Galleria Santa Lucia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Galleria Santa Lucia
TipoGalleria ferroviaria
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalizzazioneSanta Lucia
Coordinate40°42′40.96″N 14°43′46.67″E / 40.711378°N 14.72963°E40.711378; 14.72963
GestoreRFI
LineaNapoli-Salerno
Napoli-Salerno (LMV)
PortaliNord: Bivio Santa Lucia
Sud: Stazione di Salerno
Lunghezza10,265 km
Veicoli ammessiTutte le categorie di treni
Nº di canne1
Nº di binari2
Scartamento1 435 mm
Alimentazione3 000 V cc
Apertura1977

La galleria Santa Lucia è un tunnel ferroviario a doppio binario, della lunghezza di 10 265 m, costruito per svincolare il traffico ferroviario a lunga percorrenza dalla difficile tratta di valico tra Salerno e Nocera Inferiore della ferrovia Napoli-Salerno.

Premesse[modifica | modifica wikitesto]

La Napoli-Salerno, linea fondamentale della rete italiana, ha sofferto sin dalla sua costruzione del difficile percorso di valico dei ripidi contrafforti montuosi che esistono tra le due località che sale fino al valico di Cava dei Tirreni, con pendenza media del 30 per mille e impone l'utilizzo di locomotiva di spinta o di doppia trazione per i treni più pesanti.

L'elettrificazione della linea risolse solo in parte il problema; l'aumento del traffico dal dopoguerra in poi lo ripresentò in maniera ancora più grave in quanto il lungo impegno della tratta di ciascun treno necessario per percorrere la tratta in ascesa e la necessità della fermata a Salerno e a Nocera Inferiore per l'aggancio della locomotiva di spinta in coda o della doppia in testa limitava l'esercizio ferroviario nella sua potenzialità. Un ulteriore evento che rimarcò la necessità di una variante fu l'alluvione del 1954, che interruppe la linea tra Cava de' Tirreni e Vietri sul Mare e impose per un certo periodo l'instradamento di molti convogli lungo la linea non elettrificata "Nocera – Codola – Mercato San Severino – Salerno", con notevoli disagi e ritardi[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni sessanta si concretizzò il progetto di ammodernamento della linea mediante la costruzione di una tratta ex novo in galleria. Ottenuto il finanziamento iniziarono i lavori per la sua realizzazione che si conclusero con l'inaugurazione della variante nel 1977.

All'inizio degli anni novanta fu costruita, in corrispondenza dello sbocco nord della galleria, nel comune di Nocera Superiore, una variante di collegamento con l'esistente ferrovia per Sarno creando il "Bivio Santa Lucia"[2] allo scopo di smistare il traffico diretto a nord di Napoli, alleggerendo così il traffico sulla linea storica costiera. Lo snodo ha accresciuto la sua importanza in seguito all'apertura nel 2008 della nuova linea a monte del Vesuvio[2].

Il 24 maggio 1999 la galleria fu teatro di un episodio di cronaca che coinvolse il treno 1681 organizzato per il rientro da Piacenza di circa 1.500 tifosi della Salernitana: un incendio doloso, appiccato all'interno di una delle carrozze, comportò la morte di 4 passeggeri e il ferimento di 20[3][4].

Il percorso[modifica | modifica wikitesto]

La galleria ha inizio verso nord quasi subito dopo l'uscita della stazione di Salerno ed ha comportato la modifica degli itinerari e dell'imbocco della galleria della linea (allora sospesa) per Mercato San Severino. La galleria di base (il cui tracciato è quasi interamente rettilineo) è lunga 10.265 metri; viene percorsa in circa sette minuti da qualsiasi categoria di treni, i quali in base al rango possono raggiungere una velocità compresa tra i 140 e i 150 km/h; ha preso il suo nome dalla località sotto la quale è stata scavata: Santa Lucia, frazione di Cava de' Tirreni[2]; oltre ad essa attraversa le località (in ordine geografico verso Salerno) di Bagnara, Caselle, Pregiato, San Giuseppe al Pennino, San Pietro, Annunziata, Quadruviale e Renella.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rosario Serafino ed Enzo De Domenico, LA FERROVIA SALERNO - MERCATO SAN SEVERINO, UN EX RAMO SECCO RIAPERTO AL PUBBLICO, su lestradeferrate.it, www.lestradeferrate.it, 28 ottobre 2005. URL consultato il 06-05-2011.
  2. ^ a b c BIVIO SANTA LUCIA (Sa) / Ferrovia Napoli - Salerno (linea veloce) e Sarno - Salerno, su lestradeferrate.it, www.lestradeferrate.it, agosto 2008. URL consultato il 6 maggio 2011.
  3. ^ Paolo Russo, Rogo del treno: solo due condanne, su ricerca.repubblica.it, la repubblica, 10-11-2001. URL consultato l'11-06-2011.
  4. ^ Morire di calcio - Un treno carico di tifosi prende fuoco in galleria. 20 feriti e 4 morti di cui tre minorenni, su www2.raisport.rai.it, Raisport, 24-05-1999. URL consultato l'11-06-2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vito Anelli, Variante ferroviaria della linea Napoli-Salerno fra le stazioni di Nocera Inferiore e Salerno. Galleria Santa Lucia. Costruzione della galleria fra l'imbocco nord e la progressiva 4.200, in Ingegneria Ferroviaria, novembre 1974, pp. 71-82.
  • Alessandro Macchi, Tecniche adottate per la costruzione sotto la città di Salerno della galleria ferroviaria "Santa Lucia" di km 10+265 per la direttissima Salerno - Napoli, in Ingegneria Ferroviaria, novembre 1974, pp. 29-70.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]