Jean-Noël Pancrazi

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Jean-Noël Pancrazi

Jean-Noël Pancrazi (Sétif, 28 aprile 1949) è uno scrittore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Noël Pancrazi trascorre i primi dieci anni di vita in Algeria, con i suoi genitori e la sorella; gli anni dell'infanzia durante la guerra d'Algeria avranno una notevole ripercussione sulla sua opera[1],[2].

Arriva in Francia nel 1962 e compie i suoi studi secondari a Perpignan, città di origine della madre. Giunto a Parigi, frequenta inizialmente il famoso liceo Louis-le-Grand, poi segui dei corsi di letteratura presso la Sorbona. Nel 1972 è professore aggregato di lettere moderne. La sua prima opera, pubblicata l'anno dopo, è un saggio su Mallarmé. Negli anni '70 è docente di francese in un liceo di Massy.

Carriera letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Le Vagabond, bar gay della rue Thérèse à Paris.

Il suo primo romanzo, La Mémoire brûlée, viene pubblicato nel 1979 presso le edizioni Seuil[3]. Seguiranno Lalibela ou la mort nomade (1981), L'Heure des adieux (1985) e Le Passage des princes (1988). L'opera successiva, Les Quartiers d'hiver, viene pubblicata nel 1990 da Gallimard[4]: la storia è ambientata al « Vagabond », bar gay di Parigi, durante i primi anni dell'AIDS[5]. Il romanzo ottiene il premio Médicis[6]. Pancrazi continua la sua esplorazione del mondo notturno con Le Silence des passions (1994), insignito del premio Valery-Larbaud.

Ritorna sulla sua infanzia algerina, a Batna, nel momento in cui il paese precipita nella guerra, con Madame Arnoul (1995): la storia narra l'amicizia fra un ragazzino e una vicina alsaziana – che il narratore ritiene come la seconda madre – che viene considerata “dalla parte degli arabi” per aver difeso una ragazzina algerina dagli assalti di un militare francese e che per questo sarà « punita »[7]. Il libro riceve ben tre premi: il prix du Livre Inter, il premio Maurice-Genevoix e il premio Albert-Camus. Lo scrittore rende omaggio al padre, che ha finito i suoi giorni in Corsica, in Long séjour (1998, prix Jean Freustié), poi alla madre in Renée Camps (2001). Questi tre libri compongono una vera e propria « trilogia della memoria familiare »[8].

In Tout est passé si vite (2003, Gran premio del romanzo dell'Académie française), fa il ritratto di un'amica, scrittrice e editrice, che si ammala di cancro.

I suoi soggiorni ad Haiti e in Repubblica Dominicana gli ispirano due romanzi: Les Dollars des sables (2006)[9], e Montecristi (2009), in cui denuncia uno scandalo ecologico.

In La Montagne (2012), Jean-Noël Pancrazi affronta un ricordo che a lungo ha tenuto segreto: la morte di sei giovani compagni assassinati in montagna durante la guerra d'Algeria[10]. Il testo è stato insignito dei premi Méditerranée, Marcel-Pagnol et François-Mauriac.

In Indétectable, romanzo pubblicato nel 2014 (Gallimard), racconta la vita di Mady, originario del Mali, da dieci anni clandestino a Parigi[11].

Jean-Noël Pancrazi è anche autore di Corse (2000)[12], con Raymond Depardon.

Ha ricevuto il Gran Premio della Société des gens de lettres (SGDL) per l'insieme della sua opera.

Dal 1999, è membro della giuria del premio Renaudot[13].

Nel 2013 viene realizzato un documentario su Jean-Noël Pancrazi, Territoires Intimes (film realizzato da Renaud Donche, France 3 - Corsica, settembre 2013)[14].

Jean-Noël Pancrazi è cavaliere dell'Ordre du Mérite et cavaliere della Legion d'Onore.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mallarmé, saggio, Hatier, 1973
  • La Mémoire brûlée, romanzo, Le Seuil, 1979
  • Lalibela ou la mort nomade, romanzo, Ramsay, 1981
  • L'Heure des adieux, romanzo, Le Seuil, 1985
  • Le Passage des princes, romanzo, Ramsay, 1988
  • Les Quartiers d'hiver, romanzo, Gallimard, 1990, Premio Médicis
  • Le Silence des passions, romanzo, Gallimard, 1994, Premio Valery-Larbaud
  • Madame Arnoul, racconto, Gallimard, 1995, Premio Maurice-Genevoix, Premio Albert-Camus, Prix du Livre Inter
  • Long séjour, racconto, Gallimard, 1998, Jean-Freustié 1998[15].
  • Corse (Le Seuil, 2000) in collaborazione col fotografo Raymond Depardon : testo incentrato sulla Corsica e sulla figura del padre (dopo Long séjour).
  • Renée Camps, racconto, Gallimard, 2001
  • Tout est passé si vite, romanzo, Gallimard, 2003, Grand Prix du roman de l'Académie française
  • Les Dollars des sables, romanzo, Gallimard, 2006, adattato per il cinema (2015) da Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas, con l'attrice americana Géraldine Chaplin
  • Montecristi, romanzo, Gallimard, 2009
  • La Montagne, racconto, Gallimard, 2012, Premio Marcel-Pagnol, Premio Mediterraneo[16], Prix François Mauriac
  • Indétectable, romanzo, Gallimard, 2014

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Madame Arnoul (1995) ha per sfondo Batna, città precipitata nella guerra, e La Montagne (2012) narra l'assassinio di sei amici durante la guerra d’Algeria. Christian Authier, Le Figaro, 22/03/2012 « I lettori di Jean-Noël Pancrazi sanno fino a che punto i suoi anni algerini e l’esilio l’hanno plasmato, come testimoniava in particolare la commovente Madame Arnoul. Con La Montagne, lo scrittore svela ancor di più le ferite subite mezzo secolo fa. »
  2. ^ Trasmissione Bibliothèque Médicis su Public Sénat del 22/06/2012, presentata da Jean-Pierre Elkabbach : « L'Algérie : l'Algérie et nous ! », con Jean-Noël Pancrazi.
  3. ^ Sarà François-Régis Bastide a decidere di pubblicare il primo romanzo di Jean-Noël Pancrazi.
  4. ^ http://www.gallimard.fr/Contributeurs/Jean-Noel-Pancrazi [archivio].
  5. ^ « Le prix Médicis consacre le sida comme thème littéraire » (Il premio Médicis consacra l’AIDS come tema letterario), Paris Match, 13 dicembre 1990, intervista di Colette Porlier.
  6. ^ Jean Chalon, « Médicis : Jean-Noël Pancrazi », Le Figaro, 27 novembre 1990, p. 36.
  7. ^ Jean-Pierre Tison, « La nostalgie d'une autre Algérie », L’Express, 01/03/1995.
  8. ^ Interview di J-N Pancrazi in Territoires intimes (film di Renaud Donche, trasmesso su France 3 Corse - 19 settembre 2013).
  9. ^ Les Dollars des sables è stato oggetto di un adattamento cinematografico nella Repubblica Dominicana (Los dólares de arena) a cura dei registi Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas, con l’attrice americana Géraldine Chaplin.
  10. ^ France-Info, intervista di Philippe Vallet - Le livre du jour 13 agosto 2012 La Montagne de Jean-Noël Pancrazi ; L'Humanité 7 giugno 2012 cronaca letteraria di Jean-Claude Lebrun « De sang et de laine trouée, La Montagne di Jean-Noël Pancrazi ».
  11. ^ Le Point (28/02/14) « Errances africaines » ; La Provence (02/03/2014) - Jérôme Garcin « Jean-Noël Pancrazi ne veut pas oublier Mady ».
  12. ^ Libération 24/04/2000 : « La Corse, paysages intérieurs », Annick Peigne-Giuly - (2) Corsica di Jean-Noël Pancrazi. Fotografie di Raymond Depardon. Edizioni Seuil (2000) - France-culture (16/04/04) : Corse, di Jean-Noël Pancrazi e Raymond Depardon.
  13. ^ Pagina Jean-Noël Pancrazi, sul sito del prix Renaudot [archivio.
  14. ^ Il film « Jean-Noël Pancrazi, territoires intimes » (2013) è visibile su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=mTUmq3Fe7jQ [archivio]).
  15. ^ Copia archiviata, su liberation.fr. URL consultato il 12 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2012). Articolo di Libération del 5 marzo 1998 [archivio].
  16. ^ L’Express / AFP - Pierre Andrieu, il 20/06/2012 : « Le prix Méditerranée 2012 à Jean-Noël Pancrazi et Antonio Muñoz Molina ».

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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