Evangelista Latino Enrico Vanni

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Evangelista Latino Enrico Vanni, O.F.M.Cap.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Instaurare omnia in Christo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato28 dicembre 1878 a Cantagallo
Ordinato presbitero21 giugno 1901
Nominato arcivescovo15 aprile 1916 da papa Benedetto XV
Consacrato arcivescovo21 settembre 1916 dall'arcivescovo Carlo Giuseppe Gentili, O.F.M.Cap.
Deceduto9 maggio 1962 (83 anni) a Dehradun
 

Evangelista Latino Enrico Vanni (Cantagallo, 28 dicembre 1878Dehradun, 9 maggio 1962) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Evangelista Latino Enrico Vanni [1] nacque a Usella, frazione di Cantagallo, il 28 dicembre 1878, da una famiglia povera e molto religiosa, Latino manifesta fin da giovanissimo la sua determinazione di entrare in convento.[2]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 marzo 1894 vestì il saio francescano nel convento di Cortona. Un anno più tardi emette la professione semplice e, l'8 dicembre 1898, quella solenne.[2]

Il 21 giugno 1901 fu ordinato presbitero. Insegnò quindi per tre anni nel Collegio Serafico di Montevarchi dedicandosi, contestualmente, alla predicazione. Il suo più grande desiderio era tuttavia di recarsi in missione: un evento che si verificherà l'8 ottobre 1905 quando il ministro generale dell'Ordine lo inviò in India, nell'arcidiocesi di Agra. Aperta dai gesuiti nel 1579 e affidata ai cappuccini all'inizio del XIX secolo, successivamente trasformata in vicariato apostolico con il diritto di avere un vescovo, Agra era stata elevata ad arcidiocesi da papa Leone XIII nel 1886. Quella era un'epoca di grandi trasformazioni, sotto il profilo missionario, anche per l'Ordine dei frati minori cappuccini. Nel capitolo generale del 9 maggio 1884 si stabilì che ciascuna missione venisse affidata ad una provincia religiosa cappuccina. Tra il 1890 e il 1891 la curia generale dell'Ordine [3] iniziò una trattativa con la Provincia toscana per affidarle la cura della missione di Agra: un territorio amplissimo con 20 milioni di abitanti, di cui 11 477 cattolici, comprendente le due città di Agra e Delhi. Ad una prima accettazione con riserva la provincia toscana fece seguire quella definitiva il 25 maggio 1892. Padre Evangelista Vanni vi giunse nel 1905, già 35 cappuccini toscani erano in missione. Le grandi capacità del giovane cappuccino emersero immediatamente. Fu vicerettore del collegio di San Pietro ad Agra, cappellano assistente a Bareilly, superiore del convento di Barlowgany a Mussoorie e parroco della cattedrale di Agra.[2][4]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il suo valore di apostolo della fede non passò inosservato a Roma e il 15 aprile 1916 papa Benedetto XV lo nominò vicario apostolico dell'Arabia e vescovo titolare di Tenedo.[5][6] Ricevette l'ordinazione episcopale il 21 settembre successivo nella cappella del convento di Barlowgany a Mussoorie, ancorché avesse manifestato al suo padre provinciale, con umiltà tutta francescana, di ritenersi incapace di ricoprire un così grave ufficio, dall'arcivescovo metropolita di Agra Carlo Giuseppe Gentili, co-consacranti il vescovo coadiutore di Allahabad Giuseppe Angelo Poli e il vescovo di Ajmer Fortunat-Henri Caumont.[2]

La situazione del vicariato apostolico dell'Arabia era profondamente diversa dalla missione indiana. Accanto alle difficoltà della lingua e dei rapporti con il mondo musulmano, occorreva modificare il metodo di evangelizzazione. Monsignor Vanni comprese che, per trasmettere il messaggio cristiano, occorreva agire soprattutto nel mondo dell'educazione e dell'intervento sociale:[7] orfanotrofi, scuole, ospedali, furono i luoghi di elezione dell'attività apostolica.[8] Il clima sfavorevole e un peggioramento delle sue condizioni di salute costrinsero monsignor Vanni a rientrare in Italia [9] e a rinunciare al governo pastorale del vicariato nel gennaio del 1927.[2]

Dopo un periodo di convalescenza a Prato egli ottenne di poter tornare in India. Sebbene il suo desiderio fosse quello di essere un semplice missionario, nel luglio del 1928 papa Pio XI lo nominò arcivescovo coadiutore di Agra.[3] Succedette alla medesima sede il 21 agosto 1937. La vera India, come sosteneva Gandhi era quella dei villaggi; era lì, quindi, che occorreva evangelizzare: creare nuove scuole, portare la parola di Dio anche attraverso la costruzione di chiese e case nei centri minori, riaprire il seminario di Sardanha. Gli anni della seconda guerra mondiale furono molto difficili: gli obiettivi di monsignor Vanni subirono perciò un brusco arresto. Fin dal termine del conflitto il vescovo cappuccino riprese con rinnovata lena il suo lavoro di evangelizzatore: venne istituita una decina di nuove scuole, arrivarono nuovi missionari, e nel 1949, si riaprì il seminario. Nel 1952 monsignor Vanni ottenne come coadiutore monsignor Bartolomeo Evangelisti da Porretta.[2]

Il 21 novembre 1955 papa Pio XII accettò la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per motivi di salute e lo nominò arcivescovo titolare di Bizia.[10] I frutti del suo lavoro furono immediati. Il 20 febbraio dell'anno successivo papa Pio XII istituì la diocesi di Meerut affidandola ai cappuccini toscani, mentre l'arcidiocesi di Agra venne affidata ai cappuccini indiani: il seminario aperto da monsignor Vanni aveva dato sicuramente buoni frutti. Il cappuccino toscano restò a Meerut, come semplice missionario, circondato dall'affetto di tutti.[2][11]

Morì a Dehradun il 9 maggio 1962 all'età di 83 anni.[2]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ evangelista - cruciverba - repubblica, corriere, su cruciverbaba.com. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  2. ^ a b c d e f g h Mons.Evangelista Vanni, su ecodellemissioni.it. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  3. ^ a b (EN) Tehreem Roshan, Christmas in the Heart of the City: Sacred Heart Cathedral, Connaught Place, su puranidilliwalokibaatein.com. URL consultato il 13 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2021).
  4. ^ (EN) Cathedral Church New Delhi, su sacredheartcathedraldelhi.org. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  5. ^ Diocesi di Tenedo - diocesi cattoliche della turchia sopp, su amp.ww.it.freejournal.info. URL consultato il 13 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2021).
  6. ^ (EN) Dom Andrè Chapeau e Charles N. Bransom, Franciscan Bishops, in Franciscan Studies, n. 49, 1989, pp. 175–254, ISSN 0080-5459 (WC · ACNP). URL consultato il 13 dicembre 2021.
  7. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), VIII, VII. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  8. ^ (DE) Asien 2 (Indien bis Jordanien) – Die Apostolische Nachfolge", su apostolische-nachfolge.de. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  9. ^ BiblioToscana - Evangelista Latino Enrico Vanni, su biblio.toscana.it. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  10. ^ (RU) Vanni по-русски, su rutoen.com. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  11. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), III, IV, LIV. URL consultato il 13 dicembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Tenedo
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Eugenio Cano 15 aprile 1916 - 21 agosto 1937 Etienne Bornet
Predecessore Vicario apostolico dell'Arabia Successore
Raffaele Presutti, O.F.M.Cap. 15 aprile 1916 - gennaio 1927 Pacifico Tiziano Micheloni, O.F.M.Cap.
Predecessore Arcivescovo metropolita di Agra Successore
Angelo Raffaele Bernacchioni, O.F.M.Cap. 21 agosto 1937 - 21 novembre 1955 Dominic Romuald Basil Athaide, O.F.M.Cap.
Predecessore Arcivescovo titolare di Bizia Successore
Aleksandar Tokić 21 novembre 1955 - 9 maggio 1962 Frédéric Edouard Camille Lamy