La bocca del lupo (film)

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La bocca del lupo
una scena del film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2010
Durata68 min
Rapporto1,33:1
Generedocumentario, drammatico, biografico
RegiaPietro Marcello
SceneggiaturaPietro Marcello
ProduttoreNicola Giuliano, Francesca Cima, Dario Zonta
Casa di produzioneIndigo Film, L'Avventurosa Film, Associazione San Marcellino, Rai Cinema, Babe Films
Distribuzione in italianoBIM Distribuzione
FotografiaPietro Marcello
MontaggioSara Fgaier
MusicheNino Bruno, Marco Messina, Massimiliano Sacchi
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La bocca del lupo è un documentario del 2010 diretto da Pietro Marcello.

Il titolo è ispirato da quello dell'omonimo romanzo verista di Remigio Zena[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il film racconta la storia di Vincenzo Motta detto Enzo, un uomo originario di Catania che ha vissuto fin da bambino a Genova ed è stato condannato in tutto a 27 anni di galera in diversi momenti della sua vita, che l'hanno reso duro e irascibile, ma con un cuore sensibile. Una delle ultime e più lunghe pene detentive è stata dal 1986 al 2000. È stato detenuto anni prima anche nel carcere di Pianosa.

Giunto a Genova col padre Pippo, che vendeva accendini, sigarette di contrabbando e altri oggetti di dubbia legalità, Enzo è cresciuto così in un ambiente in cui si campava di espedienti, poiché essendo minorenne rischiava meno per la legge. Durante l'ultima detenzione, all'inizio degli anni '90, in carcere conosce e si innamora di una donna transessuale, Mary Monaco, originaria di Roma, con un passato di eroinomane e di prostituta nei caruggi, persona dolce e delicata, che ha poi aspettato per dieci anni che Vincenzo scontasse la pena per ricongiungervisi. Mary è andata a trovarlo tutti i mesi in carcere, registrando audiocassette per tenersi in contatto e sognando di andare a vivere in campagna coi loro cani.

Il film annulla la divisione convenzionale tra cinema a soggetto e documentario, anche grazie a un montaggio creativo che accosta momenti documentari, interviste della coppia, lettere e numerosi materiali video d'archivio (professionali e amatoriali) su Genova, il suo porto e la sua storia nel Novecento.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario è stato realizzato anche col contributo di Genova Liguria Film Commission e il supporto dell'Associazione San Marcellino.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito al cinema il 19 febbraio 2010 dopo l'anteprima sperimentale in streaming trasmessa su MyMovies il 15 febbraio 2010[2].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

"Pietro Marcello, che il popolo cinefilo conosceva per Il passaggio della linea, documentario di spiccata personalità girato su e giù per l'Italia dei treni poveri, ha realizzato con La bocca del lupo un fertile e singolare ibrido. Non del tutto documentario né del tutto finzione. Un insieme che ricorre in abbondanza alla risorsa del repertorio storico e al patrimonio dei filmini amatoriali. (...) Pietro Marcello è una scommessa per il nostro cinema rinnovato di domani. E i suoi strumenti (oggi, domani chissà) non sono quelli della narrazione lineare, della trama descrittiva e tantomeno della spiegazione, ma quelli di un impasto visivo-sonoro evocativo, dell'atmosfera suggeritrice e della suggestione allusiva. La sua cifra è austeramente aristocratica, poetica e fieramente minoritaria: nel produrre una sorta di elitarismo popolare (se si può dire) attinge a Pasolini e De André ma del tutto a modo suo. I suoi Enzo e Mary sono due naufraghi. Reietti ma anche angeli. Il raffinato populismo del film lezione viscontiana, forse, comunque prezioso per asciuttezza e assenza di sbavature retoriche è nell'indicare nella loro ruvida tenerezza, nella loro elementare pulizia, il riscatto da un panorama di macerie."

(Paolo D'Agostini, la Repubblica, 15 febbraio 2010)

"Marcello si era già rivelato con il primo film, Il passaggio della linea: un documentario molto sui generis dedicato alle ferrovie secondarie. Qui mescola inchiesta e fìction alternando la storia dei protagonisti con incredibili filmati d'epoca scovati negli archivi di tutti i film-makers amatoriali di Genova. Ne viene fuori un «oggetto» che può ricordare la Elegia di Sokurov, o i film di montaggio del grande armeno Artavazd Pelešjan. Roba per palati fini, ai quali La bocca del lupo, (...) è altamente consigliato."[4]

(Alberto Crespi, l'Unità, 16 febbraio 2010)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parla il regista del film, Pietro Marcello, su comingsoon.it, comingsoon.it. URL consultato il 27 marzo 2010.
  2. ^ Mirko Zago, La Bocca del lupo, anteprima in streaming, su cinebaleno.it, 1º febbraio 2010. URL consultato il 27 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2010).
  3. ^ Paolo Mereghetti, Sorpresa italiana: carcerato e trans in un film-poesia, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 16 novembre 2009, p. 35. URL consultato il 27 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  4. ^ Critica cinematografica, su cinematografo.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]