Raffaele Calabro

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Raffaele Calabro
vescovo della Chiesa cattolica
Domine in te speravi
 
Incarichi ricopertiVescovo di Andria (1988-2016)
 
Nato10 luglio 1940 a Minervino di Lecce
Ordinato presbitero15 marzo 1964 dal vescovo Gaetano Pollio
Nominato vescovo19 novembre 1988 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo6 gennaio 1989 da papa Giovanni Paolo II
Deceduto4 agosto 2017 (77 anni) ad Andria
 

Raffaele Calabro (Minervino di Lecce, 10 luglio 1940Andria, 4 agosto 2017) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Fu ordinato presbitero il 15 marzo 1964 dal vescovo Gaetano Pollio.

Svolse gran parte del suo ministero pastorale nel servizio diplomatico della Santa Sede, prima all'estero, nelle nunziature apostoliche del Brasile (1968-1971), dell'Australia (1971-1974) e della Germania (1975-1980), e poi in Vaticano, nel Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa (1980-1989).

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 novembre 1988 fu eletto vescovo di Andria da papa Giovanni Paolo II. Ricevette la consacrazione episcopale il 6 gennaio 1989 dallo stesso Papa, co-consacranti gli arcivescovi (poi cardinali) Edward Idris Cassidy, sostituto per gli affari generali e José Tomás Sánchez, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Iniziò ufficialmente il ministero episcopale nella diocesi il 29 gennaio successivo.

Fu presidente della Commissione pastorale regionale della Conferenza episcopale pugliese (CEP) e membro della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università della Conferenza Episcopale Italiana[1].

Nel 2000 portò a termine il restauro dell'ex cattedrale di Santa Maria Assunta di Minervino Murge[2].

Il 29 gennaio 2016 papa Francesco accolse la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti d'età[3]. Nello stesso giorno, il Santo Padre nomina Luigi Mansi quale suo successore alla guida della Diocesi.

Morì per un arresto cardiaco il 4 agosto 2017 nella sua casa ad Andria[3][4][5].

Durante il suo episcopato alla guida della diocesi si annoverano: la costruzione di 6 nuovi complessi parrocchiali, la creazione della Casa di Accoglienza "Santa Maria Goretti", l'inaugurazione della casa famiglia "Madonna di Guadalupe" [6], la costruzione della Biblioteca Diocesana "San Tommaso d'Aquino" nonché l'ordinazione di ben 42 presbiteri diocesani.[7]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovi, su scuoledinfanzia.it. URL consultato il 26 febbraio 2017.
  2. ^ Minervino Murge/Lapide per il restauro della chiesa da Mons. Raffaele Calabro, su rete.comuni-italiani.it. URL consultato il 26 febbraio 2017.
  3. ^ a b Muore Mons. Raffaele Calabro, su AndriaLive.it, 4 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017.
  4. ^ Trovato morto in casa vescovo emerito di Andria, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 4 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017.
  5. ^ Andria, trovato morto in casa monsignor Calabro: fino al 2016 fu vescovo della città, in la Repubblica, 4 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017.
  6. ^ https://www.andrialive.it/news/attualita/286227/inaugurata-la-casa-famiglia-madonna-di-guadalupe
  7. ^ https://www.diocesiandria.org/i-tre-amori-di-mons-calabro/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Andria Successore
Giuseppe Lanave 19 novembre 1988 - 29 gennaio 2016 Luigi Mansi
Controllo di autoritàSBN BRIV177362