Giberto VI da Correggio

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Giberto VI da Correggio
Conte di Correggio
Stemma
Stemma
In carica1452 –
1455
SuccessoreManfredo I da Correggio
NascitaCorreggio, 1410 circa
MorteSiena, 6 settembre 1455
Luogo di sepolturaDuomo di Siena
DinastiaDa Correggio
PadreGherardo VI da Correggio
ConiugeGabriella Gonzaga
FigliAgata

Giberto VI da Correggio (Correggio, 1410 circa – Siena, 6 settembre 1455) è stato un condottiero e politico italiano, primo conte di Correggio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Correggio nel 1410 circa da Gherardo VI da Correggio, signore di Correggio.

Fu allievo a Mantova dell'umanista Vittorino da Feltre. Alla morte di Filippo Maria Visconti ne approfittò per impossessarsi di Brescello, tolta dai Visconti agli Estensi. Nel 1447 fu creato cavaliere mentre era al servizio di Venezia, che abbandonò per servire Francesco Sforza, pretendente al ducato di Milano. Questi, dopo aver espugnato Parma nel 1449, lo pose assieme al fratello Manfredo a sua difesa. Divenuto duca di Milano, nel 1450 intimò a Giberto di restituirgli tutti i possedimenti sottratti a Filippo Maria Visconti. Giberto tentò una resistenza passando nel 1452 ai servigi del re di Napoli Alfonso d'Aragona, alleato di Venezia contro gli Sforza, occupando Poviglio.

Ottenne dall'imperatore Federico III il titolo di primo conte di Correggio il 25 maggio 1452.[1] Con la pace di Lodi del 1454, favorevole al duca di Milano, si decise anche la sorte della casata Da Correggio: Giberto fu costretto a restituire Novellara e Bagnolo, tolti ai Gonzaga. Contrario ad accettare le altre clausole del trattato di pace, Milano spedì il condottiero Tiberto Brandolini, figlio di Brandolino, per ridurlo all'obbedienza, intimandolo di giurare fedeltà al duca di Milano. Umiliato, lasciò le sue terre per mettersi al soldo di Siena, nel tempo in cui Jacopo Piccinino assalì la città, riuscendo a sconfiggerlo. Il 6 settembre 1455, forse accusato dal collegio di balia senese di estorsione, si avventò contro un consigliere ma ebbe la peggio: dopo una furibonda lite, fu scaraventato da una finestra e perse la vita.

Venne sepolto nel duomo della città.[2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giberto ebbe una figlia, Agata, che sposò Michele Montecuccoli.[3]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guido IV da Correggio Giberto III da Correggio  
 
 
Giberto IV da Correggio  
Guidaccia della Palù  
 
 
Gherardo VI da Correggio  
Galasso I Pio Manfredo I Pio  
 
Fiandrina de' Bocchi  
Orsolina Pio  
Beatrice da Correggio Giberto III da Correggio  
 
Elena Malaspina  
Giberto IV da Correggio  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Treccani.it Giberto da Correggio.
  2. ^ Condottieri di ventura. Giberto da Correggio.
  3. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Da Correggio, Torino, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Da Correggio, Torino, 1835, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore di Correggio Successore
Gherardo VI da Correggio 14301452 (titolo elevato a contea)
Predecessore Conte di Correggio Successore
(nuovo titolo) 1452-1455 Manfredo I da Correggio