Monastero di Sant'Anna (Barcellona)

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Monastero di Santa Ana
Chiostro del Monastero
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonomaCatalogna
LocalitàBarcellona
IndirizzoC. de Santa Anna, 29 - c. de Rivadeneyra
Coordinate41°23′09.28″N 2°10′17.07″E / 41.38591°N 2.171409°E41.38591; 2.171409
ReligioneCattolicesimo latino
TitolareSant'Anna
OrdineCanonici regolari del Santo Sepolcro di Gerusalemme
DiocesiBarcellona
Consacrazione1177
FondatoreGuerau
ArchitettoRamon Amadeu
Stile architettonicoRomanico, Gotico
Sito webwww.parroquiasantaanna.org/

Il monastero di Santa Ana (Sant’Anna) di Barcellona (Spagna) è una chiesa e antico monastero con chiostro e sala capitolare, vincolato all'Ordine canonicale del Santo Sepolcro di Gerusalemme dal secolo XII, e situato nella strada di Santa Ana, vicino all'odierna piazza di Catalogna. L'insieme dà nome al Barrio di Santa Ana, una delle componenti del Barrio Gótico. La chiesa romanica è stata dichiarata monumento nazionale nell'anno 1881[1] ed è stata poi dichiarata Bene culturale di Interesse Nazionale dal Governo spagnolo[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma dell'Ordine dei Canonici Regolari del Santo Sepolcro di Gerusalemme-

L’Ordine dei Canonici regolari del Santo Sepolcro di Gerusalemme nel 1141 inviò dei monaci, diretti da Guerau, con l'obiettivo di stabilirsi a Barcellona e nel resto della penisola iberica. Nell'1145 c’è già evidenza del primo Priore (Bernardo), già canonico della cattedrale di Barcellona, che si occupò del nuovo monastero, mentre Guerau agì come Priore generale per tutta la penisola[3].

I monaci inizialmente si stabilirono in una chiesa situata nei pressi della Cattedrale e cominciarono a raccogliere donazioni a favore della comunità. Le prime notizie della costruzione di una nuova chiesa nell'ubicazione odierna risalgono al 1177. Nel 1215 una bolla di papa Innocenzo III confermò le proprietà del monastero[3]. Nel dicembre del 1194 Alfonso II di Aragona donò ai Canonici le odierne città di Palafurgell e Montrás.

Il monastero di Santa Ana ebbe diverse filiazioni, tra le quali si includono il Priorato del Santo Sepolcro di Olèrdola (prima del 1175), il Santo Sepolcro di Perelada (secolo XVII), la chiesa di San Miguel de la Comanda di El Prats del Rey (1261), il priorato di Marcevol (secolo XIII), Valls (1376) e la chiesa di San Vicente a Garraf (1421).[3]

Nel 1423 la comunità si fuse con quella del monastero di Santa Eulalia del Campo, che anni prima si era spostato nel convento lasciato libero dai frati del sacco. Con questa unione il cenobio passò a denominarsi di Santa Ana e Santa Eulalia. Nel 1489 l’Ordine dei Canonici Regolari del Santo Sepolcro venne soppresso e incorporato all'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ma il monastero di Santa Ana continuò a chiamarsi del Santo Sepolcro.[3]

Rovine della chiesa e del monastero di Santa Ana intorno al 1855.

Il monastero ospitò le Cortes di Barcellona del 1493, convocate dal re Ferdinando II di Aragona. A partire dal 1592 si convertì in collegiata secolare, nonostante l’opposizione del suo priore Jaume Castellar, che venne scomunicato.

La parrocchia di Santa Ana venne eretta nel 1822.[3] Successivamente, nel 1936, con l'inizio della Guerra Civile, un incendio distrusse la cupola, che venne poi ricostruita in mattoni[1].

Il 17 marzo 1991, durante la cura del sacerdote e accademico leridano Jordi Farré, in quel periodo parroco di Santa Ana, che aveva recuperato la reliquia del Santo Sepolcro scomparsa durante la Guerra Civile, venne benedetto il gruppo scultoreo del Santo Entierro e furono ripristinate le indulgenze spirituali tradizionalmente stabilite dalla Santa Sede (il cosiddetto Giubileo dei Perdoni), in coincidenza con l'850º anniversario dell'Ordine della Corona di Aragona.

Priorato[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo di statue del Santo Entierro, nella collegiata di Santa Ana.

Il suo patrimonio, conseguito grazie a numerose donazioni, includeva proprietà a Barcellona e in altre zone della Catalogna, come Palafrugell e Mont-ras. In diversi scudi scolpiti sugli edifici del nucleo antico di Palafrugell, nelle pietre miliari e nella documentazione conservata nell'archivio municipale, si può vedere la Croce patriarcale di Gerusalemme, stemma utilizzato dal Priore di Santa Ana, superiore massimo della comunità di Barcellona, che annoverava tra i suoi titoli anche quello di barone delle sette torri, in riferimento alle torri della cinta muraria di Palafrugell. Fino il secolo XIX, questa località si mantenne sotto dominio del priorato di Santa Ana, condivisa con i monasteri di Sant Miquel di Cruïlles, Santo Felíu di Guixols e con altri aristocratici che ivi possedevano proprietà e diritti acquisiti[4].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Portale di Santa Ana di Barcellona.

La costruzione della chiesa fu avviata nella metà del XII secolo, durante il periodo romanico. Il monastero e la chiesa collegiata di Santa Ana furono progettati dall'architetto Ramon Amadeu[1]. La costruzione continuò nei tre secoli successivi, nel periodo gotico[2].

Attualmente si conserva la struttura romanica originale del tempio, con abside quadrata e pianta a croce, coperti da una volta a botte a sesto acuto del XIII secolo. Il portale, in stile gotico, è originale del 1300. Nel secolo XIV venne allungata la navata, già ricoperta con una volta gotica a crociera, e nel secolo XV venne eretto il ciborio, che dovette poi essere ricostruito dopo la Guerra Civile. La cappella dei Perdoni, del secolo XIV, è situata alla sinistra dell'abside. Degna di menzione è la tomba del cavaliere Miquel de Boera, del secolo XVI. La nuova cappella del Santissimo è decorata con dipinti di Pere Pruna.[2]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La cappella dei Perdoni contiene un gruppo di statue che rappresentano il Santo Entierro. Le statue originali, del secolo XV, si sono perse. Secondo la tradizione, davanti ad esse si lucravano le stesse indulgenze che si potevano ottenere nella basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme[1].

Scultura Jesus Homeless[modifica | modifica wikitesto]

Jesus Homeless, di Timothy Schmalz (2019)

Nel 2019, dinanzi alla chiesa, è stata installata la scultura Jesus Homeless (Gesù senza tetto), opera dello scultore canadese Timothy Schmalz, replica di un originale elaborato nel 2013 e situato a Toronto (Canada). Rappresenta Gesù di Nazaret, avvolto con una coperta e con i piedi nudi, steso su una panchina, denuncia della situazione vissuta dalle persone senza tetto[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (CA) Carme Bazán Lázaro, Monestir de Santa Anna, su xtec.es. URL consultato il 3 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015).
  2. ^ a b c (CA) poblesdecatalunya.cat, Església de Santa Anna, su poblesdecatalunya.cat. URL consultato il 3 novembre 2013.
  3. ^ a b c d e monestirs.cat, Monasterio de Santa Anna, su monestirs.cat. URL consultato il 3 novembre 2013.
  4. ^ (CA) Ayuntamiento de Palafrugell, Plaça del Priorat de Santa Anna [collegamento interrotto], su palafrugell.cat. URL consultato il 3 novembre 2013.
  5. ^ Jaume Fabre, Jesus Homeless, su w10.bcn.cat. URL consultato l'8 agosto 2019.

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