Orione (piroscafo 1883)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Orione
Descrizione generale
TipoPiroscafo
CantiereR. Napier & Sons, Glasgow
Impostazione1883
Varogiugno 1883
Completamento1884
Entrata in servizio15 gennaio 1884
Radiazione1921
Destino finaledemolito nel 1923
Caratteristiche generali
Stazza lorda4.158 tsl
Lunghezza116 m
Larghezza12,8 m
Pescaggio7,6 m
Velocità14 nodi (25,93 km/h)
Passeggeri1320
Note
dati tratti da Orione[1]
voci di navi mercantili presenti su Wikipedia

Lo Orione è stato un piroscafo per trasporto passeggeri e merci italiano.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il piroscafo Orione fu costruito presso il cantiere navale R. Napier & Sons di Govan,[N 1] su ordine della Società Italiana di Trasporti Marittimi Raggio & Co. di Genova.[1] Lo scafo, realizzato in ferro, venne costruito nel corso del 1883 e varato nel giugno dello stesso anno.[1]

La lunghezza della nave era di 116 m, la larghezza massima di 12,8 m, il pescaggio di 7,6 m, la stazza lorda era di 4161 tonnellate.[2] L'apparato propulsore era basato su una macchina a vapore a duplice espansione che garantiva una potenza di 750 n.h.p. ed azionava una singola elica.[1] La velocità massima era di 14 nodi. Prua verticale, era armato con tre alberi e vele ausiliarie di taglio: fiocchi, randa, controranda e strallo.[3] Due fumaioli.[3] Il 7 settembre 1883 salpò da Greenock per raggiungere Genova, dove entrò in servizio.[2] Il 15 gennaio 1884 lo Orione salpò per il suo viaggio inaugurale per raggiungere Las Palmas, Montevideo e Buenos Aires.[2] La nave poteva trasportare 1320 passeggeri suddivisi in 80 in prima classe, 40 in seconda e 1200 in terza classe.[1] Nel 1885 la nave fu venduta alla Navigazione Generale Italiana (NGI) di Genoa, continuando ad operare sulle rotte per il Sud America.[4] Nel 1904 partecipò alle manovre combinate tra Regio Esercito e Regia Marina prendendo parte allo sbarco di truppe sul litorale di Lucrino.[4] Nel 1910 viene trasferito alla Società Marittima Italiana di Palermo, e nel 1910 alla Società Nationale di Servizi Marittimi di Genova.[4]

Nel 1911 venne requisito dalla Regia Marina per essere adibito al trasporto truppe a Tripoli nel corso della guerra italo-turca.[5] Sopravvissuto alla prima guerra mondiale venne radiato nel 1921 e demolito nel 1923.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un sobborgo industriale di Glasgow posto lungo il corso del fiume Clyde.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Clydeship.
  2. ^ a b c Peluso 2007, p. 11.
  3. ^ a b Agenzia Bozzo.
  4. ^ a b c Peluso 2007, p. 15.
  5. ^ Peluso 2007, p. 16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • Giuseppe Peluso, Società Marittima Raggio & Co., in Notiziario CSTN, n. 59, Napoli, Centro Studi Tradizioni Nautiche-Lega Marittima Italiana, luglio 2017, p. 9-16. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]