Francesco Kirn

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Francesco Kirn
NascitaMilano, 29 gennaio 1907
MorteKarlovac, 4 dicembre 1941
Cause della morteFerite riportate in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Reparto11º Reggimento bersaglieri
Anni di servizio1927-1941
GradoSoldato
GuerreSeconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
Frase celebreUn bersagliere muore in piedi. Viva l'Italia!
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Francesco Kirn (Milano, 29 gennaio 1907Karlovac, 4 dicembre 1941) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Milano il 29 gennaio 1907, figlio di Francesco e Emma Stighlich.[2] Appartenente a una patriottica famiglia originaria di Fiume, frequentò nella sua città natale le scuole elementari e quindi il ginnasio sino al 1919.[3] Dopo la fine della prima guerra mondiale suo padre ritornò a Fiume dove egli proseguì gli studi ginnasiali sino al 1923, quando a causa di un diverbio con un professore dovette abbandonare gli studi.[3] Nel 1924 andò a lavorare presso la ROMSA dove rimase fino al 5 maggio 1927 quando fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito in forza all'11º Reggimento bersaglieri fino al novembre di quell'anno.[3] Rientrato a lavorare alla ROMSA vi rimase fino all'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1040.[3] Si arruolò subito volontario venendo assegnato al deposito dell'11º Reggimento bersaglieri, a partire dal 21 giugno 1941 operò con le truppe di occupazione italiane in Croazia.[3] Rimase gravemente ferito in combattimento nella zona Rijeka-Gabrovac il 2 dicembre dello stesso anno, decedendo presso l'ospedale da campo n. 172 a Karlovac, in Croazia, due giorni dopo.[3] Sepolto inizialmente a Karlovac, dopo la fine della guerra la salma venne traslata nella tomba di famiglia a Fiume.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di guerra, sempre primo fra i primi, durante aspro combattimento contro forti bande di ribelli, benché ferito, rifiutava di abbandonare il proprio posto e spinto da generoso altruismo si trascinava presso il comandante di compagnia e gli faceva scudo con la sua persona. Gravemente colpito una seconda volta, sopportava con eroica e serena fermezza le sofferenze continuando ad incitare i compagni alla lotta. Trasportato morente in un ospedale da campo, in un supremo generoso sforzo si levava in piedi esclamando: « Sono sempre un bersagliere". Fulgido esempio di costante ardimento, elevato spirito di corpo, sprezzo del pericolo spinto sino al supremo sacrificio. Zona Rijeka-Gabrovac (Balcania), 2 dicembre 1941.[4]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1949.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.754.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d e f g La Voce di Fiume n.3 del 30 maggio 1971, p.3.
  4. ^ Medaglia d'oro al valor militare Kirn, Francesco, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 1 luglio 1949, Esercito registro n.19, foglio 112.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 754.
Periodici
  • La M.O. Francesco Kirn (PDF), in La Voce di Fiume, n. 3, Padova, Associazione Nazionale Alpini, 30 maggio 1971, p. 4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]