Richard Dehmel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Richard Dehmel nel 1905

Richard Dehmel (Wendisch-Hermsdorf, 18 novembre 1863Blankenese, 8 febbraio 1920) è stato un poeta e scrittore tedesco, le cui opere si caratterizzarono per elementi del decadentismo saldati con la poetica simbolista in chiave di panerotismo[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maschera mortuaria di Richard Dehmel, eseguita da Lüksch Richard
Richard Dehmel, soldato nella prima guerra mondiale

Dehmel terminò la scuola berlinese nel 1882, prima di seguire i corsi universitari di scienze naturali, economia e filosofia presso le facoltà di Lipsia.[2]

Nel 1889 sposò Paula Oppenheimer e negli stessi anni divenne uno scrittore attivo e cofondatore della rivista Pan (1894).[2]

Già le prime raccolte poetiche lo caratterizzarono come un poeta di transizione tra il Naturalismo ed il Simbolismo, aperto agli influssi di Strindberg, Nietzsche e Verlaine.[3]

Con Erlösungen ("Redenzioni") (1891), Aber die Liebe ("Ma l'amore") (1893), Weib und Welt ("Donna e mondo") (1896), il poeta celebrò l'esaltazione degli istinti e l'amore sensuale, tramite una lirica-mistica della lussuria che suscitò molte polemiche, acuite dai toni spesso profetici e dalla miscela di metafisica e materialismo.[3]

Nel 1899, divorziò da Paula e compì lunghi viaggi attraversando l'Europa, insieme a Ida Auerbach, che sposò nel 1901.[2]

In questo periodo il poeta si mise in evidenza con una serie di canti socialisti, scritti a favore delle istanze del proletariato.[3]

Le sue opere più mature, come il romanzo lirico Zwei Menschen ("Due creature umane") (1903) e la rapsodia erotica Die Verwandlungen der Venus ("La metamorfosi di Venere") (1907), non evidenziarono particolari evoluzioni nella scrittura del poeta.[4]

Assieme all'amico Strindberg si impegnò per realizzare un teatro in grado di stabilire una comunicazione diretta e spontanea con il popolo, ma nonostante questi intenti, i suoi drammi non riscossero grande successo.[3] Tra queste opere si ricordano: Der Mitmensch (1897), Michel Michael (1911).

Il 10 aprile 1912 Dehmel prenotò un biglietto per il Titanic, ma probabilmente la partenza ritardata gli fece perdere la nave: lo sfortunato evento gli salvò la vita. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Dehmel si arruolò come volontario e combatté fino al 1918.[4]

Due anni dopo morì a causa delle ferite subite durante la guerra.

I suoi poemi meritarono la trasposizione musicale svolta da Richard Strauss, Max Reger, Alexander Zemlinsky, Arnold Schönberg, Anton Webern e Kurt Weill.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Erlösungen, poema 1891
  • Aber die Liebe, poema 1893
  • Weib und Welt, poema 1896
  • Zwei Menschen. romanzo, 1903
  • Die Verwandlungen der Venus, poema 1907
  • Michel Michael, commedia 1911
  • Schöne wilde Welt, poema 1913
  • Die Menschenfreunde, dramma 1917
  • Mein Leben, autobiografia 1922 (postuma)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Richard Dehmel, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 7 luglio 2018.
  2. ^ a b c (DE) Richard Dehmel, su projekt-gutenberg.org. URL consultato il 12 febbraio 2020.
  3. ^ a b c d le muse, IV, Novara, De Agostini, 1964, p. 121.
  4. ^ a b (EN) Richard Dehmel, su britannica.com. URL consultato il 7 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Julius Bab, Richard Dehmel, Lipsia, 1926
  • (DE) Walther Furcht, Richard Dehmel: seine Bedeutung, sein Verhältnis zu Goethe, Lenau und zur Moderne, Minden, 1899.
  • (DE) Emil Ludwig, Richard Dehme, Berlino, Fischer, 1913.
  • (DE) Paul vom Hagen, Richard Dehmel: Die dichterische Komposition seines lyrischen Gesamtwerks, Nendeln, Kraus, 1967.
  • (DE) Fritz Horn, Das Liebesproblem, in Richard Dehmels Werken, Nendeln, Kraus, 1967.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2509022 · ISNI (EN0000 0001 0862 713X · BAV 495/78803 · LCCN (ENn85173130 · GND (DE118679236 · BNE (ESXX903281 (data) · BNF (FRcb12149345d (data) · J9U (ENHE987007260226505171 · NSK (HR000426028 · NDL (ENJA00437567 · CONOR.SI (SL49460579 · WorldCat Identities (ENlccn-n85173130