Enrico Santoro (militare)

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Enrico Santoro
NascitaMessina, 15 dicembre 1898
MorteAmba Tzellerè, 22 dicembre 1935
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
RepartoXXII Battaglione
2ª Divisione eritrea
GradoTenente di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
BattaglieBattaglia del solstizio
Battaglia di Vittorio Veneto
Battaglia di Mai Ceu
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Enrico Santoro (Messina, 15 dicembre 1898Amba Tzellerè, 22 dicembre 1935) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Messina il 15 dicembre 1898, figlio di Vincenzo e Giulia Rocca.[3] Orfano di madre all'età di dodici anni frequenta il Collegio Salesiano di Cuorgnè.[4] Nel 1916, compiuti i diciotto anni, si arruolò volontario nel Regio Esercito come fante, seguendo l'esempio dei suoi fratelli, tutti, combattenti sul fronte italiano dall’inizio della grande guerra.[1] Divenuto allievo ufficiale nel 1917 fu nominato sottotenente di complemento dell'arma di fanteria nel 1918 partecipò alle battaglie sul Piave.[1] Iscritto al partito fascista dal 1919, tenente nel 1920, fu posto in congedo in quello stesso anno.[1] Entrò per concorso nella Pubblica Sicurezza e fu assegnato alla questura di Torino, passando poi a quella di Udine, e partecipando alla marcia su Roma.[4] Nel 1924 presentò le sue dimissioni e andò in Palestina, corrispondente del Lloyd Triestino, poi in Belgio presso la filiale di Bruxelles della Società RIV in qualità di contabile.[4] Godendo della stima dell'avvocato Edoardo Agnelli, fu trasferito a Chambéry, e rientrato a Torino per la chiusura della fabbrica assume la direzione delle vendite all'estero.[4] Nel maggio 1935, richiamato in servizio attivo a domanda, partì volontario per l'Africa orientale, assegnato al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea in servizio presso il XXII Battaglione della 2ª Divisione eritrea.[1] Cadde in combattimento il 22 dicembre 1935, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone mitraglieri, con il fuoco delle sue armi, tratteneva forti masse nemiche che attaccavano una compagnia di fucilieri. Circondato, attaccato a sua volta e ferito, continuava a difendersi facendo personale uso di una mitragliatrice con la quale riusciva a respingere l’avversario. Terminate le munizioni, ed ancora una volta attaccato, circondato e sopraffatto da soverchianti forze nemiche contro le quali disperatamente si difendeva, veniva nuovamente e mortalmente ferito. Amba Tzelleré, 22 dicembre 1935 .[5]»
— Regio Decreto 19 novembre 1936.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della Marcia su Roma - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 133.
Periodici

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]