Gabino Zavala

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Gabino Zavala
vescovo della Chiesa cattolica
 
TitoloTamascani
Incarichi attuali
Incarichi ricopertiVescovo ausiliare di Los Angeles (1994-2012)
 
Nato7 settembre 1951 (72 anni) a Tijuana
Ordinato presbitero28 maggio 1977 dal cardinale Timothy Manning
Nominato vescovo8 febbraio 1994 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo19 marzo 1994 dal cardinale Roger Michael Mahony
 

Gabino Zavala (Tijuana, 7 settembre 1951) è un vescovo cattolico statunitense, dal 4 gennaio 2012 già vescovo ausiliare di Los Angeles.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gabino Zavala è nato a Tijuana il 7 settembre 1951 ed è cresciuto a Los Angeles.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato presso il collegio seminario "San Giovanni" a Camarillo. Ha quindi conseguito la licenza in diritto canonico presso l'Università Cattolica d'America di Washington.

Il 28 maggio 1977 è stato ordinato presbitero per l’arcidiocesi di Los Angeles dal cardinale Timothy Manning. Ha quindi ricoperto gli incarichi di vicario parrocchiale della parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe a East Los Angeles, direttore associato del tribunale ecclesiastico dell'arcidiocesi di Los Angeles, professore di diritto canonico e rettore del seminario "San Giovanni".

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

L'8 febbraio 1994 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Los Angeles e titolare di Tamascani. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 19 marzo successivo dal cardinale Roger Michael Mahony, arcivescovo metropolita di Los Angeles, coconsacranti i vescovi ausiliari John James Ward e Armando Xavier Ochoa. È stato vicario episcopale della regione pastorale San Gabriel fino al suo ritiro. Il vescovo Zavala era noto per l'essere a favore della giustizia riparativa, per l'opposizione alla pena di morte e il sostegno ai giovani. Era a favore della riforma dell'immigrazione.[1] Anche se a volte era considerato ortodosso nelle sue convinzioni, ha avuto una lunga storia di sostegno a posizioni controverse sull'omosessualità.[2]

Zavala era coinvolto in una serie di organizzazioni: era presidente vescovile della sezione statunitense di Pax Christi, il movimento internazionale cattolico per la pace,[3] e co-presidente di Interfaith Worker Justice, un'organizzazione impegnata a educare, mobilitare e organizzare la comunità religiosa per sostenere salari e condizioni di lavoro per i lavoratori a basso salario. È stato consulente episcopale della Commissione internazionale della pastorale carceraria cattolica.[4] Inoltre è stato professore aggiunto di diritto canonico e teologia pastorale nei corsi di laurea in teologia e teologia pastorale alla Loyola Marymount University di Los Angeles.

Zavala è emerso come un leader dei cattolici all'interno dell'arcidiocesi e ben oltre la regione del sud della California per le sue opinioni sui diritti sociali e umani. Ha sostenuto le esigenze degli individui emarginati, in particolare i poveri, gli immigrati, i detenuti giovani e adulti. Attraverso le sue posizioni di leadership ha aiutato a collegare i principi della dottrina sociale della Chiesa cattolica alla promozione della pace, alla risoluzione dei conflitti e alla giustizia riparativa. Nel 2004 è stato onorato da Death Penalty Focus per i suoi sforzi a livello nazionale per promuovere una riforma del sistema giudiziario penale e l'abolizione della pena di morte.[5] Nel maggio del 2011 è stato riconosciuto come un "gigante della giustizia" da parte della Clergy & Laity United per gli sforzi per la giustizia economica e la sua leadership nella giustizia sociale a livello locale e nazionale.[6]

Il 4 gennaio 2012 l'arcivescovo di Los Angeles José Horacio Gómez ha annunciato che papa Benedetto XVI aveva accettato le dimissioni di monsignor Zavala a seguito della scoperta che è padre di due figli adolescenti.[7][8] Nel suo annuncio l'arcivescovo Gómez ha affermato che Zavala glielo aveva confermato all'inizio di dicembre del 2011, che da allora non era più in servizio e che avrebbe vissuto privatamente.[8] Gómez ha affermato che i figli, che rimangono non identificati, sono ancora minorenni, vivono con la madre in un altro Stato e che l'arcidiocesi li avrebbe assistiti nelle spese universitarie.[8]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dean E. Murphy, John M. Broder and Charlie Leduff, Davis and His No. 2 Campaign Apart at Fair, su The New York Times, 2 settembre 2003. URL consultato il 10 febbraio 2008.
  2. ^ Jonathan Fierro, He's The Man: But Does Phoenix Need a Bishop Gabino Zavala?, su losangelesmission.com, Los Angeles Lay Catholic Mission, 3 dicembre 2003. URL consultato il 10 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2003).
  3. ^ David Kirkpatrick and Laurie Goodstein, Group of Bishops Using Influence to Oppose Kerry, su The New York Times, 12 ottobre 2004. URL consultato il 10 febbraio 2008.
  4. ^ Fr. Michael Kennedy, Debbie McDermott and Sr. Suzanne Jabro, At Rome Meeting, Pope Condemns Torture, su The Tidings, 21 settembre 2007. URL consultato il 10 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2007).
  5. ^ Ellie Hidalgo, Bishop Zavala Honored for Death Penalty Reform Efforts, su The Tidings, Arcidiocesi di Los Angeles, 30 aprile 2004. URL consultato il 10 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).
  6. ^ Honoree Announcement, Bishop Gabino Zavala: Giant of Justice, su cluela.org, Clergy & Laity United for Economic Justice, May 2011. URL consultato il 7 gennaio 2012.
  7. ^ Resignation of Bishop Gabino Zavala [1/04/2012], su la-archdiocese.org, Roman Catholic Archdiocese of Los Angeles, 4 gennaio 2012. URL consultato il 5 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2012).
  8. ^ a b c John Thavis, Bishop Zavala resigns after disclosing he is father of two children, su Blog of the Catholic News Service, 4 gennaio 2012. URL consultato il 4 gennaio 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Tamascani Successore
Jerzy Dąbrowski dall'8 febbraio 1994 in carica