Eurysternum

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Eurysternum
Fossile di Eurysternum
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Giurassico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Anapsida
Ordine Testudines
Sottordine Cryptodira
Famiglia Eurysternidae
Dollo, 1886
Genere Eurysternum
von Meyer, 1839
Specie
  • Eurysternum crassipes
  • Eurysternum ignoratum
  • Eurysternum neuquinum
  • Eurysternum wagleri

Eurysternum von Meyer, 1839 è un genere di tartarughe estinte, vissute nel Giurassico superiore (tra Kimmeridgiano e Titoniano, circa 155,7 - 145,5 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Sudamerica.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale era di dimensioni moderatamente grandi e poteva superare il mezzo metro di lunghezza. Il carapace di Eurysternum era molto sottile, mentre il cranio era piuttosto piccolo (circa il 25% della lunghezza del carapace). Era presente un'incisura nucale moderata, mentre la regione pigale era profondamente incavata. I corpi vertebrali erano molto ampi e dotati di una struttura radiale.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

I primi fossili di Eurysternum vennero descritti da Hermann von Meyer nel 1839, sulla base di un'illustrazione eseguita dall'artista C. Hohe; quest'ultimo illustrò un fossile piuttosto frammentario proveniente dal giacimento tedesco di Solnhofen e, benché l'opera avesse un notevole valore artistico, non poteva essere di grande valore scientifico. L'esemplare originale, inoltre, venne distrutto durante la seconda guerra mondiale. La specie tipo, Eurysternum wagleri, è quindi una delle più notevoli ma anche enigmatiche tartarughe del Giurassico europeo.

Fossile di Aplax oberndorferi, in realtà un giovane esemplare di Eurysternum

A questa specie sono stati in seguito attribuiti numerosi altri esemplari provenienti da Solnhofen, e si è creata una grande confusione tassonomica con altri generi di tartarughe, tra cui Palaeomedusa, Solnhofia e Aplax. Quest'ultimo, basato su piccoli esemplari privi del carapace, è considerato tuttora congenerico con Eurysternum e rappresenterebbe individui giovanili. A Eurysternum sono state attribuite altre specie provenienti dall'Europa (E. crassipes della Germania, E. ignoratum della Svizzera) e dal Sudamerica (E. neuquinum dell'Argentina).

Eurysternum è considerato un rappresentante primitivo dei criptodiri, posto alla base di un clade che comprenderebbe anche i protostegidi e tutti gli altri criptodiri più evoluti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Eurysternum, in Fossilworks. URL consultato il 21 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Zampa posteriore di Eurysternum wagleri
  • Meyer, H. von. 1839b. Eurysternum Wagleri. Eine Schildkröte aus dem Kalkschiefer von Solnhofen. Beiträge zur Petrefacten-Kunde 1:89–95.
  • Meyer, H. von. 1843. Mittheilungen an Professor Bronn gerichtet. Neues Jahrbuch für Mineralogie, Geognosie, Geologie und Petrefakten-Kunde 1843:579–590.
  • J. A. Wagner. 1861. Neue Beiträge zur Kenntniss der urweltlichen Fauna des lithographischen Schiefers [New contributions to the knowledge of the ancient fauna of the lithographic slates]. Abhandlungen der königlichen bayerische Akademie der Wissenschaft, II Classe 9(1):65-124
  • H. v. Bräm. 1965. Die Schildkröten aus dem oberen Jura (Malm) der Gegend von Solothurn. Schweizerische Paläontologische Abhandlungen 83:1-190
  • F. de Broin and M. de la Fuente. 1993. Les tortues fossiles d'Argentine: synthese. Annales de Paléontologie (Invertebrés-Vertebrés) 79(3):169-232
  • F. d. Lapparent de Broin, B. Lange-Badré, and M. Dutrieux. 1996. Nouvelles decouvertes de tortues dans le Jurassique Supérieur du Lot (France) et examen du taxon Plesiochelyidae. Revue de Paléobiologie 15(2):533-570
  • W. G. Joyce. 2000. The first complete skeleton of Solnhofia parsoni (Cryptodira, Eurysternidae) from the Upper Jurassic of Germany and its taxonomic implications. Journal of Paleontology 74(4):684-700
  • W. G. Joyce. 2003. A new Late Jurassic turtle specimen and the taxonomy of Palaeomedusa testa and Eurysternum wagleri. PaleoBios 23 (3): 1–8.
  • H.-V. Karl, G. Tichy, and D. Valdisberri. 2012. Sontiochelys cretacea Stache, 1905 and new description of the families Eurysternidae Dollo, 1886 and Thalassemydidae Rutimeyer, 1873 (Testudines: Cryptodira). Studia Geological Salmanticensia 48(1):45-76

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