F+W C-3605

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C-3605
Uno Schlepp in volo all'AirExpo 2015
Descrizione
Tipoaereo da traino bersaglio
Equipaggio2
CostruttoreBandiera della Svizzera Farner Werke
Data primo volo19 agosto 1968
Data entrata in servizio1971
Data ritiro dal servizio1987
Utilizzatore principaleBandiera della Svizzera Forze aeree svizzere
Esemplari24
Sviluppato dalEKW C-3603
Dimensioni e pesi
Lunghezza12,03 m (39 ft 6 in)
Apertura alare13,74 m (45 ft 1 in)
Altezza4,05 m (13 ft 3 in)
Superficie alare28,70 (309,9 ft²)
Carico alare129 kg/m² (26 lb/ft²)
Peso a vuoto2 634 kg (5 807 lb)
Peso carico3 300 kg (7 275 lb)
Peso max al decollo3 716 kg (8 192 lb)
Capacità combustibile510 litri (110 galloni)[non chiaro]
Propulsione
Motoreun turboelica
Lycoming T53-L-7
Potenza820 kW (1 100 shp)
Prestazioni
Velocità max432 km/h (268 mph, 233 kt) a 3 050 metri di quota.
VNE600 km/h (370 mph, 320 kt)
Velocità di crociera420 km/h (260 mph, 230 kt)
Velocità di salita12,5 m/s (2 470 ft/min)
Autonomia980 km
(609 mi, 529 nm)

i dati sono estratti da:
Jane's All the World's Aircraft 1971-1972[1]

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C-3605 esposto al Flieger Flab Museum, Dübendorf, Svizzera

L'F+W C-3605, soprannominato Schlepp (rimorchiatore) o Formichiere Alpino, fu un aereo da traino bersaglio utilizzato dalle Forze aeree svizzere negli anni tra il 1971 e il 1987. L'aereo fu sviluppato durante la seconda metà degli anni sessanta del XX secolo dall'azienda svizzera Eidgenössischen Konstruktionswerkstätten (EKW) e rinominato Farner Werke (F+W) nel 1972, convertendo l'EKW C-36. Il prototipo volò la prima volta con successo nel 1968 e successivamente furono realizzati 23 altri esemplari tra il 1971–1973, alcuni dei quali oggi sono in mano a privati e ancora volano.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1967, le forze aeree svizzere, stimarono che il loro aereo da traino bersaglio C-3.603-1,[2], poteva avere ancora dieci anni di vita, ma il motore a pistoni montato su questo, un Hispano-Suiza, era ormai prossimo al logoramento e in più scarseggiavano i pezzi di ricambio.[1]

Per sostituire il mezzo, furono presi in considerazione svariati aeromobili stranieri, ma alla fine ci si rese conto che sarebbe stato più economico riprogettare l'aereo basandosi su un moderno turboelica già esistente[3] e di conseguenza fu assegnato a Jean-Pierre Weibel il compito di convertire il 102º C-3603 nel prototipo C-3605.[1]

Come nuovo propulsore fu scelto un turboelica Lycoming T53-L-7, che essendo più leggero di quello montato sul C-3603, impose un aumento nella lunghezza del muso del velivolo per poter conservare il centro di gravità.[4] Il resto del velivolo rimase sostanzialmente invariato. I primi test di volo del prototipo iniziarono il 19 agosto 1968[1] e fu subito chiaro che il mezzo necessitava dell'aggiunta di un terzo stabilizzatore verticale.[1]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la modifica apportata, il prototipo dimostrò di possedere caratteristiche di volo soddisfacenti e fu dato inizio alla conversione di altri 23 C-3605[1] che furono consegnati dalla F+W tra il 1971 e gennaio 1973.[4]

Il C-3605 si dimostrò un buon mezzo, che superò abbondantemente i dieci anni di uso previsti dai progettisti[5], tuttavia nella metà degli anni ottanta l'aereo era ormai invecchiato e mostrava i primi segni di cedimento strutturale[5], pertanto, nel 1987, fu deciso il suo ritiro dal servizio e la vendita a privati; il C-3605 fu sostituito dal Pilatus PC-9 opportunamente modificato per ricoprire il ruolo di traino bersaglio.[2][5]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Svizzera Svizzera

Esemplari attualmente esistenti[modifica | modifica wikitesto]

Vari C-3605 sono conservati in diversi musei, tra cui il Flieger Flab Museum a Dübendorf, Svizzera, e il Planes of Fame Museum Chino, California.[5]

Tra i civili che posseggono tale aereo, è in voga il soprannome "falco da guerra".[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Taylor, p. 174.
  2. ^ a b c Laming, p. 7.
  3. ^ Fitzsimons, p. 493.
  4. ^ a b Donald, p. 382.
  5. ^ a b c d "The C-3605 Schlepp (Tug)", su plane-crazy.net, The Air Museum - Chino, California, maggio 2002. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David Donald (a cura di), The Complete Encyclopedia of World Aircraft, Londra, Orbis, 1997, ISBN 0-7607-0592-5.
  • Bernard Fitzsimons (a cura di), The Illustrated Encyclopedia of 20th Century Weapons and Warfare: Breslau to Centurion, Volume 5, New York, Columbia House, 1969. OCLC 610287038
  • Tim Laming, Fight's On: Airborne with the Aggressors, St. Paul, MN, Zenith Press, 1996, ISBN 0-7603-0260-X.
  • John W.R. Taylor (a cura di), Jane's All the World's Aircraft 1971-1972, London, Sampson Low, Marston & Company, 1972, ISBN 0-354-00094-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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