Renata Borgatti

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Renata Borgatti

Renata Borgatti (Bologna, 2 marzo 1894Roma, 10 marzo 1964) è stata una pianista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del tenore wagneriano Giuseppe Borgatti, studiò come ballerina, ma abbandonò la danza per diventare concertista di pianoforte, specializzandosi nel repertorio di Claude Debussy, l'esecuzione delle cui opere, insieme a quelle di altri autori, riscosse grande successo in Italia e all'estero [1], soprattutto presso il pubblico francese [2]. Eccellente pianista [3] [4] [5], fu chiamata dall'Accademia Chigiana a tenere un corso sull'Arte del Preludio e delle Fughe di J. S. Bach nei 48 Preludi e 48 Fughe del Clavicembalo ben temperato con esecuzioni integrali e commenti, e un altro sul romanticismo musicale di Schumann e Chopin, interventi poi pubblicati sulla rivista Quaderni dell'Accademia Chigiana. [6] [7]

Omosessuale dichiarata, nel 1918 si stabilì a Capri, dove essendo presente una folta comunità di persone omosessuali il suo stile di vita destava meno scandalo che altrove. Qui ebbe una breve relazione con Mimì Franchetti, una delle più celebri bellezze mondane dell'epoca, figlia del barone veneziano Alberto Franchetti, compositore.[8]

Dopo la fine della storia, la Borgatti conobbe nel 1919 la pittrice Romaine Brooks, che fu sua amante e che ce ne ha lasciato un intenso ritratto.

Nel 1920 Renata Borgatti lasciò Capri (e la Brooks) per perseguire la sua carriera in Europa.

Negli anni venti del XX secolo si esibì spesso con la violinista Olga Rudge. Le due lavorarono spesso assieme, nonostante l'amante della Rudge, Ezra Pound, all'epoca critico musicale, liquidasse con giudizio affrettato il suo modo di suonare come "strimpellare", valutazione successivamente oggetto di ripensamento alla luce di una più chiara comprensione della tecnica e della impetuosa personalità della Borgatti [9]. Fu amante anche della Principessa di Polignac. In un secondo momento fece coppia stabile con Clara Haskil.

Dopo avere abbandonato i palcoscenici si diede all'insegnamento della musica.

Morì a Roma, di leucemia, nel 1964, mentre intorno a lei i suoi allievi eseguivano, dall'alba a mezzogiorno [10], secondo un desiderio da lei espresso, la Passione secondo Matteo di Bach. È sepolta nel cimitero di Palestrina [11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Revue musicale suisse, Volume 104, Hug & Company, 1964
  2. ^ Il Pianoforte, vol. 2, 1921
  3. ^ Luca Alessandrini, Immagini nemiche: la guerra civile spagnola e le sue rappresentazioni, 1936-1939, ed. Compositori, 1999
  4. ^ Fernando Agnoletti, "Per amor dell'amore": corrispondenza inedita, Fernando Agnoletti - Sibilla Aleramo, Bulzoni editore, 1994
  5. ^ Carlo Schmidl, Dizionario Universale dei musicisti, Sonzogno, 1937
  6. ^ Renata Borgatti, Osservazioni intorno al Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach, Ticci, 1949
  7. ^ Renata Borgatti, Due aspetti del romanticismo: Schumann e Chopin, Ticci, 1953
  8. ^ Who's who in Gay and Lesbian History: From Antiquity to World War II By Robert Aldrich, Garry Wotherspoon
  9. ^ Anne Conover, Olga Rudge & Ezra Pound: "What Thou Lovest Well...", Yale University Press, 2002
  10. ^ Tito Fiorani, Le dimore del mito, La Conchiglia, Capri 1996
  11. ^ James Money, Capri. La storia e i suoi protagonisti, Rusconi, Milano 1993

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. A., Renata Borgatti, "Il mondo della musica", II 1964, pp. 65-sgg.
  • Tito Fiorani, Le dimore del mito, La Conchiglia, Capri 1996, pp. 219–221.
  • Compton Mackenzie, Donne pericolose [1928], Longanesi, Milano 1946 (e successive edizioni). La Borgatti appare in questo romanzo sotto il nome di "Cléo Gazay".
  • James Money, Capri. La storia e i suoi protagonisti, Rusconi, Milano 1993, p. 182, 217, 297.
  • Giovanna Olivieri, Ladies' Almanack. Artiste e scrittrici a Parigi e Londra negli anni Venti e Trenta, &stro, Firenze 1992, p. 37.
  • Roger Peyrefitte, L'esule di Capri, Longanesi, Milano 1959 (che chiama la Borgatti, che era ancora viva, Rina Beretti), pp. 325–236.
  • Lea Vergine (a cura di), Capri 1905/1940. Frammenti postumi, Feltrinelli, Milano 1983, p. 58.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Renata Borgatti: immagini., su andrejkoymasky.com. URL consultato il 30 marzo 2006 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
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