Guido Pallotta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guido Pallotta
NascitaForlì, 1901
MorteBattaglia di Nibeiwa, 9 dicembre 1940
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
ArmaArtiglieria
Fanteria
Anni di servizio1922-1940
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Invasione italiana dell'Egitto
Battaglia di Nibeiwa
Decorazionivedi qui
Pubblicazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Guido Pallotta (Forlì, 1901Battaglia di Nibeiwa, 9 dicembre 1940) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Forlì nel 1901, figlio di Alfredo e Pia Civico Garzia.[2] All'età di diciotto anni prese parte, come legionario, all'impresa di Fiume con Gabriele D'Annunzio, e poi prestò servizio per un paio di mesi nel 1922, presso il 19º Reggimento artiglieria da campagna da cui venne successivamente posto in congedo perché studente universitario.[2] Lavorò come giornalista presso la Gazzetta del Popolo di Torino e poi entrò nella vita politica.[2] Nel 1935 partì volontario per l'Africa Orientale per combattere nella guerra d'Etiopia con la 215ª Legione CC.NN. "Cimino" inquadrata nella 4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio" e con il grado di aiutante partecipò alle operazioni belliche e alle successive operazioni di grandi operazioni di polizia coloniale ricevendo anche un encomio solenne.[2] Alla vigilia della seconda guerra mondiale fu nominato sottotenente di complemento dell'arma di fanteria in forza al 57º Reggimento fanteria "Abruzzi" di stanza a Schio.[2]

Fu trasferito, a domanda, presso il LXXX Battaglione CC.NN. d'assalto della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale e partecipò alle operazioni militari sulla frontiera occidentale.[2] Pur avendo diritto di essere smobilitato dopo l'armistizio con la Francia, ottenne di essere trattenuto in servizio attivo e il 29 luglio 1940 partì per l'Africa Settentrionale Italiana, dove fu destinato al Raggruppamento sahariano "Maletti".[2] Partecipò all'invasione dell'Egitto condotta dal Maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, e una volta raggiunta Sidi El Barrani gli giunse la notizia della nomina a Ispettore del Partito Nazionale Fascista e la conseguente nomina a Consigliere Nazionale.[2] Cadde in combattimento ad Alam el Nibeiwa il 9 dicembre 1940, venendo decorato con la medaglia d'oro al valor militare.[2]

È sepolto all'interno del cimitero del comune di Montefano, in Provincia di Macerata.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale addetto al comando di un raggruppamento truppe libiche attaccato da preponderanti forze corazzate nemiche, nel momento in cui più aspra ferveva la lotta, si offriva spontaneamente per recapitare un plico urgente. Trovata sbarrata la strada da un carro avversario, decisamente lo assaliva con lancio di bombe a mano, ma nell’eroico tentativo di immobilizzarlo, veniva colpito a morte. Legionario fiumano, magnifico combattente di due guerre, due volte volontario, suggellava con l’estremo sacrificio la sua ardimentosa vita. Marmarica, Alam el Nibeiwa, Africa Settentrionale, 9 dicembre 1940.[3]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1949.[4]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Facente parte di un’autocolonna operante isolatamente, durante un attacco notturno di forze ribelli all’accampamento, accorreva d’iniziativa nel punto più minacciato, assumendo il comando di un gruppo di gregari con i quali contribuiva efficacemente e con valore a stroncare l’azione avversaria. Si spingeva poi con i suoi uomini oltre la linea, operando il rastrellamento di elementi nemici che favoriti dalla boscaglia tentavano di adunarsi per riattaccare. Lago Horra Abaita, 27 novembre 1936
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone attaccato di sorpresa da soverchianti forze nemiche, con calma e sprezzo del pericolo, si prodigava lungo la linea del proprio reparto, animando le camicie nere, e mantenendo vivo il loro spirito offensivo. Taga Taga, 12 febbraio 1936

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Ultimo Legionario. Un diciottenne a Fiume (introduzione di Giordano Bruno Guerri), Diarkos, Santarcangelo di Romagna, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.488.
  2. ^ a b c d e f g h i Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Pallotta, Guido, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 1 luglio 1949, Esercito registro n.19, foglio 112.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 488.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN171097764 · ISNI (EN0000 0001 2004 6274 · LCCN (ENno2011075032 · GND (DE1011830558 · BNF (FRcb166155224 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2011075032