Pizotifene

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Pizotifene
Nome IUPAC
4-(1-methyl-4-piperidylidine)-9,10-dihydro -4H-benzo-[4,5]cyclohepta[1,2]-thiophene
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H21NS
Massa molecolare (u)295,443 g/mol
Numero CAS15574-96-6
Numero EINECS239-632-9
Codice ATCN02CX01
PubChem27400
DrugBankDB06153
SMILES
CN1CCC(=C2C3=C(CCC4= CC=CC=C42)SC=C3)CC1
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
per os
Dati farmacocinetici
Emivita23 ore
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine irritante
attenzione
Frasi H302 - 361
Consigli P281 [1]

Il pizotifene (chiamato anche pizotyline ed in fase sperimentale conosciuto con la sigla BC105) è una molecola derivata dal benzil cicloeptene, che viene utilizzata per la profilassi ed il trattamento di fondo dell'emicrania e della cefalea. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Novartis Farma con il nome commerciale di Sandomigran, nella forma di compresse rivestite da 0,5 mg.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Pizotifene è un antagonista della serotonina che agisce principalmente sui recettori 5-HT2A and 5HT2C.[2] La molecola sembra anche essere dotata di attività di tipo inibitorio su altre ammine biogene, ed in particolare di attività antistaminica ed antitriptaminica.[3] Pizotifene ha anche effetto antibradichinina e deboli proprietà di tipo anticolinergico.[4][5]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo somministrazione orale, pizotifene è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale. La biodisponibilità media è di circa l'80%. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) del farmaco viene raggiunta dopo 5,5 ore (Tmax). Circa il 91% del farmaco è legato alle proteine plasmatiche.
Pizotifene viene metabolizzato principalmente a livello epatico per glucuronidazione. Il metabolita principale è il N-glucuronide coniugato.
Approssimativamente il 33% della dose somministrata per via orale viene escreto dalle vie biliari. Un ulteriore 55% è eliminato sotto forma di metaboliti per via urinaria. L'emivita di eliminazione di pizotifene e del suo metabolita N-glucuronide coniugato, è pari a circa 23 ore.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Pizotifene viene utilizzato nel trattamento profilattico di alcune cefalee vascolari ricorrenti, quali ad esempio l'emicrania tipica ed atipica e la cefalea a grappolo.[6][7][8] Anche la cefalea vasomotoria e la sindrome di Horton[9] rispondono al trattamento con il farmaco. Pizotifene è invece del tutto inefficace nell'interrompere un attacco emicranico già in corso.
In letteratura medica esistono segnalazioni del suo possibile utilizzo come agente antidepressivo.[10][11][12]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

In corso di trattamento con pizotifene gli effetti avversi più spesso evidenziati sono la sonnolenza, la sedazione, la nausea, il vomito, l'ansia, lo stato confusionale,[13] la secchezza delle fauci, l'affaticamento, le vertigini, l'aumento dell'appetito e l'aumento del peso corporeo.[14][15][16][17] In alcuni pazienti è stato riscontrato un aumento degli enzimi epatici (AST ed ALT), ittero colestatico,[18] e talvolta segni di epatite.[19]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Pizotifene è controindicato in soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti. È inoltre controindicato nelle donne gravide e nelle donne che allattano al seno. Ne è sconsigliato l'uso in soggetti con insufficienza renale e l'associazione con alcool, che ne potenzia l'effetto.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nei soggetti adulti il trattamento inizia con 0,5 mg (una compressa) al giorno. Successivamente la dose può essere incrementata progressivamente. In genere il dosaggio medio di mantenimento si aggira intorno a 1,5 mg al giorno da somministrare alla sera in un'unica dose oppure suddivisa nella giornata in dosi uguali. Nei soggetti scarsamente rispondenti si possono gradualmente aumentare i dosaggi fino alla dose massima 4,5 mg.

Sovradosaggio[modifica | modifica wikitesto]

In caso di intossicazione da pizotifene si possono manifestare nausea, capogiro, sonnolenza, ipotensione arteriosa, depressione del respiro, convulsioni e coma.
Il trattamento consiste in una lavanda gastrica, efficace solo se l'assunzione è avvenuta da breve tempo, e nella somministrazione di carbone vegetale attivo. È necessario procedere con le normali misure di supporto e monitorare la funzione cardiaca e respiratoria. In caso di convulsioni sono efficaci le benzodiazepine.[20]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 10.09.2011
  2. ^ P. Hübbe, The prophylactic treatment of migraine with an antiserotonin pizotifen., in Acta Neurol Scand, vol. 49, n. 1, 1973, pp. 108-14, PMID 4567747.
  3. ^ M. Perrault, J. Dry, [Anti-amine treatment of migraines]., in Rev Prat, vol. 25, n. 5, Jan 1975, pp. 377-83, PMID 1179120.
  4. ^ TM. Speight, GS. Avery, Pizotifen (BC-105): a review of its pharmacological properties and its therapeutic efficacy in vascular headaches., in Drugs, vol. 3, n. 3, 1972, pp. 159-203, PMID 4403890.
  5. ^ AK. Dixon, RC. Hill; D. Roemer; G. Scholtysik, Pharmacological properties of 4(1-methyl-4-piperidylidine)-9,10-dihydro-4H-benzo-[4,5]cyclohepta[1,2]-thiophene hydrogen maleate (pizotifen)., in Arzneimittelforschung, vol. 27, n. 10, 1977, pp. 1968-79, PMID 411500.
  6. ^ AJ. Bellavance, JP. Meloche, A comparative study of naproxen sodium, pizotyline and placebo in migraine prophylaxis., in Headache, vol. 30, n. 11, Nov 1990, pp. 710-5, PMID 2074163.
  7. ^ D. Gillies, M. Sills; I. Forsythe, Pizotifen (Sanomigran) in childhood migraine. A double-blind controlled trial., in Eur Neurol, vol. 25, n. 1, 1986, pp. 32-5, PMID 3510125.
  8. ^ O. Bademosi, BO. Osuntokun, Pizotifen in the management of migraine., in Practitioner, vol. 220, n. 1316, Feb 1978, pp. 325-7, PMID 345259.
  9. ^ H. Heyck, [Cluster-headache (Bing-Horton syndrome?)]., in Fortschr Neurol Psychiatr Grenzgeb, vol. 44, n. 2, Feb 1976, pp. 37-50, PMID 176099.
  10. ^ S. Olgiati, A. Calobrisi, Clinical results with pizotyline in depression., in Dis Nerv Syst, vol. 35, n. 1, Jan 1974, pp. 35-8, PMID 17894054.
  11. ^ CM. Banki, Clinical observations with pizotifene (Sandomigran) in the treatment of nonmigrainous depressed women., in Arch Psychiatr Nervenkr, vol. 225, n. 1, Mar 1978, pp. 67-72, PMID 348154.
  12. ^ J. Klapetek, [Various comments on the antidepressive effect of Sandomigran]., in Cesk Neurol Neurochir, vol. 39, n. 4, Jul 1976, pp. 228-32, PMID 786480.
  13. ^ S. Martínez Vicente, FJ. Carrera-Hueso; S. Martín Rodríguez, [Confusional syndrome caused by pizotifen]., in Farm Hosp, vol. 31, n. 3, pp. 195-6, PMID 17941762.
  14. ^ GL. Briars, SE. Travis; B. Anand; AM. Kelly, Weight gain with pizotifen therapy., in Arch Dis Child, vol. 93, n. 7, Jul 2008, pp. 590-3, DOI:10.1136/adc.2007.128611, PMID 18381348.
  15. ^ FR. Taylor, Weight change associated with the use of migraine-preventive medications., in Clin Ther, vol. 30, n. 6, Jun 2008, pp. 1069-80, DOI:10.1016/j.clinthera.2008.06.005, PMID 18640463.
  16. ^ D. Crowder, WP. Maclay, Pizotifen once daily in the prophylaxis of migraine: results of a multi-centre general practice study., in Curr Med Res Opin, vol. 9, n. 4, 1984, pp. 280-5, DOI:10.1185/03007998409109592, PMID 6391831.
  17. ^ F. Maggioni, S. Ruffatti; F. Dainese; F. Mainardi; G. Zanchin, Weight variations in the prophylactic therapy of primary headaches: 6-month follow-up., in J Headache Pain, vol. 6, n. 4, Sep 2005, pp. 322-4, DOI:10.1007/s10194-005-0221-y, PMID 16362700.
  18. ^ EL. Coodley, J. Muro; RI. Sato, Pizotyline-induced cholestatic jaundice., in Arch Intern Med, vol. 144, n. 4, Apr 1984, pp. 815-7, PMID 6712377.
  19. ^ B. Elouni, C. Ben Salem; M. Zamy; R. Poupon; K. Bouraoui; M. Biour, Fulminant hepatitis possibly related to pizotifen therapy., in Ann Pharmacother, vol. 44, n. 7-8, Lug-Ago 2010, pp. 1348-9, DOI:10.1345/aph.1P186, PMID 20571104.
  20. ^ AP. Griffiths, ND. Penn; H. Tindall, A report of acute overdosage of the anti-serotonergic drug pizotifen., in Postgrad Med J, vol. 63, n. 735, Jan 1987, pp. 59-60, PMID 3671232.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4ª edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.

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