Rift del Nilo Azzurro
Il rift del Nilo Azzurro è un'importante formazione geologica del Sudan; è un rift orientato in direzione nordovest e che termina nella cesura dell'Africa centrale.[1] Si è formato per distensione della crosta terrestre all'epoca della fratturazione della Gondwana.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
I rift di quest'area, come anche il rift del Bahr al-Arab e il rift del Nilo Bianco, sembrano essersi riattivati varie volte a partire dal Paleozoico, che terminò 250 milioni di anni fa. Durante le fasi di rapido sollevamento e successiva subsidenza, i rift accumularono sedimenti differenti per epoca, origine e metodo di deposizione.[2]
Nel Giurassico superiore la riattivazione del rift del Nilo Azzurro avvenne con una distensione di tipo semi-graben, in senso est-ovest e collegata a vaste zone di cesura; nel Cretacico inferiore il rifting riattivò il bacino giurassico.[3]
Il bacino del Nilo Azzurro in Etiopia può essere considerato un'estensione sudorientale del rift.[4] Ancora più a sudest, il bacino dell'Ogaden che risale al Paleozoico-Mesozoico, è allineato con il rift del Nilo Azzurro.[5]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Kenneth Harold Olsen, Continental rifts: evolution, structure, tectonics, Elsevier, 1995, p. 437, ISBN 0-444-89567-1.
- ^ Ramsis B. Salama, 6 Rift Basins of the Sudan, in African Basins, 1997, pp. 105–149, ISBN 0-444-82571-1.
- ^ William Bosworth, Mesozoic and early Tertiary rift tectonics in East Africa, in Tectonophysics, vol. 209, n. 1-4, 20 agosto 1992, pp. 115–137, DOI:10.1016/0040-1951(92)90014-W.
- ^ N. DS. GANI, M. G. ABDELSALAM, S. GERA e M. R. GANI, Stratigraphic and structural evolution of the Blue Nile Basin, Northwestern Ethiopian Plateau (PDF), in Geological Journal, vol. 44, 2008, pp. 30–56, DOI:10.1002/gj.1127. URL consultato il 28 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
- ^ Daniel Mège e Tesfaye Korme, Dyke swarm emplacement in the Ethiopian Large Igneous Province: not only a matter of stress (PDF) [collegamento interrotto], in Journal of Volcanology and Geothermal Research, vol. 32, 2004, pp. 283–310, DOI:10.1016/s0377-0273(03)00318-4.
