National Football League Players Association

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National Football League Players Association
LeaderLloyd Howell
PresidenteJ.C. Tretter
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione1956
SedeWashington D.C.
AbbreviazioneNFLPA
CategoriaGiocatori professionistici di football americano della National Football League
Iscritti15 776 attivi, associati ed ex giocatori (28 febbraio 2023[1])
Sito webnflpa.com

La National Football League Players Association (NFLPA) è il sindacato statunitense che rappresenta i giocatori della National Football League (NFL). Fondata nel 1956,[2] l'associazione ha la sede centrale a Washington D.C.,[3] e dal 2020 è guidata dal presidente J.C. Tretter,[4] e dal 2023 Lloyd Howell è il direttore esecutivo.[5]

La NFLPA è il secondo sindacato più antico dei quattro principali campionati sportivi professionistici nordamericani ed è stato istituito per fornire ai giocatori una rappresentanza formale per negoziare i compensi e i termini di un contratto collettivo di lavoro (Collective Bargaining Agreement - CBA). La NFLPA è membro dell'AFL-CIO, la più grande federazione di sindacati degli Stati Uniti.[6]

All'inizio della NFL le trattative contrattuali avvenivano tra i singoli giocatori, i loro agenti e i proprietari delle squadre, con quest'ultimi riluttanti ad impegnarsi in una contrattazione collettiva. Dopo la sua creazione la NFLPA ha promosso una serie di scioperi e serrate, in larga parte per controversie monetarie e previdenziali tra giocatori e proprietari delle franchigie o per contrastare, anche con azioni giudiziarie, le regole che punivano giocatori che passavano ad altre leghe professionistiche. Il successo delle cause legali intentate dalle NFLPA contro queste situazioni spinse i proprietari delle squadre a negoziare alcune regole e definire dei pagamenti minimi con la NFLPA che fu però ufficialmente riconosciuta dalla NFL solo nel 1968 quando fu firmato il primo contratto collettivo.[7] Il più recente CBA risale al 2020 e sarà valido fino al 2030.[8]

Oltre a condurre le trattative sindacali con la NFL, la NFLPA rappresenta e tutela i diritti di singoli giocatori, ad esempio presentando reclami contro azioni disciplinari ritenute troppo severe, negozia e monitora le prestazioni pensionistiche e assicurative, controlla il rispetto dei termini del contratto collettivo, valorizza e difende l'immagine dei giocatori e della loro professione.[9]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inizi della NFL[modifica | modifica wikitesto]

Con la nascita della National Football League nel 1920 le prime squadre erano spesso formate in modo casuale e avevano poco pubblico a seguire le gare, dovendo quindi affrontare difficoltà economiche che si riflettevano anche negli scarsi compensi ai giocatori.[10] Negli anni a seguire la lega si espanse, crebbe il suo seguito e cominciò ad avere introiti importanti, ma i benefici per i giocatori furono pochi se non nulli, non avendo garanzie contrattuali né rappresentanza formale. Vari episodi testimoniano come in quel periodo i giocatori non avessero potere contrattuale verso i proprietari e i dirigenti delle squadre: ad esempio nel 1943 Roy Zimmerman si rifiutò di giocare una partita di esibizione senza compenso, venendo subito dopo scambiato dai Washington Redskins con i Philadelphia Eagles.[11] Oppure nel 1946 i proprietari istituirono una regola che proibiva ad un giocatore di giocare per cinque anni nella lega se l'avesse lasciata per la nascente All-American Football Conference.[12]

1956: nascita della NFLPA e prime lotte[modifica | modifica wikitesto]

In quegli anni vari giocatori si trovarono quindi soggetti a tali situaziono, potendo solo nel caso tentare le vie legali a proprie spese per tutelarsi, finché nel 1956 su iniziativa di alcuni giocatori, tra i quali Dante Lavelli, Don Shula, Joe Schmidt, Frank Gifford e Norm Van Brocklin, nacque la NFLPA guidata dall'avvocato Creighton Miller.[13]

In questo primo periodo di attività la NFLPA, a cui aderirono giocatori di 11 delle 12 squadre allora facenti parte della NFL, da un lato avanzò rischieste alla lega di introdurre vari benefici ai giocatori, come l'introduzione di un minimo salariale di 5 000 dollari o che uniformi ed equipaggiamento fossero a totale carico delle squadra, e dall'altro promosse cause legale antitrust contro il monopolio della NFL, riuscendo ad ottenere che la lega nel 1959 introducesse un piano pensionistico e una copertura assicurativa medica e sulla vita.[14]

1968: il primo CBA[modifica | modifica wikitesto]

La nascita dell'American Football League (AFL) nel 1960 e la sua espansione negli anni a seguire fu vista positivamente dalla NFLPA in quanto incrementava la concorrenza e quindi permetteva di ottenere migliori condizioni per i giocatori. Di conseguenza il sindacato fu assai contrario al progetto di fusione AFL-NFL che avrebbe riportato ad una condizione monopolista di un'unica lega dominante. Inoltre nacque la controparte del sindacato per la AFL, chiamato AFLPA. Nell'estante 1968 la NFLPA votó per un'azione di sciopero con i proprietari che risposero con un blocco di una settimana delle attività delle squadre, finché si giunse al primo contratto collettivo (CBA) firmato il 14 luglio 1968. Questo primo accordo includeva un salario minimo di 9 000 dollari per i rookie e 10 000 dollari per i veterani, una paga di 50 dollari per ogni partita di esibizione, un'età di pensionamento a 65 anni e un contributo di 1,5 milioni di dollari da parte dei proprietari delle squadre al fondo pensione dei giocatori. Di per se fu un accordo al ribasso rispetto alle richieste avanzate dalla NFLPA dovuto alla divisione tra i giocatori, e dei relativi sindacati, della NFL e quelli della AFL.[15]

Anni 1970: sindacato unitario[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1970, con l'effettiva fusione tra le due leghe professionistiche, la AFLPA confluì nella NFLPA che divenne ufficialmente il sindacato dell'intera categoria, cominciando la prima trattativa per il rinnovo contrattuale. Dopo una breve serrata delle attività decisa dai proprietari e uno sciopero di due giorni dei giocatori, di fronte al pericolo di dover cancellare la stagione si giunse ad un rinnovo del CBA per quattro anni. Il nuovo contratto prevedeva l'aumento dei salari minini (12 500 dollari per i rookie e 13 000 dollari per i veterani), la possibilità per i giocatori di contrattare tramite i propri agenti con le squadre, e di far giudicare le lamentele sugli infortuni da un arbitrato neutrale. A seguire questo nuovo CBA però molti rappresentanti dei giocatori furono svincolati dalle rispettive squadre. Nel 1974, dovendo ricontrattare l'accordo, la NFLPA promosse un nuovo sciopero senza però riuscire ad ottenere un nuovo contratto che fu poi raggiunto solo nel 1977, dopo anni di battaglie legali, ed in cui fu espanso il sistema di free agency.[16]

Anni 1980: la lotta per la free agency[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 settembre 1982 i giocatori iniziarono uno sciopero che durò 57 giorni, il più lungo nella storia della NFL, dopo che la lega aveva rifiutato di condividere il 55% degli introiti, con i proprietari delle squadre che volevano mantenerli tutti per loro. Un nuovo CBA fu firmato il 5 dicembre 1982: i proprietari pagarono 60 milioni di dollari per risarcire i giocatori per il fermo dovuto allo sciopero, fu riconosciuta un'indennità di fine rapporto, gli agenti dei giocatori dovevano essere certificati dal sindacato, la NFLPA avrebbe ricevuto copia di tutti i contratti in modo da tutelare i giocatori.

Dal 1986 si aprì lo scontro sulla free agency ritenuta dai giocatori troppo limitante per come strutturata. Dopo uno sciopero nel 1987 e varie azioni legali, nel 1989 fu adottato un sistema di free agency maggiormente garantista per i giocatori.[17]

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

Diventata nel 1989 un'associazione professionale, nel 1993 la NFLPA ritornò allo stato di sindacato. Nello stesso anno si raggiunse l'accordo su un nuovo CBA in cui si adottava il sistema di free agency corrente che permette la mobilità dei giocatori una volta terminato un contratto con una squadra. A questo si aggiungeva l'incremento del 38% dei salari dei giocatori, l'innalzamento del salario minimo, la destinazione del 58% dei ricavi della lega ai giocatori, il pagamento da parte della lega di 195 milioni di dollari ai giocatori come risarcimento per le cause legali che avevano dovuto intentare per tutelarsi.[18]

Anni 2000 - presente[modifica | modifica wikitesto]

Il CBA firmato nel 1993 fu rinnovato per cinque volte, poi nel 2008 i proprietari scelsero di non rinnovarlo ulteriormente, portando che la stagione 2010, l'ultima coperta dal vecchio CBA, fu giocata senza le limitazioni del salary cap.

2011: serrata e nuovo CBA[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo del 2011, dopo che lega e NFLPA non avevano raggiunto nessun accordo sul nuovo CBA, il commissario della NFL Roger Goodell annunciò un blocco delle attività delle squadre, con i giocatori che non avrebbero potuto utilizzare le strutture di allenamento dei team, farsi visitare dallo staff medico o parlare con gli allenatori. La NFLPA rispose decertificandosi da sindacato[19] e facendo causa alla NFL, con tra i principali querelanti giocatori di primissimo piano come Tom Brady, Peyton Manning e Drew Brees. Dopo 132 giorni di blocco si trovò un accordo e la NFLPA si ricertificò come sindacato per cominciare le trattative per rinnovare il CBA. Il 4 agosto 2011 fu firmato il nuovo contratto, di durata decennale, che prevedeva tra l'altro aumenti dei salari minimi, salari garantiti per giocatori che avevano subito infortuni che mettevano fine alla loro carriera, riduzione dei giorni di allenamento in offseason e limitazione dei contatti fisici in allenamento durante la stagione al fine di ridurre gli infortuni.[20]

2012: il Bountygate[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Scandalo delle taglie dei New Orleans Saints.

Dopo il così detto Bountygate, la NFLPA sostené la causa legale contro la lega avanzata da tre giocatori sospesi dopo le investigazioni sul caso, sostenendo che il commissario della NFL Roger Goodell avesse stabilito la pena per i giocatori prima dell'arbitrato imparziale previsto.[21] Le sospensioni furono prima annullate temporaneamente da una commissione di appello e poi definitivamente tolte dall'ex commissario Paul Tagliabue chiamato a rivedere il caso.[22]

2014: nuove regole su droghe e sostanze dopanti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 la NFLPA si accordó con la lega per aggiornare le regole sull'uso di droghe e sostanze dopanti.[23] Furono introdotti i test sull'uso dell'ormone della crescita (HGH) e ammorbidite le regole sulla guida in stato di ebbrezza e l'uso di marijuana.[23][24] Un arbitrato terzo avrebbe giudicato i ricorsi.[23] La NFL cominciò ad eseguire i test sui giocatori per verificare l'uso dell'HGH il mese successivo.[25]

2020: il nuovo CBA[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 marzo 2020 fu firmato il CBA corrente, della durata di 11 anni, che prevede:[20]

  • Aumento al 48% della quota di compartecipazione dei giocatori alle entrate delle squadre
  • Aumento del 20% degli stipendi minimi dei giocatori
  • Espansione del roster da 46 a 48 giocatori nella giornata di gara
  • Le squadre di allenamento portate, dal 2022, a 14 giocatori e il loro stipendio portato a 11 500 dollari
  • Eliminazione delle sospensioni per positività ai test sulla marijuana
  • Arbitrato neutrale per la maggior parte dei casi disciplinari
  • Riduzione significativa degli importi delle multe comminate ai giocatori per falli commessi in campo

2021: stagione di 17 partite[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2021, la stagione regolare fu estesa a 17 gare, in accordo di quanto previsto dal CBA del 2020. Questo allungamento della stagione, richiesto da svariati anni dai proprietari ma sempre visto negativamente dai giocatori per il maggior rischio di infortunio in una stagione più lunga, fu accettato dalla NFLPA come contropartita agli aumenti salariali e alla maggior compartecipazione agli introiti della lega.[26][27]

Leader[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'elenco dei direttori esecutivi e dei presidenti della NFLPA.

Ed Garvey direttore esecutivo dal 1971 al 1983
Kyle Rote primo presidente della NFLPA
DeMaurice Smith direttore esecutivo della NFLPA dal 2009 al 2023
J.C. Tretter presidente della NFLPA dal 2020
Direttori esecutivi
John Gordy 1969
Malcolm Kennedy Jr. 1970 – 1971
Ed Garvey 1971 – 1983
Gene Upshaw 1983 – 2008
Richard Berthelsen 2008 – 2009
DeMaurice Smith 2009 – 2023
Lloyd Howell 2023 – presente
Presidenti
NFLPA (pre fusione AFL-NFL)
Kyle Rote 1956 – 1957
Bill Howton 1958 – 1961
Pete Retzlaff 1962 – 1963
Ordell Braase 1963 – 1966
Mike Pyle 1967
John Gordy 1968 – 1969
John Mackey 1970
AFLPA
Tom Addison 1964 – 1965
Jack Kemp 1966 – 1970
NFLPA (post fusione AFL-NFL)
John Mackey 1970 – 1973
Bill Curry 1973 – 1975
Kermit Alexander 1975 – 1976
Dick Anderson 1976 – 1977
Len Hauss 1978 – 1980
Gene Upshaw 1980 – 1983
Jeff Van Note 1983 - 1984
Tom Condon 1984 1986
Marvin Powell 1986
George Martin 1988 – 1989
Mike Kenn 1989 – 1996
Trace Armstrong 1996 – 2004
Troy Vincent 2004 – 2008
Kevin Mawae 2008 – 2012
Domonique Foxworth 2012 – 2014
Eric Winston 2014 – 2020
J.C. Tretter 2020 – presente

Premi[modifica | modifica wikitesto]

La NFLPA assegna annualmente vari riconoscimenti ai giocatori che si sono distinti dentro e fuori dal campo.

Alan Page Community Award[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: NFLPA Alan Page Community Award.

Premio assegnato al giocatore che più si è distinto nel supportare la comunità della sua città natale e/o della città che ospita la squadra in cui gioca.

The Players' All-Pro Team[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: NFLPA The Players' All-Pro Team.

I migliori giocatori della stagione per ogni ruolo vengono votati dagli stessi giocatori attivi nella NFL.

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

La politica e le posizioni della NFLPA degli ultimi decenni hanno subito critiche e contestazioni, anche a volte da parte degli stessi giocatori: l'evoluzione degli sport professionistici e del relativo giro economico che gli gira attorno ha prodotto che oggigiorno i giocatori della NFL hanno guadagni esorbitanti e larghi benefici e le rivendicazioni sindacali sono quindi spesso viste non tanto come difesa di diritti ma quanto tentativi di aumentare ulteriormente i profitti di una categoria di lavoratori già ampiamente privilegiata.[28][29]

Molti hanno sottolineato inoltre che ormai l'interesse primario del sindacato sia diventato quello di aumentare gli introiti sia dei giocatori ma anche propri, visione rafforzata anche dal fatto che la NFLPA si sia dotata a partire dagli anni 80 di un'apposita azienda controllata, la NFL Players Inc., che si occupa di commercializzare l'immagine dei giocatori tramite videogiochi, spot pubblicitari, carte da collezione e merchandise vario e che produce annualmente introiti per 1,4 miliardi di dollari.[30]

Così come fu criticato l'ammorbidimento delle restrizioni sui giocatori in caso di positività all'uso di marijuana, concordata nel CBA del 2020 e giustificata dal sindacato da un allineamento delle regole ai cambiamenti della società.[31]

E non sono mancate critiche anche dall'interno del sindacato stesso, con giocatori che hanno accusato la NFLPA di essere spesso troppo accomodante verso le richieste della lega e dei proprietari delle squadre: significativo il voto per l'approvazione del CBA del 2020 approvato col solo 51,5% dei voti favorevoli (1019 contro 959) dei giocatori attivi.[32]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) U.S. Department of Labor Office of Labor, Labor Organizations Annual Report, su olmsapps.dol.gov. URL consultato il 24 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) 1956 - The NFL Players Association is Founded, su Pro Football HOF.com, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  3. ^ Constitution, p. 5.
  4. ^ (EN) Ken Belson, Cleveland’s J.C. Tretter Elected President of N.F.L. Union, su NY Times.com, New York Times, 10 marzo 2020. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  5. ^ (EN) Jori Epstein, NFL Players Association elects first new executive director in 14 years, su Sports Yahoo, 28 giugno 2023. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  6. ^ (EN) Our Affiliated Unions, su aflcio.org, AFL-CIO. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) Richard Rothschild, Players vs. owners: Who came out on top in major labor disputes?, su si.com, Sports Illustrated, 26 luglio 2011. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  8. ^ (EN) Jared Dubin, NFL, NFLPA agree to revised CBA with changes to bonus proration, practice squads, injured reserve, and more, su CBS Sports.com, CBS, 4 agosto 2020. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  9. ^ (EN) NFLPA About, su NFPLA.com. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  10. ^ (EN) Alan Morrell, Rochester had a charter team in what became the NFL. Here's what happened to the Jeffersons, su Democrat and Chronicle.com, 11 gennaio 2021. URL consultato il 24 gennaio 2024.
  11. ^ (EN) Eric Nusbaum e Adam Villacin, Roy Zimmerman Takes a Stand, su sportsstories.substack.com, 7 settembre 2021. URL consultato il 24 gennaio 2024.
  12. ^ (EN) William C. Rhoden, Sports of The Times; N.F.L.'s Labor Pioneer Remains Unknown, su NY Times.com, The New York Times, 2 ottobre 1994. URL consultato il 24 gennaio 2024.
  13. ^ (EN) Claire Noland, John Gordy, 73, dies; former Detroit Lions lineman led NFL players’ union, su LA Times.com, Los Angeles Times, 1° febbraio 2009. URL consultato il 24 gennaio 2024.
  14. ^ (EN) 1956 - the beginning, su NFLPA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  15. ^ (EN) 1960s: AFL vs. NFL, su NFPLA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  16. ^ (EN) 1970s: The NFLPA Becomes a Real Union, su NFPLA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  17. ^ (EN) 1980s: The Fight For Free Agency, su NFPLA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  18. ^ (EN) 1990s: Growth of the Union, su NFPLA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  19. ^ Per la legge un sindacato non poteva intentare cause alla lega o alle squadre
  20. ^ a b (EN) 2000s: A Landmark CBA, su NFPLA.com. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  21. ^ (EN) Brett Martel, NFLPA, Vilma Make More Legal Moves in Bounty Case, su MPR News.org, 5 luglio 2012. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  22. ^ (EN) Paul Tagliabue vacates penalties, su ESPN.co.uk, ESPN, 11 dicembre 2012. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  23. ^ a b c (EN) Tom Pelissero, NFL, NFLPA finalize new substance abuse policy, su USA Today, 19 settembre 2014. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  24. ^ (EN) Tom Pelissero, NFL players vote to approve new drug policy, su USA Today, 12 settembre 2014. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  25. ^ (EN) Brent Schrotenboer, First year of HGH testing in NFL catches no one, su USA Today, 2 febbraio 2015. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  26. ^ (EN) Michael Middlehurst-Schwartz, NFL players approve collective bargaining agreement, ushering in new era of 17-game regular season, su USA Today, 15 marzo 2020. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  27. ^ (EN) Mike Jones, NFLPA president JC Tretter sends reminder of benefits players received in exchange for 17th game, asks for understanding from fans, su USA Today, 31 marzo 2021. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  28. ^ (EN) Andrew Petcash, THE EVOLUTION OF SPORTS UNIONS: FROM PLAYERS’ RIGHTS TO PROFIT MARGINS, su Profluence.com, 19 settembre 2023. URL consultato il 28 gennaio 2024.
  29. ^ (EN) Adam Wells, NFL Agent Blasts NFLPA as the Worst in Sports: 'They Do Not Look Out for the Players', su Bleacher Report.com, 25 agosto 2021. URL consultato il 28 gennaio 2024.
  30. ^ (EN) 60 Heroes: Building NFL Players Inc., su NFLPA.com. URL consultato il 28 gennaio 2024.
  31. ^ (EN) David Barry Gear, NFL marijuana policy: What are the fines and suspension rules after a positive drug test?, su Sport Skeeda.com, 8 novembre 2022. URL consultato il 28 gennaio 2024.
  32. ^ (EN) Michael Middlehurst-Schwartz, NFL players approve collective bargaining agreement, ushering in new era of 17-game regular season, su USA Today, 15 marzo 2020. URL consultato il 28 gennaio 2024.

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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