Monastero di San Salvatore (Savignone)

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Ex monastero di San Salvatore
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàSavignone
Coordinate44°33′50.26″N 8°59′21.19″E / 44.563961°N 8.989219°E44.563961; 8.989219
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione725 - XIII secolo
Usoprivato
Realizzazione
AppaltatoreLiutprando
ProprietarioProprietà privata
CommittenteLiutprando

L'ex monastero di San Salvatore è stato un luogo di culto cattolico situato nel comune di Savignone, nella città metropolitana di Genova. Oggi ciò che è rimasto dell'antica struttura è stata adibita ad abitazione privata.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una storica leggenda fu il re dei Longobardi Liutprando, di passaggio nel borgo di Savignone per il trasferimento delle spoglie di sant'Agostino dal paese nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, a fondare nel 725 il cenobio savignonese. Alcuni documenti anteriori all'anno 1000 attestano proprio la donazione del re longobardo di un terreno per la costruzione del futuro monastero.

L'edificio religioso è ancora citato in una bolla pontificia del 1196 di papa Celestino III come dipendenza dall'abbazia di Precipiano. Altri scritti del XIII secolo testimoniano l'ampliamento della chiesa, la sua successiva trasformazione in monastero e quindi l'intitolazione dell'edificio sacro a san Salvatore. Molto probabilmente la struttura era corredata, oltre alla chiesa con campanile, anche dalle abitazioni dei monaci e dal cenobio. Secondo alcuni ritrovamenti, dove gli scavi archeologici hanno permesso il ritrovamento di anfore e altri oggetti sacri databili al XVI secolo, l'area era dotata anche di un cimitero.

Ancora integro e abitato nel XVIII secolo, la struttura fu danneggiata da un fulmine, specie il campanile, fino alla trasformazione dell'edificio in abitazione privata.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]