Roberto Hausbrandt

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Roberto Hausbrandt (Trieste, 23 febbraio 1907Trieste, 28 dicembre 1997) è stato un imprenditore, dirigente d'azienda e filantropo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Roberto nacque a Trieste il 23 febbraio 1907, quinto ed ultimo figlio di Hermann Hausbrandt[1] commerciante e uomo d'affari d’origine tedesca[2] e sua moglie Gertrud Debrich (Geltrude Debrich).

Nel 1933 fondò assieme a Francesco Illy quale socio paritetico l’Industria Caffè e Cioccolato Illy & Hausbrandt,[3] Illy inventò la prima macchina da caffè automatica che sostituisce il vapore con l'acqua in pressione. La Illetta divenne la capostipite dell'attuale macchina per caffè espresso.[4][5]

Dopo la guerra fu consigliere comunale, presidente dell'associazione commercianti, presidente del Comitato di Trieste della Croce Rossa Italiana e console onorario della Repubblica federale di Germania dal 1968 al 1986[6][7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

In ordine cronologico:

  • Leggenda e attualità del Faust di J.W. Goethe. Conversazione tenuta il 29 marzo 1980 alla Società di Minerva su una nuova traduzione rimata / di Roberto Hausbrandt; con letture di Edith Spiller Bosatra, Trieste, Tipografia Moderna, 1980;
  • Faust / J. W. Goethe. Traduzione in rime e in versi con testo a fronte a cura di Roberto Hausbrandt, 2 voll., Trieste, Dedolibri, 1987, ISBN 978-88-7800-005-6;
  • Comando Supremo 1941-1943. Appunti di un testimone. Gli ostaggi della Gestapo, 1945, Trieste: M.O.V.E., 1991.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere del Lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 giugno 1975[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hermann Ernst Ferdinand Hausbrandt, detto semplicemente Hermann o Ermanno (*Danzica, 12 febbraio 1863 [1] - battezzato il 9 aprile 1863 presso Sankt Katharinen, Danzig Stadt, Westpreussen, Prussia - † Trieste 16 aprile 1943) nato da Carl Friedrich Hermann Hausbrandt, detto Ermanno, capitano macchinista del Lloyd Austriaco [2] (* Hamburg-Altona, 31 gennaio 1826 - †Santos, Brasile, 28 aprile 1892 [3] per febbre gialla [4]) e Mathilde Wenger (* Hamburg, Altona 5 maggio 1836 – † Trieste 11 maggio 1881) [5] dalla quale ebbe 2 figli: Hermann Ernst Ferdinand Hausbrandt (1863-1943) per l’appunto e Wilhelm Hausbrandt (1874-1939)
    Cfr. sull’albero genealogico.
  2. ^ Hermann Hausbrandt prese la cittadinanza italiana diversi anni dopo la fine della prima guerra mondiale
    Cfr. in Giovanni Carrari, Protestantesimo a Trieste dal 1700 al 2000, Trieste, LINT, 2002, ISBN 978-88-81901-79-1.
  3. ^ Afrodita Carmen Cionchin e Giovanni Ruggeri, «Quel profumo di caffè e Mitteleuropa». Riccardo Illy, storia di una famiglia e di un'azienda, in Orizzonti culturali Italo-romeni, n. 12, dicembre 2012, anno II
  4. ^ La storia di Ferenc Illy, l’ungherese che rivoluzionò l’industria del caffè.
  5. ^ 80 anni di Illetta.
  6. ^ Cfr. a p. in Aldo Colleoni, Il ruolo geopolitico dei consoli a Trieste dal 1732 al 2006, vol. 75, Trieste, Italo Svevo, 2006, ISBN 978-88-8303-199-1.
  7. ^ Cfr. in Erika Finzi Hausbrandt, Robert Hausbrandt, su Il Piccolo del 4 novembre 2009.
  8. ^ Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana Hausbrandt dott. Roberto, su quirinale.it. URL consultato il 18 febbraio 2021.
  9. ^ Dettaglio decorazione sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 1975, n. 146.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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