Lubrificazione vaginale

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Esempio di lubrificante vaginale che fuoriesce dalla vulva

La lubrificazione vaginale è il processo in cui viene prodotto spontaneamente un fluido naturale dagli organi genitali femminili che lubrifica la vagina di una donna. La lubrificazione vaginale avviene sempre e in modo costante, ma la produzione aumenta significativamente vicino alla fase di ovulazione e durante l'eccitazione sessuale in previsione del rapporto sessuale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il fluido lubrificante contiene acqua, piridina, squalene, urea, acido acetico, acido lattico, complessi alcoli e glicoli, chetoni e aldeidi. Può variare nella consistenza, sapore, colore, odore e, a seconda dell'eccitazione sessuale, la fase del ciclo mestruale, la presenza di un'infezione, alcuni farmaci, fattori genetici e la dieta.

Il fluido vaginale è leggermente acido e può diventare più acido quando la donna è affetta da alcune malattie sessualmente trasmissibili. Il normale pH del fluido vaginale è tra 3,8 e 4,5, mentre nei maschi il pH dello sperma è tipicamente tra 7,2 e 8,0 (una sostanza neutra ha un pH di 7,0).

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'eccitazione, le labbra della vulva si gonfiano e si dilatano a causa dell'afflusso di sangue, con la vagina che secerne lubrificante vaginale

La vagina umana è composta da nervi che rispondono al polipeptide intestinale vasoattivo (abbreviato VIP). Di conseguenza, il VIP induce un aumento del flusso sanguigno vaginale accompagnato da un aumento della lubrificazione vaginale. I risultati suggeriscono che il VIP può partecipare al controllo dei cambiamenti fisiologici locali osservati durante l'eccitazione sessuale, come la vasodilatazione genitale e l'aumento della lubrificazione vaginale. Il fluido lubrificante vaginale viene prodotto e secreto dalle pareti della vagina stessa.

La secchezza vaginale è la condizione in cui questa lubrificazione è insufficiente, e talvolta i lubrificanti artificiali sono utilizzati per aumentare la lubrificazione o per ovviare a una sua assenza. Senza una lubrificazione sufficiente, il rapporto sessuale può essere doloroso sia per le donne sia per i loro partner maschili. Il rivestimento vaginale è dotata di ghiandole, e quando la lubrificazione non è sufficiente, esse possono ovviare a tale funzione, in cui vi sono altri metodi di lubrificazione fisiologici. Infiltrazioni di plasma dalle pareti vaginali dovute alla congestione vascolare è considerata la fonte principale di lubrificazione, le ghiandole del Bartolini situate leggermente al di sotto, a sinistra e a destra dell'apertura vaginale secernono del muco per aumentare le secrezioni vaginali nella parete. Nel periodo vicino all'ovulazione, il muco cervicale fuoriesce dalla cervice favorendo ulteriormente la lubrificazione.[1][2][3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catherine Blackledge, Storia di V. Biografia del sesso femminile, Il Saggiatore, 2008, ISBN 978-88-565-0068-4. URL consultato il 6 luglio 2017.
  2. ^ Enciclopedia medica italiana: Tonometria oculare-Zucchero, USES edizioni scientifiche, 1988, ISBN 978-88-03-00244-5. URL consultato il 6 luglio 2017.
  3. ^ Laura De Laurentiis, Il grande libro italiano della gravidanza: Consigli e risposte dai più grandi specialisti italiani, Rizzoli, 27 gennaio 2014, ISBN 978-88-586-6633-3. URL consultato il 6 luglio 2017.
  4. ^ Helen S. Kaplan, Manuale illustrato di terapia sessuale, Feltrinelli Editore, 2002, ISBN 978-88-07-80748-0. URL consultato il 6 luglio 2017.
  5. ^ Emanuele Jannini, Andrea Lenzi e Mario Maggi, Sessuologia medica II ed.: Trattato di psicosessuologia, medicina della sessualità e salute della coppia, Edra, 16 gennaio 2017, ISBN 978-88-214-3923-0. URL consultato il 6 luglio 2017.

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