non è nient'altro che una codifica che il nostro cervello fornisce come risposta alle frequenze luminose che il nostro occhio riesce a percepire. Maggiore è la frequenza, maggiore è l'energia associata e viceversa. Ciascun colore (a parte il colore marrone ed altri colori simili che provengono da una mescolanza di colori, cioè, energie differenti) è quindi associato ad un'energia. Quando vediamo un colore vuol dire che stiamo vedendo l'energia che viene emessa da un certo oggetto. Considerando che i composti e gli elementi chimici sono troppo piccoli per essere visti dall'occhio umano, possiamo dire che a rigore non hanno un colore.
Invece il colore che attribuiamo a tali composti/elementi chimici è quello della loro struttura cristallina o amorfa, che avere una variabilità immensa: bastano delle impurità o altri difetti perché l'energia assorbita e quella riflessa dalla struttura sia differente.
Questo perché le impurità o i difetti del cristallo hanno un comportamento differente rispetto alla luce.
Come detto da 93.36.112.158, la fisica dice che se una struttura cristallina o amorfa viene colpita da un fascio di luce (energia elettromagnetica in generale), gli elettroni che stanno sull'orbita più esterna accumulano una parte di energia. Quindi, se la luce che attraversa il materiale è ad esempio bianca, la luce che viene riflessa avrà un colore con un'energia minore. A seconda delle frequenze/energie che assorbe il materiale, si avrà un determinato colore.
Questo principio viene sfruttato da dispositivi chiamati "colorimetri" e "spettrofotometri". Se studi il loro funzionamento capirai meglio di cosa stiamo parlando.
Tieni conto inoltre che la luce quando "impatta" un materiale si divide in vari modi: una parte torna indietro (riflessione), una parte viene deviata (rifrazione), una parte viene sparsa ovunque (diffusione), una parte viene assorbita e una parte attraversa il materiale indisturbata. In altre parole, ogni fotone prende la sua strada a seconda del punto che va ad "urtare" (un elettrone, un protone, un difetto, uno spazio vuoto, ecc.). Quindi il colore che vediamo è il risultato di tantissimi eventi microscopici che nel loro complesso vediamo come un "colore". Inoltre la luce visibile è solo una minima parte dell'energia elettromagnetica. Ciò vuol dire che il "colore" in fin dei conti non è così importante, in quanto mancano tutta una serie di informazioni che riguardano le frequenze più alte e più basse di quelle che vediamo. --Daniele Pugliesi (msg) 17:25, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Acciaio congelato fragile

Salve, ho una domanda: in molti film vengono mostrate scene in cui lucchetti d'acciaio vengono facilmente sbriciolati dopo essere stati raffreddati usando una bomboletta di gas liquefatto. È veramente possibile o è una invenzione cinematografica?


--158.148.64.16 (msg) 11:44, 8 dic 2018 (CET)[rispondi]

É decisamente una finzione cinematografica. L'acciaio è un materiale solido, duro e resistente. In più è un materiale conduttore, quindi se lo si congela la temperatura sarà omogenea in tutto il volume, e non ci saranno squilibri termici che potrebbero portarlo alla rottura.--41.60.1.102 (msg) 13:37, 8 dic 2018 (CET)[rispondi]
Temo che le cose non siano così semplici. Beninteso, non stiamo parlando di raffreddare l’acciaio poco sotto zero gradi centigradi, ma di raffreddarlo con azoto liquido, come pare facciano spesso e volentieri i ladri di biciclette (non quelli cinematografici...) per frantumare i lucchetti (a martellate: non è certo il freddo da solo che li sbriciola). Anche lasciando da parte gli innumerevoli video dimostrativi su youtube, che non si può mai essere certi che non siano farlocchi, si trovano su siti più autorevoli delle spiegazioni più articolate, ad esempio (per chi sa l’inglese) qui. --5.90.74.169 (msg) 17:38, 8 dic 2018 (CET)[rispondi]
No invece, ti stai sbagliando di grosso. I ladri di biciclette che frantumano lucchetti con l'azoto liquido sono solo finzioni cinematografiche. L'acciaio nel modo più assoluto non diventa più fragile se raffreddato, anche di centinaia di gradi sotto lo zero: è un reticolo metallico con solidi legami atomici con all'interno dei reticoli degli atomi di carbonio (essendo l'acciaio una lega ferro-carbonio) che stabilizzano ulteriormente la struttura, ed è un buon conduttore. In più non filtra acqua al suo interno: un volume omogeneo di acciaio assolutamente non si indebolisce raffreddandolo con l'azoto liquido. La scienza non è Hollywoodiana.--95.244.158.32 (msg) 14:22, 9 dic 2018 (CET)[rispondi]
È chiaro che i ladri più esperti portino il lucchetto allo stato di condensato di Bose-Einstein. --Vito (msg) 14:35, 9 dic 2018 (CET)[rispondi]
Mah. A me questo, per esempio, non sembra un copione cinematografico. Cercando con google "ductile-brittle transition temperature" si trovano decine di articoli su riviste scientifiche e ingegneristiche, ma forse stiamo parlando di cose diverse. Dato che qui siamo su Wikipedia e non su Yahoo Answers, se qualcuno riporta una fonte autorevole che dice che quella che si possano frantumare i lucchetti dopo averli raffreddati con l’azoto liquido è una bufala, sono disposto a crederci. --93.36.167.230 (msg) 20:02, 9 dic 2018 (CET)[rispondi]
Scusate l'intromissione: OK che l'acciaio è un buon conduttore ma se io tengo una forchetta in mano e ficco le punte nella fiamma di un fornello impiego qualche minuto a scottarmi e ciò avviene dopo che le punte sono già diventate rosse. Quindi OK, l'acciaio è un conduttore termico ma non un superconduttore termico. --Alessandro (msg) 23:44, 9 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ma che cavolo c'entra?! Ciò non toglie che un pezzo d'acciaio raggiunge velocemente una temperatura omogenea in tutto il volume. Per un pezzo di vetro non è così, e infatti una forte escursione termica lo incrina. Poi, ricordando @IP 93.36.167.230 che qui siamo nella wiki in lingua italiana e che probabilmente la maggior parte di chi legge questa pagina non saprebbe tradurre testi in inglese tecnico (io per primo), faccio notare che il link che hai messo mi sembra che parli di un processo di tempratura degli acciai, dove il corpo viene portato ad altissime temperature, per poi essere raffreddato, e ciò ovviamente porta a una modifica della struttura cristallina interna dell'acciaio, perché i legami vengono prima smobilizzati nella fase di alta temperatura. Ma l'oggetto della domanda è se solo raffreddando un pezzo di acciaio a bassissime temperature, ma senza prima portarlo ad alte temperature, quindi non temprandolo, questo diventa più fragile. È la risposta, in base a quanto mi hanno insegnato, è no, perché non si tratta di un trattamento termico di tempratura, ma solo di un raffreddamento. Congelare una sbarra di metallo in freezer o nell'azoto liquido è indifferente, la struttura è composta da fortissimi legami metallici, che possono essere modificati solo con alte temperature. Ma solo il freddo estremo non indebolisce in alcun modo un pezzo d'acciaio.--95.249.7.178 (msg) 08:42, 10 dic 2018 (CET)[rispondi]
Caro 95... (immagino sia sempre lo stesso con IP variabile, come d'altra parte anch'io, che sto intervenendo come 5.90.74.169, 93.36.167.230 e 130.192.193.197), qui mi pare che stiamo accumulando malintesi, quindi provo a fare un po' d'ordine.
  1. se qualcuno ha visto un film in cui l'acciaio si sbriciola da solo dopo essere stato raffreddato con azoto liquido (un po' come succede alla faccia del professor Quirrel a contatto con le mani di Harry Potter nella scena clou di Harry Potter e la pietra filosofale), beh, quello senza dubbio succede solo nei film. Nessuno sta dicendo che l'acciaio si sbriciola come conseguenza del raffreddamento: nemmeno chi ha posto la domanda qui, che ha chiesto se i lucchetti possono essere "facilmente sbriciolati dopo essere stati raffreddati";
  2. esiste, invece, un fenomeno che si chiama transizione duttile-fragile, per il quale diversi materiali metallici (fra cui anche acciai) al di sotto di una certa temperatura critica (che dipende dal materiale, ma è generalmente ben al di sopra di quella dell'azoto liquido) perdono duttilità e diventano fragili. In altri termini, se sottoposti a uno stress sufficientemente forte (per esempio una martellata) anziché deformarsi come farebbero a temperatura ambiente si rompono;
  3. a basse temperature il metallo non solo diventa più fragile, ma anche più duro (durezza e fragilità non sono affatto opposti, come il linguaggio comune farebbe credere: basti pensare al diamante), quindi esiste una relazione fra questo fenomeno e le tecniche di tempra, ma il punto non è quello;
  4. il fenomeno di cui stamo parlando non c'entra con la conducibilità termica del metallo: è ovvio che non si può raffreddare alla temperatura dell'azoto liquido una massa di acciaio di qualche quintale con una semplice bomboletta. Ma stiamo parlando di lucchetti. Il fatto che l'acciaio è impermeabile all'acqua, poi, non ha veramente nulla a che fare (quelli che si sbriciolano per il congelamento dell'acqua sono rocce già fessurate, il legno oppure l'asfalto di un manto stradale);
  5. io non sono esperto di scienza dei materiali, e non so se è possibile rompere un lucchetto a martellate dopo averlo raffreddato con l'azoto liquido. Quindi mi sarei astenuto dal rispondere alla domanda posta all'Oracolo. Siccome però è comparsa una risposta assolutamente categorica, senza nessuna fonte di riferimento e con motivazioni che mi apparivano palesemente insufficienti o fuori luogo (citare la conducibilità e l'assenza di squilibri termici dimostra solo che non si è capita la domanda), ho provato a cercare delle fonti. Siccome l'inglese lo so, ho trovato molte fonti sul fenomeno della transizione duttile-fragile: quella più direttamente pertinente e accessibile è quella che ho indicato per prima: chi non sa l'inglese può tranquillamente fare un bel copia-incolla su Google Traduttore, e quello che ne viene fuori in italiano è perfettamente comprensibile. Siccome è una pagina del Dipartimento di Fisica dell'Università dell'Illinois, ho ritenuto che fosse una fonte ragionevolmente attendibile. Per sicurezza, però, ho provato a cercare altre fonti nella letteratura scientifica vera e propria, e se ne trovano senza problemi. In italiano, invece, lavori scientifici se ne scrivono pochi e ho trovato poca roba che si possa considerare pertinente e affidabile: la pagina in italiano che ho citato, comunque, parla di questo, non menziona in nessun modo i trattamenti termici come la tempra, e non dice affatto che il fenomeno si verifica solo se l'acciaio è stato prima riscaldato ad alte temperature. Almeno l'italiano si suppone che lo sappiamo leggere, sì? A margine, può darsi che "la maggior parte di chi legge queste pagine non saprebbe tradurre testi in inglese tecnico": però chi risponde a una domanda posta da altri dovrebbe essere competente nella materia, e la maggior parte di chi ha specifiche competenze universitarie o professionali nel campo della scienza dei materiali l'inglese lo capisce eccome;
  6. in conclusione, una fonte attendibile che dica che i ladri o gli agenti segreti riescono a rompere lucchetti aiutandosi con l'azoto liquido, finora, io non l'ho trovata: se c'è, viene dopo centinaia di pagine che lo affermano (vedi qui o qui) ma che per i nostri standard non sono sufficientemente attendibili (per dire, nel secondo dei due link si lascia intendere che l'azoto liquido trasformi il lucchetto in ghiaccio, affermazione che si commenta da sola...);
  7. a fronte di questo, per l'affermazione secondo cui l'acciaio non può diventare più fragile a basse temperature non è stata portata nessuna fonte (solo "me l'hanno insegnato"), e quell'affermazione è sicuramente smentita da numerose fonti autorevoli, anche in italiano, in cui si legge che molti acciai (non tutti) diventano più fragili a basse temperature (quindi, o ti hanno insegnato una cosa sbagliata o hai capito male quello che ti hanno detto). Poiché si legge che il fenomeno avviene per certi acciai e non per altri (quelli austenitici), bisognerebbe anche vedere qual è il materiale del lucchetto.
Questo è quello che l'Oracolo è riuscito a mettere insieme finora. Chi ha fatto la domanda tragga le sue conclusioni. --130.192.193.197 (msg) 12:43, 10 dic 2018 (CET)[rispondi]
Mi ricordo di "aver sentito" che l'acciaio di bassa qualità diventa fragile a basse temperature e che questa è stata la causa dell'affondamento del Titanic. Nelle acque gelide dell'Atlantico l'acciaio dello scafo divenne fragile e invece di deformarsi si ruppe causando una grave falla nello scafo. Per "aver sentito" mi riferisco ai vari documentari trasmessi sul disastro, ne ho trovato traccia qui, qui e qui, ma in contraddizione qui. Certo, non stiamo parlando di temperature bassissime e nemmeno di un impatto con un martello. X-Dark (msg) 11:08, 11 dic 2018 (CET)[rispondi]
In realtà nel caso del Titanic le piastre hanno retto ad una forza di 24 kiloNewton per centimetro quadrato. Sono stati i rivetti a spezzarsi essendo fatti di ferro contenente impurità. --Alessandro (msg) 13:07, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
La fisica descrive l'acciaio come materiale puro e bellissimo. Gli ingegneri dei materiali sanno benissimo che tutti i "cristalli" hanno dei difetti e che l'influenza di tali difetti è enorme sulle proprietà del materiale. A questo aggiungeteci che i lucchetti spesso sono in ghisa e non di acciaio e che spesso sono pure in parte arrugginiti (se non in maniera macroscopica, almeno con pitting) e sono stati soggetti a sforzo per fatica a causa del loro normale logorio nel tempo, per cui l'oggetto reale avrà una resistenza che è nettamente inferiore rispetto a quello indicata nei libri di fisica per tantissimi motivi. Nulla di strano che certi lucchetti si rompino con una certa facilità. Comunque se volete un mio consiglio, nel caso in cui ci stavate pensando, lasciate stare il furto di biciclette: esistono tanti altri lavori eticamente e moralmente più accettabili. ;) --Daniele Pugliesi (msg) 17:01, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Puntate di ER Medici in prima linea

Non ricordo il titolo di due puntate di Er Medici in prima linea.

Nella prima, il dott. Mark Greene fa di tutto per salvare una donna praticandole il massaggio cardiaco per moltissimi minuti, e in un momento dice all’incirca: “forza, la linea non è piatta!” e una collega “Mark... è morta...” e poi va dal marito della donna per spiegargli facendolo arrabbiare.

Nell’altra puntata Mark Greene è in ascensore con un paziente sdraiato sulla barella e questo ha un arresto cardiaco ma invece di defibrillare, scarica le piastre a vuoto, provocandone la morte.

Chi mi aiuta a ritrovarle? --151.49.86.244 (msg) 21:53, 9 dic 2018 (CET)[rispondi]

Uno per volta, mi raccomando! --151.49.86.244 (msg) 20:15, 12 dic 2018 (CET)[rispondi]
Probabilmente gli episodi che hai citato sono talmente vaghi (qualcuno che continua ad oltranza un massaggio cardiaco anche quando non c'è più speranza a quanto ricordo c'era in una puntata sì e una no) o brevi che non è semplice ricordare da essi una puntata precisa su 160 trasmesse oltre 16 anni fa --Postcrosser (msg) 21:04, 12 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ho fatto un po' di ricerche, quello di Green che lascia morire un pluriomicida è l'episodio 22 della settima stagione [1]] e per il massaggio cardiaco non c'è speranza, come dice giustamente Postcrosser! --Tostapanecorrispondenze 22:28, 12 dic 2018 (CET)[rispondi]
Stagione 1 episodio 19 Love's Labor Lost la paziente era Jodi O'Brien interpretata da Colleen Flynn. Postcrosser e Utente:Frullatore_Tostapane Blasfemi non si dubita mai dell'onnisciente oracolo. Come penitenza io in quanto misero tramite (mai visto ER in vita mia) della voce del possente oracolo vi commino 5 errori a scelta per uno su Wikipedia da sistemare :)--Pierpao.lo (listening) 12:25, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Mi cospargo il capo di cenere e parto per il patrolling degli errori - mi porto il defibrillatore e l'ambu :-D --Tostapanecorrispondenze 12:32, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Mi inchino all'omniscenza dell'oracolo e del suo portavoce e - con un sacchetto di ceci su cui inginocchiarmi - mi metto a caccia di errori da correggere. P.S. Ma come hai fatto??? A suo tempo avevo seguito tutte le serie di ER ma adesso mi ricordo a malapena i personaggi principali. --Postcrosser (msg) 12:54, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Su google "mark green try to save woman is dead" è ispirato dallo spirito dell'oracolo ho scelto https://tv.avclub.com/a-riveting-er-gives-dr-greene-one-bad-day-that-just-ke-1798265819 ho cercato woman nella pagina poi parlava del marito...--Pierpao.lo (listening) 16:25, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
FC Poi con il nome dell'attrice ho trovato la puntata Postcrosser--Pierpao.lo (listening) 18:50, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Grazie!!! :-D --151.49.86.244 (msg) 23:08, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]

Percezione e Realtà

Se un evento accade in una arco infinitesimale di tempo tale che nessuno possa percepirlo, vederlo e sentirlo, dovremmo affermare che tale evento non sia mai esistito?--Freebird73 (msg) 13:45, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]

Argomento correlato: en:If_a_tree_falls_in_a_forest. X-Dark (msg) 15:25, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Così afferma il mio cane quando rapidissimo ruba il cibo dei gatti. "Non è successo nulla".--Flazaza (msg) 19:15, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Freebird73], definisci "nessuno": "nessun essere umano"? "Nessun essere senziente"? "Nessuna entità fisica in grado di interagire con l’evento"? Comunque sia, l’unico che ti potrebbe dare la risposta definitiva è il gatto di Schrödinger. Bisogna solo trovarsi in un universo in cui è ancora vivo (in tal caso puoi trovarlo a Copenhagen, a casa dell’amico di Wigner). --5.90.202.32 (msg) 20:19, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
A prescindere da cosa dica la fisica, personalmente penso che esista un "quanto di tempo" oltre il quale non ci sono ulteriori suddivisioni, per cui se un evento accade in un lasso di tempo pari ad un quanto di tempo, esso è accaduto in un tempo che è il più breve possibile, ed è comunque avvenuto, a prescindere che tale evento sia stato percepito o no. Riguardo al nesso tra percezione ed esistenza, il mio parere, che mi sembra quello più logico, è che l'esistenza di un evento non dipenda dal fatto che qualcuno o qualcosa percepisca tale evento. Un evento potrebbe essere completamente isolato dal resto della realtà ed esistere comunque. Su quest'ultimo punto, però penso anche che qualsiasi evento "dinamico" (cioè che vari nel tempo) avviene per una causa, per cui secondo per esserci un cambiamento, seppure questo sia isolato, dovrebbe esserci almeno un secondo evento collegato con questo che sia la causa di tale evento; nel caso limite in cui ci siano due eventi isolati dalla realtà, ciascuno di essi potrebbe influenzare l'altro e suppongo si avrebbe un cambiamento periodico. Pensa ad esempio ad una biglia che sbatte in un contenitore che ha una lunghezza doppia rispetto al diametro della biglia: se la biglia per ipotesi fosse un "quanto di volume" e si potesse spostare solo di un "quanto di lunghezza" (pari al diametro della biglia), allora si avrebbe un movimento a scatti anziché continuo, con 2 sole posizioni possibili. Se la biglia si sposta in una direzione o in un'altra, urta la parete e quindi ritorna alla posizione iniziale. In assenza di attrito, gravità, ecc, gli unici eventi da considerare sarebbero l'urto con una parete o con l'altra e ciascuno di questi urti è causato dall'urto che è avvenuto precedentemente.
Quindi, tornando alla tua domanda, anzitutto secondo me è impossibile definire un intervallo "infinitesimo" di tempo. In secondo luogo tale evento non deve essere necessariamente percepito per esistere. Aggiungo che per me un intervallo di durata infinitesima è dal punto di vista matematico pari ad un intervallo di lunghezza nulla. Infatti il concetto di "infinitesimo" vale nell'ambito della matematica semplicemente come "limite", quindi qualcosa che nella realtà è pari a zero. Come se fosse un'ipotesi già falsa in partenza (o se preferiamo "un'illusione") che viene utilizzata dalla matematica semplicemente perché ha valore nelle formule, ma non nella realtà.
Se ti è mai capitato di fare delle simulazioni al computer, saprai che quando si simula qualcosa con un "infinitesimo", nella realtà il pc utilizza un valore piccolissimo (ad esempio 10^-10, 10^-1000000, ecc.), che è comunque un valore finito e diverso da zero, eppure le simulazioni danno valori corretti in questa maniera, seppure si tratti di un valore finito. Allo stesso modo per me un "quanto" è un valore piccolissimo, che noi umani interpretiamo erroneamente come "infinitesimo" o "nullo", mentre nei fatti è semplicemente un valore piccolissimo ma finito. --Daniele Pugliesi (msg) 16:45, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Spot tv Motta La vetrina delle bontà

Visto il grandissimo successo della ricerca di puntate di ER, ho un’altra difficilissima ricerca da fare. Sto cercando lo spot Motta La vetrina delle bontà trasmesso in tv nei primi(ssimi) anni 80. Chi mi aiuta a ritrovarlo? --151.49.86.244 (msg) 21:52, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]

nessuno lo ricorda? --2001:B07:6442:8903:7067:8012:713E:E6E4 (msg) 11:12, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
Non è che ricordi qualche particolare in più? Una domanda così è parecchio vaga e non penso che in tot (quanti?) anni la Motta abbia tenuto lo stesso spot. Poi non è nemmeno facile trovare video di quasi 40 anni fa (ca**o, sono già passati 40 anni!!!) soprattutto senza specifiche--93.36.107.195 (msg) 13:05, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]

confessioni protestanti

attualmente quante e quali sono le confessioni protestanti?

--87.27.156.88 (msg) 11:48, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]

Mappamondo al contrario

Se tutte le mappe geografiche sono disegnate con l'Artide direzionata verso l'alto, e quindi coincidente con il nord, è perché c'è un motivo specifico oppure ci portiamo dietro una scelta casuale di popolazioni di millenni fa?

OK forse ho posto la domanda da schifo: intendo dire, perché è stata scelta l'Artide come nord e l'Antartide come sud, e non il contrario (cosa che avrebbe portato tutte le mappe e i mappamondo capovolti)? Motivazioni scientifiche o semplici convenzioni storiche


--93.36.107.195 (msg) 13:00, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]

Me lo stavo chiedendo anche io giusto l'altro giorno. Ma estendo. Perché non scegliere l'Ovest o l'est? --Alessandro (msg) 13:01, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
en:South-up map orientation. X-Dark (msg) 13:04, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
@X-Dark, a parte che è in inglese e ho capito la metà di quel che c'è scritto, ma la voce linkata non spiega perché le mappe sono nord-orientate, ma solo motivazioni psico-sociali sul perché qualcuno si è messo a disegnare mappe capovolte--93.36.107.195 (msg) 13:16, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
"Fino al XV secolo le carte posizionavano in alto l’Est, perché da lì sorge il sole, oppure perché quella era la direzione da seguire per la Terra Santa (Gerusalemme) – da questo nacque la parola orientamento, ovvero la necessità di disegnare carte disposte nella direzione dell’Oriente. I marinai però si orientavano solo osservando la Stella Polare che indicava il Nord e non l’Est (e lo stesso avvenne poi con la bussola): dunque per essere pratici si decise di mettere il Nord in alto e di conseguenza far slittare di un giro completo gli altri punti cardinali." (estratto da Sapere.it) --StefBiondo 13:39, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
Vedi Storia della cartografia.
(Considera anche che se fosse stato scelto l'altro polo, ora ti staresti facendo esattamente la stessa domanda…)
--Captivo (msg) 13:42, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
Se poi ti chiedi perchè il punto cardinale che si trova nella direzione dell'Artide si chiama nord o settentrione, puoi trovare la risposta nella voce Nord : settentrione deriva dal nome con cui gli antichi romani (che non avendo la bussola si orientavano con le stelle) chiamavano l'Orsa Maggiore (che vedevano in direzione nord), mentre Norðri era una delle quattro figure della mitologia norrena che reggevano il mondo, quella che si trovava appunto in direzione nord.--Postcrosser (msg) 13:46, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]
È davvero incredibile quante cose si possono trovare su Wikipedia! Manco fosse un'enciclopedia… --Captivo (msg) 20:08, 19 dic 2018 (CET)[rispondi]

Biografia di don Carlos

Ciao. Sto cercando la biografia di un personaggio.

Non escludo che si trovi su questa enciclopedia (anzi, visto che era di rilievo è molto probabile), ma purtroppo non conosco il suo cognome e quindi non riesco a localizzarlo. Vi descrivo quello che ricordo di lui:

"Don Carlos" era il soprannome dato a un italiano, Carlo [cognome], toscano, probabilmente fiorentino, emigrato in Argentina a inizio '900. Era diventato un personaggio di spicco, era molto vicino a Peron (e infatti appariva spesso in fotografie accanto a lui), aveva un ruolo chiave nei servizi segreti argentini, ed era diventato un po' il leader degli immigrati italiani in Sudamerica (in particolare Argentina e Venezuela).

Se non erro (ma qui potrei sbagliarmi) aveva anche legami con la P2 di Gelli, e fu tra gli organizzatori del ritorno di Peròn dall'esilio (con un volo dell'Alitalia).

Qualcuno saprebbe dirmi in cognome di questo Carlo "don Carlos", e nel caso dove posso trovare la sua biografia? Grazie


--80.180.55.205 (msg) 10:17, 20 dic 2018 (CET)[rispondi]

Carlo Venturi. Su wikipedia c'è una voce su un Carlo Venturi, ma non è quello che intendiamo noi (quello che c'è su wikipedia è un musicista).
Non era toscano, ma di Modena, nato nel 1904. Trasferito in Argentina, faceva l'imprenditore. Si è vero, era molto vicino al peronismo ed era membro dei servizi segreti. Non c'è molto altro in rete, il suo nome salta fuori perché legato alla vicenda di Majorana (a quanto pare Venturi sapeva che quello che tutti conoscevano come " Bini" era in realtà il fisico). Se scrivi su Google Carlo Venturi Majorana trovi tutto quello che sono riuscito a trovare.--93.32.248.163 (msg) 20:45, 20 dic 2018 (CET)[rispondi]

Carico solaio

In attesa di una valutazione professionale, qualcuno sa dirmi il carico massimo indicativo del solaio di un appartamento al metro quadro? Questo prima di portarvi una libreria antica dal peso non trascurabile. Grazie.


--93.36.88.164 (msg) 17:20, 20 dic 2018 (CET)[rispondi]

Dipende dal tipo di solaio (in legno, in laterocemento, in buone o cattive condizioni...). Indicativamente, considera che i solai moderni sono progettati per reggere un sovraccarico (il peso variabile dato da mobili, elettrodomestici, persone..) di almeno 200 kg a metro quadro distribuito su tutta la superficie. --Postcrosser (msg) 17:51, 20 dic 2018 (CET)[rispondi]
Va aggiunto che il carico massimo accettabile indicato di 200 Kg/mq è calcolato nella condizione più sfavorevole: cioè al centro della stanza. Se la libreria è posta appoggiata alla parete (come normalmente avviene) il carico accettabile è decisamente maggiore; pertanto, a meno di condizioni ambientali particolari, non dovrebbero esserci problemi a sostenere una libreria. --Gac 11:35, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ma anche questa?--StefBiondo 13:52, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]
@Gac Vero. E, soprattutto nel caso di un solaio in legno, va anche considerata la direzione dell'orditura : se la libreria è posizionata in modo da scaricare il peso trasversalmente su più travi invece che lungo una sola il carico sopportabile è maggiore. Certo, non deve essere una cosa del genere... --Postcrosser (msg) 15:00, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Postcrosser] Hai ovviamente ragione; in effetti l'orditura influisce anche nei casi di solai in travetti SAP od altro materiale. Escluso solo il caso di solaio a piastra in cui non esiste un'orditura prevalente --Gac 17:48, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Satispay

Ho già guardato in tutte le pagine di https://support.satispay.com/it/privati ma non ho trovato la risposta che cerco: quale connessione devo avere per selezionare un negozio e inviare il pagamento? Wi-Fi o 3G? --2001:B07:6442:8903:312E:3A4F:46D3:B6F1 (msg) 10:55, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

entrambe vanno bene, più geolocalizzazione. Ps: ma come fai col WiFi? Devi essere fisicamente presente alla cassa...

Creare un file che si apre solo su un determinato pc

Ciao a tutti. Sapete se esiste un software, possibilmente gratuito, o altro metodo per creare un file che si apre solo su un determinato pc o su un numero limitato di pc dei quali si conosca l'ID del dispositivo? Meglio ancora se l'ID del dispositivo associato al file possa essere modificato inserendo una password con codifica AES 256bit. Grazie.

--Daniele Pugliesi (msg) 16:27, 21 dic 2018 (CET)[rispondi]

Perché usare una crittografia non male per qualcosa di così poco sicuro? Non ho ben chiaro a quale ID tu ti riferisca ma in ogni caso esso equivarrebbe a una password facilmente individuabile. --Vito (msg) 09:33, 31 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ho fatto una ricerca nella rete ma con scarsi risultati. In pratica vorrei applicare il Digital rights management (DRM) ad un video in modo da limitarne l'accesso. Da quanto ho letto comunque esistono vari modi per infrangere i DRM, per cui non so se ne valga la pena. Nella mia idea iniziale avrei voluto limitare l'accesso solo al video solo a chi avesse una password oppure solo a determinati utenti, facendo in modo che per aprire il video bisognasse inserire una password oppure che il video possa essere visto solo da determinati dispositivi, cioè all'apertura del video se il codice del dispositivo non corrisponde a quello richiesto, il video non si apre. Le due cose sono distinte: o una password per vedere il video criptato oppure un sistema che controlla automaticamente che il codice del dispositivo sia autorizzato.
Non essendo un programmatore/informatico, non so se la mia idea ha senso o se esiste una tecnologia simile. --Daniele Pugliesi (msg) 15:55, 8 gen 2019 (CET)[rispondi]

Piccoli insetti/aracnidi rosso-arancioni

Sono di un colore rosso-arancio, simile a quello della Nduja calabrese, e molto piccoli tanto che forse non superano il millimetro di lunghezza. Se li si vede, sembrano proprio dei puntini rosso-arancio che si muovono. Non so se sono insetti o aracnidi, qualcuno sa come si chiamano?

--186.167.33.244 (msg) 14:31, 23 dic 2018 (CET)[rispondi]

Se ti riferisci ai ragnetti rossi che vivono sulla pietra e sui muri sono Balaustium murorum.--Flazaza (msg) 14:46, 23 dic 2018 (CET)[rispondi]
Sono proprio loro! Fantastico, grazie mille!--186.167.33.244 (msg) 15:01, 23 dic 2018 (CET)[rispondi]

Natale

A tutti gli Oracoli e alle Oracolesse, ai loro coniugi e ai loro Oracolini, auguro un buon Natale, insieme a un sentito ringraziamento per il servizio reso in questa rubrica. Sì, lo so che è un messaggio un po' OT, ma visto il giorno spero mi consentiate questa eccezione.

--79.16.161.220 (msg) 09:14, 25 dic 2018 (CET)[rispondi]

L'Oracolo, attraverso me, suo umile portavoce, ringrazia e ricambia. --Flazaza (msg) 11:01, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]

Cantante italiano, anni 2002-2005

Proprio in questo momento mi sovviene un cantante italiano (che ovviamente, cantava in italiano) che vedevo in alcuni canali che trasmettevano video (anche dal vivo) , tipo Radio Italia. Non sono mai riuscito a vederne la voce su it.wiki e non mi ricordo più come si chiama: tutto quello che riesco a ricordare è che aveva il volto gonfio, tratti somatici simil-cinesi e pizzetto nero senza barba. In poche parole, era quasi identico fisicamente a Chino Moreno, cantante dei Deftones, perlomeno il Chino di quegli anni. Qualcuno mi può aiutare a capire chi è?--Gybo 95 (msg) 21:40, 25 dic 2018 (CET)[rispondi]

Cercando 'Chino Moreno sosia' o simili si trovano alcuni forum in cui dicono assomigli a Paolo Noise de Lo Zoo di 105, ma non ha mai fatto il cantante e quindi non credo tu ti riferisca a lui. --Unam96 (msg) 10:29, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]
No, non è lui, e non è neanche così simile fisicamente. Purtroppo io cerco un cantante o ex-cantante.--Gybo 95 (msg) 11:42, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]
Secondo me ce l'hai con Pino Scotto--StefBiondo 19:54, 27 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ma quale Pino Scotto, la mia è una richiesta seria. :)--Gybo 95 (msg) 14:30, 28 dic 2018 (CET)[rispondi]
Dalla descrizione che hai dato, e dal periodo cui ti riferisci, mi viene in mente Simone. Potrebbe essere lui ? --79.53.208.145 (msg) 14:45, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]
No, non aveva i capelli lunghi.--Gybo 95 (msg) 15:03, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]

Webcam su Youtube

Cercando “webcam tokyo shinjuku” su YouTube per vedere le webcam in diretta, il primo link che ottengo è https: //you tu.be/ PmrWwYTlAVQ

Ma perché se ho cercato Shinjuku mi restituisce Shibuya? --151.49.68.64 (msg) 22:13, 25 dic 2018 (CET)[rispondi]

Domanda di economia: la scena alla fine di Una poltrona per due

Ciao a tutti e buone feste.

Non sono affatto pratico di economia, e ci sono delle questioni nel film Una poltrona per due che non mi sono chiare.

Va bene che non si quota in borsa il succo d'arancia concentrato e congelato, però nella finzione cinematografica ci sono alcune questioni economiche reali:

  • Se i raccolti di arance sono andati a male, significa che ce ne saranno poche in circolazione, e il loro prezzo sarà più alto;
  • Se i raccolti di arance non hanno avuto problemi, significa che ce ne saranno molte sul mercato e il loro prezzo sarà più basso.

Di conseguenza, il diverso comportamento dei due vegliardi e della coppia Aykroyd-Murphy si può spiegare così:

  • I due fratelli credono che il raccolto è andato a male, quindi vogliono comprare azioni (azioni?) di succo di arancia a prezzi bassi, perchè poi quando verrà annunciato il resoconto del dipartimento dell'agricoltura il loro valore lieviterà, visto che il costo dell'arancia aumenterà. In realtà non sarà così, e alla fine della giornata si troveranno in mano dei pezzi di carta straccia pagati un occhio nella testa;
  • Dan Aykroyd ed Eddie Murphy invece sanno che il raccolto non ha avuto danni, e quindi vendono le azioni (facilitati dal fatto che tutti gli azionisti seguono i due vecchi come delle pecore) a un prezzo più alto, per poi ricomprarle a prezzi stracci dopo che verrà dichiarato che le arance non mancheranno.

Quindi alla fine Murphy e Aykroyd ci guadagnano, mentre i due vecchi finiscono sul lastrico.

E qui arriva la mia ignoranza in materia economica:

  1. Come è possibile che Murphy e Aykroyd abbiano venduto azioni senza possederne? Se le hanno potute vendere significa che le hanno comprate in precedenza (da chi?), e ciò non annullerebbe il loro profitto?
  2. Se hanno venduto le loro azioni, una volta che hanno visto che il loro prezzo è sceso al punto da valere come carta straccia, perchè hanno voluto ricomprarle? Non avrebero guadagnato di più a non comprare nulla e tenendosi il ricavato delle vendite, anzichè spendere soldi per riacquistare azioni di poco valore?

Scusate la lunghezza della domanda, probabilmente la risposta è banale ma non avendo conoscenze in economia so nemmeno cosa cercare. Buone feste e buon 2019 --152.0.67.156 (msg) 10:36, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]

Quelle in questione non sono azioni ma futures, e quella di Winthorpe e Valentine è una vendita allo scoperto. Vedi anche qui per una spiegazione più pofessionale. --Franz van Lanzee (msg) 11:06, 26 dic 2018 (CET)[rispondi]
Aggiungo che il succo di arance è regolarmente quota in borsa e non è una finzione cinematografica. qua puoi trovare le ultime quotazioni.--Kaspo 12:25, 28 dic 2018 (CET)[rispondi]

Classifica app store

Nella classifica delle app, per esempio in Google play store, come viene determinata la posizione? Dai download? Suppongo di sì ma riferiti a quale periodo? Non penso "all time" dato che WhatsApp non potrebbe non essere al primo posto visto che è quasi certamente presente su ogni smartphone. Grazie mille.

--158.148.246.168 (msg) 08:20, 27 dic 2018 (CET)[rispondi]

"Città" nelle indicazioni bibliografiche

O sommo oracolo, perdona il dubbio forse stupido. Sto scrivendo la bibliografia per un lavoro personale. Ho fatto qualche ricerca in Rete ma non riesco a capire: la città da indicare è quella dove ha sede la stamperia, quella dove ha sede la casa editrice, o cos'altro? Anche nel nostro Template:Cita_libro c'è scritto solo "città di pubblicazione" senza ulteriori spiegazioni. Che significa esattamente?

--Giulio Mainardi (msg) 17:25, 28 dic 2018 (CET)[rispondi]

io direi la città indicata nel libro. Sembra una banalità utente:Giulio Mainardi ma forse é piú facile chiederlo a qualche editore che sicuramente conosci cosa mettono nei libri. Io ricordo che nei vecchi libri a volte era scritto "stampato a...", ma ho idea che oggi si metta quella della sede. -- Pierpao ora, oggi (CET)
(da mobile :)

c'è un cinofilo che parla inglese? C'è un utente che sostiene che la vecchia traduzione fosse fuorviante e ha fatto piazza pulita, introducendo un pezzo senza fonti..


--2.226.12.134 (msg) 16:05, 29 dic 2018 (CET)[rispondi]

Domanda sull'Oracolo

Ma qui si può chiedere di tutto???

--Lucauniverso Buon Natale e buon 2019! 16:07, 29 dic 2018 (CET)[rispondi]

Hai letto il contenuto del box all'inizio della pagina? --Captivo (msg) 16:47, 29 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Captivo]Sì, ma dalle domande poste sembra che si può chiedere di tutto.--Lucauniverso Buon Natale e buon 2019! 19:31, 29 dic 2018 (CET)[rispondi]
La ggente è curiosa e l'Oracolo non si tira mai indietro.--Flazaza (msg) 21:02, 29 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ciao Lucauniverso,le istruzioni sono nel box sopra.WikiPrincipessa Sofia (msg) 11:58, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]
All'Oracolo si può chiedere di tutto tranne che chiedere all'Oracolo se gli si può chiedere di tutto. --Franz van Lanzee (msg) 12:19, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]

Dov'è il programma TV"Chi era...lo show"???

Ciao ☺️,nn riesco a ritrovare la pagina riguardante il programma TV x bambini e ragazzi"Chi era...lo show"(titolo originale in ing./"Who was...the show"prodotto da Netflix.Di solito su Wikipedia pagine riguardanti film e programmi TV si trovano. Grazie

--WikiPrincipessa Sofia (msg) 11:55, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]

Sì, di solito è così, ma le voci bisogna scriverle e finché nessuno lo fa... :-) Comunque se sai l'inglese puoi leggere la voce relativa The Who Was? Show. Manca la voce italiana, se hai voglia puoi farla anche tu. Ciao. --Lepido (msg) 12:01, 30 dic 2018 (CET)[rispondi]

Fanta biologia e fanta fisica

La vita terrestre, come la conosciamo oggi, senza tute, all'aperto, potrebbe resistere su un pianeta terraformato in orbita intorno ad una stella binaria e sulle lune in orbita intorno allo stesso pianeta? --2.226.12.134 (msg) 09:28, 31 dic 2018 (CET)[rispondi]

Teoricamente è possibile, anche se non è facile che si verifichino le condizioni giuste; vedi anche en:Habitability of binary star systems. --Franz van Lanzee (msg) 12:53, 1 gen 2019 (CET)[rispondi]

Milano-Capodistria in treno

Dove posso vedere orari e prezzi dei treni che vanno da Milano a Capodistria? Trenitalia fa vedere solo le tratte nazionali, e intuitivamente dovrei raggiungere Trieste, ma poi? Esistono treni che permettono di raggiungere Capodistria senza cambi?

--87.2.209.92 (msg) 11:29, 1 gen 2019 (CET)[rispondi]

Hai già provato a chiedere all'altro oracolo? --Sesquipedale (non parlar male) 13:00, 1 gen 2019 (CET)[rispondi]
Certo, e come puoi ben vedere non viene detto un tubo su come raggiungere in treno, sempre che sia possibile, Capodistria da Trieste.--87.2.209.92 (msg) 20:33, 1 gen 2019 (CET)[rispondi]
Secondo l'altro oracolo l'unico modo per andare da Trieste a Capodistria in treno è passare da Gorizia e Nova Gorica, perchè non esiste un collegamento ferroviario diretto tra Trieste e Capodistria. In alternativa ci sono dei Flixbus. --Postcrosser (msg) 21:09, 1 gen 2019 (CET)[rispondi]

Sì, confermo: arrivi col treno alla stazione di Trieste Centrale, poi vai all'autostazione (che è di fianco) e prendi l'autobus x Capodistria (5 euro). --Holapaco77 (msg) 20:00, 2 gen 2019 (CET)[rispondi]

Frase non chiara

In iMessage è contenuta questa frase: "In iOS 12 non è possibile disattivare il logo blu Apple Store in messenger. Nel caso in cui non si acquisti nulla, verrà perso spazio sul display durante l'utilizzo di iMessage.". Non capisco cosa significhi... --2001:B07:6442:8903:60A5:D5E:76E:D4C3 (msg) 18:36, 2 gen 2019 (CET)[rispondi]

Ti ho risposto qui--Viaggiatore in solitaria a disposizione 21:21, 2 gen 2019 (CET)[rispondi]

Parola introvabile!

Ho guardato su wikizionario, Zanichelli, Treccani ma non trovo da nessuna parte la parola che c'è in questa pagina nella wiki in arabo: "i uomi". L'avete mai sentita? --2001:B07:6442:8903:8994:76A0:6D12:964B (msg) 12:02, 3 gen 2019 (CET)[rispondi]

In 1984 è citata come esempio di neolingua, ma in questo caso credo si tratti di un banale errore ;) --Dan Kenshi (msg) 12:08, 3 gen 2019 (CET)[rispondi]
e perché se lo vogliono tenere? (guarda la cronologia)... --2001:B07:6442:8903:8994:76A0:6D12:964B (msg) 12:18, 3 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ci ho riprovato io inserendo un campo oggetto ([2]), scritto in un pessimo inglese ma comunque penso comprensibile. Non è facile editare in caratteri latini su una pagina impostata in arabo dove si scrive al contrario.
Tra l'altro non è la prima volta che gli si corregge l'errore, e l'IP era pure andato a spiegargli.--95.250.220.224 (msg) 13:02, 3 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ci ho riprovato anche io, vediamo se vedendo un utente loggato si fanno due domande… mi ricorda tanto quando su Commons volevano farci accetare il tricolore "verde, grigio e rosso". --Wim b 23:27, 3 gen 2019 (CET)[rispondi]
Sono riuscito a fargli capire l'uso dell'articolo e il refuso "uomi" al posto di "uomini", vediamo se farà lui la modifica e se dura una volta fatta. --Wim b 00:08, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Anche il modo "infinitivo" non è male... tenterò la correzione quando avrò un paio d'ore libere. ;) --Flazaza (msg) 14:25, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Flazaza: Buona fortuna allora. O tenti l'approccio diretto, oppure vedi se ti conviene scrivere direttamente a quello che ho scritto io. --Wim b 17:48, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

La casalinga di Voghera

Si sente spesso parlare delle casalinghe di Voghera, perché sembrerebbero le migliori d'Italia. Ma perché? Cos'ha di particolare Voghera e le sue casalinghe? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.33.70.210 (discussioni · contributi) 08:31, 4 gen 2018 (CET) (CET).[rispondi]

Puoi trovare l'origine della locuzione «casalinga di Voghera» su una nota enciclopedia online. -- Étienne 08:51, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Maiale salvadanaio

Domanda stupida, ma la faccio lo stesso: perché magari parlando di risparmi in banca, si usa sempre come stereotipo il salvadanaio a forma di maiale? O meglio, perché i salvadanai per stereotipo hanno sempre questa forma?--Gybo 95 (msg) 11:15, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

[@ Gybo 95] Lascio la parola a Focus.--Lucauniverso Prego? 11:55, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Morte da Alcool

Ieri sera parlando tra amici uno di loro, con forte sicurezza di se, afferma che "Se si bevono 20 CL di Grappa in un unico sorso, un uomo adulto può avere un infarto e morire sul colpo". Anche se la risposta più giusta agli effetti dell'alcool sull'organismo umano dovrebbe essere un sonoro "Dipende", sapete se comunque esistono studi, fonte o ricerche che confermino questa affermazione? Grazie in anticipo!--Freebird73 (msg) 15:50, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Yic. Ammmeeeee nn è sciuccesccioooo mica. Yic. L'Oracolo empirico--16:13, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Grazie per il tuo dotto parere--Freebird73 (msg) 17:45, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Premessa: le variabili da considerare sono numerosissime (età del bevitore, stato di salute, sesso, se si è a stomaco vuoto o no, se si assumono certi farmaci, se si è sviluppata una certa tolleranza all'alcool per via dell'uso prolungato).
Qui si parla di una dose mortale per un "tipico bevitore sociale" pari a 500 milligrammi per decilitro (mg/dL) di alcool nel sangue; e si dice che "100 mg/dL sono approssimativamente uguali ad una parte di alcool in 1000 parti d'acqua (o sangue). Di conseguenza, 100 mg/dL sarebbero pari ad una concentrazione di 0,1%". Su quanto alcool ci sia in 20 cL di grappa dipende dalla grappa. --Franz van Lanzee (msg) 18:42, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Sempre che abbia interpretato bene il testo e i termini tecnici in (EN) , questo studio] afferma che un consumo medio/alto di alcol aumenterebbe le possibiltà di infarto nelle ore immediatamente successive all'assunzione. Dopo 24, invece, l'alcol sembrerebbe proteggere da tale rischio. Quindi, secondo lo studio, l'affermazione del tuo amico potrebbe non essere una completa sciocchezza. Forse la spiegazione è da ricercare nell'improvviso aumento della pressione a seguito della rapida assunzione della grappa (ad alta gradazione alcolica)[senza fonte].--Flazaza (msg) 19:17, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Tenuto conto delle percentuali indicate e del fatto che nel corpo umano (adultoi) ci sono circa 5 litri di sangue, il bicchierino da 20 cL non può assolutamente provocare nessun infarto. (mio nonno friulano sarebbe morto tutti i giorni). --Gac 21:07, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Buona vita a tuo nonno friulano, ma 20 cL non sono "un bicchierino"… --Captivo (msg) 23:12, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Costante di reticolo

Nella voce "Costante di reticolo" si dà la definizione secondo cui essa è la costante che determina il valore esatto della distaza tra le celle elementari all'interno di un sistema cristallino. Affermato questo mi sorge un dubbio che non viene risolto dalla voce, forse sciocco, forse un dubbio con una risposta ovvia, ma che comunque vorrei risolvere con una risposta diretta; ma l'unità di misura utilizzata per la definizione della distanza tra le celle è il metro o un'altra unità di misura specifica? --5.95.47.194 (msg) 18:03, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Se hai letto la voce dovresti anche aver letto: le costanti di reticolo sono misurate in metri. Domanda quindi superata. --Gac 18:10, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]
Le informazioni nella voce erano incomplete: nella pratica comune infatti sono misurate in Ångström. Purtroppo (o per fortuna) il Sistema Internazionale di unità di misura, secondo cui dovrebbe utilizzarsi il metro per indicare qualsiasi lunghezza, non è sempre utilizzato. --Daniele Pugliesi (msg) 16:19, 8 gen 2019 (CET)[rispondi]

Richiesta di verifica fonte o descrizione “parentela”

Buonasera, volevo semplicemente porre l attenzione sulla descrizione di parentela e sul successivo schema parentale della seguente pagina: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Filippo_Caracciolo Confrontando la pagina relativa a Filippo Caracciolo e la figlia ,Marella Agnelli Caracciolo, sorgono dei dubbi relativi di parentela, lo schema presentato è errato oppure fuorviante ; lo schema si trova sotto il titolo “ASCENDENZA”. Il nome dei genitori di FILIPPO Caracciolo in questione dovrebbero essere Nicola Caracciolo ( padre) e Meralda Mele Barrese ( madre); mentre Margaret Clarke dovrebbe essere la MOGLIE ( e non la madre, come da segnato nello schema ) di FILIPPO CARACCIOLO. Quindi, la moglie di Filippo, Margaret, ha come genitori Alice Chandler e Charles Clarke. Inoltre, nella descrizione di Marella Agnelli Caracciolo (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Marella_Agnelli) si fa riferimento alla madre, Margaret Caracciolo. La mia proposta verte semplicemente sul chiarire meglio l ascendenza che viene proposta schematicamente dato che malauguratamente mi sono soffermato su questo punto; perplesso che la madre di Filippo sia anche sua moglie poi. Grazie per l attenzione.


--151.51.21.2 (msg) 19:29, 4 gen 2019 (CET)[rispondi]

Strano simbolo politico

Da un test online mi è saltato fuori un simbolo politico strano, ho spulciato sul web i loghi e i simboli di quasi ogni ideologia esistente e non riesco proprio a trovare una corrispondenza. Parlo del logo che sembra composto da sue X una sopra l'altra attaccate tra di loro, che potete vedere QUI, dentro il campo blu della pseudo-bandiera, sopra le freccie.

--93.36.93.169 (msg) 13:15, 5 gen 2019 (CET)[rispondi]

Ricorda vagamente anche se non fedelmente lo stemma del dittatore Adenoid Hynkel ne Il grande dittatore.--Franz van Lanzee (msg) 18:29, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
Secondo me è una ingwaz. A me invece è venuta fuori una falce col martello che non capisco se è cacciavitizzato o fatto a spada. --Vito (msg) 19:46, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Titolo film con Antonio Albanese

Tanti anni fa ricordo di aver visto un film. L'unica scena di quel film che mi ricordo è Antonio Albanese che uccide degli uccelli mitragliandoli e urlando: <<Uccelli di m[beeep]da!>>. Su Google l'unica cosa che sono riuscito a trovare è la scena di cui parlo (https://www.youtube.com/watch?v=qtiwJtZZUiM, avviso che dice la parolaccia), senza però alcun riferimento riguardo al titolo del film. Qualcuno mi potrebbe aiutare? --169.57.35.87 (msg) 15:34, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Nella descrizione sotto al video youtube che hai linkato è scritto che si tratta di una scena del film È già ieri --Postcrosser (msg) 15:44, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
Sì in pratica dà di matto tanto sa che il giorno dopo tutto rimincerà da capo. --Vito (msg) 19:48, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Quando serve un direttore d'orchestra?

Cosa determina la presenza di un Direttore d'Orchestra nella direzione dell'orchestra stessa, cioè, cosa e chi stabilisce che per poter suonare una determinata partitura musicale sia necessaria la presenza del Direttore per coordinare i suoi membri? Il numero di persone che ne fanno parte, (più è alto più bisogna coordinarle), la tipologia degli strumenti musicali (più sono vari più bisogna coordinarli) oppure la complessità della partitura musicale (più è complessa più bisogna coordinarla)? O tutte e tre le cose? O altri criteri?--Freebird73 (msg) 15:38, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Non è una questione di quantità di persone, varietà di strumenti o difficoltà di un pezzo. Tutti i membri di un orchestra sanno benissimo suonare uno strumento e le note del brano che devono riprodurre: il direttore ha il fondamentale ruolo di coordinare e dirigere tutti i membri, indicando chi deve suonare e chi deve stare in silenzio, chi deve suonare più forte e chi più piano, deve indicare il ritmo per enfatizzare al meglio ciò che vuole esprimere il brano... Insomma il direttore d'orchestra è come un cuoco e i singoli membri sono come degli ingredienti, degli ottimi ingredienti di qualità che bisogna saper dosare per ottenere un piatto buono, senza che uno prevalga sull'altro o che ci sia un abbinamento disturbante (puoi avere il miglior Castelmagno e il miglior cioccolato di Modica, ma se li metti assieme...bleah!).
Insomma, metafora culinaria a parte, questo è un direttore d'orchestra, e un orchestra non può farne a meno, perché è lui che la coordina, a prescindere dal numero di membri o la varietà di strumenti (e non confondere un orchestra con una band/gruppo musicale)--95.249.62.14 (msg) 15:48, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
indicando chi deve suonare e chi deve stare in silenzio, chi deve suonare più forte e chi più piano, deve indicare il ritmo per enfatizzare al meglio ciò che vuole esprimere il brano Scusami, ma tutto ciò i singoli membri di una orchestra non lo imparano autonomamente o comunque a un certo punto della loro carriera senza che glielo dica qualcuno?--Freebird73 (msg) 16:01, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
Come già detto stai confondendo un orchestra con un gruppo musicale. L'orchestra non è una band commerciale che prova e riprova un brano e se ne va a i concerti a replicarlo, l'orchestra è come un grande strumento a disposizione del direttore, e che ogni direttore lo suona a suo modo (due direttori potrebbero dirigere la stessa orchestra sullo stesso brano in due modi differenti ---> i membri dell'orchestra devono necessariamente seguire il direttore per fare il brano come vuole lui ---> il direttore è necessario e irrinunciabile).--95.249.62.14 (msg) 16:09, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
Legittima interpretazione, ma perchè allora gli strumentisti guardano sempre lo spartito e mai il direttore?--StefBiondo 19:36, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
Per suonare la colonna sonora dei Pirati dei Caraibi non c’è un gran bisogno di guardare il direttore.
Una cosa a cui spesso non si pensa, peraltro, è che il direttore non dirige l’orchestra solo al momento del concerto, ma ha lavorato per giorni e giorni in precedenza per far suonare l’orchestra come vuole lui.
A parte brani di grande complessità, il ruolo del direttore non è quello di battere il tempo o dare gli attacchi alle varie sezioni dell’orchestra durante il pezzo. I Wiener Philarmoniker potrebbero tranquillamente suonare un valzer di Strauss andando perfettamente a tempo anche senza direttore (anzi, perfino con gli occhi bendati, visto che le parti ormai immagino che le sappiano a memoria).
Devi pensare, invece, che per un singolo orchestrale è praticamente impossibile rendersi conto esattamente di come sta venendo il pezzo, per quanto riguarda le proporzioni fra i volumi e i fraseggi delle varie sezioni. Un violinista non ha modo di sentire se i violoncelli o i tromboni stanno suonando troppo forte o troppo piano (beh, in effetti la seconda possibilità per i tromboni è esclusa...), e anche se se ne rendesse conto non potrebbe farci nulla. Solo il direttore, nella posizione in cui si trova, sente effettivamente il risultato musicale e può correggere dove lo ritiene necessario.
In una band pop o rock, invece, gli stumenti e le voci sono amplificate (o registrate) singolarmente e l’impasto sonoro si realizza al mixer (nelle incisioni, in fase di postproduzione).
Quindi la necessità del direttore non dipende dal numero di musicisti. Ci sono gruppi polifonici vocali di meno di dieci elementi che cantano con il direttore davanti, e gruppi di quindici o più che ne fanno a meno (però con uno di loro che batte il tempo, o per lo meno dà l’attacco e le chiuse).
Per farsi un’idea più precisa di come funziona un’orchestra, comunque, è istruttivo leggersi le numerose barzellette sull’argomento: le si trova facilmente raccolte in rete. --93.36.167.230 (msg) 23:29, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Oltre alle cose già dette, il direttore sostanzialmente decide l' interpretazione del brano. Forse è il suo ruolo più importante. --93.150.182.130 (msg) 12:34, 9 gen 2019 (CET)[rispondi]

telefilm giallo degli anni 70-80

negli anni 70-80 la RAI produsse un mini sceneggiato giallo con un formato curioso, ogni episodio durava pochissimo, qualcosa come 5 o 10 minuti, come si chiamava?


--2.226.12.134 (msg) 21:06, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]

Io ho trovato questo, 5 minuti ogni episodio--Tostapanecorrispondenze 23:05, 6 gen 2019 (CET)[rispondi]
era quello ;)! Grazie! --2.226.12.134 (msg) 15:30, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]

Quanto pesa un film al cinema?

Imbattendomi in Video non compresso ho scoperto che i filmati privi di compressione hanno dimensioni enormemente superiori a quanto mi aspettassi: un video 1920*1080 a 60 frame pesa circa 834 gb per ora! Da qui però la domanda: a che risoluzione trasmettono i film al cinema e con che mezzi? Usano ancora la pellicola o degli hard disk speciali in raid per riuscire a gestire dei flussi di dati di svariati gigabyte al secondo (mi immagino una macchina con 128 giga di Ram, svariate schede video in parallelo e una sessantina di hard disk che inviano una immagine al secondo ognuno). La pagina proiettore cinematografico parla solo di pellicola comunque. Siamo ancora limitati all'uso del supporto fisico? --Alessandro (msg) 12:10, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]

Se quel proiettore non deve anche permettere di giocare a Pacman e leggere Wikipedia non serve che abbia tutto questo hardware, basta che abbia l'hardware giusto. Il formato più diffuso è il en:Digital Cinema Package, che si basa sul JPEG2000. Il JPEG2000 può essere sia con perdita che senza perdita ma così al volo non ho trovato indicazioni su quale forma sia effettivamente usata nel formato DCP, leggendo però le dimensioni medie propendo per la compressione senza perdita che sfrutta la ridondanza dei dati di un'immagine senza "buttarne" alcuno.
Personalmente con la diffusione di tecnologie FTTx ho notato che dei cinema di provincia hanno iniziato ad avere molto presto le nuove uscite, mentre in passato dovevano aspettare che la pellicola girasse prima nei cinema più grossi. --Vito (msg) 15:29, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Quindi dici formati di compressione dati senza perdita per video giusto? Tuttavia mi sembra comunque strano: il formato 8K a 60 frame richiede 3 gigabyte al secondo: come fai a comprimere senza perdita un flusso di dati così enorme? --Alessandro (msg) 17:57, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
3 gb al secondo oggi come oggi sono tanti ma non tantissimi. Facendo riferimento in termini molto rozzi al JPEG, sia 2000 che non, attraverso l'uso di particolari operazioni matematiche (trasformata discreta del coseno per il JPEG, trasformata wavelet per il 2000) in grado di "trasformare" i dati di immagine in sequenze di bit che più che descrivere ogni singolo pixel descrivono i punti in cui le caratteristiche dell'immagine cambiano. Immagina una sequenza numerica 10 10 10 10 10 10 12 12 12 12 5 6 7 7 7 7, sono sedici numeri. Immagina di rappresentare ogni numero con una differenza rispetto al precedente e di indicare solo la quantità di numeri ripetuti, la sequenza diventerà "10x6 (+2)x4 -7 -1 (+1)x4" lunga la metà. Si procede, inoltre, a inserire le sequenze più comuni in una sorta di dizionario che verrà richiamato ogni volta, supponiamo che il "10x6" si ripeta molto spesso, allora potrebbe diventare una "A" del dizionario, andando a occupare ancora meno spazio. Infine (opzionalmente) è possibile compiere un'operazione ancor più sofisticata: molte strutture all'interno delle immagini sono "prevedibili", cioè sono solitamente associate fra loro e possono essere inserite in un modello. Un esempio: la foto di una palla illuminata può essere rappresentata come "circonferenza di colore x,y,z di 200px". Ovviamente tale modello sarà impreciso sia per forma che per colore (ombreggiature, etc) e si procederà quindi a fare la "differenza" fra il risultato del modello e l'immagine originaria. Tale differenza, detta spesso residuo, può essere elaborata ancora come un'immagine (ma più piccola) e salvata. Per ricostruire l'immagine originaria si procederà quindi a "disegnare" una palla di 200px e applicarci il residuo decompresso.
Tutto ciò ti potrà sembrare terribilmente complesso, ma non lo è se ci sono circuiti dedicati che fanno solo questo, come del resto già le schede video stesse in parte fanno.
Non farti ingannare dal fatto che se provi a zippare un video/immagine non otterrai vantaggi, questo succede perché in realtà il video/immagine è già "zippato". Prova a farlo con un file BMP e vedrai. Ho tirato una linea su Paint e il risultato è 1002090 byte in BMP, 234 in RAR. --Vito (msg) 18:27, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ma comunque mi chiedo: qual è la risoluzione di un film al cinema? Perché dato che esistono Blu Ray che si vedono benissimo di film degli anni '60 come Il giorno più lungo, immagino che le telecamere cinematografiche moderne catturino una quantità di dati inimmaginabile per noi. --Alessandro (msg) 18:31, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Leggi qui e preparati a una piccola sorpresa. --Vito (msg) 19:34, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]

Stencil misterioso

Non riesco a ricordare l'origine dello stencil in questo meme/maglietta. --Vito (msg) 22:36, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]

Sarà questa? O non ho capito la domanda? --Leo P. - Playball!. 23:42, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Nel caso una nota enciclopedia on-line ne fornisce un'infarinatura. --Leo P. - Playball!. 23:44, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
È la locandina di en:Empire Records. --Titore (msg) 00:24, 8 gen 2019 (CET)[rispondi]
Eheheheh ho scritto "stencil" per non dire "il coso sotto", ma Titore mi ha decifrato! --Vito (msg) 13:23, 8 gen 2019 (CET)[rispondi]

Ohm e Joule, problema

Arrivo ad un assurdo logico sfruttando le due leggi per cui credo mi stia sfuggendo qualcosa di basilare nel mio studio, spero qualcuno ferrato in materia abbia voglia di darmi una manina e lo ringrazio perché giro a vuoto sui due concetti.
Parto dall'assunto che il resistore si chiami così perché deve aver una resistenza R che apporta al circuito se inserito in esso.
Orbene, immagino un circuito semplicissimo con resistenza R1 (resistore) e una Rf del filo che schematizzo in un punto del circuito, il circuito è tenuto in tensione da un generatore di tensione (che sarà quindi costante).
Applico la legge di Kirchoff alle maglie (quasi sprecata per la semplicità): fem=(R1+Rf)I, ricordo inoltre che per Joule P=R1*I^2, e Ohm: V=R1*I sul resistore di resistenza R1.
Mi chiedo quindi come rendere il mio ferro da stiro più caldo possibile, risponderei aumentando la resistenza, ed è una buona idea poiché V=cost allora per P=R1*I^2 aumenta R ed aumenta P, peccato percò che P è anche uguale a P=VI e se V è costante mi accorgo di poter aumentare solo I e non R - le formule sembrano dire due cose diverse, eppure sono intercambiabili - (primo dubbio).
C'è un secondo dubbio ancor peggiore: riguardando attentamente P=R1*I^2 mi accorgo che converrebbe aumentare I che fa crescere P al quadrato! Quindi io metto un resistore R2<R1 e otterrei maggior calore su R2 rispetto a quanto era su R1 - paradossale! - eppure fattibile: V resta quella di prima R2<R1 ergo V=R2*I2 e I2 sarà maggiore (la V è per forza costante ed impartita dal generatore di tensione fissa tabulata dal costruttore), se la pongo in P=R2*(I2)^2 ho maggior potenza.
Quindi perché si chiama resistenza? Sotto queste ipotesi dovrei chiamarla "intensitenza" (perdinate il terribile neologismo) il mio ferro da stiro, infatti, scalderebbe di più se avesse all'interno conduttori di resistenza minore contro tutto il mio buon senso.
Non ci siamo, ho due dubbi che non risolvo, ripeto spero mi aiutate e buon week end a tutti i lettore :) --37.160.79.75 (msg) 11:40, 12 gen 2019 (CET)[rispondi]

Non mi è chiaro perché tu abbia tirato in ballo la resistenza Rf del filo, se poi non la usi mai. E infatti propongo di dimenticarcene del tutto: è inutile per questo ragionamento. Solo una piccola nota a margine prima di eliminare Rf: hai scritto Kirchoff alle maglie errata, la corrente non è elevata al quadrato: fem (che poi è la V del generatore) = (R1+Rf)*I.
  • Primo dubbio. L'errore è il tuo ragionamento su P=R*I2: ti sei dimenticato che I non è costante. Se nel tuo circuito aumenti R, cala proporzionalmente anche la corrente: I = V/R. In quella formula la corrente appare al quadrato, quindi la sua diminuzione vince e, complessivamente, aumentare la resistenza ha diminuito la potenza.
La seconda formula è esattamente identica: sostituendo V=RI non fa altro che evidenziare come il tuo incremento di resistenza e la diminuzione di corrente che esso provoca si "cancellano" a vicenda, essendo il loro prodotto sempre la tensione V costante. Resta ancora "libera" una ulteriore I, a dimostrazione del fatto che in questo circuito se vuoi aumentare la potenza devi aumentare la corrente, ovvero diminuire la resistenza. Non c'è contraddizione, è solo che la tua intuizione è sbagliata.
  • Secondo dubbio. No, non è affatto paradossale, è esattamente quel che succede come correttamente mostrato dai tuoi calcoli: diminuendo la resistenza, scalda di più. Di nuovo, ad essere errata è la tua intuizione che questa debba essere una contraddizione. Per mostrare che non è affatto paradossale: un interruttore aperto è una resistenza infinita. Ti stupirebbe scoprire che sostituendo la piastra del ferro da stiro con un interruttore spento non si scalderebbe proprio nulla? ;-)
La resistenza è un ostacolo al libero passaggio degli elettroni; la differenza di potenziale ha un duplice ruolo: da un lato è quella che "spinge" gli elettroni a completare il giro del circuito; dall'altro, è la misura di quanta energia viene fornita al circuito da ogni elettrone che completa il giro. La corrente è, essenzialmente, una misura di quanti elettroni completano il giro ogni secondo. Quindi:
Potenza = energia fornita ogni secondo = (energia fornita da un elettrone) * (elettroni al secondo) = V * I
Aumentare la resistenza (a parità di V) non cambia quanta energia viene fornita da ciascun elettrone, ma diminuisce la velocità con cui si muovono e completano il giro, quindi non deve stupire che il risultato finale è che diminuisce l'energia al secondo... ovvero la potenza.
Torniamo per un istante al tuo errore iniziale: prendo P = RI^2 e voglio aumentare la potenza aumentando la resistenza. Perché funzioni, però, devo anche assicurarmi che I rimanga costante, e lo posso fare solo aumentando la tensione V. È questo incremento che ha aumentato la potenza: il circuito viene completato dallo stesso numero di elettroni al secondo (ho compensato l'aumento di resistenza con un identico aumento della "spinta", così I non è cambiata), ma adesso ogni elettrone che completa il giro ha lasciato nel circuito una maggiore quantità di energia a causa dell'aumentata V. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:09, 12 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ciao e grazie mille per la tua spiegazione illuminante su molti aspetti, mi risulta più ostico il 2 dubbio che permane in parte, in primis non capisco perché si chiami "resistenza" quella interna al ferro da stiro se in realtà, a conti fatti, per scaldarsi ci deve essere un conduttore con resistenza minore (che è quella che comporta un I maggiore e da questa più energia dissipata per unità di tempo e quindi calore). Ad esempio si dice "aspettare si scaldi la resistenza" era questo parlar comune che mi ha portato fuori strada.
Inoltre mi accorgo anche di un'altra cosa (e qui volevo usare Rf che faceva parte di un ragionamento che poi non ho scritto per non appesantire troppo): usando la legge di kirchoff - senza refuso questa volta XD - fem=(R1+Rf)I => (rinomino f.e.m=V): I=V/R=V/(R1+Rf), detto ciò sostituendo P=R1*I^2, P=R1*(V/(R1+Rf))^2 e mettendo dei valori di V=88V e Rf=2 per R1=x https://www.wolframalpha.com/input/?i=y%3Dx*(88%2F(x%2B30))%5E2 mi sembra una curva non definitivamente crescente e quindi deduco che in certi punti pur aumentando R la mia P aumenta, cosa che non dovrebbe succedere per la tua spiegazione 2 (non trovo l'errore che faccio). Grazie ancora. --37.162.19.157 (msg) 21:45, 12 gen 2019 (CET)[rispondi]
Il tuo ragionamento sul perché la resistenza non debba chiamarsi così non sta né in cielo né in terra, non è neppure possibile discuterne perché proprio non ha logica. Abbandonalo e fattene una ragione. Resiste al passaggio della corrente -> resistenza. Stàcce. XD
Questa seconda formula è diversa perché parla di una cosa diversa: come la potenza erogata dal generatore si spartisce tra due resistenze in serie. La potenza che esce dal generatore è sempre e comunque RI^2 (con R la resistenza equivalente del circuito, ovvero in questo caso R1+Rf), e si spartisce tra le due resistenze proporzionalmente al loro valore, R1*I^2 e Rf*I^2.
Quella formula (come mostra il grafico) indica che se la potenza "utile" che ti interessa estrarre dal circuito è quella dissipata da R1 e la vuoi massimizzare, ha sì senso diminuire R1, ma solo fino a un certo punto, in particolare esattamente fino a quando R1 = Rf (x=30 nel grafico; hai scritto Rf=2 qui, ma poi su Wolfram hai inserito la formula per Rf=30 ;-) ).
Diminuendo R1 sotto quel valore, la potenza prodotta dal generatore continua ancora ad aumentare, ma finisce sempre più dissipata da Rf mentre la potenza "utile" dissipata invece da R1 inizia a diminuire. Quando arrivi all'estremo R1=0, il generatore emette la sua massima potenza, ma viene tutta dissipata da Rf e a R1 non rimane proprio nulla.
Per inciso, questo che hai descritto è proprio il più semplice modello per approssimare un generatore di tensione "reale", non ideale: una serie di un generatore ideale di tensione e di una resistenza interna Rf. Un generatore reale non è in grado di mantenere sempre e comunque la tensione V ai suoi capi: c'è un calo di tensione (e una perdita di potenza) a causa della resistenza interna. Quella formula fornisce un risultato che è in effetti noto in elettrotecnica: non puoi "spremere" da un generatore più potenza di quella ottenuta quando la resistenza esterna è uguale a quella interna. -- Rojelio (dimmi tutto) 01:04, 13 gen 2019 (CET)[rispondi]

Grazie, ho iniziato ieri lo studio e mi hai aiutato molto a capire e risolvere i primi dubbi su questo argomento. Ora torna tutto nella mia testolina, per ora. Sono pronto per il prossimo dubbio stupido XD.

Riguardo al dubbio terminologico, il termine che descrive quanto bene funziona un'apparecchiatura è "efficienza". Nel caso del ferro da stiro, avere una maggiore efficienza vuol dire produrre maggiore calore, perché lo scopo del ferro da stiro è appunto quello di scaldare, mentre in altre apparecchiature la produzione di calore non è lo scopo che ci prefissiamo, per cui un aumento di calore porta ad una diminuzione dell'efficienza. Ad esempio, una batteria del telefonino che si surriscalda facilmente è più inefficiente (a parità di altri fattori). Per questo motivo la definizione matematica dell'efficienza cambia a seconda dei casi (guarda il caso di turbine e compressori, dove l'efficienza nel secondo caso ha una formula con denominatore e numeratore scambiati). "Resistenza", al contrario di efficienza, è un termine che ha una definizione matematica unica e un suo aumento a volte è un fatto positivo (cioè l'apparecchiatura funziona meglio) e altre volte è un fatto negativo (cioè l'apparecchiatura funziona peggio), mentre l'aumento dell'efficienza è sempre un fatto positivo (almeno per quanto riguarda il funzionamento dell'apparecchiatura). Spero di non averti confuso ancora di più le idee... Buono studio! --Daniele Pugliesi (msg) 19:08, 13 gen 2019 (CET)[rispondi]

Finestrella di ricerca testo

Ultimamente sto cercando di passare da Internet Explorer a Google Chrome, ma c'è una cosa di Chrome che proprio mi dà fastidio: la finestrella di ricerca che appare cliccando ctrl F 5 mi scompare ogni volta che cambio pagina, mentre con Internet Explorer va via solo quando la chiudo io. Esiste un modo per tenerla stabile anche con Google Chrome? -- Spinoziano (msg) 15:09, 15 gen 2019 (CET)[rispondi]

Non credo esista (né ho trovato, così su due piedi, estensioni che ne alterino il comportamento). Ti aiuta il fatto che ctrl+G (o equivalentemente F3) prosegua la medesima ricerca nella nuova pagina, o ti infastidisce proprio dover tornare sulla tastiera? (Io ho perennemente una mano sulla tastiera e tendo a usare quegli shortcut indipendentemente dalla presenza del popup grafico a schermo, quindi ovviamente ci faccio meno caso.) -- Rojelio (dimmi tutto) 19:49, 15 gen 2019 (CET)[rispondi]
se intendi quella del ctrl-F, anche su Firefox rimane, è Chrome che è diverso --Lombres (msg) 22:09, 15 gen 2019 (CET)[rispondi]
Sì, Ctrl+F, senza 5 :-) Non sapevo di Ctrl+G né di F3, li tengo presente, ma sì ho trovato fastidioso dover cliccare quei tasti a ogni cambio di pagina (io faccio sempre ricerche sul testo), è pazzesco che Google non abbia pensato a un'opzione così banale. Magari proverò Firefox, o mi abituerò a usare F3. Grazie a entrambi!-- Spinoziano (msg) 14:06, 16 gen 2019 (CET)[rispondi]

Che alfabeto è?

Buongiorno! Qualcuno sa dirmi che alfabeto è quello sul papiro che tiene in mano il buon Giovanni Damasceno in questa icona (e in molte altre)? Non riesco a inquadrarlo, mi sembra una mezza via tra greco, cirillico e glagolitico. --Syrio posso aiutare? 17:16, 16 gen 2019 (CET)[rispondi]

Forse copto?-- Spinoziano (msg) 00:24, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Mi pare greco nello stile delle icone bizantine (vedi).--Antenor81 (msg) 09:27, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Mi sa che ha ragione [@ Antenor81], grazie! Le legature non le avevo mai viste; non capisco comunque alcune lettere, ad esempio cosa dovrebbe essere la seconda della penultima riga (quella o con sopra una v), o la seconda della quinta riga (la V); entrambe ci sono anche nell'immagine linkata da te. --Syrio posso aiutare? 12:31, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Quella è facile: è la legatura "ou" (può essere che quello in sesta riga sia un "noumenon"?). -- Rojelio (dimmi tutto) 13:27, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ipotizzo invece che la "V" sia una ižica. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:46, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Sì, la prima è la legatura ου, l'altra è la υ. Il testo è questo: Ναυτιών τα σάλω, των βιοτικών μελημάτων, συμπλόοις ποντούμενον αμαρτίαις, και ψυχοφθόρω θηρί προσριπτούμενον, ως... e qui rimane in sospeso perché lo sta scrivendo il Damasceno.--Antenor81 (msg) 00:23, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
Grazie mille a tutti! ^^ --Syrio posso aiutare? 09:46, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]

Domanda sulle uova

Domanda stupida, ma la faccio lo stesso. Ma dalle uova comprate al supermercato e conservate in frigorifero, possono comunque nascere i pulcini? Oppure diventano solo sode?--Gybo 95 (msg) 12:48, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]

La maggior parte delle uova che si comprano al supermercato non sono fecondate (non sono state inseminate da un gallo), quindi da quelle non possono nascere pulcini. Se invece le uova sono state fecondate (ad esempio se comprare da un piccolo allevatore) è difficile (le uova devono essere molto fresche, devono essere incubate per vari giorni a temperatura costante, come se fossero covate dalla gallina e non messe in frigorifero) ma non impossibile --Postcrosser (msg) 15:05, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]
Qualcuno che ci si è messo d'impegno pare esserci riuscito. :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 15:41, 17 gen 2019 (CET)[rispondi]

Cusa l'è chess chi?

Sarà un fiore? Ciao, spero che sia la sede adatta a chiedere una cosa del genere. Guardavo la pagina dei WP:Pareri su Wikipedia, e in particolare c'è un intervento dell'utente [@ Holapaco77] (questo) che linka a questo sito. Ora io suppongo che il sito in questione sia della famiglia di Wikipedia, un po' come commons e voyage, per questo chiedo qui: ma cosa dovrebbe essere? Non capisco: il punto grigio localizza dove mi trovo io (nel mio caso, chi ci clicca sopra in teoria dovrebbe trovare dove si trova lui), ma i vari puntini verdi, rossi e blu cosa dovrebbero indicare? --87.5.141.33 (msg) 09:12, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]

Foto dei punti indicati tratte da differenti fonti (si apre la legenda cliccando in alto a destra).--Antenor81 (msg) 09:59, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
  • punto grigio = la tua posizione
  • puntino blu = foto georeferenziata presa da commons
  • punto rosso = elemento georeferenziato preso da wikidata (senza foto assicoata)
  • punto verde = elemento georeferenziato preso da wikidata (con foto associata)
  • puntino giallino = voce su en.wiki
Una volta c'erano anche dei puntini arancioni per le foto con licenza libera su Flickr.com, ma adesso non li vedo più. Erano molto utili, soprattutto per arricchire le nuove voci. Caro Oracolo, magari sai come ripristinare questi puntini arancioni? --Holapaco77 (msg) 10:33, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
Molto interessante, davvero. Tra l'altro mi ha permesso di scoprire come la Wiki croata abbia creato voci a tutto spiano basandosi sul database di Geonames.org, per il quale un'azienda (nella quale ho lavorato, quindi che conosco bene) è divenuta un villaggio con 3 (tre) abitanti. --Captivo (msg) 11:22, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
Probabile che, in realtà i dati provengano in origine dal database dell'ISTAT, riferito al censimento della popolazione del 2011. Altra cosa curiosa, che forse l'Oracolo potrebbe mettere mano per sistemare un problema, è che su wikishotme è possibile vedere sulla mappa che in molti casi le coordinate GPS dei comuni italiani sono sballate. Questo perchè, nella maggior parte dei casi, queste coordinate risultano "importate da ru.wiki" in wikidata, ma hanno solo 2 decimali (quindi non coincidono esattamente con la sede del municipio come dovrebbero essere o il centro del paese, ma a volte sono "spostate" anche di un km). Viceversa, nelle voci sulle frazioni o micro località abitate create recentemente su wiki in cebuano, le coordinate vanno bene. --Holapaco77 (msg) 11:38, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
Se l'ISTAT ha censito 3 abitanti in quell'azienda ci dev'essere andata di notte, quando c'erano solo i guardiani… Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Captivo (discussioni · contributi) 12:15, 18 gen 2019‎ (CET).[rispondi]
Potrebbe essere che effettivamente la famiglia del custode abbia residenza lì. Ad ogni modo, forse involontariamente, ma ci hai preso: la data di riferimento dell'ultimo censimento generale della popolazione fu in effetti fissata con riferimento alla mezzanotte fra l'8 e il 9 ottobre 2011. (fonte: qui) Quando ho fatto il rilevatore del censimento, mi ricordo che c'era un modulo speciale per gli alberghi/ospedali/caserme/ecc. in cui c'era da indicare il numero di clienti/ricoverati/militari/ecc. presenti alla mezzanotte. --Holapaco77 (msg) 13:09, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]

Direttore artistico del Festival di Sanremo

Mi potete chiarificare il ruolo, le competenze, le conoscenze necessarie e gli incarichi del direttore artistico nel festival di Sanremo? --151.49.74.192 (msg) 14:23, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]

Dal regolamento ufficiale del festival ([3]): "Il Direttore Artistico, in accordo con RAI-Direzione di Rai Uno, elabora il progetto di spettacolo, cura la composizione del cast artistico, sceglie ed invita - potendo anche avvalersi della collaborazione della Commissione Musicale e sulla base di insindacabili valutazioni artistiche ed editoriali - gli Artisti in gara, cura i rapporti con le Case discografiche e svolge tutte le attività così come previste dal presente Regolamento"; inoltre: ha potere di valutazione sui testi delle canzoni degli artisti in gara (in particolare circa l'inserimento di parti di testo non in lingua italiana) e sui diversi arrangiamenti; approva l'inserimento di elementi di accompagnamento all'esibizione (balletti, altri musicisti etc etc); partecipa all'attribuzione dei premi "Città di Sanremo"; nei casi di esclusione o defezione di un artista, ha il potere insindacabile di invitare in gara un altro artista con canzone nuova. --Franz van Lanzee (msg) 17:29, 18 gen 2019 (CET)[rispondi]
FYI è Marce79 in evasione. --Vito (msg) 21:46, 19 gen 2019 (CET)[rispondi]