Scardinius hesperidicus
Scardola | |
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Esemplare pescato nei laghi di Revine Lago | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Osteichthyes |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Leuciscinae |
Genere | Scardinius |
Specie | S. hesperidicus |
Nomenclatura binomiale | |
Scardinius hesperidicus Bonaparte, 1845 |
La scardola italica o semplicemente scardola (Scardinius hesperidicus Bonaparte, 1845) è un pesce di acqua dolce della famiglia Cyprinidae.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Non raggiunge grandi dimensioni, il suo peso massimo si aggira su 1-1.5 kg per 40-45 cm massimi di lunghezza; il corpo è molto simile a quello della scardola europea, dorso arcuato, occhi grandi, livrea argentea, l'unica differenza sta nel fatto che tutte le pinne presentano una colorazione grigia anziché rossa.[senza fonte]
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Autoctono della Pianura Padana e della sponda italiana del Mare Adriatico fino al Fiume Pescara, poi introdotto anche in Puglia, Basilicata, Lazio e sul versante Tirrenico.[2] Come la scardola europea predilige acque in pianura sotto i 400 m s.l.m. a corrente calma o moderata, ricche di vegetazione acquatica; non disdegna neppure acque inquinate e/o carenti d'ossigeno.[senza fonte] Soffre il freddo, necessita di acque a temperatura media superiore a 12-15 C°[2]
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
È un pesce prettamente onnivoro che si nutre spesso in superficie ma a volte anche sul fondo alla ricerca di lombrichi e larve, nutrendosi anche di zooplancton e materiale vegetale; in estate può cacciare piccoli insetti.[3]
Viene predata da lucci, luciperca, pesci siluro e persici trota.[senza fonte]
Pesca[modifica | modifica wikitesto]
In ambito commerciale il suo interesse è pressoché nullo: la sua carne risulta stopposa, insipida e piena di lische. In ambito sportivo la scardola è un pesce vorace che attacca molto facilmente esche naturali come mais e lombrichi di terra e letame. Essendo un pesce gregario, che si muove in branco, è facile dopo una cattura di un singolo esemplare riuscire a pescarne altri, i grossi esemplari sono ricercati dai pescatori sportivi per la loro combattività, si insidiano anche con pasture apposite dall'aroma pungente per attirare i pesci. Essendo un pesce che mangia in superficie la tecnica privilegiata è quella a galleggiante, ma si possono insidiare anche a fondo o a feeder.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Freyhof, J. & Kottelat, M. 2008, Scardinius hesperidicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 10/12/2019.
- ^ a b IUCN | Scardinius hesperidicus, su www.iucn.it. URL consultato il 7 febbraio 2024.
- ^ Scardinius hesperidicus, su www.fishbase.se. URL consultato il 7 febbraio 2024.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scardola italica
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Scardinius hesperidicus, su FishBase.